ESTHER'S POV

- ESTHER VAI A FARE LA SPESA?
- Vado vado, ma non urlare
- Muoviti allora, togliti da davanti quell'aggeggio
- Si chiama cellulare. Mai sentito parlarne?
- Cammina, ecco la lista delle cose da comprare.
Ogni volta la solita routine della domenica. Non faccio in tempo a rilassarmi un attimo dopo una stressante settimana scolastica che devo andare a fare la spesa anche se la scuola è finita, ma è sempre buona come scusa.
Non che ci voglia proprio tanto, ma quest'anno quì in Inghilterra fa così caldo che non mi va di fare nulla, e devo farmi minimo due docce al giorno. " Giustamente " i miei quando hanno fatto ristrutturare la casa appena comprata non hanno pensato di fare installare dei condizionatori oltre i termosifoni.
Esco di casa con la lista in mano ed arrivo. Appena entro l'aria condizionata mi travolge, e giuro che se potessi dormirei davanti ad un congelatore. Compro tutto ed a questo punto il mio carrello è pieno. Ho aggiunto anche qualche schifezza: patatine ed arachidi. Arrivo alla cassa e come al solito ne è aperta solo una, anche il weekend. Praticamente tutte le persone davanti a me hanno il carrello pieno, quindi ci vorrà un bel pò. Prendo il telefono, mi sono arrivati due messaggi.
Emily: domani faccio un party a casa mia.. Ci sono tutti, fammi sapere se vieni!
***
Alex: vieni domani da Emily? Se si devi aiutarmi a convincere mia madre, non vuole mandarmi!

Devo chiederlo a mia madre, anche se sicuramente dirà di no..
All'improvviso sento una voce alle mie spalle
- Ehm.. Scusami
Mi giro
- Dici a me?
- Si - a parlarmi era un bellissimo ragazzo. Biondo, occhi verdi, alto.. E un piercing sul labbro, davvero stupendo.
- Dimmi
- Posso passare avanti dato che ho solo due birre?
- Certo
- Beh, dovrò ripagarti in qualche modo
- Cioè?
- Posso offrirti qualcosa oggi pomeriggio?
- Mhh.. Ci sto
- Bene, allora ci vediamo alle 12:00 al ristorante del parco! Un'ultima cosa.. Il tuo numero? Così..
- Magari quello più avanti ahahah
- Giusto. Almeno puoi dirmi il tuo nome?
- Esther - gli sorrido
- Io sono Luke
È il suo turno, paga le birre ed esce dal supermercato. Non so perché ho accettato, ma fino ad ora mi sembra gentile e carinissimo.
Pago la spesa e torno a casa. Questo caldo è soffocante, dovrò farmi un'altra doccia, ma prima devo parlare a mamma della festa a casa di Emily
- Perché ci hai messo così tanto?
- Secondo te?
- Ah già, una cassa sola. Non la capisco proprio questa cosa.
- A chi lo dici! Per fortuna che c'era l'aria condizionata.. Comunque, Emily mi ha mandato un messaggio dove mi diceva che per domani ha organizzato un party a casa sua...
- Chi ci va?
- Tutti i nostri amici
- Se ci sono Alex e Simon ti ci mando, altrimenti no
- Mammaaa
- Sono sicura che verranno, chiediglielo
- Vado
- Vai
Salgo in camera e chiamo Alex, che risponde al secondo squillo
- Esth?
- Ehi! Senti.. Ho appena parlato con mia madre della festa, ha detto che mi ci manda solo se ci siete anche tu e Simon
- Perfetto! Mia madre ha detto la stessa cosa
- Ora chiamo Simon, a dopo.. Ti faccio sapere
- Va benissimo, a dopo
Riaggancio e chiamo Simon
- Pronto?
- Devi farmi un grande favore!
- Oddio, per favore intendi tipo fallo e basta vero?
- Shh! Emily ha organizzato una festa a casa sua per domani e sia mia madre che quella di Alex hanno detto che ci mandano solo se ci sei tu
- Quindi devo venire
- Quindi devi venire.
- Il problema è che non posso
- PERCHÉ?
- Vado con papà a vedere la partita finale dei Lakers
- I Lakers sono più importanti delle tue migliori amiche? Eh? Eh?
- I Lakers sono più importanti di una festa
- NON è una festa qualunque. È la festa di fine anno organizzata da Emily. È una tradizione.
- Di cui io non ho mai fatto parte, si
- Non ne hai mai fatto parte perché ogni volta inventi una scusa diversa.
- Come l'hai capito?
- Tu odi il basket
- Le persone cambiano, Esth
- Avanti, ci conosciamo da una vita ormai. È l'ultimo anno del liceo! Non puoi perderti la più grande festa di tutto il liceo. Simon, ci sarà tutta la scuola.
- Appunto.
- Perfetto allora! Passaci a prendere a casa mia domani sera alle 17:00.
- Ma..
- A casa mia alle 17:00.
Riaggancio e mando un messaggio ad Emily
me: ci sarò Xx
Ed uno ad Alex
me: domani a casa mia alle 14:30 per prepararci, Simon passa a prenderci alle 17:00.
Risponde subito
Alex: perfetto! Avverto mia madre allora
Scendo per dire tutto a mia madre
- Allora, Simon passa a prendere me ed Alex alle 17:00.
- Verso che ora pensi che finirà?
- Tardi. Molto tardi.
- Ecco, vedi di essere a casa per due massimo
- Grazieeee - Corro ad abbracciarla - Senti, al supermercato è successa una cosa
- Dimmi
Le racconto del ragazzo e dell' " appuntamento "
- Che bello, finalmente hai un appuntamento!
- Sai quanti ne ho avuti! Sei tu che sei rimasta indietro!
- AHAHAH, ti prometto che da oggi starò più attenta
Ci mettiamo a ridere. Questi sono i momenti più belli delle mie giornate: quelli passati con i miei genitori, mio padre in questo momento è all'Estero per questioni di lavoro.
Conosco e leggo di molte ragazze che non hanno un buon rapporto con i loro genitori. Io mi considero molto fortunata. Mamma è sempre pronta a colmare il vuoto dentro di me di quando papà manca a casa per un lungo periodo. Una volta è stato fuori un anno, abbiamo sofferto molto entrambe.
Vado a farmi la doccia, è quasi l'ora dell'appuntamento. Ci sto più del previsto, perché voglio fare una buona impressione usando tutte le creme possibili ed immaginabili, ovviamente di mia madre. Anche se so per certo che non cambierà niente per una sola volta, ma posso iniziare da ora. Metto il mio outfit preferito: Vans nere, shorts a vita alta e canottiera colorata dentro quest'ultimi. Raccolgo i capelli in una coda alta, sennò non resisterei nemmeno per pochi minuti lì fuori. Metto una semplice collana ed un anello. So che con le scarpe da ginnastica sarà peggio, ma odio sandali e cose del genere.
Prendo una piccola borsa da mettere sulla spalla e ci metto il cellulare, le cuffiette, gli occhiali da sole ed un pó di soldi. Mi trucco con matita e mascara neri ed una leggera passata di rossetto e sono pronta per andare.