2. Cicatrici
"Non c'è niente di più triste di trovare dolore e dannazione nell'anima di una persona."
Roberto Giusti
Mi svegliai, erano le 4 del mattino, un'orario insolito in cui alzarsi, quindi decisi di riprovare a dormire.
Avevo ancora i ricordi di quegli anni impressi nella mente, e ogni volta che chiudevo gli occhi, il mio cervello non mi aiutava, facendomi avere incubi, e attacchi panico, perciò per me era normale non riuscire a dormire più di qualche ora.
Non era la prima volta che mi svegliavo quella notte, era almeno la sesta, decisi di andare a prendere l'ennesimo bicchiere d'acqua, sperando di riuscire ad addormentarmi.
Scesi le scale, facendo il più piano possibile, con la torcia del telefono puntata davanti a me, per evitare di cadere o perdermi.
Arrivai in cucina, e velocemente mi girai e chiusi la porta che era dietro di me, tirando poi un sospiro di sollievo, visto che non avevo svegliato nessuno.
<<Che ci fai sveglia a quest'ora? >> una voce mi fece sussultare, e rimasi un po' in silenzio.
<< Ti ho fatto una domanda>> disse con un tono non troppo serio, forse per non mettere pressione.
<< Potrei chiederti lo stesso: perché sei sveglio? >> gli chiedo, tentando di non rispondere alla domanda, anche se invano.
<<Potresti, ma sono stato io a chiedertelo per prima>> mi disse irritandomi, ma provai a lasciar correre.
<<Sono scesa a prendere un bicchiere d'acqua>> tecnicamente era vero, ero solo andata a prendere un bicchiere d'acqua
<<Così come le altre 6 volte, no?>> chiese ironicamente. Sussultai, mi aveva vista? O forse avevo fatto rumore? Non mi importava, l'importante era fuggire da quella situazione, ormai divenuta imbarazzante.
<<Fatti gli affari tuoi, Brando.>> andai sulla difensiva, di certo non mi sarei messa a parlare dei miei traumi con una persona conosciuta nemmeno da 12h, quindi avrei fatto così.
<< La ragazza ha carattere>> ridacchiò << Ti osservo da qualche ora, non credo sia normale alzarsi in piena notte per 7 volte in qualche ora, e poi questa è casa mia, quindi si, sono affari miei>>
Ma è stupido o cosa? Io voglio solo dormire per una notte senza incubi e mi viene a rompere alle 4 e un quarto del mattino facendosi gli affari miei.
Io non ci riesco a quest'ora, e non in questo periodo, anzi mai.
<<Prendo il mio bicchiere d'acqua e salgo, non ti darò fastidio >> dissi muovendomi verso quello che ricordavo fosse il posto dove avevo appoggiato il mio bicchiere, ossia quello usato nelle ultime 6 volte.
Sento qualcosa di caldo appoggiarsi sui miei fianchi.
Mi stava toccando?
Io odio il contatto fisico, non lo sopporto, è da quando avevo 14 anni che avevo iniziato a detestarlo, non so se fosse per quello oppure per altro, ma è così, e chi non accetta questa parte di me, non si guadagnerà mai la mia fiducia.
Come se fosse facile ottenerla, poi.
<<Non toccarmi.>> dissi con un tono serio, togliendomi le sue mani di dosso.
Sentii una sensazione di angoscia, quando o le sue mani sparirono dai miei fianchi.
Ma che cavolo mi succede.
<<Vacci piano con me, Gretel>> mi disse. Che cavolo di soprannome era?! <<buonanotte, o dovrei dire, buongiorno>> disse, lasciandomi finalmente sola.
______
Ma come diavolo mi sono ritrovata in questa situazione?,
Una settimana. Era passata una settimana da quando ero arrivata a Goderich, ed era arrivato il mio primo giorno, il primo giorno di quarto liceo, all'ingresso non solo della mia nuova scuola, ma anche della mia nuova vita. Ero in ansia.
<<Ma dai, non sarà così male>> disse Julia per tranquillizzarmi.
Avevamo stretto il nostro rapporto, e forse avrei potuto definirla un'amica. Purtroppo era più grande di me di un'anno, quindi non eravamo in classe insieme. <<In che classe sei?>> continuò lei, e appena le dissi che ero in 4c, lei mi guardo preoccupata <<è peggio di quanto pensassi. >>
Dopo un po', mi ritrovai di fronte la mia classe, la porta era chiusa e tutti erano entrati ormai dentro le proprie classi.
Mi era stato detto di aspettare un po' prima di entrare, non che a me desse fastidio, anzi, solo l'idea di varcare quella porta mi faceva girare lo stomaco.
<< Date il benvenuto alla nuova alunna.. >> disse poco prima che la porta si aprisse, una voce per niente adulta, molto gentile e cordiale
<<.. Liliana Fairbanks! >> entrai nella classe, e notai che tutti gli occhi erano puntati su di me, mettendomi piuttosto a disagio.
La professoressa lo notò, così mi fece sedere, in un banco libero, per fortuna da sola, e poi si presentò <<Piacere, sono la professoressa Maddalena, chiamami pure per nome, non amo molto essere chiamata per cognome, specialmente vista la poca differenza di età.
Sarò la professoressa di Letteratura per i seguenti 2 anni >>
La lezione durò molto, ma era bellissima, amavo il modo in cui lei spiegava, faceva capire le cose al volo.
Alla fine di quelle 6 ore, presi le mie cose e le misi nello zaino in fretta, intenzionata a tornare presto a casa, ma non fù così.
Una ragazza mi prese il polso, come per bloccarmi.
Non. Mi. Piace. Il. Contatto. Fisico.
Così difficile da capire? Non credo
<<Dove corri nuova arrivata? Te ne vai già? Che poi cosa sono quei leggings? Oltre al fatto che sono schifosi, ti stanno malissimo con il grasso.>>
<<Come?>> Al suono di quella parola riemersero molti ricordi, che non avrei voluto ricordare.
<<Ma sì, altrimenti perchè metti questa spazzatura come vestiti? Non cambia se metti una felpa 5 volte più grandi di te, si vede da un miglio che sei grassa>>
Accadde tutto molto in fretta.
Tirai il braccio per togliere la sua presa dal polso, ma non me lo permesse, con l'altro braccio, mi sbatte al muro, impedendomi il movimento.
<<Qui decido io cosa e come. Comado io il gioco, e vedi di non imbrogliare Liliana Fairbanks, perchè finisce male, ma credimi, davvero male.>>
Sentii all'improvviso del calore sulla mia guancia. Era uno schiaffo.
<<Il mio nome è Mara Connor, e non dimenticarlo>> disse, e mi lasciò.
Corsi nel tentativo di non piangere.
Non ora.
Non qui.
Non ancora.
Non posso già rovinare la mia nuova opportunità.
Sbattei contro qualcuno. Caddi a terra e alzai poi lo sguardo.
<<Che succede, Gretel? >>
Angolo autrice
Ciao ragazzi! Pian piano sta prendendo forma la storia eh?
Nel prossimo capitolo metterò dei ricordi. Dico solo una frase.
Il diario di Cassie.
Che ne pensate dei 2 personaggi principali? Col tempo capirete sempre più di loro (e farò dei capitoli con il Pov di Brando)
E ho trovato un prestavolto per Julia:
Era come ve la immaginavate?
Preparatevi, perché anche per lei ho qualche idea...
CIAOOOOO
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