"Si muore tutte le sere,
si rinasce tutte le mattine:
è così.
E tra le due cose c'è il mondo
dei sogni."

-Henri Cartier-Bresson-

*

"Ciao bro. Sei già arrivato." Alterna gli occhi su entrambi, poi fa un lieve sorriso. "Finisco di scaricare l'auto." e si dilegua nuovamente.

"Ti aiuto!" esclamo. Scendo con un balzo dal bancone, ma mi sento afferrare per la vita.
È Joseph che mi sta trattenendo, "Faccio io. Tu continua qui, ho finito di affettare la cipolla e ho tanta voglia di assaggiare qualcosa fatto dalle tue meravigliose mani" mi prende una mano e me la bacia dopodiché esce dalla cucina.

Ho la gola secca, apro il frigorifero e mi verso un bicchiere di vino che bevo a grandi sorsate, poi proseguo a cucinare.

*

"Giuro, non ho mai mangiato nulla di più buono! Sei una fantastica cuoca" dice rivolgendomi un sorriso.
"Te lo avevo detto. È una cuoca eccezionale!" dice Dan e io arrossisco di più.

Mi alzo da tavola ed inizio a sparecchiare. "Ile, non devi. Sei un ospite" Daniel mi toglie i piatti dalle mani e continua a fare il lavoro che avevo appena iniziato.

Mi siedo sul divano in tela e mi prendo una sigaretta, ma ahimè è l'ultima, quindi mi alzo per gettare il pacchetto vuoto all'interno della spazzatura.

Mi volto per tornare nel salotto ma mi scontro contro Joseph. "Ehi, hai voglia di fare due passi?"

"Oh, beh... Va bene. Prendo una felpa." salgo i gradini otto per volta e oltre a prendere la felpa mi lavo i denti e metto un po' di profumo, non si sa mai. Poi scendo le scale e lo trovo ad aspettarmi sulla soglia della porta in compagnia di Daniel che ci saluta entrambi non appena usciamo.

Camminiamo e io mi ritrovo a sorridere come un ebete mentre osservo il cemento del marciapiede.
"Non so cosa chiederti, anche perché so già tutto di te. Daniel mi ha parlato molto di te, è come se già ti conosco" mi dice osservandomi di traverso, "Non mi ha detto se sei già impegnata però."

"No, al momento non c'è nessuno che mi interessa"
"Capisco... Siamo arrivati" si ferma davanti ad un distributore automatico di sigarette.

E io stupida che per un breve momento ho pensato nutrisse qualche sentimento per me! Parte in automatico l'applauso mentale.
Acquisto le sigarette e le ripongo nella tasca della felpa.

Non so in che modo comportarmi, mi sento in imbarazzo.

"Hai voglia di mangiare un gelato?"
M

i domanda prendendomi per mano. Mi limito ad annuire e lo seguo fin dentro la gelateria. Prendiamo due coni e litighiamo per pagare, alla fine decidiamo di sfidarci a morra cinese e chi vince pagherà i due coni ormai quasi squagliati. Tutto ciò accade all'interno del negozio e sotto gli occhi di tutti i clienti che fanno il tifo per lui che naturalmente vince.

Camminiamo in spiaggia "Sono troppo bravo e tu sei una schiappa!" mi dice facendomi il solletico. "È solo fortuna la tua" rido e scappo via.

Odio il solletico e quando mi viene fatto provo istinti omicidi, ma lui non posso picchiarlo, quindi reprimo l'assassina che è in me scattando via come Usain Bolt.

Mi giro a guardarlo e lui sta lì immobile a guardarmi. Torno indietro mossa a compassione e anche perché ho un po' paura visto che è buio, siamo in una spiaggia deserta e ho sentito dei cani abbaiare.

Siede sulla sabbia e io accanto a lui. "Amo il mare e il suo profumo" guardo l'acqua spumeggiante poi volgo lo sguardo verso di lui e con mio grande stupore vedo che mi sta osservando.

"Lei, la mia ex moglie non amava il mare..." deglutisce e porta lo sguardo su una barca che sta passando a qualche decina di metri dalla spiaggia "E tu sei bellissima" poi si avvicina a me, mi prende il viso tra le mani e mi bacia.

Holaaa!

Vi piace il mio nuovo libro?
Spero di avervi strappato un sorriso anche oggi.

A proposito...
Tutto questo che sto scrivendo è successo davvero.
Più o meno. 🤣

Intendo dire che questa storia è basata su un sogno che ho fatto.

Vabbé, detto ciò vi saluto e vi ringrazio per avermi dedicato un po' di tempo.

A presto!
Oiiiiinkkkkkkk
🐖