Seventiin!
È arrivato il gran giorno e io sembro sempre più un incrocio tra un dirigibile e una mongolfiera. Finirò il tempo tra una settimana. Jos ha pianificato tutto e abbiamo deciso di comune accordo che il nostro matrimonio si svolgerà nell'ampio giardino della nostra nuova casa. Un mese fa abbiamo acquistato una casa vicino ad un lago.
È stato montato un gazebo in giardino e una piccola fontana. Non so come gestirà i media quest'oggi visto che il nostro imminente matrimonio è sulla bocca di tutti e lui non è un uomo che passa proprio inosservato.
Al nostro matrimonio parteciperanno in tutto un centinaio di persone tra parenti e amici. A entrambi piace qualcosa di intimo per questo abbiamo scelto la nostra dimora.
Sono pronta a scendere le scale e una volta giunta davanti alla porta mi sale un groppo in gola. Sono impaziente di rivedere Joseph che ha passato la notte da Daniel e sono nervosa perché non mi è mai piaciuto essere al centro dell’attenzione.
Franco, l’uomo che mi ha accolta in casa sua e mi ha fatto da padre mi porge il braccio in modo galante.
Sorrido appena a quel tenero gesto e lui sembra accorgersene.
“ ’Namo, famoje vede chi so’ i più fichi” commenta sotto i folti baffi. Cerca di distrarmi e come al solito ci riesce senza sforzi. Gli sorrido e mi rilasso, e lui si rallegra.
“Quando sei pronta andiamo.” Mi dice. Pochi istanti dopo annuisco “Sono pronta.” E mi stupisco di me stessa perché sono davvero pronta, non vedo l’ora di diventare sua moglie.
Insieme a Franco percorro il vialetto e solo allora sollevo lo sguardo verso il gazebo mentre il cuore mi martella nel petto. “Andrà tutto bene” sussurra Franco “lui è quello giusto” mi dice.
Tra tutte le persone vedo solamente lui e quegli occhi che tanto amo e improvvisamente il mondo si ferma.
Lui mi osserva, si sistema la giacca e mi sorride, facendo battere il mio cuore all’impazzata. Sono rapita da Joseph e quando arrivo accanto a lui, mio padre mi alza il velo e mi posa un lieve bacio sulla fronte.
Il rito inizia ma noi siamo così presi da noi stessi che neanche ce ne accorgiamo fino a quando il celebrante si schiarisce la voce e il ci chiama.
“Vuoi tu Joseph prendere Ilenia come tua sposa?” lui continua a guardarmi e io non posso fare a meno di osservare il suo viso.
“Lo voglio.”
Sto cercando di non farmi prendere un attacco di panico.
Oddiomiostoperdiventaresuamoglie!
Che sarà mai. mi dico, viviamo insieme e tra una settimana circa saremo una famiglia a tutti gli effetti, ma ora dentro di me sta accadendo qualcosa che non so se sono in grado di gestire. Provo paura, confusione e qualcos’altro.
“Vuoi tu Ilenia prendere Joseph come tuo sposo?”
Oddio, voglio scappare. Voglio sposarlo? Perché ho questi dubbi? Mi sto spaventando da sola per nulla.
Mi dico che non ho ragione di avere dei dubbi, perché finora mi ha sempre dimostrato l’amore che prova nei miei confronti. Mi do della stupida per aver pensato male di lui e aver avuto un momento di perplessità, ho la certezza del suo amore e nessuno potrà mai amarci quanto lui.
In questo momento mi rendo conto di non aver risposto e di essere rimasta in silenzio. Mi sta osservando attentamente e il suo viso si rilassa quando dico: “Lo voglio”
Intreccia le dita alle mie, mi bacia la mano e il mio cuore riprende a battere normalmente.
“Con il potere conferitomi dallo Stato della California vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa”
Joseph si avvicina a me e mi bacia mentre le sue mani mi accarezzano il viso e attorno a noi si alza un applauso.
*
Abbiamo mangiato e stiamo danzando. “Amore sei stanca?”
“Un po’, il bimbo fa le capriole da stamattina.” Rispondo, e mentre lui mi prende la mano per accompagnarmi al mio posto una forte fitta al basso ventre mi fa urlare di dolore.
“Merda!” esclamo e lui si gira a guardarmi. “Vieni amore, sediamoci.” Mi dice, ma io non mi muovo.
“Jos, dobbiamo andare in ospedale, ho rotto le acque. Oddio mi dispiace, ho rovinato il nostro matrimonio.” piagnucolo.
“Amore mio, non hai rovinato un bel niente. Lo hai reso unico.” Sorride mentre io inizio ad urlare come Reagan ne ‘L’ esorcista’.
Andiamo via dalla nostra casa con vari parenti al seguito, compresi Daniel e Sam.
🐖
Pensavo che fosse dura ma non così doloroso un parto. È stato stancante, dopo otto ore di travaglio infernale e le mie urla isteriche alla Reagan, finalmente un dolce suono zittisce la sala parto facendomi versare lacrime di gioia.
Ho dato alla luce uno splendido maschietto di quasi quattro chili, che Dio lo benedica! E suo padre nonché mio marito, ha assistito al parto e ha tagliato il cordone ombelicale.
È stato emozionante. Un giorno che non dimenticherò mai ed è un’emozione unica stringere tra le braccia un esserino così piccolo.
Lo guardo mentre dorme beato sopra di me. “Ha delle manine così piccole.” Dico e Jos mi bacia commosso mentre il piccolo fagottino apre gli occhi e mi guarda.
“Ciao piccolo ometto, questo è il tuo papà.” Sussurro dolcemente posando un bacio sulla testolina del nostro bimbo poi lo passo a Joseph. E quello che vedo è un’immagine che rimarrà impressa nella mia mente per sempre: lo sguardo di Joseph verso il nostro piccolo bambino. “Che nome vogliamo dargli?” chiede.
“Mi piacerebbe chiamarlo Nathan.”
“Benvenuto piccolo Nathan”
Questo è il giorno più bello della mia vita e se è un sogno vorrei non svegliarmi mai.
Fine
Ringrazio di cuore tutti voi. Dal primo all'ultimo. Un abbraccio forte e ci vediamo quando torno dalla luna di miele con Jo! 🤣
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