Fiftiin!
Lo stare insieme è
nello stesso tempo per noi
essere liberi come nella
solitudine,
essere contenti come in compagnia."
-Emily Brontë-
*
Sono fuori la piccola location dove avverrà il rinfresco.
Il loro matrimonio è stato una favola. Ho pianto come una bambina e con Samantha ci siamo abbracciate, lasciando da parte ogni rancore.
Ora sto prendendo una boccata d’aria, mi sono spostata nel giardino esterno mentre all’interno l’orchestra suona.
Estraggo una sigaretta dalla borsa a pochette, anche se so che non dovrei fumare, ogni tanto me ne concedo ancora una. Mi porto vicino un albero e mi siedo sulla panchina sottostante.
Lui è lì davanti l’entrata, non ci siamo più parlati ma ci siamo osservati ed evitati. Ora è di spalle e si guarda intorno alla ricerca di qualcosa. Lo riconoscerei tra mille. Capelli biondi, fisico slanciato, spalle possenti… Ti prego non ti voltare, non so come potrei reagire.
Lui invece si volta, fissa gli occhi azzurri nei miei ed è come se non avesse mai smesso di guardarmi. Non riesco più a sentire la musica, esiste solo lui. Il suo sguardo passa in rassegna il mio corpo, inclina la testa e continua a fissarmi intensamente mentre si avvicina a me.
Cerco di distogliere lo sguardo ma non ci riesco.
“Devi smetterla” mi dico, ma non so perché continuo a guardarlo. Mi sento come una falena attratta dalla luce.
“Non dovresti fumare”
“Non sono affari tuoi.” Spengo la sigaretta e mi allontano velocemente facendo attenzione a non inciampare nel terreno.
Emozionata per la mia amica, mi godo la cerimonia, osservo come Sam sorride a Daniel e penso che siano fatti l’uno per l’altra.
Due caratteri diversi, ma che si completano.
Ho salutato la famiglia di Samantha, che da qualche anno è diventata anche la mia, ho riso con mio cugino Andrea e per un paio d’ore sono riuscita a evitare Joseph.
“Mi concedete un ballo, donzella?” Chiede Michele in modo teatrale. Michele è il fratello di Samantha. Quando si comporta in questo modo, sa che riesce sempre a strapparmi una risata.
Gli porgo la mano e andiamo al centro della pista. Dopo alcune battute e risate, se ne esce con una domanda: “Pensi di continuare a evitarlo?”
“Perché dovrei? Non lo sto evitando e poi è tutto passato ormai, a lui non interesso” rispondo.
“A me non sembra sia passato.” Sussurra al mio orecchio. Posa la mano sulla mia schiena nuda e mi attira a sé. Riesco a sentire l’odore di alcool, penso che abbia bevuto troppo.
“Lui vuole essere libero di fare quello che vuole” rispondo.
“Secondo me è innamorato di te.” Dice, poi mi fa volteggiare, rido quando s’inchina allargando le braccia e mi incita a ballargli intorno. Sembriamo due scemi.
Michele riesce sempre a farmi divertire, balliamo altre due canzoni finché non decido di sedermi.
A causa dei tacchi ho male ai piedi e sono pur sempre una donna incinta al sesto mese. Ritorno al mio tavolo e prendo il mio calice d’acqua mentre guardo Daniel e Samantha ballare.
Sono bellissimi e spero che siano sempre felici.
“Ciao Ilenia” quasi mi strozzo da sola al suono di quella voce. “Ehi, non ti avevo notato. Pensavo fossi andato via”. rispondo e lui mi sorride.
“Vuoi ballare?” Chiede porgendomi la mano.
“No, grazie.” Sospira e si siede accanto a me.
“Perché continui ad evitarmi?” Domanda. Forse perché mi hai spezzato il cuore mentendomi? Continuo a guardare la mia amica ballare e gli rispondo: “Non ti sto evitando”
“Guardami Ile.” Mi volto verso di lui. “Che cosa vuoi da me Jos?” Appoggia la mano sulla mia.
“Solo un ballo. Puoi concedermelo? Per favore.”
Ho passato sei mesi a pensare a lui, alla sensazione piacevole che provavo e anche a quello sguardo affascinante.
La verità è che lo amo ancora, forse ora che aspetto un figlio da lui ancora più di prima.
“Solo un ballo …” Prende la mia mano e sorride compiaciuto mentre ci incamminiamo verso la pista da ballo sotto gli occhi di tutti i presenti. Cerco di mantenere una certa distanza, ma quando il suo braccio stringe il mio corpo a sé, trattengo l’aria che ho nei polmoni. “Mi sei mancata”, sussurra sulla mia fronte. Anche tu mi sei mancato, vorrei dire.
Balliamo per qualche minuto che sembra eterno.
Devo ammetterlo, tra le sue braccia sto bene, e mi sento protetta e al sicuro. La musica finisce e noi restiamo al centro della pista a guardarci negli occhi.
“Grazie del ballo” dico allontanandomi dalle sue braccia. “Ciao Jo.”
“Ile, dopo tutto questo tempo mi concedi solo il tempo di un ballo? ” Ci guardiamo negli occhi.
“Hai avuto il tuo tempo” gli rispondo indietreggiando. “Divertiti”
Mi allontano decisa ad andare via, ho il cuore in gola perché ancora una volta soffro a causa sua e ora non sono in condizione che succeda di nuovo, ma qualcuno mi afferra per le spalle e mi costringe a voltarmi.
E lì davanti a tutti, sul palco dove suona l’orchestra c’è lui.
“Avrei dovuto fare un discorso per i miei due amici, ma vorrei mettere in chiaro prima una cosa: La verità è che ho cercato di smettere di pensare a te, ma non posso! Ile da quando ti ho vista nel camerino di Dan sei diventata il mio chiodo fisso. Ho passato gli ultimi sei mesi a guardarti, mi sono trasferito a Roma per starti accanto, anche se sono rimasto nell’ombra. Ti amo come non ho mai amato nessuna donna. Ho capito che non posso essere libero, almeno non senza di te. Vuoi sposarmi?”
Holaaaa!
Piaciuto il nuovo capitolo?
Spero di sì.
Cosa farà la nostra Ile?
A presto!
Oiiiiinkkkkkkk
🐖
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