Il dottore mi mandò a casa la sera stessa, dopo una lunga serie di analisi e controlli che mi sfinirono, disse a mia madre di tenermi sotto controllo e mi prescrisse degli psicofarmaci da prendere due volte al giorno finché non sentivo di stare meglio. I giorni passarono velocemente tra un riposino,un buon libro e quelle pillole schifose, mia madre mi teneva d'occhio costantemente e mi seguiva persino in bagno, cosa che mi dava sui nervi perché le pillole funzionavano perfettamente, non doveva preoccuparsi. Ashton nel frattempo era a casa sua e voleva stare con i suoi familiari il più possibile prima di partire per il tour, la sua famiglia è molto dolce nonostante tutto quello che hanno dovuto sopportare sono molto uniti.
La mattina prima di partire io e mia madre andammo a fare compere, adoravo fare shopping con mia madre perché era l'unica che non mi metteva fretta. Presi tutto l'occorrente per il viaggio mancava solo una cosa, una cosa molto speciale.

"Mamma, mentre tu aspetti i panini devo andare in un posto."

"Non pensarci neanche signorina, non ti lascio sola."

"Mamma non mi ucciderò, devo solo andare a comprare una cosa per ringraziare Ash.

"Ok tesoro ma sbrigati però"

Andai nel negozio più vicino e vidi due collane stupende, erano due collane una specie di targhette di riconoscimento che usano i militari, su una c'era scritto Promise? E nell'altra Promise!
Era la collana perfetta, rappresentava alla perfezione il nostro rapporto, la nostra amicizia è stata un susseguirsi di promesse infondo. La presi senza pensarci su due volte e tornai subito da mia madre.

"Hai già finito? Di solito ti ci vuole un'ora per fare shopping."

"Questa volta è andata diversamente."
Risposi facendogli la linguaccia

"Dai su ora mangia che si raffredda."

Mangiammo velocemente e andammo a casa per preparare la valigia e lì iniziò un'altra guerra.
Mia madre insisteva a farmi portare mezzo armadio, ma gli spiegai che anche il resto del mondo aveva i negozi dove comprare tutto l'occorrente, alla fine vinse lei. Riempimmo circa tre valigie e non sapevo come doverle trascinare da una parte all'altra dato che ero forzuta come un bambino di sei anni , ma questo era un problema di Ashton.

~Ashton's pov
Salutai la mia famiglia e andai a prendere con la mia auto Rosie.
Diede un bacio a sua madre ed entrò in macchina, aveva una faccia stanca e sembrava di nuovo triste, non mi piaceva vederla in quello stato...

"Allora scricciolo, andremo prima a Los Angeles per fare delle interviste e poi siamo liberi."

"Ok, sono nervosa dovrò convivere con i membri di una band famosa in tutto il mondo."

"Siamo persone normali."

"E se non gli piaccio?"

"Ma si che gli piacerai, sei bella simpatica e intelligente."

"Sì certo come no. E poi non credo che io sia tanto utile come fotografa."

"Sei bravissima e ci servi eccome"

"Sono nervosa Ash."

Te l'ho detto sono persone normali, tranne Michael che non é una persona."

Rosie rise finalmente era così bella quando lo faceva.

"Michael."

"Diciamo che è l'animale da festa della band."

"Non vedo l'ora di conoscerlo."

"Ecco, così mi piaci."

~Rosie's pov
Arrivammo in aeroporto e Salimmo sull'aereo, il passato ormai era da lasciare alle spalle una nuova vita stava iniziando.
Il tramonto colorava il cielo e rendeva tutto incredibilmente bello e colorato, tutto era più bello visto da lì persino Sydney sembrava più bella, mi misi le cuffie e cercai di dormire qualche ora.

~5 ore dopo
Ashton mi svegliò dolcemente dicendomi che tra un'ora saremmo atterrati, cercai dì sgranchirmi le braccia e le gambe che erano intorpidite, adoro viaggiare ma mi distrugge sempre la schiena.
Ashton invece non dormiva ma ascoltava la musica senza battere ciglio sembrava così tranquillo perso nel suo mondo, era il momento giusto per dargli il suo regalo.

"Ash?"

Si tolse le cuffie e si girò verso di me.
"Si?"

"Ti ricordi tutte le promesse che ci facevamo da piccoli?"

"Come dimenticare, una volta mi chiesi anche di diventare il tuo ragazzo."
Sorrise

"Non è vero."

"Sii che è vero.

"Tralasciando le mie proposte indecenti, questa volta è per sempre, io per te e tu per me."
Tirai fuori dalla tasca le due collane.

"Promesso?"

"Promesso!"

"Mi sei mancata scricciolo."

Mi strinse a se con molta dolcezza e mi diede un bacio sulla guancia, eravamo di nuovo insieme, solo io e lui dopo tanto tempo.