Capitolo 8
Tony Pov's
Mi svegliai di soprassalto non sentendo più Peter su di me.
Guardai l'orologio.
Segnava le 8:30.
Mi alzai frastornato e udii delle risate, una di un bambino e uno di un uomo.
Svoltai l'angolo e mi affacciai alla cucina.
Vidi Steve giocare a cuscinate con Peter.
I due ridevano senza accorgersi che li stavo guardando.
- Così energici di prima mattina? - dissi ad un certo punto - Dovete dirmi come fate - conclusi.
Steve e Peter si girarono all'unisono.
Il primo cercò di sistemarsi imbarazzato mentre il piccolo corse verso di me e mi abbracciò.
- Buongiorno Tony - esclamò pieno di energia.
- Buongiorno bimbo-ragno - dissi scompigliandoli i capelli.
A quel soprannome Peter sorrise.
Poi dissi rivolgendomi a Steve :- Comunque mi devi ancora dire il segreto per essere energici la mattina... sono tutt'orecchie Capitano - conclusi.
Il biondo sbuffò e rispose :- Mi sveglio all'alba e faccio una corsa... così mi mantengo anche in forma -
Annuì distratto.
In quel momento arrivò Natasha.
- Buongiorno - ci salutò - Ciao piccoletto - disse dando un bacio a Peter.
Anche il piccolo diede un bacetto sulla guancia della rossa per salutarla.
- Okay la finiamo con le smancerie? - dissi indispettito.
- Geloso? - dissero in coro i due adulti.
- NO! È che... - iniziai a controbattere ma, per fortuna, Jarvis si introdusse nella conversazione.
- Signore, temo si sia scordato della conferenza stampa che si terrà fra due ore - disse Jarvis risoluto.
In quel momento mi ricordai.
Avevo una conferenza stampa per rassicurare i cittadini per quanto riguardava l'evasione di Loki.
- A quanto pare le voci corrono... - pensai.
Guardai l'orologio.
Erano le 9:00
- Devo andare - affermai - Ci pensate voi a Peter vero? -
I due annuirono.
- Ma io voglio venire con te - disse triste il bimbo.
Io e Steve ci lanciammo un'occhiata e prima che il Capitano potesse dire qualcosa dissi: - Si... Perchè no? In fondo è una conferenza che potrebbe mai accadere? - sorrisi sornione.
Il biondo sbuffò seguito a ruota dalla Vedova.
- Va bene - disse Steve
- Ma veniamo anche noi - aggiunse poi.
- Che guastafesti che siete - dissi e Peter rise.
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Eravamo quasi arrivati.
Io e Peter eravamo sulla mia nuovissima Bugatti decappotabile rossa fiamma.
Il vento ci scompigliava i capelli e la musica a palla arriva forte e chiara alle orecchie.
- Che ficata! - urlò Peter per farsi sentire.
- Ti piace? È nuova di zecca, non ho ancora avuto tempo di modificarla. Potrei renderla molto più veloce - affermai.
Dopo un pò chiesi scherzoso: - Come stanno quei due? -
Peter guardò lo specchietto.
Steve e Natasha erano entrambi sulle proprie moto.
- Ci stanno dietro - disse voltandosi verso di me.
- Che ne dici di seminarli? - domandai.
Peter mi guardò estasiato e annuì forte con la testa.
- Bene - urlai - Reggiti forte! - e detto questo iniziai ad accelerare.
La macchina partì veloce e, con il ruggito del motore che ci accompagnava, seminammo i due.
~~~~
Arrivati a destinazione aspettammo Steve e Natasha i quali non si fecero attendere più di tanto.
Steve, dopo aver sistemato la moto, si incamminò verso di me e dalla sua faccia si poteva capire che era molto, molto, arrabbiato.
- Stark - soffiò.
- È stata una ficata - urlò Peter - Lo rifacciamo? - disse guardandomi con i suoi occhioni.
Steve passò il suo sguardo da me al piccolo.
- No, signorino.... Mi hai fatto spaventare - disse ripuntando i suoi occhi glaciali nei miei.
- Cosa? Il paparino non ama la velocità? - lo punzecchiai.
Mi rivolse un'ultima occhiataccia poi disse: - Sbrigati sei in ritardo -
- Va bene mammina - risposi sornione.
Steve prese per mano Peter e si incamminò verso Natasha (Che era rimasta in piedi a braccia consente vicino alla sua moto per tutto il tempo).
Capì che il biondo stava facendo una ramanzina anche a Peter perchè vidi il piccolo sbuffare e la rossa sorridere.
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Steve Pov's
Peter sbuffò.
Stavo per ribadire quando...
- Ragazzi - intervenne Natasha.
- Calmiamo i bollenti spiriti con un bel gelato - concluse indicando una gelateria.
Stan the ice-seller
Questo era scritto sopra l'insegna.
- Ok - dissi.
- Si!!! - urlò Peter.
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- Salve. Benvenuti da Stan il gelatario. Io sono Lee. Stan Lee. Cono o coppetta? - disse il signore anziano dietro il bancone con uno di quei sorrisi che ti migliorano la giornata.
- Cono! Cono! - disse Peter contento.
- Bene allora.... due coni e una coppetta per piacere - dissi.
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Dopo aver preso i gelati ci mettemmo a sedere dentro al locale mentre quel simpatico vecchietto continuava a servire gelati.
Peter si stava sbrodolando con il cioccolato.
Presi un tovagliolo e gli pulì la bocca sporca.
Era proprio una bella giornata... chissà come se la stava passando Tony.
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Tony Pov's
- Crede che Loki attaccherà la Terra per vendicarsi? -
-Riusciranno i Vendicatori a proteggere di nuovo la Terra da Loki? -
- Signor Stark! Gli Avengers finiranno per distruggere New York di nuovo? -
- È colpa di Thor se Loki è evaso? -
Troppe domande.
Troppe domande tutte insieme.
Mi stavo stancando di sentire tutte queste cazzate.
- Ascoltate razza di imbecilli - mi infuriai - Non è colpa di Thor se Loki è scappato e di certo se quel figlio di puttana si ripresenterà qui farà la stessa fine dell'ultima volta -
- Sono più che certo che tornerà qui ma gli Avengers lo fermeranno come abbiamo fatto e come faremo in futuro - dissi
Non feci neanche apposta che una sorta di terremoto fece vibrare tutto il terreno.
Tutti i giornalisti incuriositi cercavano di scoprire il perchè di quel movimento della terra.
Ci fu un altro movimento, questa volta più forte.
- Andate via da qui - urlai al microfono.
I civili non fecero in tempo a scappare che ci fu un altro assestamento. Stavolta più forte che fece cadere tutti per terra.
Mi rialzai barcollando.
Vidi la folla scappare e urlare presa dal panico.
Chi in una direzione, chi in un'altra.
Alzai lo sguardo e quello che vidi mi fece accapponare la pelle.
Un mostro gigantesco era uscito fuori dalla strada e aveva provocato una voragine che aveva risucchiato macchine, piante e persone.
I suoi occhi rossi intimidatori iniziarono a guardare le persone ( probabilmente bocconcini per lui ) e ruggì.
Un ruggito talmente potente da far tremare le pareti delle case.
In quel momento il mio pensiero era uno: Dove è Peter?
Ma il pensiero fu interrotto da una risatina alle mie spalle e una voce famigliare, fin troppo famigliare, disse con tono derisorio: - Stark! Non si salutano i vecchi amici? -
Mi girai.
- No.... Non tu!- dissi.
Ciao ragazzi!!!
Sono viva 🎊🎉
Per favore non linciatemi 😅❤
Cooooomunque... vi piace questo capitolo?? Spero di sì visto la lunga attesa 🙂
Lasciate un bel commento 💬 e tante stelline ✨
Alla prossima.
~Mars😄
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