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Capitolo 7

Di sera il buio copriva tutto il cielo e le stelle lo illuminavano. Camila, Lauren, e Ally si erano recate alla veglia per Danielle organizzata dalla scuola. Dei fiori ricoprivano la scalinata dove era stato ritrovato il corpo e qualche studente aveva lasciato delle foto o dei biglietti per terra dedicati alla ragazza. Parteciparono tutti. Era arrivato anche il padre di Danielle.

"E bellissimo anche se molto triste," mormorò Ally, avvicinandosi all'orecchio di Lauren, che le rispose annuendo.

Il telefono di Camila vibrò e la Detective si allontanò dalla folla per rispondere. Era Dinah. "Sai qualcosa?"

"Sì, il numero della pistola. È a nome di Scott Annable, Pennsylvania,"

"È il cognome di Anthony il referente," mormorò Camila che si girò con il busto a cercare il ragazzo, senza dare nell'occhio.

"È il patrigno. Fai attenzione, ha altre tre pistole registrate,"

Camila lo vide. Era sulla scalinata, vicino alla migliore amica di Danielle, Crystal. "Okay grazie," disse, per poi chiudere il telefono e avvicinarsi alle sue colleghe.

Quando la Detective comunicò la notizia, sempre senza insospettire nessuno, Lauren arricciò il naso. "Sapeva che era disperata per aver perso la borsa di studio," sussurrò.

"E così faceva il pappone part time," concluse Camila, scuotendo velocemente la testa. "Lo prenderemo quando la gente andrà via,"

Qualcuno portò un microfono e dei ragazzi incominciarono a parlare di Danielle. Raccontavano delle storie o semplicemente dicevano qualcosa di carino. Quando il microfono passò nelle mani di Crystal, subito Camila e Lauren notarono che la ragazza teneva al polso un portachiavi uguale a quello che aveva Danielle. "Qualsiasi cosa io possa dire su Danielle non servirebbe a descrivere la fantastica persona che era davvero," incominciò la ragazza.
Camila e Lauren si scambiarono uno sguardo. Anche Crystal faceva parte del giro. Quando puntarono nuovamente lo sguardo su Anthony, lui ricambiò. Ma il suo era diverso. Lui le osservava con paura, con timore. Ma intuì qualcosa. Camila lo pregò con lo sguardo e mentalmente di non fare nulla di stupido, ma non fu abbastanza. Anthony fece uno scatto, afferrando Crystal e le puntò la pistola sul fianco. Tra lo sgomento generale, tra chi fuggiva via e chi rimaneva a guardare incredulo, Camila e Lauren si fecero largo tra la folla, cercando di risalire la scalinata per arrivare al ragazzo. "Hai ucciso tu Danielle?" chiese Crystal.

"Non ha tenuto la bocca chiusa, e adesso ucciderò anche te," mormorò Anthony.

Partì un colpo, dritto sul fianco di Crystal, che cadde subito a terra priva di sensi. Ora anche le persone che erano rimaste a guardare si diedero alla fuga, lasciando però più spazio libero alle due Detective.

"Cam vai ci penso io," urlò Ally, dirigendosi velocemente verso la ragazza.

Anthony scappò via, seguito dalle due Detective. Il ragazzo continuava a sparare, prevalentemente a caso e si nascose poi dietro un pilastro.

"Anthony!" urlò Camila, trovando un rifugio sicuro dietro ad un pilastro poco distante da quello del ragazzo. La stessa cosa fece Lauren.

"Era una puttana e una frignona," esclamò Anthony alzando la voce. "Ti do 57.000 dollari e poi non vuoi farlo più? Non funziona così,"

"Metti giù la pistola e parliamone," urlò Lauren, sbirciando di poco per vedere che cosa stesse facendo il ragazzo.

Il ragazzo rise. "Preferisco farti saltare la testa," mormorò, sparando un colpo verso il pilastro dove era nascosta Camila per poi riprendere la fuga.

"Sta scappando," urlò Lauren.

Camila uscì dal suo nascondiglio e lo inseguì. Quando Anthony sentì i passi echeggiare nel corridoio dietro di lui si girò, fermandosi di scatto. Puntò la pistola verso la Detective, che però fu più veloce e pronta di lui. Camila sparò tre colpi e tutti andarono a segno contro il petto del ragazzo, che cadde per terra. Lauren raggiunse la sua partner, appoggiando una mano sulla sua spalla ed entrambe si appoggiarono contro il muro per riprendere fiato.

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Il giorno dopo, Camila si recò in ospedale per trovare Crystal che era stata dimessa. La Detective le aveva portato un mazzo di fiori.

"È bello vederti con gli occhi aperti," disse la Detective alla ragazza, l'aveva trovata all'ingresso seduta sulla sedia a rotelle, pronta per essere dimessa e portata a casa.

Crystal sorrise largamente. "È bello tornare a casa,"

"Come ti senti?" le chiese Camila.

"Ho male alle costole," borbottò la ragazza, portandosi una mano sulla pancia.

"Poteva andare peggio, sei stata molto fortunata," rispose Camila, mantenendo un ampio sorriso sulle labbra.

Crystal annuì più volte e si passò una mano tra i capelli. "Lo so, la pallottola ha rotto due costole e poi è uscita," disse, staccando una mano dalla pancia e si alzò leggermente la maglietta per fare vedere la fasciatura. "Devo essere svenuta per lo shock, mi fa male ridere o tossire,"

"Almeno avrai una bella cicatrice," le fece notare la Detective

"Dicono che rimarrà solo un segno," Crystal annuì più volte.

Camila sorrise, guardandola con un'aria divertita sul volto. "Bene! così potrai metterti il bikini," entrambe risero rumorosamente tanto che Crystal fece una piccola smorfia di dolore, anche se continuò poi a sorridere. "Questi sono per te," le disse poi Camila, consegnandole i fiori che le aveva portato.

"Grazie," esclamò Crystal. Camila si sistemò dietro la carrozzina e incominciò a spingerla lentamente verso l'uscita. "Lo dirà ai miei genitori?"

"Che ti hanno sparato? Beh, credo lo sappiano già, no?" disse Camila rimanendo sul vago.

Crystal sorrise al gesto e si rilassò, rilasciando un rumoroso sospiro di sollievo a quelle parole. "Grazie," incominciò a mordicchiarsi il labbro inferiore e Camila fermò la carrozzina, sapendo che c'era qualcosa che voleva dirle. La guardò negli occhi e la esortò ad andare avanti. "Ero davvero disperata, e ho fatto una cosa stupida,"

"Tutti fanno cose stupide, ma sei qui, hai una seconda possibilità. Quando tornerai a scuola?" le chiese Camila.

La ragazza abbassò lo sguardo, incominciando a giocherellare con le dita delle mani. "Non ci torno... non posso pagare. E non posso fare quello che facevo, mai più."

Camila sorrise a quelle parole e tirò fuori dalla borsa una busta di carta. "Per te," disse semplicemente, consegnandola.

"Cos'è?" chiese curiosa Crystal.

"Aprila," la esortò Camila, osservando poi la ragazza fare ciò che le era stato detto. "Strano eh? Le tue tasse sono pagate totalmente fino all'ultimo anno," mormorò la Detective, guardandola con un ampio sorriso sulle labbra e si inchinò leggermente verso la ragazza, così da poter mantenere un contatto visivo migliore.

"Cosa? Ma..." balbettò Crystal.

Camila si strinse nelle spalle e sorrise soddisfatta allo stupore misto a felicità della ragazza davanti a lei. "Ci sono sempre delle borse di studio per i casi estremi, ho solo detto che il tuo caso era più che estremo,"

"Grazie," disse Crystal dal profondo del cuore. Il suo tono era sincero.

"Impegnati okay?" le disse solamente Camila, alzandosi poi e riprese a spingere la ragazza verso l'uscita.

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Per finire la serata, arrivata ormai la notte, Camila e Lauren si ritrovarono a casa della prima a mangiare cinese. "Per Anthony lavoravano altre ragazze, aveva un bel giro," mormorò Camila, aprendo la confezione con gli involtini primavera.

"Sì, avrà sventolato i soldi in faccia a Danielle," disse Lauren, nel mentre che assaporò poi il riso alla cantonese tanto desiderato.

"Lei ha scoperto che lui ricattava il professore e Anthony l'ha uccisa," concluse Camila e le due si scambiarono il solito cinque, seguito da una fragorosa e forte risata.

Lauren affondò nuovamente le bacchette dentro al contenitore, riuscendo a tirare su qualche chicco di riso. "Già... avrà pensato di uscirne denunciandolo pubblicamente. Mi chiedo cosa succederà a Crystal," sussurrò, ignara di ciò che Camila aveva già fatto per la ragazza.

Senza una motivazione precisa, Camila si sentì terribilmente in imbarazzo. Forse si rese conto del bellissimo gesto che aveva compiuto e ciò la fece emozionare particolarmente. "Ho fatto un patto con il rettore...noi stiamo zitti e loro la riprendono," disse. Nonostante tutto, c'era dell'orgoglio nella sua voce.

"A spese del college," intuì Lauren.

"Sì, se la cosa venisse fuori, cosa direbbe la gente?" mormorò Camila in modo ironico e sorrise poi soddisfatta.

Lauren si pulì le labbra con un tovagliolo e guardò la sua partner negli occhi. Era fiera di ciò che aveva fatto, ma preferì non dirglielo per non farle montare la testa, come era sicura che avrebbe fatto. "Cosa diremo al padre di Danielle?" chiese dopo qualche minuto di silenzio.

"Ciò che deve sapere è che sua figlia lo amava molto," disse Camila e sorrise. Quella era la verità, l'unica cosa che davvero contava.

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