Non può succedere un'altra volta
Sono sparita rintanandomi nella mia stanza, dopo essere finita un'altra volta tra le braccia di Carina, nel bagno pubblico di un bar. Nel contempo Andy e Jack ci stavano aspettando al tavolo, intendi a parlare.
Ricordo perfettamente i suoi occhi lucidi e la sua mano che sfiorava la mia prima di allontanarmi da lei.
Il suo sguardo mi tormenta.
Avrei continuato a baciarla, avrei voluto rimanere con lei ancora e ancora, non mi interessava se qualcuno ci avesse viste, io avevo lei, ma il pensiero di Jack mi ha bloccata.
Sinceramente mi chiedo come Carina possa stare con uno come Gibson, ma non è questo il punto, il punto è che ho ceduto alle avance di Carina e lei mi ha scopata quella sera ben sapendo di essere impegnata con un altro.
Questo cosa dice di me?
Stamattina sono andata a correre con l'obbiettivo di scaricare la tensione. Purtroppo non ha funzionato ma in compenso ho fatto un'ottimo tempo. Le lezioni sono state infinite, tra poco uscirò da qui, andrò dritta in palestra e non mi struggerò per quegli occhi scuri.
In questo momento non ho proprio voglia di sentire l'insegnante e la sua lezione di storia, materia che odio in realtà. Quasi mi si chiudono gli occhi per quanto io mi stia annoiando.
<Ragazzi vi presento la vostra nuova compagna di classe, lei è Carina DeLuca> sento dire svegliandomi di colpo con il cuore in gola.
Sgrano gli occhi, troppo scossa per poter capire ciò che sto guardando.
Non ci posso credere, lei è qui, nel mio stesso istituto e nella mia stessa classe. Il cuore mi martella nel petto e sento lo stomaco sottosopra.
Quando mi nota, non sorride, non si morde il labbro come fa di solito, sembra triste forse, ma non la conosco abbastanza bene per poterne essere sicura.
<Ok Carina, puoi sederti lì accanto a Bishop> le dice la mia insegnante indicando il posto vuoto accanto a me.
Si avvicina lentamente mentre il resto della classe la osserva con curiosità. Quando si siede, mi guarda e come la prima volta, i suoi occhi penetrano la mia anima.
<Ciao Maya> sussurra verso il mio orecchio.
Il suo profumo avvolge le mie narici ed è così buono cazzo!
<Carina...> riesco a dire senza nemmeno salutarla.
<Sei pallida, sicura di stare bene?> Mi guarda preoccupata.
<Come pensi che stia?> Le rispondo brusca a voce bassa.
Come posso stare bene con lei così vicina a me?
<Ho bisogno di parlarti, devo spiegarti> continua a dire avvicinandosi ancora di più.
Poggia una mano sulla mia coscia quasi vicino all'inguine e il mio corpo si surriscalda. Mi volto verso di lei e mi ritrovo il suo sguardo ammiccante a pochi centimetri. Sono inerme, il suo tocco fa sobbalzare il mio cuore e cerco di ricordare a me stessa di essere a scuola e che i miei compagni di classe ci stanno sicuramente guardando.
Il suono della campanella mi riporta al presente. Prendo in fretta le mie cose e corro via come un fulmine, corro via per tornare a respirare.
Dalla prima volta che l'ho vista non riesco più a controllare le mie emozioni, e questo mi fa paura.
La sua presenza non mi fa pensare in modo lucido. Carina DeLuca mi ha letteralmente stregata, e questo è un male!
Senza accorgermene mi imbatto in Andy, quasi la travolgo correndo.
<Maya tutto ok? Sembri stravolta> mi chiede anche lei preoccupata come lo era Carina poco fa.
<Si, sono solo stanca. Stamattina sono andata a correre> sospiro cercando di essere credibile, prima di tirarla per un braccio e incamminarci verso l'uscita dell'edificio.
<Bishop che succede?> Ripete Andy non contenta della risposta che le ho dato.
<Niente Herrera, va tutto bene ho solo bisogno di andare in palestra per sentirmi meglio> sorrido.
La mia amica mi conosce bene, e il suo sguardo è tutto dire, non mi crede ovviamente ma non insiste oltre.
<Sai che un orgasmo equivale a un'ora di attività fisica?>
Eviterei il sesso al momento, specie se ho voglia di farlo con la ragazza italiana che ha scombussolato in mezzo secondo la mia vita.
<Non credo funzioni così ma grazie per avermelo detto> rido prendendola in giro.
Ieri le avrei detto di Carina e di quello che è successo tra noi, ma non posso spiegarle tutto quello che sto vivendo.
Andy ha delle regole tutte sue, la prima regola è appunto quella di non andare a letto con persone già impegnate.
Bene, io ho spuntato questa casella, e se lei lo scoprisse, mi ucciderebbe.
<Ho saputo che stasera c'è una festa, ti va di andare?> Domanda con la speranza che le dica si.
Mi farebbe bene non pensare ai miei drammi adolescenziali o ai casini familiari che costellano la mia vita. Divertirmi potrebbe essere una buona opzione.
<Se si tratta di una serata alcolica per me va bene, possiamo andare> le rispondo facendola saltellare come una bambina prima di salutarci e darci appuntamento per dopo.
Dopo essere andata in palestra, il mio umore è migliorato di colpo e sento addosso un'energia incredibile.
Passo da casa e vado direttamente da Andy. Passiamo il resto del pomeriggio a prepararci, ridiamo e scherziamo come abbiamo sempre fatto, con la musica a tutto volume.
Pantaloncini neri e un top colorato è l'outfit che ho scelto, Andy invece ha optato per un tubino nero in grado di fare girare la testa ai ragazzi.
La festa si sta svolgendo nel quartiere più cool della nostra città. Appena arrivate Andy parcheggia la sua auto accanto alla maestosa villa piena di gente.
<Chi ha organizzato questo party?> Le chiedo prima di oltrepassare la soglia scansando corpi sudati e alterati dall'alcol.
<Scusami ho dimenticato a dirtelo, è casa di Jack questa> urla Andy per sovrastare il rumore della musica che fuoriesce dalle casse.
Spalanco la bocca e mi fermo di colpo.
Oh cazzo!!!
Pessima idea venire!!!
Se la festa è a casa di Gibson, ci sarà anche Carina, e non so quanto potrò resistere e fare finta che tra noi due non sia mai successo niente.
Ci dirigiamo verso la cucina facendoci spazio tra la calca di studenti, per andare a prendere qualcosa da bere. Andy mi prende per mano e mi aiuta ad arrivare al tavolo allestito con bevande, super alcolici e birra scadente.
Prendiamo due birre e ci spostiamo al centro della stanza per ballare un po'.
Non ho voglia di ballare in realtà, l'unica cosa che sto facendo da quando siamo entrate è stato guardarmi in giro alla ricerca di Carina e non per farmi vedere da lei, piuttosto il contrario.
Lascio Andy sulla pista da ballo intenta a socializzare con il genere maschile, e mi allontano alla ricerca di un posto tranquillo in cui meditare sulle possibili conseguenze che possano scaturire da questa serata.
Mentre sorseggio la birra appoggiata al muro, con la faccia di chi ha appena commesso un omicidio, qualcuno si avvicina verso di me.
Rischio di far cadere il bicchiere che ho tra le mani pensando fosse Carina; ma non mi accorgo che la ragazza che si è appena avvicinata è Tarin Helm, la mia ex.
È ubriaca, molto ubriaca. Mi dice qualcosa all'orecchio ma non riesco a capire cosa per via della musica e dal suo biascicare incomprensibile.
Le tolgo il cocktail dalla mano e la trascino fuori. Ridotta così non ha bisogno di bere ancora. Ci fermiamo vicino alla piscina, stranamente non così affollata e nella stessa direzione in cui mi trovo, vedo Carina, che osserva ogni mio movimento con quei suoi occhi incredibilmente scuri.
<Maya, oddio sei qui... mi sei... mi sei mancata da impazzire> pronuncia in modo confuso facendomi portare l'attenzione su di lei.
Con una mano mi accarezza i capelli e non faccio in tempo a risponderle, si sporge verso di me e mi bacia.
Mi congelo all'istante, non mi aspettavo una reazione così da parte sua, di solito è molto timida e non farebbe mai nulla del genere.
<Cosa stai facendo?> Le chiedo allontanandomi.
<Scusami> sussurra stravolta quanto me prima di girarsi e andare via.
Sposto lo sguardo verso Carina, che mi fissa di rimando con espressione severa e allo stesso tempo piena di desiderio ed io, io sono nella merda...
Scappo via, facendomi spazio tra la marea di persone e salgo su per le scale. Mi nascondo nella prima stanza che trovo aperta e mi lascio sprofondare sul letto, mettendomi la testa tra le mani.
Sono così confusa cavolo, ripenso a tutto quello che è successo in questi giorni e davvero non so cosa fare, non capisco cosa sia giusto o sbagliato.
Le lacrime mi rigano le guance e io odio, odio piangere.
La porta si apre facendomi sobbalzare.
Carina entra piano, chiude la porta e rimane ferma lì.
<Perché fai così?> Domanda piano incerta su cosa dire.
<Così come?> Le rispondo sulla difensiva.
<Eviti ogni mio sguardo, scappi non appena mi vedi...>
<Questo non è vero> sospiro incrociando le braccia.
<Sembra che tu ce l'abbia con me> sussurra quasi avesse paura di quello che potrei dire.
<Non ce l'ho con te, non sapevi quando ci siamo incontrate la prima volta, non sapevi di essere la fidanzata di Jack, non lo sapevi?> Le domando infastidita.
<Oh, è questo il problema, il problema è Jack> adesso è lei che mi risponde in tono aspro.
<Non ho detto questo>
<Allora perché fai così?> Mi fissa intensamente aspettando una risposta.
<Forse è perché non so come comportarmi con te, Carina ti conosco appena non so niente di te!> Le urlo contro.
Come fa a non capire, come fa a non accorgersi che questa cosa tra di noi è sbagliata sotto molti punti di vista.
<Carina, non sei libera di frequentare chi ti pare!> sottolineo parlandole con calma.
<E questo cosa c'entra adesso?> mi risponde sollevando di nuovo lo sguardo verso di me.
Le sue parole mi fanno incazzare, davvero com'è possibile che non capisca ciò che le sto dicendo.
<Cosa c'entra?> dico forte <io merito rispetto Carina, hai fatto sesso con me sapendo di stare con Jack. Non capisci che è sbagliato tutto questo? Mi sento in colpa e non dovrei sentirmi in questo modo> sbraito ancora.
I suoi occhi diventano lucidi, ma non erano queste le mie intenzioni, volevo solo farle capire come questo mi faccia sentire.
<Mi dispiace> sussurro prima di avvicinarmi e abbracciarla.
Le accarezzo la schiena nuda, sotto i palmi delle mani avverto i brividi sulla sua pelle calda.
<Anche a me> alita sui miei capelli con voce tremante.
Avvicina il viso al mio collo dandomi un bacio. Non emetto un fiato, ma un sospiro involontario mi sfugge dalle labbra. Mi viene la pelle d'oca nel punto in cui le ha appoggiate e quando sposta la mano dalla mia schiena giù fino al mio sedere, sento una scossa di calore bruciarmi dentro.
Mi morde il lobo dell'orecchio mentre sento il desiderio nascere nel mio basso ventre e irradiarsi in tutto il corpo facendo fremere ogni parte di me.
Sposta la lingua, giro la testa verso di lei e le nostre bocche si scambiano il bacio più bello del mondo, lento e abile, capace di farti tremare le gambe.
Rimango incastrata alla sua bocca, con delicatezza le faccio strada verso il letto e la faccio sedere prima di mettermi a cavalcioni su di lei.
Mi scosto e la guardo dritta negli occhi, in questa stanza buia illuminata quel poco che basta dalle luci che provengono da fuori.
Il cuore mi batte all'impazzata, prendo l'orlo del suo top striminzito e lei solleva le braccia per aiutarmi. Rimango stupita alla vista del suo seno completamente nudo.
Deglutisco con fatica e avverto il calore salire fino alle guance. Le afferro un seno beandomi della sensazione di pienezza sulla mia mano.
<Non fermarti> mi solletica le labbra con la sua voce suadente.
A quelle parole stringo ancora più forte e le massaggio il capezzolo con il pollice.
Il nostro bacio delicato si trasforma in urgenza, passione, Carina si lascia andare appoggiando la schiena sul materasso e tirandomi verso di sé prima di strapparmi il top e gettandolo via.
Il mio seno sfrega sul suo petto, le nostre bocche scorrono l'una su l'altra tra morsi e gemiti incontrollati. Sposto la mano tra le sue gambe e si morde un labbro quando con le dita tocco il clitoride da sopra le mutandine.
Faccio scorrere il dito più in basso, e aiutandomi con l'altra mano le faccio scivolare gli slip. Il gemito che le sfugge mi scorre lungo la spina dorsale ed è talmente eccitante da mandarmi in pappa il cervello.
Proseguo il mio viaggio accarezzando ogni lembo della sua pelle, liscia e soffice come seta. Percepisco ogni parte di lei irrigidirsi intorno alle mie dita, la sento tremare e poi esplodere, facendomi fremere di piacere.
Senza accorgermene mi ritrovo sotto di lei, le nostre labbra roventi ancora unite si staccano in mancanza di fiato. Mi guarda con una luce maliziosa che le brilla negli occhi, piega la testa e mi bacia un seno. Quando lo morde forte con i denti urlo!
Continua a baciarmi scendendo sempre più giù, la sua lingua scorre sulla mia pancia, le dita tremanti mi slacciano il bottone dei pantaloncini tirandoli via insieme agli slip lungo i miei fianchi.
Guardarla in mezzo alle mie gambe è così erotico. Quando la sua bocca si posa sulla mia fessura gemo talmente forte che ho paura possano sentirmi tutti al piano inferiore.
Mi mordo un labbro per smettere di mugolare. La sua lingua voluttuosa sa esattamente cosa fare per fare sì che il mio piacere cresca, facendomi impazzire.
Succhia con forza e un'ondata di piacere pulsante si fa strada concentrandosi nel punto esatto in cui Carina mi sta regalando piacere. Avverto le sue dita dentro di me, spingono in un punto ben preciso, veloce sempre più veloce ed io vengo lasciandomi andare alle emozioni più incredibili che abbia mai provato da quando la conosco.
La visione delle sue labbra lucide che sorridono è la cosa più sensuale che abbia mai visto. Il rumore dei miei respiri spezzati dal puro piacere si bloccano, quando la porta che non abbiamo chiuso a chiave si apre.
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