Capitolo 31.
C'è una prova molto semplice per vedere se una lettera è bella. Se leggendola ci sembra di sentir parlare chi l'ha scritta, vuol dire che è bella.
-Arthur Christopher Benson
💌
Corriamo verso il fumo e quando arriviamo non troviamo nulla.
Almeno.. cosi sembra.
-George. Guarda qui!- dico indicando due lettere.
Lui ne prende una ed io faccio lo stesso.
-Aspetta.. qui c'è scritto George.- dico porgendogli la lettera che ho in mano.
-E qui Sam. Tieni..- dice porgendomi quella che tiene lui in mano.
Ognuno apre la propria lettera e dopo aver pronunciato l'incantesimo d'illuminazione inizio a leggere la mia lettera.
È una calligrafia imperfetta, e l'inchiostro è blu.
Cara Samantha,
se stai leggedo questa lettera vuol dire che probabilmente, non ce l'ho fatta.
Per prima cosa.. sappi che non sarai mai sola. Io sarò sempre con te e con Georgie. Nel vero senso della parola, credimi.
Usa il diario che ti ho regalato anni fa,
troverai sempre qualcuno pronto a consolarti nei momenti bui e tristi, a ridere con te nei momenti felici,
a essere orgoglioso di te nei momenti in cui avrai raggiunto la meta che ti eri proposta di raggiungere,
a stare con te se ti senti sola o semplicemente se ti annoi e hai voglia di parlare con qualcuno.
Da quando ti ho conosciuta hai cambiato il mio modo di vedere le cose. Hai portato i colori dove non c'era nulla.
Mi hai insegnato cosa vuol dire amare, ma amare per davvero.
Mi hai cambiato la vita.
E sappi che sei stata e rimmarai la cosa più bella che mi sia capitata.
E ti prego, continua a ridere di ciò che ci faceva ridere.
Pronuncia il mio nome senza tristezza.
E poi, perchè dovrei essere fuori dai tuoi pensieri, dalla tua mente.. solo perchè sono fuori dalla tua vista?
Va tutto bene.
Asciuga le tue lacrime, e se mi ami.. non piangere. Il tuo sorriso è la mia forza.
Va tutto bene.*
Sempre tuo,
Fred Weasley.
Finisco di leggere e strigo la lettera al petto.
-Prima o poi giuro che ti becco..- mormora George.
-George? Con chi ce l'hai?..-
-Con Fred.- dice come se fosse ovvio.
Questo è impazzito.
-George.. non..non capisco. Fred è..insomma..-
-Morto. Lo so Sam lo so.-
Mi avvicino e mi siedo accanto a lui.
-Ma c'è qualcosa che non quadra Sam! Insomma.. questa lettera che compare proprio oggi, mentre ci sei tu.- continua.
-Potrebbe essere un semplice incantesimo..- dico.
-E come faceva a sapere che proprio oggi ci saresti stata? Ma non è l'unica cosa che mi è successa..-
Annuisco per incitarlo a continuare.
-Certe volte.. quando mi manca davvero troppo sento qualcosa che mi abbraccia e poi.. poi succedono cose strane in casa quando non c'è nessuno ma ci sono solo io.-
-E cosa è successo?- chiedo curiosa.
-Ti ricordi lo scherzo che abbiamo architettato quando eri al 3 anno?-
Lo ricordo perfettamente. Eravamo in Sala Grande e poi io ho lanciato la polvere buio pesto, e Fred e George spargevano vernice ovunque sia su studenti che su professori. Anche se avevo espressamente chiesto di non spargerla sui professori.
Inutile dire che ci siamo beccati 4 mesi di punizione. Solo perchè mi sono presa io la colpa ed avendo un media impeccabile, hanno ridotto la 'pena'.
-Oh per Merlino.- dico mettendomi una mano sulla bocca.
-Esatto.. e a te non è mai successo nulla?- chiede.
Ci penso un pò su ed in effetti sono successe alcune cose strane.
-Beh.. a volte mi ritrovo delle margherite in casa, e sono sicura di non averle raccolte io.. me lo ricorderei.- dico.
-Il fiore preferito di Fred. Diceva che ci assomigli.. cosi semplice e pura ma allo stesso tempo bellissima. Comunque.. continua.-
Rimango un pò sconvolta ed addolcita dalle sue parole, ma mi riprendo e continuo.
-Il diario! Accio diario, accio penna.- dico sfoderando la bacchetta.
Appena mi trovo il diario davanti George sorride.
-Guarda, questo me lo avete regalato al mio compleanno e Fred mi ha chiesto di usarlo quando sono triste, felice e cosi via. C'è scritto pure nella lettera.- dico entusiasta.
-Okay. Continua..-
-E non è un semplice diario. Prova a scriverci.- dico porgendogli la penna e il diario.
Lui scrive un semplice 'Ciao' e la scritta scompare. E lui rimane allibito.
-Ma cosa..?- dice.
E io con l'indice indico il quanderno facendogli notare che sta comparendo una scritta.
Ciao George.
Come fai a sapere chi sono?
Segreto del mestiere.
Ma tu sai chi sono io, ed io non so chi sei tu.
Sono simile a te.
A me manca un orecchio però.
Lo so. Ma siamo uguali.
Quindi chi sei?
Scrive George, ma nessuno risponde più.
Spazio autrice🤙🏼
Sono in Italiaaa🇮🇹
Btw.. oggi è il compleanno dei nostri gemelli preferitiiii😍
*Ho preso un pezzo della lettera di Henry Scott Holland, e si chiama la morte non è niente è bellissima vi consiglio di leggerla!
Spero che il capitolo vi piaccia!💕
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro