Capitolo 23: 6 anno.
Chissà dove sei.
In mezzo al cielo infinito e terso.
🌧
Un altro anno è iniziato.
E fortunatamente il rospo rosa non c'è quest'anno!
L'estate è passata velocemente, ma purtroppo sono stata molto poco con Fred e George.
Il giorno dello smistamento il Cappello Parlante ha fatto un discorso molto lungo dicendo che dobbiamo restare uniti.
Molti credono che siano cavolate ma non io.
Ne sono successe davvero tante dall'inizio della scuola.
Ad esempio Harry è sempre molto più strano, va sempre in giro con un vecchio libro di pozioni e stranamente è diventato molto più bravo in questa materia.
Un giorno Ginny, aprendo il libro lesse una scritta: proprietà del Principe Mezzosangue.
Ma nessuno sa chi sia.
E la Bell è andata al San Mungo ma ancora non ho capito bene per cosa.
Oggi finalmente è tornata ed è in Sala Grande, ma ha detto ad Harry che non sa chi sia stato ad 'aggredirla'.
Anche se lui sospetta che sia stato Malfoy e che sia un Mangiamorte.
Anche io lo penso, ma per quanto riguarda la seconda ne sono sicura. Me lo ha detto. Ma mai lo dirò ad Harry.
Dò uno sguardo all'entrata e vedo Draco che guarda Katie sconvolto, e subito gira i tacchi e velocemente va fuori dalla Sala Grande.
Questa cosa non sfugge ad Harry, che infatti lo segue.
Dopo poco mi alzo anche io, e seguo Harry senza farmi notare.
Vedo che entra nel bagno ma sono troppo lontana per capire cosa sta succedendo.
Quando però, sono abbastanza vicina sento un lamento ed un tonfo e poi il silenzio.
Estraggo la bacchetta, ed entro nel bagno.
La prima cosa che vedo è Harry, con lo sguardo riferito a qualcosa a terra.
La cosa che sta guardando è Draco.
È steso per terra ed è pieno di sangue.
-Harry. Cosa hai fatto?!- urlo.
-Io..-
-Vattene! Chiama qualcuno! Fa qualcosa-
Per fortuna sò degli incantesimi per guarirlo dato che mi piacerebbe diventare Medimaga e mi sto preparando da adesso per questo.
Quando si riprende lo accompagno in infermeria e torno in Sala Comune.
-Sam..- dice Harry.
-Tranquillo. È salvo.-
Un pò di tempo dopo..
Harry è con Silente per una missione, ma non ha specificato bene.
Sono in Sala Comune a guardare il cielo stellato, finchè un ragazzino del primo anno mi chiama.
-Sei Samantha?- io annuisco.
-Questa è per te.-
Dice porgendomi una lettera.
Era una scrittura davvero elegante, e l'inchiostro è verde smeraldo.
La apro e inizio a leggerla.
Non uscire dal dormitorio stasera.
Non voglio che tu sia in pericolo, sei la mia migliore amica.
Ti voglio bene, ricordatelo sempre, qualunque cosa accada.
Draco
Perchè mi chiede di non uscire? Cosa sta per accadere di cosi pericoloso? È perchè sembra un addio?
Cosa sta per succedere?
Prendo un foglio che si trova sul tavolo della Sala Comune e scrivo a Fred, voglio avvisarlo.
Sto per aprire la finestra per mandare la lettera ma quello che vedo mi sconvolge.
Il Marchio Nero, impresso nel cielo stellato.
-Per Merlino che succede?- dico coprendomi la mano con la bocca.
-Cosa c'è?- dicono delle ragazze.
-Guardate..-
Le ragazze alzano gli occhi e rimangono scovolte quanto me.
Qualcuno mi mette una mano sulla spalla. Mi giro, e vedo Herm.
-Dobbiamo fare qualcosa.- annuisco e tiro fuori la bacchetta.
La Sala comune era nel panico. Ragazzi che urlavano e piangevano.
-Niente panico! Ragazzi vi chiediamo di rimanere nella Sala Comune.- dice Hermione.
Alcuni sembrano sollevati, altri si lamentano.
-Non so se state prendendo la cosa seriamente. Quello che vedete in cielo è Marchio Nero. Vuol dire che i Mangiamorte sono a scuola. Siete sicuri di voler uscire e forse anche combattere?-
Questa volta sono io a parlare, rivolgendomi a quelli che si lamentano, ed alcuni annuiscono sicuri.
Apriamo il ritratto della Sala Comune ed io, Herm ed alcuni ragazzi dei escono con noi.
Scendiamo velocemente le scale per dirigerci fuori.
Davanti a me un ragazzo biondo sta correndo assieme ad un uomo che lancia maledizioni ovunque. Draco.
Lui gira l'angolo ma io continuo dritta fino all'entrata di Hogwarts.
Ci sono degli studenti che formano un cerchio intorno a qualcosa. O qualcuno.
Cammino verso di loro e mentre mi avvicino vedo alcuni ragazzi alzare la bacchetta verso il cielo.
Mi faccio spazio tra i ragazzi.
Il corpo di un uomo è steso a terra.
Capelli bianchi, barba lunga, occhiali a mezza luna.
Uno studente dai capelli corvini e seduto vicino a lui.
Gli tocco la spalla e si alza.
Lo studente mi abbraccia, e quando ci stacchiamo, alzo anche io la bacchetta al cielo.
Silente è morto.
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