Chi non ha mai avuto una ferita, ride di chi ne porta i segni.
-Romeo, Romeo e Giulietta, William Shakespeare
🥀

Inizio a giochicchiare con il cibo che avevo nel piatto.
Quella scena non mi è piaciuta per niente.
Ma non voglio che pensi che gli stia dando importanza per cui rimango dove sono.

~

-È meglio che vada. Non voglio avere casini con quella rospa rosa. Ci vediamo dopo.-
Non aspetto risposta, prendo la borsa e mi dirigo in classe.

Quando arrivo mi siedo vicino ad Hermione, che era arrivata prima in classe come al solito.

-Buongiorno!- dice una voce stridula, quasi da bambina.

Ricambiamo il saluto, chi dice 'Buongiorno' chi dice 'giorno.'
Ma a lei ovviamente non andava bene.

-Non va bene cosi. Voglio che appena entri voi mi salutiate dicendo «Buongiorno Professoressa Umbridge!», su proviamo-
Ah ecco come si chiamava Umbridge!

-Buongiorno professoressa Umbridge.-
Diciamo in coro.
E questa volta sembra soddisfatta.

-Molto bene, allora aprite il libro a pagina..- libro?! Alzo immediatamente la mano -si signorina..?-

-Steawheart. Useremo il libro?-

-Si signorina. Mi sembra logico.-

-A me no, mi scusi ma noi di Arti Oscure non abbiamo mai studiato la teoria.-
Ribatto a tono, nonostante Hermione cerchi di farmi stare zitta.

-La prego di chiamare la materia Difesa Contro le Arti Oscure.-
Dice marcando le parole Difesa e contro.
Faccio un respiro profondo, ed evito di controbattere.
È inutile tanto.

-Ora andate a pagina 394.. prego.-

-Per le mutande di Merlino se è insopportabile questa..- sussurro.

-Se le piace tanto parlare, signorina Steawheart, la pregherei di venire nel mio studio dopo le lezioni pomeridiane.-
Annuisco, e quella sottospecie di confetto torna a spiegare.

Perfetto! Primo giorno di scuola iniziato con una punizione. E sono pure un prefetto..

~

Busso due volte alla porta dell'ufficio della Umbrige, e quando sento la sua voce stridula dirmi di entrare, apro la porta.

-Buongiorno professoressa Umbridge.- dico sorridendo falsamente.

Mi guardo intorno e il suo ufficio è completamente, schifosamente.. rosa.
Sui muri però ci sono dei quadretti credo..che rittraggono dei gatti, e si muovono pure.

-Si segga- dice indicando la sedia vicino ad un tavolino. Su di esso c'è una pergamena.

-mi scusi ma non ho una penna con me- dico sedendomi.

-non si preoccupi, ho la mia.-
Me la porge e la prendo.
Indovinate di che colore è?
Esatto..

-cosa devo fare?-

-Deve scrivere su quel foglio 'non devo parlare a lezione' prego.-
Dice con un sorrisetto stampato sul viso.. se solo potessi cruciarla.

-e quante volte devo scriverlo?-

-finchè non si sarà impresso per bene.-
Dice marcando le ultime parole.

Annuisco ed inizio a scrivere.
La mano sinistra inizia a bruciarmi, ma non ci faccio tanto caso non è un dolore insopportabile, per ora.
Mi avrà morso qualcosa..

Ogni volta che aggiungo una frase il dolore aumenta, ma continuo a scrivere.. prima finisco e meglio è.

Sento qualcosa colarmi sul dorso della mano, che brucia sempre di più, abbasso lo sguardo.
Sangue?!

La professoressa deve aver notato la mia smorfia di dolore, infatti dice:
-credo che possa bastare, si è impresso bene. Giusto signorina?-
Annuisco, riguardando il foglio.

Mi alzo, tenendomi la mano da cui cola il sangue.
Saluto la professoressa ed esco.

Devo assolutamente sciacquarmi la mano, quindi vado nel bagno delle ragazze.

Ancora mi chiedo come sia possibile che mi sia iniziata a fare male la mano..
Inoltre dal nulla.

Entro nel bagno, e metto la mano sotto l'acqua.
Quando la mano è finalmente pulita, chiudo il rubinetto.

Osservo la mano ancora arrossata intorno al graffio.
Che non è un semplice graffio.. sembrano delle lettere.

Le parole 'non devo parlare a lezione' sono impresse sul dorso della mia mano.

Ora che ci ripenso.. la penna non era da intingere nell'inchiostro.
Scriveva da se, e il colore che ne fuoriusciva era rosso sangue.
Il mio sangue.

Faccio apparire nel bagno una valigietta del pronto soccorso, e disinfetto la ferita per poi fasciarmi la mano.

Faccio sparire tutto e vado verso la Sala Grande.
Quella megera mi aveva tenuta tutto il pomeriggio!

~

-Hei Sam! Dov'eri è tutto il giorno che non ti vedo..- dice George.

-Oh ero in punizione dalla Umbrige..-

-Ah giusto, Ronnie ci ha raccontato la scena di sta mattina.. grandissima! Cosi ti vogliamo- dice Fred.

Annuisco e appoggio la mano dolorante sul tavolo, e con l'altra prendo la forchetta per mangiare.

-Che ti sei fatta alla mano?!- chiede Fred guardando la mano sinistra.

-Nulla, mi sono graffiata ma dato che usciva troppo sangue me la sono fasciata..si..-

-Faremo finta di crederti..- dice George.

-Weasley! Intendo Fred, allora stasera alle 21?- urla Katie Bell dall'altra parte del tavolo.

-Stasera alle 21.- conferma Fred.

Alzo lo sguardo e vedo George che mi sta guardando.
Quello sguardo voleva dire solo una cosa.
'Dobbiamo parlare.'