Saturday, beloved Saturday...
Sabato, dovrebbero rendere gloria all'inventore dei Weekend! Oggi non farò nulla tutto il giorno, oltre allo stare buttato sul mio letto con qualche allegra compagnia. Semplice no? Ovviamente no! Perché proprio sul più bello un rompiscatole doveva venire da me?! Ma cosa ho mai fatto di male?
Questi sono i miei primi pensieri di Sabato mattina, mentre mi aggiro tra i corridoi ancora bui e cubi di Hogwarts dietro a *Gazza. Non so per quale motivo abbia bisogno di me e – detto in tutta sincerità – non mi interessa proprio per nulla. Poi si lamenta che noi studenti stiamo fuori dai dormitori dopo il coprifuoco. Io ora dovrei essere a dormire fino alle undici, proprio come tutti i miei compagni si casa!
Argus, che mi cammina davanti con il solito malfermo passo zoppicante, tiene uno dei due occhi sempre puntato sulla mia figura alle sue spalle, per controllare che io non me ne vada. E non mi converrebbe nemmeno! Se scappassi, potrebbe dire che mi ha trovato nei corridoi e, se dovessimo perdere altri punti, saremmo davvero messi male... e poi chi la sentirebbe la Mc Grannit?
Il custode non si ferma dal camminare, continuando con passo spedito. Mi meraviglio che, con le sue gambe malmesse, non sia ancora caduto dalle scale e che non si sia ancora fracassato la testa. Pensandoci, non sarebbe male... ma potrebbe diventare un fantasma, e iniziare a tormentare gli studenti anche di notte! Bhe, sarebbe inquietante... molto inquietante!
«Signor Gazza, non è stanco? È pericoloso salire le scale così presto di mattina, e non vorrei che si facesse male... non possiamo rimandare?» chiedo, con voce assonnata. Ora che ci penso, potrebbe essere una frase detta da uno psicopatico killer e maniaco alla sua vittima. Ma è mattina presto, e non mi interessa ancora formulare bene le cose.
«Si fidi, Signor Potter, non sono affatto stanco. E ora si muova, non ho tutta la vita» e, con uno scatto felino, entra in una porta abbastanza grande e scura, che conduce a un posto nascosto del castello. Io lo seguo con fare annoiato.
Continua a camminare in linea retta, evitando mobili qua e là. Mobili che io non vedo e, di conseguenza, che io non evito. Per cercare di distrarmi, mi guardo in giro, ma non migliora di nulla: buio, buio, finestra, buio, buio, gatto, sguardo inquietante di Gazza che mi indica una por — impatto immediato con una porta, dolore al naso e una risata trattenuta da parte del custode.
«Entra Potter, e vedi di fare veloce» proferisce con quella voce che – per l'amore di Godric – mi fa venire voglia di buttarlo giù dalla finestra. Ma di nuovo l'ottica di un Gazza-fantasma non mi entusiasma molto... prima che io diventi un fantasma, apro la porta ed entro.
Per cinque minuti, non vedo nulla, solo buio, e sono altamente tentato di voltarmi e di tornare in stanza. Poi però, quando i miei occhi si abituano alla luce fioca – o inesistente, dipende dai punti di vista – che entra dalla piccola finestra, capisco che ho fatto bene a restare.
Alzo lo sguardo verso la fine della stanza e cammino piano. «Professor Silente, è lei?» chiedo, con voce titubante.
«Oh, eccola qui Signor Potter. Pensavo che il nostro caro Argus si fosse perso, e non mi sarei stupito. Le va una caramella?»
Studio il professore a lungo, guardandosi in giro, per poi accettare una caramella Tuttigusti+1. La mastico, e faccio un piccolo sorriso. «Caramella Mou. Lei non la prende, professore?»
Silente annuisce e si porta la caramella alla bocca, mordendo. La sua faccia non cambia per nulla, ma ingoia la caramella in modo veloce. «Ahimè, credo di avere preso ancora quella al gusto cerume»
Sedo una risata nata nel mio petto e torno serio. «Per quale motivo mi ha fatto chiamare Signore?»
«Vorrei che fosse solo un motivo Harry. Prima che io possa dirti qualcosa, però, devi giurare che non dirai a nessuno – al tuo padrino, ai tuoi amici e ai tuoi genitori compresi – nulla di ciò che sto per dirti. Hai capito, Harry?»
Io annuisco. «Certo professore...»
«Vorrei iniziare dalla notizia buona – detto questo mi guarda con gli occhi scintillanti – il signorino Malfoy, credo lei lo conosca, chiede se può passare l'intero fine settimana con lei, visto che a Corvonero c'è una festa speciale alla quale Draco non tiene partecipare»
«Accetto, professore» dico, sorridendo trionfante. Lui sorride mesto. «Mi ricordi molto una persona quando era più giovane...» per un attimo il suo viso è rilassato, poi però delle rughe d'espressione tornano a regalargli il suo aspetto da anziano.
«Harry, la cattiva notizia potrebbe turbarti ma tu devi giurare che non ne parlerai. Chiaro? – annuisco fermamente – Bene. Ho avuto segnalazioni da Ovest, le creature oscure si stanno muovendo Harry, e questo non è mai un buon segno. Dunque, magari sono solo coincidenze improbabili, ma anche qualcosa d'altro sta cambiando nell'aria. E tu, Harry, dovrai aiutarmi».
I miei pensieri sono ancora tutti verso al discorso di Silente, nonostante abbia detto tutto qualche ora fa.
Sono appoggiato al muro fuori dai Dormitori di Corvonero e sto aspettando che Draco esca fuori. So che arriverò in ritardo all'appuntamento con i malandrini ma... preferisco aspettare il biondino, che dovrà venire con me in ogni caso.
«E allora mi ha detto che – Harry?!»
È la sua voce, così mi volto verso il corridoio solo per vederlo camminare verso di me stretto tra le braccia di una Serpeverde del mio stesso anno. È la ragazza della foto, ne sono sicuro.
«Ciao Draco, sono venuto a prenderti, sai la tua richiesta a Silente... bhe ho accettato, e ho un incontro tra cinque minuti quindi... andiamo?» tutta la mia eleganza e il mio controllo svaniscono, e inizio a parlare a vanvera con un tono abbastanza irritato. Nel guardare la ragazza, mi sale un groppo in gola, e devo scostare subito lo sguardo per non spingerla via.
Draco annuisce. «Certo, grazie – sorride e si volta verso la ragazza – ci vediamo in giro Micky?»
«Certo Draco, ma stai attento — e a questo punto mi squadra — e se succede qualcosa chiamami senza esitare» detto questo gli lascia un dolce bacio sulla guancia prima di guardarmi male, voltarsi e andare via. Il suo sguardo è pienamente ricambiato da me. Perché lo ha baciato?! Questo ragazzetto è mio!
«Harry, andiamo?» mi sorride, e io mi calmo. «Certo piccolo, seguimi»
Inizio a camminare a passo spedito verso il settimo piano, controllando che Draco mi stia seguendo, e fermandomi sono quando non è alle mie spalle. «Ci siamo quasi piccolo»
In dieci minuti siamo davanti al muro, e io sorrido. «Vuoi vedere una magia?»
«Razza di imbecille, noi siamo maghi, le vedo ogni giorno le magie»
Io rido leggermente. «Non come questa», ribadisco, camminando tre volte davanti al muro. Subito, la porta della stanza appare ai nostri occhi. Mi volto verso Draco e scoppio a ridere; la sua faccia è sconcertata, ma divertita. «Te lo concedo, Potter»
Apro la porta e entriamo velocemente, sentendo un risucchio alle nostre spalle; Draco si irrigidisce ma io gli accarezzo dolcemente il dorso della mano. «È solo la porta esterna che scompare piccolo»
La stanza non è tanto grande; un tavolo in legno di mogano è al centro, circondato da otto poltrone imbottite rosse, tranne l'ottava che è blu. Su ogni poltrona c'è ricamato un nome diverso. Draco si avvicina. «Harry dove siamo...?»
«Nella stanza delle necessità, Draco. E anche se siamo in ritardo, siamo in anticipo visto che — e com finto fare sorpreso mi guardo intorno — siamo completamente da soli»
«Remus... Sirius... James... Fred... George... Harry... Draco, cioè io e... e l'ultima?» sussurra il mio biondino, mentre cerca di scostare il drappo che copre l'ultima sedia. Io lo fermo, e lascio che la sedia venga inghiottita dal pavimento. «Dimenticala, okay piccolo?» e sorrido. Lui annuisce.
La porta si spalanca improvvisamente e Draco si volta spaventato. «Cosa sta succedendo Harry?». Io gli sorrido ancora. «Stai tranquillo, sono miei amici... bhe, c'è anche mio padre ma shhhh» e rido leggermente. Lui ricambia il mio sorriso e si volta in tempo per vedere entrare nella stanza le altre cinque persone: due chiome rosse e disordinate, segno indistinto dei gemelli, una casacca beige e un paio d'occhi marroni introducono Remus, capelli legati in un codino dietro la testa e occhi color tempesta per Sirius, e infine una zazzera di capelli scuri e un altro paio di occhi marroni sotto a degli occhiali tenuti storti sul collo del naso fanno da biglietto da visita a James, mio padre.
Draco sorride stranito e curioso di conoscere le persone di quella particolare combriccola. Prima di parlare ci sediamo tutti sulle nostre sedie; Draco è tra James e Remus, che è accanto a Sirius che è accanto a me, che ho i gemelli vicini. Il mio sorriso è abbastanza largo e rilassato mentre mi metto comodo, appoggiando i miei piedi sul tavolo. «Sono esausto» proferisco allora. In una frazione di secondo, mi ritrovo con la faccia a terra e senza la minima idea di come ci sono finito. Tutti gli sguardi sono puntati su Draco.
«C-Che c'è? Od-Odio i maleducati» lo senso sussurrare imbarazzato. Tutti scoppiamo a ridere e io mi rialzo. «Già, mi stavo dimenticando... gente? Draco Lucius Malfoy. Draco Malfoy? Loro sono - anche se questo lo conosci- Remus John Lupin, Sirius Orion Black, James Charlus Potter e i gemelli Fred e George»
Sirius lo studia incuriosito, ma io non ci faccio molto caso; iniziamo a parlare di tutto, cose utili e inutili, e a volte anche Draco prende parte.
Piano piano il tempo passa, ed il momento di tornare nei dormitori... e di salutare tutti. Io sto per portare fuori Draco quando Sirius mi ferma. «Harry aspetta. Posso parlargli... in privato?»
Io annuisco piano ed esco, lasciandoli.
Dopo dieci minuti escono entrambi, Sirius con un piccolo sorriso dolce e Draco in braccio a lui, che singhiozza leggermente.
«Cosa succede?» chiedo allarmato alzandomi da terra e avvicinandomi a loro. Prendo in braccio Draco e lo cullo piano. «Sirius, cosa è successo?»
Lui inizia a camminare, poi si volta e mi sorride:«Un inconveniente di famiglia, Harry». E poi svanisce dietro l'angolo.
WAAAA SCUSATEMEEEEE
Vi intriga l'idea della guerra? E Silente? Di chi stava parlando? E cosa si saranno detti Draco e Sirius? E chi sarà quella misteriosa ragazza che ha baciato Draco?
Chi indovina verrà taggato nel prossimo capitoloooo :3
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