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«It's snowing, Potter»

Squadro Draco dalla testa ai piedi, soffermandomi sulle sue stupende pozze argentee quali sono gli occhi, ormai inondati di lacrime. Si sta passando le mani sugli zigomi, dove un paio di gocce calde e salate hanno lasciato una leggera traccia umida. Il suo sguardo è fisso a terra, non osa guardarmi, e i suoi piedi si muovono piano e ritmicamente, producendo un battito dopo l'altro, e tutto riecheggia, come a scandire il tempo interminabile del suo silenzio. Sembra triste, spaesato... e per un attimo lascio da parte la scommessa, metto da parte tutto e mi avvicino a lui, piano, senza sapere cosa dire. Non voglio ancora rompere il silenzio, non voglio ancora che lui torni al disordinato caos della realtà.

Lo fa lui al posto mio. «H-Harry» mi chiama piano, scosso da uno di quei leggeri singhiozzi che ti prendono quando finisci di piangere.
«Cosa c'è pic— Draco?»

I suoi occhi incontrano finalmente i miei.
Quando piange, delle piccole pagliuzze azzurre si mostrano, come macchie di sole in un giorno nuvoloso. Inoltre, il grigio dei suoi occhi si intensifica, si concentra, rendendoli ancora più belli.
«In che m-mese siamo?» mi sussurra, quasi imbarazzato da questa sua domanda, quasi come se avesse appena rotto un momento magico e cercasse di scusarsi.
«Siamo in Gennaio. Perché?»
«Andiamo a fare un giro vicino al Lago Nero»

Il suo tono non lascia grande interpretazione; è tornato il piccolo Corvonero di prima con quel tono di comando nella voce, e sento che se rifiutassi la sua gentile proposta, non si farebbe scrupoli a rispondermi allora di non seguirlo. «Ci sto» rispondo con un piccolo sorriso.
«Tanto sarei andato lo stesso anche senza di te» borbotta poi, guardandomi. Il mio sorriso si trasforma piano in una risata quasi fragorosa, e la mia mano si allunga a cercare la sua. Lui allunga timidamente il braccio fino a quando le sue dita non sfiorano dolcemente le mie, come per mapparle e controllare la presenza di quale tranello. Poi il palmo della sua mano si scontra delicatamente con il mio, e di scatto le mie dita si intrecciano alle sue. La mia risata scema piano, e le mie iridi si legano alle sue. Vedo i suoi zigomi arrossarsi piano e gradualmente, il suo sorriso sbocciare come un fiore e i suoi occhi brillare di felicità.

In una frazione di secondo, la distanza tra i nostri corpi si azzera, come quella tra le nostre labbra, che si scontrano, si incontrano e si assaggiano con calma. La mia mano è stretta nella sua, che non la molla; è come se fosse la sua ancora e gli impedisse si andare alla deriva di tutte queste sensazioni nuove e travolgenti. Lascio che la mia lingua accarezzi il suo labbro inferiore come a chiedere il permesso di violare la sua piccola bocca. Schiude un po' la bocca, e ne approfitto per entrare, sempre dolcemente; il suo sapore di mirtilli e panna si mischia al mio, e iniziamo a rincorrerci e ad intrecciarci, fino a quando non ci manca il fiato. Solo allora ci stacchiamo.

«A-Adesso usciamo?»
Io gli stringo la mano e, senza dire nulla, mi metto a correre verso le scale. Lo sento ansimare alle mie spalle, faticando a tenere il passo. «Vai p-piano Potter!» mi urla, ma io lo ignoro, fermandomi solo quando sono davanti al portone. Rimango un secondo a guardarlo, chiedendomi come faccia ad essere così bello anche dopo essere stato trascinato per una decina di piani di scale.

«Potter io ti ammazzo!» esclama, cercando di essere minaccioso; scoppio a ridere e lo abbraccio. «Scusami piccolo»

In silenzio lui si stacca e spalanca il portone, uscendo di corsa. Lo seguo sorridendo. Quando si diverte è bellissimo, mi ritrovo a pensare, prima di mollarmi uno schiaffo morale: lui è la mia scommessa, è solo il mio biglietto vincente per avere una parte del negozio che i gemelli apriranno. Nulla di più. Ma quando si gira e mi sorride, dimentico tutto il mio discorso, e corro verso di lui, che ha iniziato a correre a sua volta. In un attimo scompare dalla mia vista, e io mi metto a girare su me stesso muovendo freneticamente la testa. Una sensazione di panico mi pervade— è caduto nel Lago? È andato nella foresta? È— ma non riesco nemmeno a terminare il mio ultimo pensiero che qualcosa di freddo e duro si scontra contro la mia testa, scoppiando e dandomi i brividi.

«Colpito, 50 punti a Corvonero!» sento la sua melodiosa voce dall'alto di un albero. Che piccolo bast— ma ancora il mio pensiero è interrotto da un'ennesima ondata di gelo. Corro a nascondermi dietro a un albero, e inizio a preparare la mia scorta; le mie mani lavorano veloci per formare tante palle di neve di ogni misura e dimensione. Sento uno scricchiolio di passi nella neve fresca, e una voce abbastanza preoccupata:«Harry, dove sei?».

Tiro la mia prima palla che lo colpisce sulla testa; la neve bianca e brillantinosa si confonde con i suoi capelli biondi e quasi bianchi. La nostra lotta è iniziata. Le palle di neve volano e fendono l'aria colpendo quasi sempre il bersaglio.

Dopo circa un'ora ci ritroviamo stesi nella neve fresca, lui accanto a me, bagnati, infreddoliti e affaticati, ma sorridenti. Lui mi guarda negli occhi per poi scoppiare a ridere, stendendosi di nuovo e guardando il cielo. «Cosa succede? P-Perché hai riso?»

«Certo che tu devi sempre rovinare tutto con quella voce da idiota» ha un tono scherzoso. Io scuoto piano la testa ridendo leggermente, senza togliergli gli occhi di dosso. «Sta nevicando, Potter»

«Uh?» domando, come se mi fossi risvegliato ora da un sonno profondo.

«Sta nevicando, non è bellissimo?» mi domanda di nuovo, guardando i fiocchi che lentamente scendono e si appoggiano sugli alberi, sulle foglie, sul terreno, sulla neve già caduta; ma anche sui nostri corpi, per sciogliersi subito dopo, a contatto con il calore.

Io lo guardo, la sua pelle candida in completa sintonia con la neve, i capelli bagnati che quasi si confondono, il respiro accelerato ma l'espressione rilassata, e le nostre mani unite. Senza spostare il mio sguardo da lui, gli rispondo con un lieve sussurro:«Sì, ha ragione, Draco... è proprio bellissimo»

Hey guys!
Scusatemi per la lunga assenza, ma la scuola mi sta uccidendo male. Forse questa settimana riesco ad aggiornare qualche altra storia.
Question: fluff or smut?

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