Di diari segreti e... ragazze?!
Sembra che lo faccia apposta, penso, mentre guardo il ragazzetto biondo che, seduto di fronte a me, si sta sfilando il maglione in modo poco casto.
Anche se cerco di tenere lo sguardo fisso sul mio libro di testo, anche se cerco di concentrarmi sulle parole non ci riesco, anzi, più ci provo più esse assumono duemila sfaccettature di significato diverse, le lettere si mischiano e il mio cervello va in corto. No, non sono sviluppato per svolgere più di un'azione alla volta, e la prova che lo dimostra è il fatto che, senza il mio completo accorgimento, il mio sguardo ha ripreso a fissare famelicamente Draco, mentre finisce di levarsi il maglione e lo appende alla sedia sulla quale è seduto.
<<Potter>> dice spazientito, squadrandomi con quei suoi strani occhi freddi. <<Devo assentarmi per una mezz'oretta per... beh... una faccenda. Cerca di... uhm... finire i compiti e... iniziare a studiare il nuovo paragrafo, okay? Ah e... per favore, non guardare nella mia borsa>>. Anche se dalla sua espressione non si nota, la voce di Draco tradisce la sua tensione e il suo imbarazzo. Io sfodero uno dei miei migliori ghigni, mi alzo e mi avvicino a lui camminando con lentezza. <<Contaci piccolo>> gli sussurro all'orecchio in modo seducente, prima di girarmi e di tornare seduto al mio posto. Meno di due minuti dopo, due minuti durante i quali ho sentito quella strana sensazione di venire osservato ma dove non mi sono girato, sento la porta chiudersi con un cigolio lamentoso, e capisco di essere ufficialmente rimasto solo.
La prima cosa che faccio, ignorando completamente ciò che Draco prima mi ha detto, è avvicinarmi piano al suo piccolo zaino dal bizzarro motivo scozzese blu, bianco e verde e aprirlo con uno strattone deciso, stando però attento a non lasciare segni evidenti sulle cinghie di pelle. Al suo interno ci sono sei o sette libri scolastici dalle copertine colorate e intatte, un'elegante contenitore blu con delle piccole decorazioni argento contenente una penna e una boccettina d'inchiostro nera, otto rotoli di pergamena dal leggero profumo di menta e dal chiaro colore giallognolo spento legati tra di loro tramite un piccolo nastro blu notte dai ricami argento. Prendo il contenitore della penna e lo tiro fuori dallo zaino, scoprendo che sotto di esso c'è nascosto un ennesimo libro, diverso da tutti gli altri.
La parte visibile, ovvero quella laterale, è nera e fatta di un materiale molto simile al velluto. In argento c'è incisa una scritta, Ravenclaw, con delle decorazioni simili a delle piccole spirali chiuse. Prendo incuriosito quel libro e lo appoggio sul tavolo, tornando a sedermi. Il lato opposto a quello della scritta, dove dovrebbero esserci le pagine, è argento, e presenta due segnalibri di nastro intrecciati tra di loro, uno argento e uno blu, fino a formare un intreccio complesso. La copertina posteriore è semplicemente blu, mentre quella anteriore presenta una piccola replica dello stemma Corvonero, dietro la quale è fissato l'elastico che tiene chiuso questa specie di diario. Senza pensarci un secondo sfilo l'elastico dal suo blocco e apro la prima pagina; la foto di un ragazzo e una ragazza che si abbracciano sorridendo scivola fuori, e io la prendo in mano. <<Cosa...>> sussurro, pensando ad alta voce. <<Ma questo è Draco!>>.
Studio meglio la foto, e noto che è stata scattata in un parco d'autunno. Lo capisco dalle foglie e dai capelli dei due ragazzi, mossi dal vento. Il sorriso di Draco è splendente, e si intona perfettamente al suo cappotto nero e ai suoi capelli biondo cenere. La ragazza ha invece i capelli lunghi, ma decido di non soffermarmi sui suoi dettagli, visto che una sensazione strana mi irradia il petto ogni volta che guardo il piccolo quadrato di carta. Lo capovolgo, ma nessuna scritta sul retro, nessuna data, niente di niente. Allora inizio a sfogliare il diario, in cerca di qualcosa di abbastanza interessante.
5 Giugno, Malfoy Manor
Caro Diario,
oggi compio 15 anni, ma ancora nessuno è venuto a farmi gli auguri. La mamma sta ancora dormendo, papà ieri sera non è tornato e Michelle si è chiusa in camera. Io ne approfitto per scendere e preparare qualcosa anche per loro, visto che tra meno di un quarto d'ora bisogna fare colazione... spero abbiano preparato qualcosa di speciale quest'anno! Sarebbe davvero bellissimo, come quella volta che il nonno è venuto a trovarmi prima di morire. Spero di poterti dare mie notizie oggi, altrimenti domani mattina sono tutto tuo.
Draco
Leggo piano l'elegante scrittura di Draco, scandendo ogni sillaba per capire meglio ciò che il ragazzetto scrive. Ha nominato la madre, il padre e una certa Michelle, che non so chi sia. Un'altra volta, quella sensazione di rabbia si impossessa di me. Allora, per distrarmi, torno a sfogliare il diario di Draco.
5 Luglio, Villa Vacanze sul Mare, in Danimarca
Caro Diario,
scusa per la mia lunga assenza di un mese intero, ma i fatti che sono accaduti mi hanno impedito di prendere in mano carta e penna per un po'. Insomma, alla fine il mio compleanno è stato quasi dimenticato, ma a me va bene così, perché festeggiare non era di certo la cosa migliore da fare. Mamma, quando le ho portato la colazione, aveva gli occhi rossi. Io le ho chiesto subito cosa fosse successo, ma lei si è semplicemente limitata a voltare la testa, probabilmente per nascondere le numerose lacrime che le solcavano il viso. Poi, qualche ora dopo, mi ha detto che papà era ed è ancora ad Azkaban, la prigione di massima sicurezza per i maghi. Io ho abbassato la testa, e lei si è limitata a sussurrarmi che le dispiaceva, prima di tornare in camera. Michelle non era ancora uscita, ma mamma mi aveva detto di non preoccuparmi. Così sono uscito in giardino per fare una passeggiata, quando una delle serve mi si è avvicinata e, con il volto dolorante, mi ha dato una notizia orrenda: la dipartita di mio padre. Ho dovuto comunicarlo a mia madre e a Michelle, che hanno reagito in modo simile: si sono chiuse in camera a piangere. Io guardavo fuori dalla finestra, come con addosso una maschera impassibile, anche se io in realtà soffrivo e soffro ancora ora. Adesso siamo al mare perché Narcissa voleva cambiare aria, anche se qui, tra le nubi turbolente dei ricordi, tutto pesa sul petto come un pesante masso. Non vedo l'ora di tornare a scuola.
Draco L. Malfoy
Finisco di leggere incredulo. Lucius Malfoy... morto? E nessuno nel mondo magico ha scritto niente sul Profeta...? Mi sembra strano, ma forse a nessuno importa dei Malfoy. Riprendo a sfogliare il diario alla ricerca dell'inizio della scuola, e trovo una piccola busta. Apro la busta e estraggo un piccolo rettangolo di fine carta bianca. Apro anche la lettera. È scritta in una calligrafia più piccola ed elegante, ma qualche parola risulta cancellata da piccole macchie tonde di acqua o... lacrime. Inizio a leggerla nella mia mente.
5 Giugno, Azkaban
Caro Draco,
Sto impiegando le mie ultime forze per questa lettera, perché ho bisogno che tu sappia cosa mi è realmente successo. Ero andato da Magie Sinister, stavo ordinando un oggetto semplice, innocuo, volevo farti un regalo e quello sarebbe stato perfetto. Gli Auror mi stavano pedinando, sono entrati nel negozio e, senza che io potessi proferire parola, mi hanno Schiantato e mi hanno portato diretto ad Azkaban, senza processo. Come Tua Madre ti ha di certo già accennato, la mia salute è molto cagionevole, e quello Schiantesimo mi ha condannato. Buon Compleanno figlio mio, il Tuo doloroso regalo è questa lettera, e la Tua consapevolezza: i Malfoy dipendono da Te. Gradirei se ritirassi il Tuo regalo da Magie Sinister, è riservato a Tuo rispettoso nome, Draco. Sento che le forze abbandonano le mie spoglie, piano piano la mia testa si fa più leggera, fatico a ragionare. Non ho mai avuto occasione di dirlo, figlio mio. Ti voglio bene.
Lucius Malfoy
Leggo con calma ogni parola, poi piego di nuovo la lettera e la metto nella busta, rimettendola nel diario, che poi chiudo e metto via. Appena in tempo! Sento la porta cigolare e aprirsi, e fingo di dormire.
<<Potter! Ti sei addormentato...>> lo sento sbuffare leggermente, e poi sento la sedia spostarsi e un peso ricaderci sopra. Faccio un finto sbadiglio e alzo piano la testa.
<<Malfoy, ciao, ci hai messo poco!>>sghignazzo, guardandolo fisso negli occhi. Sembra che abbia pianto, in realtà. <<Draco, hai pianto?>>
Draco sussulta all'uso del suo cognome, irrigidendosi piano e scuotendo la testa. <<Sono allergico alla polvere>> sussurra più a sé che a me, suona solo coma una scusa campata per aria.
<<Non ci credi nemmeno tu. Cosa è successo?>> chiedo. Lui alza le spalle, abbassando lo sguardo, mentre io mi alzo e mi avvicino a lui. <<Draco, ti ripeto, cosa è successo?>> sussurro, facendogli alzare lo sguardo fino a incontrare il mio. Lui arrossisce piano e cerca di fuggire dal mio salto contatto, ma io non esito a tenerlo stretto.
<<Mollami Harry... non è successo niente>> dice guardandomi, ma io mi sporgo più verso di lui, e lui si sporge leggermente verso di me. Il naso, o meglio la punta si sta sfiorando con la sua, e i nostri occhi si parlano nel silenzio assoluto. Lui si muove e, improvvisamente e inaspettatamente, le nostre labbra sono a contatto, in modo dolce e delicato. Subito si stacca, il piccolo Draco, mentre un sorriso curva le mie labbra, sulle quali passo famelico la mia lingua. Hanno il suo sapore, un leggero tocco di tabacco che però viene sopraffatto da un dolce tocco di menta.
<<H-Harry scusami io...>> inizia a farfugliare agitato, ma io lo blocco portandogli un dito sulle labbra. <<Shhhh, va tutto bene>> gli sussurro con voce soave, felice e maliziosa. Questo ragazzetto è già caduto ai miei piedi... cosa alquanto ovvia, data la mia spropositata bellezza.
Un lampo interrompe i miei pensieri: la ragazza della foto e la ragazza di nome Michelle che compare in modo numeroso nel suo diario, chi sono queste due? Cosa vogliono da Draco? Magari stanno insieme, o forse stavano. Ciò vorrebbe dire che Draco non è completamente gay... mah, impossibile. Se lui non è completamente gay, io sono la persona più brutta del mondo. E, visto che tutti i miei specchi sono ancora intatti, Draco è gay.
<<Mh... Harry è tardi, dovrei andare... domani... domani va bene?>> lo sento dire in modo goffo e imbarazzato. Domani... domani no, ho l'incontro con i Malandrini...
<<Che ne dici di Domenica alla Testa di Porco, giù ad Hogsmeade?>> chiedo. <<Ti aspetto davanti alla statua della Strega Orba domenica alle 15... non tardare>> aggiungo ghignando e alzandomi. Lui arrossisce annuendo.
<<A domenica Harry>> sento sussurrare prima di uscire dall'aula vuota. Sono ancora lungi dal vincere la mia scommessa: un bacio è solo l'inizio, ma... sono sicuro che lui cadrà ai miei piedi.
SCUSATE L'ASSENZA ASSENZOSA :3
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