Doveva essere una domenica al fiume
I quaderni di Emily
La mattina seguente, quando mi alzai, la casa era deserta e immersa nel silenzio. Anthony e Angeline erano appena usciti per la consueta visita domenicale a padre Thomas e Kate dormiva ancora. Ne approfittai per bere il mio caffè in giardino seduta sull'erba inalando i profumi che più amavo.
Quando anche Kate si fu svegliata preparammo i panini per il pranzo. Indossai costume e prendisole e ci avviammo verso il fiume chiacchierando.
Fingevo una calma irreale però, sapevo bene che se Taylor fosse venuto al fiume, come aveva promesso, la giornata si sarebbe fatta eccitante. Speravo in cuor mio che anche l'amico di Kate venisse, anche solo a farle compagnia, in modo da potermi ritagliare l'occasione per appartarmi con lui. Mi soffermai a lungo su questo pensiero. La sensazione delle sue mani sui miei fianchi bruciava ancora e il pensiero dei suoi baci attizzava il fuoco tra le mie gambe.
Quando arrivammo al fiume però lui non c'era. La delusione prese possesso di me come un senso di angoscia. Mi dissi che probabilmente aveva avuto un contrattempo e non sarebbe venuto , ma restai comunque molto triste. Mi lasciai coinvolgere di malavoglia nei discorsi ma con lo sguardo cercavo segnali della sua presenza che non vedevo.
Verso l'ora di pranzo Kate si allontanò per recuperare lo zaino per recuperare lo zaino con i panini, che avevamo lasciato all'ombra degli alberi e qualche bottiglia d'acqua messa in fresco nella corrente lenta del fiume. Quando tornò non era sola. Trascinava tirandolo per la mano un giovane dalla pelle chiara e dai capelli corvini, procedevano mano nella mano, Kate rideva divertita, lui si guardava in torno con fare timidi e imbarazzato ma si lasciava ugualmente condurre. Sembravano molto affiatati.
Quando alzò lo sguardo incrociando il mio il sorriso gli si smorzò sulle labbra. La borsa che tenevo tra le mani mi cadde con un tonfo. Era lui il bocconcino della mia amica Kate, l'uomo che da due giorni si era portato via la mia lucidità mentale, l'angelo perfetto per cui dormivo sonni agitati pensando a lui Si avvicinò fingendo di volermi aiutare a raccogliere le mie cose , aprì la bocca per dire qualcosa ma non gliene diedi il tempo. Alzai gli occhi e lo fissai fulminandolo con il peggiore dei miei sguardi "Non dire niente!"
Kate lo raggiunse di nuovo invitandolo a fare il bagno. Era davvero troppo per me, mi stava salendo la nausea, avevo lo stomaco contratto in uno spasmo doloroso e il peso del mondo sul petto.
Afferrai le mie cose in fretta e mi allontanai. "Dove vai Em?" mi urlò dietro Kate.
"Mi dispiace non posso più fare il bagno oggi."
Speravo di aver dato una motivazione sufficientemente convincente alludendo ad una qualche indisposizione improvvisa. E comunque al diavolo! Ci leggessero pure qualunque cosa ma io non volevo stare li a vederla amoreggiare con il ragazzo che mi aveva baciata solo il giorno prima. Il primo bacio della mia vita. Un bacio castissimo, le labbra sulle labbra, delicato e tenerissimo, quasi volesse chiedermene il permesso.
"Che grandissimo stronzo!" Sibilai tra i denti.
Non tornai subito a casa, ero troppo arrabbiata e troppo sconvolta, avevo bisogno di una passeggiata per schiarirmi le idee. Quando arrivai alla tenuta Taylor era li ad aspettarmi e il mio cuore mancò un battito.
Senza nemmeno dire una parola mi prese per le mani, come aveva fatto nel bosco. Provai a dirgli che volevo della spiegazioni, che questo doppio gioco mi faceva davvero schifo, che era stato il mio primo bacio e mi aveva fatto sognare solo per un giorno per poi infrangersi miseramente in una grande bugia. Aprii la bocca per sputargli addosso tutte queste cose ma il suo dito indice si posò delicatamente sulle mie labbra smorzando sul nascere ogni mia protesta.
"Sono venuto al fiume per stare con te, quando Kate mi ha preso per mano ero veramente imbarazzato, ma non sapevo come liberarmi di lei senza rivelare che ero li per te. " Lo guardavo in cerca di segnali che indicassero che stava mentendo e invece i suoi occhi erano fissi su di me onesti e bellissimi.
"Volevo prima chiarire con te cosa siamo e cosa vogliamo diventare. prima di dirlo a chiunque altro!"
"E noi cosa siamo?" Chiesi con un filo di voce. Ma già sentivo che avevo lasciato indietro ogni riserva e ogni speranza di uscire da quella sensazione senza rischiare l'infarto.
I suoi occhi restavano fissi nei miei, le sue mani disegnavano piccoli cerchi sul dorso delle mie. Cercai di non distogliere lo sguardo dai suoi occhi ma quelle labbra carnose erano ipnotiche.
"La verità è che vorrei che fossimo qualcosa, vorrei regalarti fiori, accarezzarti i capelli, infilarci il naso dentro e assaporare la tua essenza, vorrei tenerti le mani e baciarti e non hai idea di quanto io mi stia trattenendo in questo momento. Ma non farò mai niente senza essere certo che è quello che desideri anche tu."
Questa volta fui io ad andare verso di lui interrompendo il flusso delle parole che uscivano dalla sua bocca con un bacio leggero. Quando lasciò le mie mani per attirarmi a se dischiudendo le labbra, il mondo smise di girare e il sole di splendere. Eravamo io e lui e niente altro. Abbandonai definitivamente ogni reticenza godendomi quel momento solo nostro. Persi la cognizione del tempo, ero in estasi.
Fu un bacio lungo ed appassionato ma a suo modo dolce e languido, nessuna fretta, nessuna aspettativa, solo qui e ora, solo noi.
Quando ci staccammo Taylor rimase a guardarmi con il viso reclinato di lato e un sorriso dolcissimo. Fu difficile salutarsi, le nostre mani continuavano a rimanere intrecciate e le nostre braccia si attiravano ripetutamente, le labbra appoggiate con una pressione leggera, solo il rumore dei piccoli schiocchi dei nostri baci che tradivano l'urgenza di concedersi di più.
Tornai a casa con la sensazione di volare, mi sentivo leggera.
Kate era già tornata e i suoi genitori stavano scendendo dall'auto.. Non appena incontrai il suo sguardo però mi sentii tremendamente colpevole.
Aveva i capelli ancora bagnati e la maglietta leggermente appiccicata al corpo ancora umido e un paio di pantaloncini aderenti, era stupenda con un fare selvaggio davvero affascinante, forse era per quello che Taylor non l'aveva apertamente respinta. Mi dovetti concentrare sulle sensazioni di poco prima per scacciare questi brutti pensieri.
Entrammo in casa.
"Andate a farvi una doccia ragazze, la cena non sarà pronta prima di un ora" Angeline sparì in cucina con Anthony al seguito che trasportava una pesante scatola di provviste.
Accelerai il passo verso camera mia e mi concessi una lunga doccia rilassante, mentre l'acqua scorreva sui miei capelli e lungo la schiena, lasciai vagare i pensieri indietro, alla stalla, a Taylor ai nostri baci e le emozioni si accesero diffondendo calore in tutto il mio corpo. Quando passai le mani lungo i fianchi per insaponarmi non potei non pensare a che effetto mi avrebbero fatto le sue addosso. Come avrei reagito sulle sue mani avessero sfiorato il mio corpo nudo?
Rimasi sotto la doccia più del necessario quando ne uscì avevo le mani tutte grinzose e grondavo acqua da tutte le parti, mi avvolsi in un telo che profumava di lavanda e mi avviai verso la mia stanza.
Sul mio letto era sdraiata Kate già lavata e cambiata.
"Tesoro finalmente pensavo non saresti più tornata!" abbassai lo sguardo in modo colpevole, non volevo farle capire cosa era successo, almeno non fino a quando non avessi inteso bene la posizione di entrambi.
"Ti devo raccontare un sacco di cose, ti sei persa una giornata memorabile!" chissà perché quell'affermazione non mi piaceva affatto.
"Hai visto che bocconcino Taylor?" a sentir pronunciare il suo nome lo stomaco si strinse in una morsa. Mi accomodai sul letto perché, se mi avesse raccontato che era caduto qualcosa tra loro, non so se le mie gambe avrebbero continuato a reggermi. Ma lei mi scrutò senza parlare, così le feci una domanda per invogliarla a continuare:" E quindi? non dirmi che te lo sei fatto scappare?" ma cosa stavo dicendo?
"Diciamo che è un bocconcino piuttosto sfuggente, in realtà credo che sia piuttosto timido!". Cominciai a rilassarmi.
" Ad un certo punto ha accampato delle scuse tipo che era tardi ed è scappato via, proprio quando avevo pensato di essere più esplicita:" deglutii a vuoto, la mia gola era secca.
"Credo che dovrò prendere io l'iniziativa, sarà anche bello da morire ma sembra non cogliere i miei segnali:"
"Sarà impegnato!" azzardai, ma qualcosa nella mia voce mi tradì perché Kate mi guardò fissa negli occhi, inchiodandomi al materasso con un solo sguardo. Ci conoscevamo da sempre, era difficile mentirle.
"Sei strana oggi, prima scappi in quel modo, poi quando torno non sei a casa. Mi nascondi forse qualcosa? presi tempo sistemandomi sui cuscini, indecisa se dire una bugia, quantomeno plausibile o negare fino alla morte. Decisi per la seconda.
"Nulla ho fatto solo due passi!" sembrò avermi creduto perché si alzò dal letto e si avviò verso la porta.
"Per domenica ho in serbo qualcosa di speciale, me lo cucino a fuoco lento!" affermò passandosi una mano tra i capelli in modo altamente provocante. Mi strozzai con la saliva e comincia a tossire, la guardai con gli occhi sgranati dal basso verso l'alto ma lei non ci fece caso, si lisciò ai vestiti lungo il corpo flessuoso.
"Non saprà respingermi credimi!" e così dicendo con fare un po' teatrale uscì chiudendosi la porta della mia stanza alle spalle e scoppiò in una risata sonora, che avrebbe voluto essere allegra ma che a me fece accapponare la pelle.
Mi portai le mani alla testa, la situazione si stava facendo davvero complicata, sappiamo bene che quando Kate si mette in testa una cosa è difficile farla desistere.
Domani mattina quando usciremo con i cavalli parlerò con Taylor, se lei nutre interesse per lui la nostra relazione deve rimanere segreta, non voglio perdere la mia migliore amica. Senza contare che se Kate si fosse mesa di traverso con lui forse suo padre non l'avrebbe tenuto come aiuto, convincendo il mio a licenziarlo.
Non potevo rischiare tutto questo.
Spazio Sue
Un gran casino eh? Sembra chiaro che a lui piaccia solo Emily, ma lei è davvero insicura.
Lui è bellissimo, Kate sembra una dea selvaggia eppure la scelta di Taylor sembra chiara.
Dove li porterà tutto questo? Cosa succederà se Kate scoprirà che l'amore segreto di Emily è proprio il suo bocconcino preferito? e soprattutto cosa succederà nel prossimo capitolo?
Vedo una coperta stesa sul prato e due giovani amoreggianti....
Buona lettura!!!
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