Amore e amicizia.
Il giorno dopo decorreva un mese dal mio arrivo, dal nostro primo bacio nel bosco e noi avevamo appena fatto l'amore.
Era domenica, Angeline e Anthony sarebbero andati in città per la messa e il pranzo. Kate era triste, così decisi di proporle una gita rigenerante, anche se volevo solo stare con Taylor. Partimmo verso il fiume ma con le cavalle, Kate teneva gli occhi bassi, quando ci fermammo provai a parlarle
"Kate che succede? ti ho visto parlare con Taylor ieri!" pronunciare il suo nome mi provocò un fremito dove mi sentivo ancora indolenzita e dolorante, lei rispose senza alzare lo sguardo
"Mi ha detto che è già legato ad una persona che per lui è molto importante, guardava lontano e mi raccontava come lo facesse stare bene, così sono scoppiata a piangere come una stupida e lui invece di lasciarmi lì mi ha consolato, come si fa con una sorella capisci! è bello è dolce, sincero uffa! è perfetto!"
"Sì lo è!" risposi con gli occhi trasognati
Kate mi guardò divertita.
"Non è che a forza di cavalcare con lui vorresti, cavalcare lui?" lo disse così spontaneamente, sorridendo alla sua stessa battuta a doppio senso, che ci misi un istante di troppo a capire cosa aveva appena detto.
Kate era fatta così, tutta un'emozione viva sulla pelle, un attimo prima poteva piangere ed urlare e quello dopo ridere e scherzare. Ma non perchè i suoi sentimenti fossero meno veri di quelli degli altri, semplicemente perchè guardava oltre, non l'avevo mai vista evitare di vivere una sensazione. Ci si buttava dentro era il suo modo di sentirsi viva.
E io, io ero in una situazione insostenibile, avevo appena vissuto gli attimi più belli della mia vita e non potevo condividerli con la mia migliore amica senza rischiare di ferirla.
Giocherellai con l'anello cercando di trovare le parole giuste. Presi fiato.
"Em c'è qualcosa che non va? lo sai che puoi dirmi tutto!"
"Non credo di riuscire a parlare di tutto questo serenamente, riguarda lui, e faccio davvero fatica a parlarne con te, dopo quello che mi hai appena detto!"
Fraintese "Oh dio ti sei innamorata" si mise le mani tra i capelli "e io ti ho appena rivelato che lui è fidanzato" aprì la bocca per la sorpresa "Oddio non ti aveva detto niente, magari avete anche.."
La fermai con un gesto della mano.
"Kate, tu sei la mia migliore amica, una sorella praticamente, io da un mese a questa parte sto vivendo sensazioni uniche, sono felice, innamorata, ma non lo posso condividere con te e questo lo rende in qualche modo meno bello." Lei mi guardava fissa senza capire, le presi le mani tra le mie "io tengo alla nostra amicizia Kate e non odiarmi per quello che sto per dirti."
"Madonna Em come la fai lunga, cosa dovrai dirmi di così importante, lo sai che la nostra amicizia è eterna, è profonda e qualsiasi cosa sia, se ti rende così felice, allora rende felice anche me."
Feci una smorfia dubbiosa.
"Kate sono io la ragazza di cui ti ha parlato Taylor"
Trattenne il fiato stupida della mia rivelazione, poi si mise a ridere e prese a spintonarmi con la punta delle dita.
"Furbacchiona, zitta zitta sei riuscita a rimorchiare bocconcino."
"Non è andata così, ha fatto tutto lui!"
Seguitava aa solleticarmi ma poi si fece seria.
"Se è per te che mi ha rifiutata, allora lo capisco e lo accetto." e mi abbracciò forte spingendomi verso il telo che avevamo steso a terra, mi fece sedere.
"Adesso mi racconti tutto, nel minimi dettagli dall'inizio alla fine. E senza filtri!"
Sorrise e il suo sorriso era sincero. Mi voleva davvero così bene che non si sarebbe più concessa nemmeno di pensarlo nel buio della sua stanza.
Mi feci coraggio e iniziai a raccontare, alcune cose però gliele feci solo intendere, un velo di vergogna mi impediva di dirle apertamente.
Quando terminai dicendo che oggi si festeggiava il nostro primo mese, mi guardò serie e aggiunse che dovevamo organizzare qualcosa di speciale.
Quella sera a cena ero molto nervosa, Kate aveva organizzato tutto nei minimi dettagli, ma avevo paura che i suoi ci scoprissero. Quando fu ora di andare a letto tremavo dalla paura, la mia camera era avvolta nella luce soffusa delle candele, Kate per non destare sospetti era rimasta alzata e i suoi erano già saliti nella loro stanza.
Fece entrale Taylor dalla porta sul retro e la richiuse, lasciando la chiave nella serratura, per ogni evenienza, se ci avessero beccati, la fuga era l'unica via.
Lo accompagnò fino alla mia stanza e lo salutò sussurrandogli:
"Godetevi i festeggiamenti!"
La messa in scena delle candele profumate, il mio vestito corto e provocante, lo fecero sorridere teneramente, ci guardammo esclamando all'unisono "Kate!" e scoppiammo a ridere smorzando l' imbarazzo della situazione un po' forzata.
La porta chiusa a chiave alle sue spalle, avevamo una notte tutta per noi.
Avanzò verso di me ridendo divertito.
"Però vediamo, quel vestito non è poi così male, se lo togli subito!"
Mi guardava fingendo lo sguardo brutale voglioso da vecchio cow boy assetato di sesso, i pollici agganciati ai passanti dei pantaloni.
"Bambola hai impegni questa notte?"
Io risposi sorridendo e fingendo di essere appena uscita dalla chiesa.
"Questo sguardo lascivo" schioccai la lingua e mi avvicinai a lui brandendo il dito in aria come per sgridarlo, lui lo prese e cominciò a succhiarlo.
Non resistetti all' impulso, erano ore che aspettavo e stavo già bruciando dentro e fuori.
Gli strappai letteralmente la maglietta di dosso agganciandolo a me in un bacio sfrontato e sensuale.
"Signorina, ma cosa sta facendo?" scoppiai a ridere ma non mollai la presa, le sue mani scivolarono sotto il mio vestito che fu subito sul pavimento.
"Ecco così è meglio!" sussurrò.
Ero già persa nelle sue mani e nei suoi baci, bruciavamo di un desiderio caldo e umido.
Ci spogliamo completamente e ci nasconderemo sotto le coperte, la sensazione dei nostri corpi nudi in un letto fu qualcosa di dolcissimo, ci accarezzammo dolcemente, ma le mani tremavano e i nostri corpi trasudavano voglia e passione, i nostri respiri erano affannati e caldi.
Ci stringemmo ancora più forte, prima di sprofondare in un delirio di baci e mani bramose, persi ben presto il lume della ragione.
Taylor questa volta era stato previdente.
Resta estasiata dalla perfezione del suo corpo mentre indossava un preservativo, seduto sui talloni con un lembo del lenzuolo ammucchiato dietro la schiera.
Muoveva le mani lentamente ma in modo esperto e si mordeva il labbro come se fosse una tortura, che però faceva presagire un futuro momento di piacere che già assaporava.
Si chinò su di me e cominciò a baciarmi e ad carezzarmi il viso.
Lo presi per la vita e lo guidai con foga dentro di me ma una scossa dolorosa mi percorse fino allo stomaco, sussultai spaventata e lui uscì di scatto.
"Amore mio tutto bene?"
Lo guardai con sguardo terrorizzato, perchè faceva così male? avevamo fatto l'amore il giorno prima e mi era rimasto addosso un dolore leggero, in fondo era la prima volta per me, sospirai titubante, temendo di dover rinunciare, rovinando così la notte entrambi.
"Aspetta prenditi del tempo, non avere fretta!" scese tra le mie gambe e inizio a leccarmi delicatamente, un calore languido mi raggiunse e salì diffondendosi in tutto il corpo.
Chiusi gli occhi e mi rilassai godendomi le sue attenzioni, quando il respiro si fece affannato e sentivo le membra irrigidirsi, Taylor mi ribaltò su di se.
"Guidami tu, delicatamente, fino a dove non senti, dolore. Gioca con me amore! stravolgimi!"
Lo accolsi dentro di me aspettandomi di sentire male ma aveva ragione, sapevo fino a dove arrivare.
Mi guardava con gli occhi sgranati, con il piacere dipinto sul viso, io prendevo fiato a bocca aperta inarcando la schiena, la testa all'indietro, travolta dalle sensazioni.
Taylor si succhiò il pollice della mano a destra e cominciò a stuzzicarmi il clitoride. MI scosse un fremito. Affondai nuovamente, ma questa volta il dolore si mischiava con il piacere, in una scossa che mi toglieva il fiato. Taylor spalancò la bocca e prese un grosso respiro.
"Cristo!"
Affondai ancora, stordita dal piacere e lui mi prese con le mani sui fianchi e mi attirò ancora a sé, mi faceva male ma stranamente mi piaceva.
Il cuore accelerò rallentò e poi esplose.
Il fiato corto, uno spasmo possente mi piegò in due, mi trattenni ma volevo urlare, spalancai la bocca senza far uscire alcun suono affondando le unghie nei suoi pettorali.
"Vieni! Si!"
Adesso ci muovevamo all' unisono Taylor strinse la mascella fissando gli occhi nei miei ed esplose, sentii i suoi spasmi di piacere contorcerlo e spaccarlo.
Quando si rilasso armeggiò per un attimo, per assicurarsi di avere ancora indosso il preservativo e lo trattenne con le dita mentre mi scostavo.
Mi sdraiai accanto a lui con la testa sul suo petto.
Il cuore batteva ancora all'impazzata, i nostri respiri non erano regolari ma ci addormentammo così appagati dal sesso e cullati dall'amore
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