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'Folie à Deux' di IvanaGBellamy

Tipologia Gemma: Master

Titolo: Folie à Deux

Autore: Ivana G. Bellamy

Genere: Thriller

Sottogenere: Paranormale, Dark, Introspettivo, Erotico

Stato: in corso (autoconclusivo)

Rating: rosso

Avvertimenti: capitoli dal PoV alternato (Alistair/Eleanor). Ambientata in Scozia. Hints sovrannaturali. Soft gore, lieve agegap, violenza fisica e psicologica, tematiche delicate quali: disturbi mentali, stupro. Consiglio di leggere questa storia a chi non si impressiona facilmente: i contenuti sono forti, non canonici, e potrebbero disturbare le persone più sensibili. Specifico, tuttavia, che non sfociano mai nello splatter vero e proprio, nel pulp o nell'autocompiacimento. Tendo a soffermarmi di più sull'aspetto interiore dei personaggi in merito alle tematiche trattate, non sulla loro descrizione oggettiva.Consiglio di leggerla anche a chi ama l'arte: anche se non si direbbe, l'arte è al centro di tutto il romanzo.Infine, consiglio di leggerla a chi vuole sentir parlare di questi temi senza che sfocino in una storia d'amore nel senso stretto del termine.

Trama: Cosa faresti se un giorno ti svegliassi e ricordassi in ogni minimo dettaglio la tua morte?Eleanor Gayre ricorda perfettamente l'uomo che le ha sparato un colpo dritto in fronte nella sua stanza, ricorda il sangue schizzato sulla parete dietro di lei, ricorda la vita che scivola via dal proprio corpo immobile, ricaduto scompostamente sul letto. Ricorda tutto, come se avesse assistito a quella scena da spettatrice esterna. Eppure Eleanor si risveglia dopo quelli che le sono sembrati migliaia di anni e pochi secondi al contempo, non c'è più sangue sulla parete e lei è chiaramente ancora capace di respirare. E l'uomo che l'ha uccisa è in casa sua, ospite dei suoi genitori, ignari dell'accaduto. Alistair Lane, enigmatica figura che si aggira per villa Gayre e che continua a tormentarla dolcemente, come se fosse da sempre la sua eterna Vittima da proteggere e poi eliminare.

IvanaGBellamy!

Non parlerò di me in questo spazio... credo che la bio su Wattpad mi riassuma abbastanza! Mi concentro solo un po' sulla genesi di Folie e sul mio rapporto con essa: inizialmente Folie si sarebbe dovuta chiamare "Amnesia" o "Anamnesis" (che sono un po' due cose opposte, ma ciò è dovuto al fatto che la trama si è evoluta in una direzione completamente diversa, col tempo). Poi è arrivata l'illuminazione divina quando ho visto un episodio di Hannibal chiamato, appunto, Folie à Deux. Essendo una delle mie serie tv preferite, non ho potuto che approfittarne, data l'atmosfera simile (fatta esclusione per la trama da "giallo"), perché era un titolo semplicemente perfetto per ciò che avevo in mente. Si può adattare sia in senso letterale - si parla letteralmente di disturbo psicotico condiviso, o "follia a due" - che in senso più astratto. Mi piace che i lettori possano spaziare con la fantasia e le teorie. Della serie: "ma con questo dettaglio cosa avrà voluto dire l'autrice?"Non sono mai esplicita, non mi piace imboccare chi legge con un cucchiaino. Vorrei tanto che le persone si approcciassero alla mia storia come esploratori pronti all'avventura - pronti, cioè, a dare un proprio significato alle cose, senza bisogno di spiegoni o segnali luminosi visibili a trenta chilometri di distanza. Perché sì, io cerco di dare un significato personale a /tutto/ in questo romanzo, ma sono aperta a qualsiasi interpretazione, critica o consiglio! Spero sempre che Folie non risulti banale e vuota, in questo senso, ma non mi offendo se qualcuno mi fa notare qualcosa che gli fa storcere il naso. In ogni caso, come forse intuirete sfogliando i capitoli, sono totalmente innamorata dell'estetica che ho deciso di dare alla storia (è una delle poche cose di cui vado davvero fiera, capitemi). L'arte è tutto. È la chiave di lettura principale. Le opere citate sono tra le mie preferite in assoluto e sono contenta di omaggiarle con questo mio piccolo-grande lavoro.

Altre opere: "Folie à Deux" è il mio primo vero tentativo di romanzo, l'unico pubblicato su Wattpad per ora. Ho scritto un'altra storia che si incrocia con il mondo distopico di Hunger Games, "Blur", ma presto verrà revisionata (si trova su EFP) e trasformata anch'essa in un romanzo originale. Come se non bastasse - giusto perché ho già poche cose da fare, ecco - ne ho in progettazione altri due: "Abisso", ambientato in un futuro prossimo in Italia e più specificamente a Napoli, e "Metanoia", una sorta di sovrannaturale ambientato a Berlino.

Citazioni: 

Capitolo I. "Il primo piano è silenzioso. Sono tutti di sotto. Eccetto lei. La sua sconosciuta Vittima, fantasma, incubo e sogno al contempo. Eccetto lei. Lei che sta per morire. Lei che nemmeno sa chi è il suo Assassino. Lei."


Capitolo VII. "Eleanor è rotta ed è evidente. Riesce a stento a parlare e, quando lo fa, parla come se avesse paura della sua stessa voce. E di lui. Fa bene ad averne. Perché anche lui, silenziosamente, sordamente, ha paura di lei."


Capitolo VI. "[...] Un altro lungo momento di silenzio.« Alistair... » comincia, prima di rendersi conto che lei pronuncia quel nome con un suono piuttosto slavo rispetto all'inglese comune, con la "r" più marcata. Non è come la "r" scozzese, è comunque più dolce, ma più strascicata. È la prima volta in quattro anni che dice quel nome ad alta voce. « Alistair, non credi... non credi che potremmo essere simili a Dio, per quello che ci succede? »"


Capitolo XI. "[...] Le preme due dita sulla carotide.E immediatamente il sollievo lo investe. Un lieve, melodico battito, sente il suo cuore pulsare sotto le proprie dita. È come una musica, è ipnotico.Senza neanche rendersene conto, la sua mano scivola più giù, le sbottona i primi bottoni della camicetta e si impone all'altezza reale del cuore, tra i seni, che nota essere piuttosto sodi e tondi. Da lì il suo battito è amplificato, è più testardo, più coraggioso. La sua pelle è gelida - ogni volta che l'ha toccata è stata fredda, mai un cenno di calore, come se fosse sempre appartenuta a un cadavere - ma quel contatto quasi scotta e la sua mano comincia a bruciare. Ma non è più soltanto dolore: è potenza, volontà, connessione. Non può fare a meno di desiderare quella sensazione. È il giusto compimento del loro inseguirsi, il punto massimo di incontro prima di distruggersi a vicenda. Toccarsi. Pelle contro pelle."


Capitolo futuro, "Affonda in lei. Nei recessi di lei. Negli orrori di lei. Affonda le sue radici e si aggrappa, graffiando e mordendo, nonostante sia fatta di cenere. Affoga con lei perché lui è gelido vento e gelido mare che la porta via."


Commento:

Commento scritto da IvanaGBellamy.

Vorrei davvero tanto che Folie entrasse nelle Gemme. Sembrerà una cosa scontata da dire, ma mi riesce difficile non esprimermi sul piano emotivo quando parlo di questa storia. È il frutto di un lavoro talvolta quasi estenuante e ne sono molto orgogliosa perché ho intenzione di mandarlo a qualche casa editrice come mio primo romanzo. In genere non sono una persona che vede il bello delle cose che fa - riesco a vederne solo i difetti, anzi - ma di Folie posso ritenermi soddisfatta, almeno per i capitoli pubblicati finora. Si presenta come la storia che volevo scrivere, la storia più contorta tra quelle scritte e quelle che un giorno scriverò. Io amo ciò che è contorto e controverso, amo affondare nella psiche dei personaggi, amo vederli intrecciarsi in situazioni conflittuali e apparentemente irrisolvibili, amo l'angst, amo descrivere il corpo umano e le sue reazioni, amo l'inspiegabile e amo la follia nel suo aspetto letterario. Folie è la storia che vorrei leggere in questo momento della mia vita e per questo l'ho scritta. Tutti gli scrittori o aspiranti tali, secondo me, dovrebbero pensarla in questi termini riguardo alle proprie opere. Belle o brutte, lunghe o corte, normali o bizzarre, sono nostre "figlie" e vanno un po' coccolate.

(Noi delle Gemme ti auguriamo di coronare il tuo sogno perché lo meriti davvero!)

Rapido estratto della nostra valutazione (potete trovare la recensione completa in "Recensioni Brillanti").

Correttezza grammaticale: abbiamo trovato solo qualche sparuto errore di punteggiatura e di tempi o persone verbali. Consigliamo di prendere una decisione nella scelta stilistica dei pensieri e di rivedere le ripetizioni elencate.

Narrazione: abbiamo apprezzato moltissimo il punto di vista che hai scelto di utilizzare. In questo modo siamo incredibilmente vicini all'assassino e riusciamo a cogliere ogni sua emozione. Percepiamo chiaramente l'ansia che ci scorre addosso. Ci siamo tuffate in questa storia a capofitto e abbiamo adorato lo stile della scrittrice, così scorrevole di facile comprensione, carico di emozioni e per nulla banale.La terminologia utilizzata è semplice, ma non in modo eccessivo, l'autrice dà spazio alle introspezioni, riuscendo a farci immedesimare perfettamente nella psiche dei personaggi. I dialoghi non sono eccessivi e non sono mai superflui. Per di più sono assolutamente verosimili, si mescolano perfettamente al resto della narrazione, senza interromperne la fluidità e riuscendo anche a definire alcune caratteristiche dei protagonisti attraverso di essi.

Analisi completa delle tematiche: la vendetta è sicuramente ciò che spicca di più in questi capitoli; il desiderio di ottenere la propria giustizia personale, creando un circolo vizioso di rabbia e violenza, ma anche desiderio. Il desiderio, malsano e distorto, è ciò che ci accompagna nella seconda metà della storia, distorcendo ancora di più la situazione, senza mai rendere però la cosa eccessiva o inverosimile

Originalità: l'impatto iniziale è ottimo, più per i primi capitoli che per la presentazione grafica. La sinossi è assolutamente accattivante e la situazione che illustra è insolita e molto interessante, originale, e cattura il lettore nel modo giusto. La cosa più affascinante di questa storia è che nulla è come sembra, non è possibile dare per scontato che un certo personaggio sia l'elemento negativo, perché questa credenza viene ribaltata più e più volte, tenendoci costantemente sulle spine.

Analisi delle falle: abbiamo trovato giusto una piccola cosa che ci è sembrata poco logica (quando l'ultima seduta con la sua psicologa avvenga in presenza di un individuo ancora piuttosto sconosciuto), ma con un'approfondimento in più può tranquillamente essere risistemata.

Caratterizzazione dei personaggi: i personaggi principali sono due o, come preferiamo immaginare, due e mezzo. Di cosa stiamo parlando? Della rabbia, della sete di vendetta. Questo aspetto diventa importante e fondamentale proseguendo la lettura, avvolgendo strettamente i personaggi e l'intera trama, tanto da diventare il punto focale dell'intera vicenda. La rabbia diventa quasi umana. I personaggi sono studiati e gestiti alla perfezione. Per quanto in questo Thriller i due protagonisti siano legati da desideri simili, troviamo tra loro grandi differenze.

Coinvolgimento emotivo: molto alto. I pensieri, introspezioni e ragionamenti sono chiari e diretti.Abbiamo letto ogni rigo col cuore in gola, abbiamo percepito tutte le emozioni che ha provato Eleanor e così anche per Alistair.

Breve recensione della copertina: la copertina non è facile da decifrare quando la si accosta alla storia, semplicemente perché appare incredibilmente pura. Possiamo dire che è adatta alla storia ma non perfetta per lei.

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