'When the children play' di AlenGarou
Grado Gemma: Pro
Titolo: When the children play
Autore: AlenGarou
Genere: Horror
Sottogenere: Urban Fantasy
Stato: in corso
Raiting: giallo
Avvertimenti: angst, nonsense, friendzone, dramma, splatter
Trama: Al giorno d'oggi festeggiare Halloween non è solo un obbligo, ma una necessità sociale.
Prendiamo per esempio i bambini: già in tenera età si mascherano, andando a fare "dolcetto o scherzetto" in giro per il quartiere. E non solo si strafanno da zuccheri, ma imparano persino i primi fondamenti di come si può aver successo nella vita. Chi ha la maschera più bella riceverà più dolciumi. Semplice, no?
Non parliamo poi degli adolescenti. Chi è che non vuole uscire di casa a fine Ottobre in biancheria intima per andare a ubriacarsi alla festa dei vip della scuola?
Tuttavia esiste un'altra fetta di popolazione che, seppur in minoranza, fa parte del pacchetto completo della festività.
Gli Homo Sedentaris.
Di cui fa parte, per l'appunto, la nostra triste, spinosa e velenosa, protagonista.
Ma questa è una storia e, come tale, deve pur iniziare in qualche modo. Ecco perché al pacchetto si aggiungono: una migliore amica logorroica che, sapendo bene i programmi della noiosa protagonista, riuscirà a spingerla fuori di casa; un paio di amici di contorno, ognuno con un'abilità specifica; il teppista della scuola... Sì, perché ogni storia che si rispetti deve avere un bad boy che faccia venire i bollori all'eroina di turno, finendo poi per fare ginnastica orizzontale da qualche parte... ebbene, questo non è il caso, ma quello che conta è il pensiero. Continuiamo poi con gli scagnozzi del bad boy, tipi davvero poco raccomandabili; una dei vip citati prima e l'unico, vero, piccolo pirla che saprà capire a tempo record cosa sta accadendo.
Una volta ottenuti tutti i personaggi, si mischiano bene insieme in modo che inizino a uccidersi a vicenda e si chiudono in una casa abbandonata infestata dai fantasmi. Poi si getta via la chiave.
Ah, se questa non è una delle più belle feste al mondo.
AlenGarou!
Questa storia è nata un po' per caso. Volevo prendermi un anno sabatico dalla serie (mio parto mentale) da cui è tratta (anno che si è moltiplicato come i pani e i pesci), ma al contempo volevo scrivere qualcosa di horror per Halloween per cambiare... morti. Ragion per cui, il mio caro cervello se n'è uscito con questo speciale/nuovo romanzo/extra. E tutto il resto è storia. Tranquilli, i personaggi sono psicopatici e sfigati come nel progetto originale, questo non cambia. Inoltre, l'idea mi è piaciuta così tanto che, rispetto alla trama di partenza, ho aggiunto molti altri contenuti, che spaziano da semplici curiosità ad aneddoti.
Citazione:
"Ma come ogni storia d'amor e d'odio, vendetta e desiderio, che si rispetti, era giusto andar con ordine e ricordarsi in seguito di cancellare la cronologia del browser, oltre che lavarsi le mani."
Estratto:
Perché non poteva vederli. Non adesso. C'erano cose che la società aveva imparato ad accettare. Come i fantasmi. Un sacco di gente urlava al mondo di vedere dell'ectoplasma fluttuare per casa e ci avevano persino tirato su un business, quindi non doveva preoccuparsi di loro. Gli alieni? Bastavano un paio di filmini con delle luci nel cielo per finire al telegiornale e, se proprio andava male, ti davano una pacca sulla spalla raccomandandoti di bere meno birra e sniffare meno fertilizzante. Aveva accettato persino bigfoot, dannazione!
Ma quello che vedeva lei... Oh no. Quello era fuori discussione.
La società decide. La società accetta. La società marchia. La società rinnega.
E lei non rientrava nei suoi standard.
Commento:
Commento scritto da AlenGarou.
Nonostante la premessa fatta nello Spazio Autore, tengo molto a questa storia. Potremmo dire che è l'uscita pubblica dei personaggi in essa rappresentati dopo anni di assenza dal web. Inoltre, nonostante a prima vista sembri un'accozzaglia di cliché del genere, WTCP gioca sui classici stereotipi dei film americani per trasformarli in frammenti di trama originali. Nulla è come appare e nulla è definito. A parte la sfiga. Uno dei punti di forza di questa storia è proprio l'equilibrio nonsense che regna tra le righe. È horror, ma fa ridere. Ha personaggi stereotipati, ma risultano originali. Ha fantasmi, ma... sono fantasmi. Va bene, non è che posso farci molto in questo caso. Ad ogni modo, con mia grande soddisfazione è riuscita a mettere d'accordo lettori a cui non piaceva il genere, diventando una delle loro preferite. Purtroppo tra lavoro e impegni nella vita di tutti i giorni ho poco tempo a disposizione per continuarla, ma fidatevi se dico che siamo solo all'inizio!
Correttezza grammaticale: da questo punto di vista la storia non presenta particolari problemi: gli errori rilevati sono pochi e sostanzialmente si tratta di refusi o sviste che si possono correggere senza particolari problemi.
Narrazione: lo stile e l'attenzione prestata alla narrazione superano di gran lunga molte delle opere presenti sulla piattaforma: è evidente la cura riservata ai dettagli, alla costruzione dei personaggi e della trama stessa e al ritmo narrativo utilizzato.
Analisi completa delle tematiche: le tematiche che questa storia tratta sono numerose e molto differenti una dall'altra. Nei primi capitoli, l'elemento portante della narrazione sono i personaggi. L'autrice ne ha analizzato con attenzione le relazioni interpersonali, e forse la tematica più importante da questo punto di vista è l'amicizia e il rapporto con il diverso. Proseguendo vengono inserite tematiche molto più importanti, come ad esempio il Male e la sua eterna lotta con il Bene
Originalità: nonostante le premesse non siano delle migliori per via della presentazione, andando avanti la situazione migliora decisamente, con l'aggiunta di elementi molto caratteristici che la rendono una lettura avvincente e mai scontata.
Analisi delle falle: anche da questo punto di vista non notiamo particolari problemi, perché sia la trama che i personaggi sono coerenti e ben costruiti; gli elementi che abbiamo riportato sono facilmente correggibili con una rilettura.
Caratterizzazione dei personaggi: i personaggi sono numerosi, eppure sia quelli principali che quelli secondari sono ben definiti, e i legami che li uniscono, che siano emotivi o familiari, aiutano a caratterizzarli in modo completo.
Coinvolgimento emotivo: il coinvolgimento pervade l'intera storia, e il lettore si trova sempre con il fiato sospeso, in attesa che qualcosa di peggio possa accadere. Questo è un altro aspetto che fa funzionare la storia, il fatto che non si sa mai cosa aspettarsi.
Breve recensione della copertina: l'immagine è molto interessante, parla di horror ma non di splatter, e questa delicatezza riporta alla mente i protagonisti della storia. Non possiamo dire lo stesso delle scritte, che consigliamo di rendere più leggibili con un carattere più adeguato.
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