'Selenia - Trono rovesciato' di Corydona
Grado Gemma: Pro
Titolo: Selenia - Trono rovesciato
Autore: Corydona
Genere: Fantasy
Sottogenere: Medieval Fantasy
Stato: In corso - parte di una serie
Rating: Giallo
Avvertimenti: Nessuno
Trama:
LIBRO I
«Agli Autunno piacciono gli scacchi» ribatté lei con dolcezza. «Si racconta di un loro avo che sfidava i condannati a morte a giocarci... se lo sconfiggevano avevano salva la vita. Viceversa...» Non completò la frase, ma pose di nuovo il suo sguardo in quello [...], che la ascoltava con attenzione. «Quella con Raissa è una partita a scacchi. Le piace vederci nel dubbio su quale sarà la prossima mossa, perché nessuno, forse neanche lei, può prevederla. Negli scacchi c'è qualcosa di tremendamente affascinante: il giocatore non è obbligato a fare la sua mossa. Chiunque al posto di Raissa non avrebbe perso tempo e avrebbe invaso lo Cmune. [...] Ma tutti gli altri nobili accorsi a Mitreluvui non sanno niente. Ed è con i loro destini, con le loro paure che lei sta giocando. Avete intenzione di lasciarla fare ancora a lungo? Volete che la donna che amate finisca nelle sue mani?»
Come in una partita a scacchi, due fazioni si ritrovano schierate l'una contro l'altra, pronte a dichiararsi una guerra che entrambe non vorrebbero. Da un lato gli Autunno, la cui potenza sembra inarrestabile, dall'altra i Primavera-Inverno, che possono contare su un'influenza senza eguali.
Una situazione di apparente stasi: apparente, perché nell'ombra i sovrani cadono e le successioni al trono sembrano più complicate del previsto. La guerra sarà dichiarata? Termineranno i regicidi? Quale delle due parti avrà la meglio?
Un'antica profezia annuncia la disfatta degli Autunno: si realizzerà? O rimarranno solo vaneggiamenti di un passato caduto nell'oblio?
Corydona!
In realtà potrei dire una marea di cose su Selenia. L'elaborazione dura da ben tredici anni, mentre ho iniziato a scriverla undici anni fa, concentrandomi su un altro momento della trama. Si tratta (nelle mie idee originarie, poi staremo a vedere) di una saga che si sviluppa nell'arco di tre generazioni: per molti anni mi sono dedicata alla generazione di mezzo, mentre la prima è quella di cui sto scrivendo attualmente e quella presente nel "Trono". L'idea di base è variata molte volte, e l'elemento che più è cambiato è la scelta dell'ambientazione: per molti anni avevo pensato a un urban ambientato in Italia con "portali" che collegavano il nostro mondo a Selenia... poi ho lasciato perdere, perché non mi convinceva del tutto. La versione attuale ha un'ambientazione pseudo-medieval-rinascimentale (lo so, è contorto), con alcuni elementi del tardo medioevo, altri dell'inizio dell'età moderna (ma niente polvere da sparo) e altri ancora peculiari del mondo. La scelta di iniziare a raccontare la storia in quel punto è stata una sorta di folgorazione: mi serviva un elemento scatenante che trascinasse con sé tutti gli eventi successivi. E quale poteva essere, se non l'uccisione di un re?
Dei personaggi potrei parlare per ore. Ormai li conosco tanto bene... per me sono come una seconda famiglia, che ha accompagnato tutta la mia adolescenza e questi miei primi anni da adulta. So che sono molti e che non fanno che aumentare mano mano che la storia procede, ma faccio del mio meglio per rendere giustizia ad ognuno di loro, anche a quelli che compaiono solo per poche battute. La mia idea iniziale era quella di un romanzo corale e questo è l'unico punto a cui, negli anni, sono rimasta fedele. Basti pensare il nome del villain è cambiato tre-quattro volte, prima che mi decidessi per Raissa!
Davvero, devo fermarmi, altrimenti, con tredici anni di elaborazione, potrei parlare per secoli... lo faccio per voi!
Altre Opere: su wattpad ho anche la mia "saga sportiva" (che per ora consta di due libri: "Un tuffo al cuore" e "Un tuffo in gara") e una raccolta di poesie ("Frantumi di sole"); su efp c'è anche la One-shot "Per dove?" scritta al liceo.
Estratto:
- Maestà... cioè, Flora. - Fu per lui uno sforzo immane non appellarla con nessun titolo bensì con il nome, ma la vide rivolgergli l'accenno di un sorriso benevolo e incoraggiante. - Ti... ti verrà chiesto di fare qualcosa contro Raissa, prima o poi, di provare a fermarla, soprattutto quando la storia sulla profezia sarà conosciuta ai più. Certamente tu vuoi che venga fermata, come lo voglio io e come lo vogliono o vorranno tantissime altre persone, ma, se la profezia parla davvero di te, allora sarà fondamentale non perderti, anche a costo di aspettare.
Lei puntò il suo sguardo negli occhi scuri del marchesino. - Non perdermi? Cosa intendi? Lui esitò, tremando all'idea di un nefasto presentimento. - Nessuno vuole che tu muoia. Non devi e non puoi affrontarla, finché non sarai pronta.
Citazioni:
Il legno su cui si era imbarcato oscillava dolcemente, restituendogli una placida sensazione di tranquillità, a cui lui si abbandonò. Si sdraiò sulle assi ben saldate della nave e scrutò le stelle incastonate nella volta accendersi una a una, illuminandosi repentine, come se gareggiassero per stabilire chi fosse più splendente, invano: la luna era la padrona incontrastata della scena, piena e argentea, che toccava con i suoi candidi raggi ogni superficie, ogni volto, ogni increspatura delle onde, circondata dalle sue più pallide ancelle. Il mormorio del mare faceva da sottofondo e le grida stridule dei gabbiani erano scomparse ormai da diverse ore.
Le sentinelle erano lì, irremovibili, con le lance a sbarrare l'uscita, sebbene l'inferriata spalancata del cancello lasciasse presupporre tutt'altro, e bloccarono l'avanzata imperterrita della principessa. L'uomo dalla voce tonante la afferrò per un braccio, con l'intento di trattenerla, ma lei si divincolò per raggiungere quello che tutti conoscevano come il suo spasimante.
Luciana, che aveva seguito trafelata la giovane principessa per farla desistere dal compiere imprudenze, non ebbe il coraggio per rimproverare la guardia, ma il suo intervento sarebbe stato inutile e, forse, fuori luogo: Flora aveva guardato l'uomo con occhi di fuoco e aveva scandito due brevi parole, carica di ira per l'oltraggio che quella sentinella le aveva recato solo sfiorandola.
- Non osare."
Commento: Questa è davvero la parte più difficile da scrivere. Credo che il motivo principale per cui Selenia possa far parte delle Gemme è la sua ricchezza, in ogni senso. La storia ha sì una componente nobile (alcuni protagonisti appartengono all'aristocrazia), ma il contatto con gli altri strati della popolazione è continuo. C'è il confronto tra situazioni sociali diversi, tra luoghi diversi, personalità diverse. Proprio quest'ultime sono il perno della storia. Sì, ci sono i grandi eventi, le accidentalità, ma a fare la storia sono i personaggi, con le loro individualità, con i loro caratteri che li portano ad agire, a prendere decisioni, a schierarsi in vista di uno scontro che si delineerà sempre più con il procedere della storia. Ognuno, nel proprio ruolo, piccolo o grande che sia, è fondamentale alla storia (che sia letteraria o no): siamo tutti personaggi di un enorme pianoforte suonato da mani divine. Per questo i personaggi sono così tanti, per questo le trame e le sottotrame si intrecciano continuamente: fa tutto parte di un'unica immensa melodia.
Rapido estratto della nostra valutazione! (Potete trovare la recensione completa in "Recensioni Brillanti").
Correttezza grammaticale: la punteggiatura è usata con maestria, c'è all'inizio una sovrabbondanza di virgole, ma può essere una scelta stilistica. I tempi verbali vengono rispettati correttamente e altre imprecisioni sono di poco conto. Attenzione alle ripetizioni.
Narrazione: Il ritmo è lento, la narrazione posata. Sembra che tutto si prenda il giusto tempo per narrare fatti senza fretta. La terminologia è adatta all'ambientazione, perciò alta e ricercata, perfettamente piegata allo stile tranquillo e ben intrecciato con essa. Raramente raggiunge livelli eccessivi e scade nella ridondanza. Perlopiù le descrizioni si fondono con la narrazione in modo da non essere faticose da portare a termine.
Analisi completa delle tematiche: il fitto intreccio di avventure rende difficile individuare la tematica portante della storia; ci sono però alcuni spunti per possibili riflessioni. Uno, molto attuale, è il modo in cui hai affrontato la politica. Un altro tema è la mobilità sociale, che in questo mondo è piuttosto limitata.
Originalità: ci sono diversi elementi ricorrenti del genere: il tema del viaggio, declinato nelle avventure di vari personaggi; il format corale; l'idea della magia perduta che ritorna; le profezie ecc... L'originalità della storia sta nel modo in cui questi elementi sono stati rielaborati. I punti di forza sono, infatti, sicuramente il mistero iniziale e i numerosi personaggi che rendono il racconto variegato, dando vita in maniera inconfondibile a Selenia.
Analisi delle falle: i capitoli sono molti e alcuni risultano piuttosto lunghi, eppure non abbiamo trovato problemi a livello logico, se non qualche sciocchezza.
Caratterizzazione dei personaggi: come già detto, i personaggi sono moltissimi e si muovono in un territorio molto vasto, tanto che a volte potrebbe essere difficile seguirli tutti, eppure la bravura dell'autrice nel caratterizzarli non lascia spazio ad alcun dubbio e fa sì che non si dimentichi nessuno, neanche la più secondaria delle comparse.
Coinvolgimento emotivo: in termini di coinvolgimento emotivo c'è da migliorare ancora un poco. Proprio come dicevamo nella sezione del ritmo della narrazione, ci sono degli elementi che potrebbero dare origine a una maggiore tensione, mentre altri più lenti potrebbero essere appena un po' assottigliati.
Breve recensione della copertina: tra colori e composizione ci troviamo davanti a un lavoro di grafica davvero ben fatto, in cui il titolo è il soggetto principale. "Selenia" appare in primo piano, dominando l'opera, ma anche il sottotitolo è parte fondamentale della copertina.
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