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'La Lista' di naghree

Grado Gemma: Rookie

Titolo: La Lista

Autore: naghree

Genere: Fantasy

Sottogenere: Fantasy medievale, Umoristico, Romantico, Avventura.

Stato: Completa - Parte di un gruppo. Eh, non è esattamente una serie, è più tipo un tot di storie legate tra loro in un modo o nell'altro. Per gli amici "Bloody Quests")

Rating: Giallo. Niente che possa sconvolgere la mente di un tredicenne di oggi, ma è meglio non correre rischi.

Avvertimenti: Per quanto mi piaccia negarlo, questa storia gronda miele. Non è colpa mia, sono i personaggi che si ribellano. Per me sarebbe stato un normalissimo fantasy umoristico, ma loro insistono. Beh, ora siete avvertiti, poi non vi lamentate.

Trama:

Prendete un orco e dategli una missione.

Ma non una qualsiasi: ne serve una di quelle che sembrano facili, ma che in realtà sono un casino, tipo una lista; una lista di oggetti da trovare perché si possa spostare con l'amore della sua vita.

Ora trovategli la compagnia più assurda che si possa recuperare: magari un piccolo elfo oscuro ladruncolo di città, una lupa mannara dall'arrabbiatura facile e un'alchimista che è una specie di vampiro.

Sì, credo che possa andare.

Mischiate bene e fate andare a fuoco lento finché non saranno tutti cotti a puntino.

Beh, non so a voi, ma a me è uscito fuori un casino che la metà basta: l'elfo oscuro ha quasi mandato all'aria la missione, l'orco fa di tutto per attirare l'attenzione dei pellerosa e la donna lupo e la vampira non fanno altro che flirtare. O litigare, come lo chiamano loro.

Mi sa che mi serve una birra.

O anche due.

Speriamo che, almeno stavolta, non vada a finire male.

naghree!

La Lista (e la "serie" Bloody Quests di cui fa parte) nasce per colpa dei suoi personaggi.

Quei quattro si sono divertiti a girarmi nella testa per anni, sbucando di tanto in tanto nei miei disegni, nei miei vaghi tentativi di illustrazione, nei miei clamorosi fallimenti che ho provato a chiamare fumetti.

Citazione: 

«E se devo scoreggiare?» [cit. Viktor, cap 16]

Commento:  

Commento scritto da Rael83.

Fare un commento serio a "La lista" è un po' come pretendere che la Terra giri al contrario solo perché glielo abbiamo ordinato noi: un'enorme cavolata. Ma farò del mio meglio.

Innanzitutto è un libro inclassificabile, nel senso che non saprei davvero definire a quale genere appartiene. La storia, con tutta probabilità, avrebbe voluto essere un fantasy, ma l'autrice non aveva studiato. Ha preso i più grandi stereotipi del mondo fantastico e ha avuto la sfacciataggine di sbagliarli alla grande: un orco gentile, un lupo mannaro che non si trasforma in lupo e un elfo oscuro di una dolcezza unica. Dove andremo a finire?, direte voi.

Semplice, al vampiro! O mezzo vampiro, semi-vampiro, aspirante vampiro, non l'ho capito bene – insomma, la bionda – la cui... ehm... ingenuità, mista alle gote più rosse di quelle di Heidi, hanno fatto rivoltare Dracula nella tomba. Sì, questa frase nel suddetto contesto ha un che di strano, ma avete capito cosa intendo.

Forse voleva essere anche un libro di avventura: il titolo evoca subito qualcosa di eroico, un'impresa da affrontare, un po' come le dodici fatiche di Ercole. La buona volontà c'era tutta.

In realtà, invece, stiamo parlando di una lista nozze.

Oddio, c'è anche da dire che conosco diverse persone che si sono avventurate dentro a Euronics per lo stesso motivo e non sono mai più tornate. Quindi forse ci stava pure...

Infine, poteva essere una bella storia d'amore: l'orco che vuole mostrare il suo valore alla promessa sposa, il mezzo lupo e il mancato pipistrello che flirtano a ogni occasione. Purtroppo speriamo tutti che la futura sposina si strozzi col velo, mentre le due rappresentanti di specie non meglio identificate sono così rincoglionite che non troverebbero una ship nel porto di Hong Kong.

Insomma, La lista è una storia da non perdere, originale e tutta da ridere. Il mio consiglio è armarsi di pop corn, il miele per caramellarlo è già tutto lì.

Rapido estratto della nostra valutazione! (Potete trovare la recensione completa in "Recensioni Brillanti").

Correttezza Grammaticale: per quanto riguarda la punteggiatura ci sono solo alcuni errori nelle virgole che talvolta spezzano le frasi.  I verbi sono spesso coniugati bene, ma a volte non viene rispettato il consecutio temporum.  

Narrazione: il lessico è semplice e leggero come il genere della storia richiede, tuttavia sarebbe fantastico l'uso più comune di figure retoriche che aiuterebbero il lettore a immedesimarsi di più. I dialoghi sono semplici e concisi e hanno un tocco ironico anche se a volte escono un po' fuori gli schemi.

Analisi completa delle tematiche: tutto viene raccontato in maniera semplice ma veritiera, senza mancare di rispetto a nessuno. Si parla di razzismo, aggressione a una donna, vita in strada, dovere e piacere, ma non si ha la sensazione che ciò sia trattato con menefreghismo o in modo superficiale. Con leggerezza, sì, ma non in senso negativo.

Originalità: l'impatto iniziale con questa storia è senza dubbio coinvolgente per via dell'originalità di copertina e sinossi. Una trama sviluppata quasi come un RPG lascia sicuramente una maggiore impronta nella mente del lettore rispetto al solito romanzo. Il modo in cui tutto è espresso evita il più delle volte il "visto e rivisto".

Analisi delle falle: alcuni comportamenti dei personaggi hanno costituito ogni tanto una contraddizione nei loro principi e modi di essere. Oltre questo, durante la narrazione non vi sono abbastanza elementi che facciano comprendere appieno il mondo nel quale si svolgono le azioni.

Caratterizzazione dei personaggi: i personaggi principali sono molti ma nonostante ciò sono tutti ben caratterizzati e riusciti. Su alcuni personaggi secondari invece ci sarebbe piaciuto sapere di più. Sappiamo che è difficile dare vita a tutti quei personaggi ma alcuni ci sembravano abbastanza importanti da dar loro un po' più spessore.

Coinvolgimento emotivo:  

Il coinvolgimento emotivo è alto in quasi tutta la storia e si percepiscono benissimo i sentimenti dei personaggi. Durante la storia, però, quando ci accingiamo a raggiungere la fine, c'è un punto morto nel quale tutti i personaggi pensano una cosa ma fanno esattamente l'opposto. È stato un peccato perché in quel punto l'attenzione è calata un bel po'.

Breve recensione della copertina:  

La copertina è molto curata ed è uno degli elementi che più attira un probabile lettore. I colori vari attirano l'attenzione, specie quelli della pelle di Viktor e di Radian, nonostante sia in secondo piano, e vi compaiono tutti i personaggi principali della storia.

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