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Presentazione


Rachelle fu invasa da mille pensieri quella notte, oscura come nessun'altra, ma al tempo stesso serena e invadente.
C'era una luna piena e i suoi raggi che arrivavano fino ai piedi della porta e che la oltrepassavano riflettendosi sul muro del corridoio.
Aveva avuto una giornata stancante, non come le solite giornate d'estate al mare, era molto stanca. Si era divertita molto con i suoi amici a giocare e a farsi il bagno.
L'acqua, limpida come un cristallo, si infrangeva sotto i loro piedi con un'ondata di gelido fresco che li avvolgeva, come buttarsi nel mar del Nord.
Però loro, ormai, erano abituati.
Stava dietro l'anta del l'armadio sistemando i vestiti del giorno ormai passato. Ripiegò maglietta e pantalone e li mise nel cassetto in basso dove teneva tutti i suoi vestiti più leggeri per le giornate calde come quella.
Era solo nella sua camera, invasa dalla luce lunare, le piaceva molto la sua camera, il letto all'angolo sinistro accanto alla finestra grande e bianca, affianco si trovava la scrivania, dove scriveva racconti d'avventura. Si a le piace molto scrivere, vorrebbe diventare una scrittrice da grande, chissà se riuscirà a pubblicare qualcosa....
Poco dopo venne in camera di Rachelle sua madre per darle la buona notte, indossava la sua solita camicia da notte con tanto di pois rosa e bianchi, con la sua grande chioma riccia e scompigliata che le scendeva sulle spalle, stranamente ordinata.
Vederla le dava un senso di tranquillità e di pace.
Poi venne anche suo padre con la sua solita canottiera bianca e pantaloni lunghi che toccavano terra e che coprivano le sua pantofole da casa. I sui capelli neri, ormai quasi bianchi, erano a contrasto con i suoi occhi chiari, color smeraldo che splendevano al buio, rendendola felice.
Si sdraiò sul letto, era soffice ed il cuscino morbido, si sentiva come abbracciata da mani calorose che la coccolavano.
Il suo calendario segnava già il sette agosto, ciò vuol dire che mancavano solo due giorni al suo compleanno, non vedeva l'ora, era emozionata e molto felice al pensiero che tra pochi giorni avrebbe compiuto già dodici p anni.
Gli altri compleanni non erano stati molto belli, sempre pioggia, mai un po' di sole.
Forse quest'anno ci sarebbe stato un po' più di sole come previsto sul meteo del suo vecchio telefono.
Odiava il suo telefono, può messaggiere chiamare e fare moltissime altre cos, però lo aveva da circa quattro anni, e per tutte le volte che le è caduto si sorprende ancora di trovarlo nelle sue mani tutto intero, come se lo avesse appena ritirato ad un negozio.
Sperava che almeno quella volta al suo compleanno le avrebbero regalato un telefono nuovo ,almeno per un anno un regalo bello!
Ormai era quasi arrivata e non poteva fare nulla," il tempo passa, passa veloce e non si ferma mai" queste erano le parole di suo nonno che le ripeteva ogni anno.
Lui ormai aveva una certa età, ed era l'unico che le dava retta.
Figuriamoci se i suoi genitori le prestano qualche attenzione, quando c'è suo fratello in giro non si può far volare una mosca!
LETTERALMENTE!
Appena c'è un fruscio mia madre subito a vedere se non l'hanno punto.
Decise di rimanere un po' sveglia, tanto il giorno dopo era sabato.
Ma sua madre la anticipo "Rachelle vai subito a letto e non rimanere sveglia tutta la notte intesi! Domani non puoi svegliarti tardi!"
È vero! L'indomani aveva una mostra dei suoi quadri che si svolgeva nell' l'edificio difronte la gelateria e accanto al giornalaio.
Rachelle è una pittrice bravissima, ama disegnare paesaggi interpretandoli a modo suo, usando colori contrastanti o tonalità molto simili.
Ovviamente è ancora troppo piccola e i suoi quadri, anche se molto belli, vengono visti solamente dai suoi parenti e dai suoi amici.
Dopo poco, pensò che in effetti un po stanca lo era, dopo tutto era stata al mare ed è stata una giornata stancante, soprattutto per il fatto che ha rincorso il bagnino per tutta la spiaggia...
A quel punto non aveva troppa scelta così si sdraiò sul letto e si sentì subito fiacca, e le palpebre stanche che le calavano piano piano, non sentiva più il fruscio degli alberi attorno, e non vedeva più il chiarore di luna risplendere dentro la camera.

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