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CAPITOLO 09 - Ciò che desideri

Trovò la porta dell'alloggio di Poe aperto e quando bussò l'altro gli fece cenno di entrare.

Poe scoppiò a ridere quando lo vide Levi aveva un foulard in testa e uno davanti alla bocca e stava rivoltando tutto l'alloggio.

"cosa diavolo stai facendo?" gli chiese tra le risate il pilota.

Levi lo fissò impassibile "a te cosa sembra?".

"A un'altra persona avrei detto che era impazzita... ma a te... beh sto iniziando a capire che questo per te è la norma" concluse Poe cercando di cercando di smettere di ridere, ma non ci riusciva perché l'altro era così dannatamente adorabile, pensare che era lo stesso abile e freddo guerriero.

Levi si abbassò il foulard liberando la bocca e si lasciò cadere sul letto.

"Pausa?" gli propose Poe porgendogli una bottiglia, poco prima di raggiungerlo si era fermato e aveva preso in prestito a Snap il suo prezioso liquore, non voleva affrontare certe argomentazioni da sobrio, non con Levi almeno...

Quel maledetto nano malefico aveva il dono di metterlo a disagio come nessun altro.

Levi trasse un bel sorso della bottiglia e gliela restituì impassibile "non male" commentò glaciale.

Poe rimase sbalordito, il liquore di Sanp stendeva quasi tutti, adorava dire ridendo che oltre che uccidere le cellule celebrali si poteva tranquillamente usa per per sturare le tubature.

Poe ci era abituato, con l'amico si era preso diverse sbornie con quella brodaglia, quando Ben se n'era andato, quando aveva deciso di accettare quella che credeva essere indifferenza nei suoi confronti da parte di Finn e adesso aveva bisogno che quel liquido magico gli desse coraggio.

"Credi davvero che riuscirò a tornare a casa?" chiese improvvisamente Levi riprendendo nuovamente la bottiglia.

Poe osservò il collo di Levi sollevarsi mentre beveva e per un attimo si scordò di rispondere, poi Levi gli porse la bottiglia e lo guardò in attesa di una risposta.

Poe avrebbe voluto dirgli IO SPERO DI NO ma bofonchiò un sommesso "certo".

Poi indicò l'apparecchiatura di Levi riposta con cura da una parte.

"Potresti farmelo provare?" gli chiese il pilota "sembra un apparecchio interessante... inoltre ti ho lasciato salire sul mio prezioso X-Wing" ammiccò Poe.

"Non penso che sia una cosa che fa per te..." gli rispose Levi, c'era un tocco di divertimento nella sua impassibile voce "inoltre l'addestramento per essa è molto duro e lungo".

Poe si avvicinò a Levi sorridendo "potresti insegnarmi tu"

"non penso sia fattibile, sei troppo impulsivo, non dai disciplina" sussurrò Levi.

"Tu mettimi alla prova" detto questo Poe allungò la mano verso il dispositivo ma Levi lo afferrò.

Poe colse l'occasione e si lasciò cadere su di lui, sentiva l'alcool dargli alla testa, ma non era solo quello era l'eccitazione che incalzava "mettimi alla prova" sussurrò di nuovo il pilota avvicinandosi al volto di Levi.

Poe fu sorpreso dell'agilità e della forza di quell'umo minuto in un attimo aveva ribaltato la situazione e si era posto sopra di lui.

Sentiva la sua virilità ebbra di desiderio premere sul suo addome e quando si chinò su di lui per baciarlo Poe socchiuse la bocca lasciandolo entrare.

Era così inebriante sentire quel piccolo corpo teso dal desiderio fremere sul proprio, voleva lasciarsi travolgere da quel vigore.

Levi lo baciava in modo travolgente, lasciandolo senza respiro, era così piacevole, così eccitante da stordirlo, si sentiva esplodere.

Quando insinuò la mano tra gli stretti pantaloni di Levi e lo strinse tra le dita percepì che anche per lui era lo stesso.

Levi gemette di piacere e Poe non riuscì a trattenersi con un colpo di reni lo ribaltò e si pose sopra di lui inchiodandolo al suolo.

Poe non era certo un uomo massiccio ma rispetto a Levi pareva un gigante, lo premette contro il suolo baciandolo con ancora più foga

Il desiderio di averlo era tale che gli lacerò i vestiti togliendoglieli ed anche anche la tuta da volo. Come sempre ostica da rimuovere si strappò in più punti.

Poe lo prese con foga e Levi gridò di eccitazione aggrappandosi con forza alla e schiena del pilota, raggiungerò l'apice assieme e Poe, forse troppo in fretta, si maledisse Poe lasciandosi ricadere al suo fianco, non era colpa sua, quel piccolo era dannatamente eccitante.

Levi lo fissò e per un attimo Poe vi intravide fragilità in quel gelido sguardo così lo trasse a se e lo strinse in un abbraccio.

Rimasero stretti l'uno all'altro per un po' prima che Poe si decidesse a parlare, doveva dire qualcosa, quel lungo silenzio stava diventando imbarazzante.

" Non so esattamente cosa fanno dalle tue parti in queste circostanze, a me non dispiacciono le coccole dopo..." gli disse in tono un po' imbarazzato Poe.

"Non saprei... Non l'ho mai fatto prima".

COSA? Poe si bloccò... non credeva alle sue orecchie... Forse aveva sentito male.

" Non sei mai stato in intimità con un uomo o...".

"Non ho mai fatto sesso prima d'ora...".

Poe rimase a bocca aperta con gli occhi sgranati? Aveva davvero udito quelle parole? Quella era stata DAVVERO la sua PRIMA VOLTA?

Per poco non inveì per l'imbarazzo...

Era dannatamente a disagio, per come erano andate le cose, per la velocità, per la scarsità di romanticismo, per non aver voluto rendere più speciale la cosa... Ma soprattutto era imbarazzato perché la cosa lo sorprendeva non a dir poco..

Come poteva un uomo come Levi essere VERGINE, non poteva essere vero!

"Scusa..." sussurrò improvvisamente, Levi si sollevò per guardarlo negli occhi c'era confusione nel suo sguardo.

"Dovevi fermarmi... non avrei dovuto... non in questo modo... Ho agito senza riflettere..." farfugliò sempre più imbarazzato il pilota ma Levi gli mise una mano davanti alla bocca spazientito.

"Se non avessi voluto farlo, credimi, te ne saresti accorto".

Poe si maledisse, DIAVOLO, voleva possederlo di nuovo, quell'espressione corrucciata lo eccitava così tanto.

DIAMINE, si era davvero eccitato nuovamente, come poteva fargli un tale effetto.

"Senti io..." iniziò a borbottare Poe, maledizione, perché aveva così scarso autocontrollo?

Levi abbassò lo sguardo, Poe non fece a tempo a dire niente perché si chinò e lo prese in bocca, fu una piacevole sorpresa... si dovette aggrappare alla parete mordendosi le labbra per cercare di trattenersi il più a lungo possibile e quella era la bocca di un'inesperto? Non osava immaginare cosa sarebbe stato in grado di fare appena avesse avuto modo di fare un po' di pratica.

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