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CAPITOLO 05 - Due lame nel buio

L'atterraggio fu dannatamente brusco, Levi imprecò e maledì il suo pilota, anche se dovette ammettere a se stesso, ma non a Poe, che non avrebbe potuto fare di meglio.

Poe era riuscito ad incastrare la nave in un piccolo anfratto di quella piccola isola, uscirne sarebbe stato un vero incubo ma quanto meno sarebbero stati celati all'indiscreto sguardo degli inaspettati visitatori.

L'isola non era particolarmente grande e non sapevano quanti assaltatori e chissà chi altro fossero discesi dal Destroyer la cui sorveglianza erano riusciti mirabilmente ad eludere, quindi dovevano porre molta attenzione a quello che facevano.

Il Generale Organa non aveva dato a Poe indicazioni molto precise su dove e come fosse fatta questa "lacerazione" che si era creata nella forza al passaggio che aveva condotto Levi nel loro mondo, ne si spiegava la grande distanza tra la lacerazione nel tessuto dello spazio e il luogo effettivo dove Levi era apparso.

Poe era nervoso, c'erano troppo dubbi, troppe incertezze, Levi invece avanzava a testa alta sicuro e determinato e ciò irritava non poco il pilota della Resistenza.

Poe imprecò quando vide in lontananza le sagome di due Assaltatori, come avrebbero fatto a cercare in libertà il varco per rimandare Levi a casa con le truppe del primo ordine armate fino ai denti, loro erano solamente in due e Levi non era neanche armato di Blaster e comunque Poe non era certo che il piccolo uomo sarebbe stato in grado di usarle, certo si era dimostrato un abile e caparbio combattente, ma nel corpo a corpo e le armi che si portava dietro erano delle semplici spade di acciaio.... sarebbe stato altrettanto abile con le loro armi da fuoco?

Poe non era certo impaziente di scoprirlo, dovevano eludere gli assaltatori, evitarli il più possibile ma quando Poe si voltò per comunicare a Levi il suo piano questi si stava avviando con fare assorto nella direzione opposta a quella che Poe si era prefissato.

Poe imprecò e gli corse dietro, Levi era come in trance, si muoveva con sguardo assente come fosse sonnambulo, si dirigeva a passo spedito verso una spiaggia.

Poe percepì un forte senso di inquietudine molto prima di vedere la voragine oscura, Rey gi aveva parlato della grotta e delle visioni che vi aveva avuto, ma Levi come poteva sapere della sua esistenza?

Lei procedeva in modo incredibilmente veloce tanto che Poe faticava a stargli dietro, quando arrivarono nei pressi della voragine Poe cercò di fermare Levi ma un colpo di Blaster lo mancò per un soffio, Poe si gettò a terra non ebbe il tempo di dire a Levi di mettersi al riparo che voltandosi lo vide precipitare nel buio dell'abisso.

L'impatto con l'acqua risvegliò Levi dal suo stato di torpore, aveva sentito qualcosa, aveva camminato come in sogno, era il ruggito di un gigante quello che aveva sentito, l'inconfondibile ruggito di quello stupido...

Se Eren era riuscito a passate forse altri giganti erano giunti fin li, forse anche quel mondo sarebbe stato in pericolo a causa sua? Era stato lui a causare la ferita nello spaziotempo.

Nuotò fino alla riva, era finito in una grotta?

Aveva seguito il ruggito dei giganti e quando sollevò lo sguardo vide il cielo attraverso la breccia, doveva essere precipitato giù... ma Poe?

Aveva sentito un gigante, forse più di un gigante, come era possibile? In quel mondo?

Si era issato fuori dall'acqua, l'a grotta era molto ampia, poteva vedere in alto il foro da cui era precipitato, la testa gli ronzava, non riusciva a sentire niente solo un assordante suono ronzante, un richiamo, qualcosa lo stava chiamando.

Improvvisamente la terra vibrò con forza e quando Levi sollevò lo sguardo di nuovo lo vide, come proveniente dal più oscuro dei suoi incubi, l'enorme corpo scimmiesco, il sorriso beffardo stampato il volto, il gigante bestia si stava chinando verso di lui, lo aveva visto e stavolta lo avrebbe ucciso.

Stringeva qualcosa tra le sue enormi mani, Erwin?

Non era possibile, era solamente un'allucinazione... eppure era li davanti a lui, la creatura mostruosa che stringeva il corpo senza vita di Erwin Smith.

Il suono ronzante nelle sue orecchie aumentò, non riusciva a sentire le parole schernenti della bestia sentiva solamente quel suono.

Levi non seppe perché allungò le braccia verso l'esterno e due strani oggetti gli volarono in mano, non riusciva a o pensare era come se quel ronzio guidasse le sue azioni, dai due oggetti scaturì una luce intensa azzurra, non aveva mai visto delle spade così strane eppure impugnandole sentiva di essere invincibile.

Non aveva bisogno del movimento tridimensionale, lo sentiva balzò verso la mano della bestia roteando con forza e la tranciò di netto dal braccio.

Si muoveva con rapidità roteando veloce e letale, pervaso da un'energia mai provata prima e quando sferrò finalmente il colpo finale ed il suo avversario crollò al suolo morto Levi si ritrovò ansimante su di esso, era davvero finito tutto? Chiuse gli occhi e riprese fiato e quando gli riaprì ogni cosa era svanita, l'immenso corpo, le lame di luce, Erwin... Era di nuovo solo al buio nella grotta poi un pensiero lo fulminò.

POE

Il ronzio si stava affievolendo ma ancora non riusciva a sentire nient'altro eppure era certo che sopra di lui stesse accadendo qualcosa, che Poe fosse in pericolo.

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