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The beautiful creature of the sea (Pt.4)

COMUNICAZIONI DI SERVIZIO!
PER CHI ANCORA NON LO SAPESSE, HO PUBBLICATO UNA RACCOLTA DI IMMAGINI DI LEVI😏 (che bello spammarsi le proprie storie😂)
E NIENTE... ANDATE A DARLE UN'OCCHIATA!
VI LASCIO AL CAPITOLO ADESSO!

[T/n] nel mentre era appena arrivata a "casa".

«[T/n]! Presto entra!» Le aprì la porta gesticolando la biondina.

La [c/c] entrò immediatamente e sospirò, mettendosi sul letto fatto di alghe.

«Eri di nuovo là, non è vero?»

La sirena dalla coda [c/p] annuì con la testa, non guardando negli occhi la sorella.

«Ti ho già detto che se papà scopre che continui ad andarci, si infurierá ancora di più!  Ricordati quando è successo a me...» Disse preoccupata per la sorella Historia.

«Non mi importa. Non tutti gli umani sono cattivi e malvagi come dice nostro padre. Ne ho conosciuto uno e-»

«Cosa?!» Urlò Historia, tappandosi subito dopo la bocca, avendo rischiato di farsi sentire.

«Hai capito bene... come era successo a te. Si chiama Levi e... ed è una brava persona!»

Dopo ancora qualche minuto di discussione, la biondina concluse,  ancora preoccupata «Non cacciarti nei guai...»

[T/n] annuì, facendo uscire Historia dalla sua camera.
Prima di andare a dormire, si guardò su una tavola che rifletteva la sua immagine, come chiamava lei uno dei tanti oggetti umani che nascondeva al padre, grazie alla fioca luce che emettevano alcune pietre marine.
Si osservò per un po' il petto, afferrandolo e tastandolo leggermente. Perché Levi si sentiva tanto a disagio vedendola a petto nudo? Dopotutto, tutti gli esseri della sua specie erano così, senza imbarazzarsi. L'unica differenza tra sirene e tritoni erano le misure del petto, quello delle sirene più prosperoso.
Ripensò agli umani che aveva osservato fino a quel momento. I maschi stavano anche con il petto scoperto, senza che nessuno li fissasse. Mentre le femmine... loro erano coperte. Tenevano i loro petti prosperosi coperti da un tessuto leggero. Forse era per quella strana usanza del petto nascosto per le femmine, che il corvino era rimasto sorpreso ed imbarazzato, tentando in tutti i modi di non fissarla.
[T/n] pensò al tessuto che copriva il petto delle femmine umane. Quando era piccola ne aveva trovato uno ma, ingenuamente, lo mostrò al padre, che glielo sequestrò immediatamente. E non sarebbe mai stata capace di farne uno uguale, dato che non aveva nemmeno a disposizione il tessuto.
Si guardò intorno nella sua stanza, in cerca di qualcosa da utilizzare.
Aprì un piccolo armadietto, trovandone uno dei suoi tanti fili. Ne prese alcuni e, richiedendo l'armadietto, il suo sguardo cadde su una conchiglia chiusa posta lì sopra. La aprì, sapendo di trovarci solo qualche sassolino che aveva raccolto da piccola.
Li tolse e li fece butto nell'armadietto, che poi richiuse.
Aprì la conchiglia il più possibile, fino a romperla in due, avendo tra le mani due parti simmetriche.
Mise tutto sul letto di alghe e, aprendo di nuovo l'armadietto, tirò fuori uno dei tanti oggetti umani che aveva raccolto di nascosto. Un piccolo bastoncino grigio duroz appuntito da una parte e coperto da un cerchio fatto dello steso materiale dall'altra.
Si mise infine seduta sulle alghe e osservò quello che si era procurata

"Basta fare un buco qua...poi qua... e poi i fili. Dovrò farci un nodo stretto." Pensò,  prima di mettersi al lavoro.

La mattina seguente
Levi si svegliò molto presto quella mattina, come tutti d'altronde.
Era finalmente arrivato arrivato il giorno della gara di surf. Il corvino era in squadra con i suoi due amici, Isabel e Farlan, e ci sarebbero state altre squadre, ognuna con tre partecipanti. Levi avrebbe dovuto allenarsi per entrambi i giorni precedenti, ma il giorno prima non aveva nemmeno toccato la tavola. Non che ne avesse veramente bisogno, era molto abile, ancora più dei suoi compagni, vincendo due gare. Ma aveva comunque il timore che una giornata senza surfare, specialmente la prima, l'avesse indolenzito.

I tre uscirono dal loro appartamento verso le 8 e arrivarono alla spiaggia,  dove era presente già molta gente e altrettanta ne doveva arrivare.

«Ragaziii!»

«Oh Gesù...» Sbuffò Levi vedendosi correre incontro Hanji,  seguita da Erwin e Mike.

«Siete pronti per la sconfitta?» Sorrise ai tre avversari.

«No. Siamo pronti per stracciarvi e vincere!» Affermò Isabel, determinata più che mai a vincere.

«Questo lo vedremo.» Intervenì Mike, tirando su con il naso.

«Forza, andiamo a prepararci.» Si allontanò Levi, andando in un punto non ancora occupato da nessuno seguito dai due amici.

«Guardate!- Indicò Isabel un tabellone appeso davanti al bar sulla spiaggia -Ci sono segnate tutte le squadre e l'ordine in cui gareggieranno per prime.»

Tutti e tre si avvicinarono per sapere quando e contro chi sarebbero entrati in acqua per primi.

«Io contro un certo Reiner Brown.» Osservò il tabellone Farlan.

Isabel indicò con l'indice il suo nome. «Io contro Petra Rall. Tu Levi?»

Il corvino spostò la mano della rossa, cercando il suo nome.«Eren Jaeger...»

«Ma è il figlio della gelataia Carla e del proprietario del negozio di pesca Grisha Jaeger!»

Levi si guardò intorno, vedendo la signora Carla accanto ad un ragazzo dalla chioma bruna e gli occhi verdi che le somigliava molto. «Dovrò gareggiare contro un fottuto moccioso...»

«La maggior parte delle squadre sono nuove!- Esclamò Isabel, non sentendo Levi -Magari non sono molto bravi!»

«Chi lo sa. Lo scopriremo in acqua.» Sospirò il biondo.

I tre si tolsero gli abiti, rimanendo in costume da bagno. «Ma almeno la giuria non è cambiata.» Aggiunse Isabel, guardando un lungo tavolo sul quale erano seduti tre dei quattro giudici. Rico, Pixis e Gelgar. Mentre la quarta era sulla torretta del bagnino, Nanaba.

Quella mattina la spiaggia era molto affollata. Sia tra partecipanti alla gara che tra spettatori. E, ovviamente, l'acqua era abbastanza agitata.

«La gara può iniziare- Uno dei giudici, la donna dai capelli bianchi e gli occhiali, prese un megafono -Primi partecipanti. Ymir Lens, (N.A. Scusate, dovevo metterle un cognome 😂) della squadra di Jean Kirschstein e Marco Bodt, e Berthold Hovver, della squadra di Reiner Brown ed Annie Leonhardt»

Levi, Farlan ed Isabel osservano i partecipanti susseguirsi nel corso della gara.
Isabel vinse con successo contro Petra. Levi aveva notato qualcosa di strano, ma non ci fece troppo caso. Farlan ebbe la prima vittoria contro Reiner che cadde, stranamente, dalla tavola e i sospetti di Levi si intensificarono.

«I prossimi sono Levi Ackerman, della squadra di Farlan Church ed Isabel Magnolia, ed Eren Jaeger, della squadra di Mikasa Ackeman ed Armin Arlert.»

«Quella è tua parente...?»

«Non lo so. E non mi interessa.» Rispose Levi alla rossa, entrando in acqua.

Stranamente, non successe niente questa volta. Levi non vide niente in acqua durante la sua gara e andò tutto liscio. Anzi, perfettamente, vedendo i punteggi dei giudici, tutti a favore di Levi.

La gara continuò. Il corvino per tutto il tempo ebbe la sensazione di avere gli occhi furenti della sua "probabile parente" addosso. Probabilmente per aver battuto un suo compagno di squadra.
Ma Levi se ne fregava altamente e continuò la gara, battendo sia Mike che Hanji, che in precedenza aveva battuto Isabel. Erwin, a sua volta, aveva vinto contro Farlan. La loro squadra gli stava dando filo da torcere.

Era rimasto solo Levi della sua squadra. Insieme a lui Erwin, Mikasa ed Annie.
Al turno di queste ultime due, i gudici diedero loro una paritá, quindi si dovettero cambiare i turni. Erwin contro Annie, avendo così la vittoria il primo.
Levi invece gareggiò contro Mikasa.

«Sará dura con lei, specialmente per il fatto che ce l'ha a morte con te...» Commentò Farlan, mentre Levi si preparava.

«Dopo dovrá battersi contro Erwin...» Aggiunse la rossa.

«Non preoccupatevi, li batterò entrambi.» Rispose il corvino ai due, entrando poi in acqua.

In breve, i sospetti di Levi vennerò fondati. Mikasa cadde dalla tavola, senza un apparente motivo e nonostante nei turni precedenti avesse stracciato tutti con nonchalance e sembrasse più determinata che mai a battere anche Levi.

Alla fine, rimasero solo lui ed Erwin a contendersi la coppa.

Se fosse successa la stessa cosa di Reiner, Mikasa e gli altri che avevano gareggiato contro la sua squadra, avrebbe sicuramente vinto, ma se così non fosse stato...

«Che vinca il migliore, allora.» Gli disse Erwin, un attimo prima di mettersi in piedi sua tavola.

*Spazio Me*
1) Scusate per il ritardo, ma in questi giorni ho avuto come un piccolo blocco🙇
2) Scusate anche se il capitolo e un po' piu corto e magari non "all'altezza" dei precedenti, ma questo è sempre per lo stesso motivo detto sopra.

*Levi la porta via*

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