False kisses (pt.3)
(N.A. L'auto sopra è quella di Farlan, con cui siete andati al ballo. Lascio a voi la scelta del tettuccio abbassato o alzato XD)
[T/n]'s pov
Tutto il viaggio passò in religioso silenzio tra me e Levi, mentre Isabel e Farlan chiacchierarono un po', visibilmente a disagio, mentre quest'ultimo guidava.
Continuavo a rivolgere occhiate fugaci a Levi, ma lui guardava sempre fuori dal finestrino dell'auto o davanti a sé, non ricambiando.
-Siamo arrivati.- Ci avvisa Farlan, poco prima di scendere dalla vettura, seguito poi da noi.
Ci sono moltissimi ragazzi e ragazze eleganti che stanno entrando all'interno della gigantesca palestra dell'istituto.
-Sbrighiamoci anche noi, dai!-
Isabel mi prende per mano e mi trascina verso l'edificio, lasciando così indietro i due ragazzi.
Appena entriamo, entrambe rimaniamo senza fiato.
La palestra è stata allestita sotto ogni minimo dettaglio. Da un lato ci sono lunghi tavoli con ogni prelibatezza sopra, mentre dal lato opposto c'è il palco sul quale suona la band.
-Per essere il primo ballo che organizza il nostro istituto, si sono dati da fare.- Commento guardandomi ancora attorno.
Molti studenti stanno già ballando, mentre altri sono seduti. E altri ancora stanno entrando.
-Il buffet!- Urla isabel, un attimo prima di lasciarmi da sola e raggiungere i tavoli, dove Sasha e Connie, due miei amici e compagni scolastici, si stanno già servendo e abbuffando.
-[T/n]!
Sento qualcuno che mi chiama e mi giro, per vedere un ragazzo con un caschetto biondo venirmi incontro, seguito da un'altra ragazza anche lei bionda.
-Armin! Annie!- Sorrido ad entrambi.
Alla fine Armin era riuscito ad invitare Annie al ballo e lei aveva accettato.
-Wow! Stai benissimo sta sera!- Mi guarda, sbalordito e sorridente.
-Grazie, anche voi due siete molto eleganti. E state anche bene insieme.- Gli faccio l'occhiolino.
In risposta, abbassa di poco lo sguardo, assumendo un leggero rossore in volto. -Comunque, dov'è il tuo accompagnatore?-
-Levi? Dev'essere ancora fuori con Farlan. Eren e Mikasa invece?- Chiedo poi.
-Dovrebbero essere vicino al palco. Eccoli là!- Aggiunge un attimo dopo, indicandomi un punto vicino al palco.
Intravedo tra gli altri studenti una chioma bruna e una corvina, che appena mi vedono alzano il braccio per salutarmi.
Ricambio e cerco di avvicinarmi un po' di più.
Mikasa indossa un vestito blu notte molto appariscente, che si intona con il colore dei suoi occhi. Mentre Eren indossa un completo verde, a suo volta intonato ai suoi occhi.
Vedo Eren fare qualche passo in avanti verso di me, ma si ferma quasi subito, tornando da Mikasa.
-Hey, mocciosa.- Riconosco all'istante la voce.
-Ce ne avete messo di tempo per arrivare, eh...- Mi giro incrociando così il mio sguardo con quello del corvino, ora davanti a me. -Poi sei tu quello che si lamenta perché sono in ritardo.-
In risposta, fa schioccare la lingua sul palato, gesto a cui sono abituata.
-Ci vediamo di nuovo durante la serata allora, divertitevi!-
-Anche voi.- Saluto Armin ed Annie, osservandoli mentre si allontanano tra la folla.
Dopo mi guardo ancora un po' attorno, cercando qualche altro mio amico e compagno.
In lontananza, mi sembra di intravedere Ymir in compagnia di Christa che si divertono e poco distanti da loro Jean e Marco. Non pensavo che Jean avrebbe mai trovato il coraggio di mostrarsi insieme a Marco come coppia. Sono contenta per loro.
Un momento dopo, il preside dell'istituto, nonché mio prof di italiano, Erwin Smith, sale sul palco e fa' un piccolo discorso, poco prima di lasciare spazio alla band che inizia a suonare sul serio.
Quasi tutti iniziano a ballare e a divertirsi, sopra le note della tromba e il ritmo della batteria. Al contrario di me e Levi che stiamo a guardare immobili.
-Tch. Balliamo mocciosa. Prima ho intravisto Petra con Oruo.- Mi dice il corvino, trascinandomi così per il polso tra gli studenti che ballano.
-M-ma io non so ballare bene.-
-Affidati a me, ti guiderò io.-
In un attimo, mi tira di più a sé cingendomi con un braccio dientro la schiena, mentre la sua mano sinistra afferra la mia, iniziando così a ballare.
-Basta che segui il movimento dei miei piedi.- Dice, muovendosi abbastanza velocemente per il ritmo movimentato della musica.
-...Non pensavo sapessi ballare.- Affermo dopo qualche attimo di silenzio, sinceramente stupita.
-Ci sono ancora molte cose che non sa di me, signorina [T/c].- Mi fa' girare su me stessa, riportandomi poi più vicino di prima al suo corpo.
-Allora mi permetterà di scoprirle, signor Ackerman?- Faccio un mezzo sorriso.
Resta in silenzio, rallentando il passo come rallenta il ritmo della musica. -Dovrai impegnarti, però.-
-Sarò disposta a farlo.-
Alle ultime note della canzone, fa' scendere tutto il mio corpo all'indietro, trattenendomi con il braccio dietro la schiena.
-Mi stupisci ogni giorno di più,[T/c]-
-Anche tu, Ackerman.-
Le nostre labbra sono sempre più vicine, arrivando a sfiorarsi l'un l'altra.
Finché non parte un grande applauso da tutti gli studenti alla fine del pezzo musicale e ci riprendiamo.
Levi mi tira di nuovo su, leggermente rosso in viso.
"Perché ci stavamo per baciare senza motivo? Petra non era vicino a noi e non era necessario..." Penso, poco prima che inizi un altro pezzo molto più movimentato del precedente e tutti ricomincino a ballare, compresa me è Levi, leggermente più a disagio di prima.
...
La serata continuò così, tra balli più movimentati alternati a quelli più lenti. Stare così vicino a Levi, mi ha fatto dimenticare tutto quello che c'era intorno a noi. In quel momento eravamo solo io e lui. Tutto il resto era inesistente ai miei occhi. Dopo questa serata e dopo che ci siamo quasi baciati senza che fossimo costretti a causa di Petra, sono più sicura che mai a rivelargli i miei veri sentimenti per lui.
Una mano mi tocca la spalla, mentre bevo del cocktail.
Mi giro e mi trovo davanti Isabel, che mi toglie di mano il bicchiere.
-Levi è andato fuori da solo. È il momento giusto, non credi?- mi sorride raggiante.
Annuisco decisa con la testa. -Per favore, mentre io sono con Levi, tu cerca Petra e non farla avvicinare a noi. Capito?-
Mi guarda storto. -Guarda che Petra non c'è.-
-Cosa?- Chiedo confusa.
-Oruo l'aveva invitata al ballo, ma lei ha preferito non venire, dato che non avrebbe potuto stare vicino a Levi.-
La guardo ancora più confusa, finché non decido di andare a cercare Levi.
"Petra non è venuta al ballo... ma allora, perché Levi mi aveva detto di averla vista? L'avrà scambiata per un altra ragazza...?"
Lascio perdere tutto queste domande ed inizio a cercarlo per tutto il perimetro dell'edificio, non trovandolo. Finché non mi allontano un po, notando una figura nell'ombra non molto distante dalla scuola.
Mi avvicino di più, scoprendo essere Levi. Faccio per andare da lui, quando mi rendo conto che c'è qualcun altro al suo fianco. Sembra che ci stia parlando.
Facendo attenzione a non farmi vedere, mi avvicino silenziosamente di più, mettendomi dietro ad un albero.
-Ti ho detto di rispondermi!- Urla il ragazzo affianco a Levi.
Riconosco subito la sua voce.
Eren.
Mi sporgo un po', osservandoli.
-E perché dovrei dirtelo?-
-Dimmi cosa provi veramente per [T/n], adesso!- Sì avvicina di più Eren, minaccioso.
Dovrei intervenire se la situazione dovesse peggiorare. Ma per adesso preferisco origliare la loro conversazione e sapere che dicono. Sapere quale sarà la risposta del corvino.
Per un attimo mi è sembrato che Levi si fosse girato dalla mia direzione, ma forse è solo la mia immaginazione. Il buio che gioca brutti scherzi.
-Allora?- Insiste il castano.
-Niente.-
"Cosa?"
-Cosa?- Chiede Eren.
-Non ho mai provato niente per lei e tuttora non provo niente. La stessa cosa è per lei.-
-Che cosa intendi?-
-Era tutta una farsa per togliermi dai piedi Petra. Non siamo mai stati fidanzati veramente.-
-Vuoi dirmi che l'hai usata e presa per il culo tutto questo tempo?!- Alza di nuovo la voce Eren.
-No. Lei lo sapeva ed era d'accordo. Non l'ho presa per il culo e sì, forse l'ho usata, ma lei ne era consenziente. È sufficiente per rispondere alla tua domanda?-
Seguono attimi di silenzio, prima della risposta del castano. -Sì.-
Allora... è così, eh...? Che stupida che sono stata, a pensare che lui provasse veramente qualcosa per me. Lui non mi ama. Non mi ha mai amata e mai mi amerà. Perché era tutta una menzogna la storia del fidanzamento. E questo io lo sapevo, quindi non dovrei essere triste. Ma va bene così dopotutto. Anzi, neanche io forse provo veramente qualcosa per lui. Mi sono lasciata trasportare dalla storia e ho frainteso tutto. Dovrei essere sollevata del fatto che dopo questa sera, tutto finirà. Ricomincerò a vivere la mia vita come ho sempre fatto, senza di lui. Magari trovandomi anche un altro ragazzo.
Senza nemmeno rendermene conto, ho camminato per chissà quanto tempo a testa bassa, fino ad arrivare a quella panchina, la panchina da cui è cominciato tutto e dalla quale è continuata questa bugia. Che strana coincidenza. Forse è un segno. Da qui ha avuto inizio la nostra storia e da qui ha avuto fine.
Mi siedo e mi accorgo di avere il viso bagnato. Mi passo un dito sulla guancia. Lacrime...? Non sapevo nemmeno di aver iniziato a piangere, troppo presa dai miei pensieri.
-[T/n].-
Qualcuno mi chiama e alzo di poco il capo.
-Cosa ci fai qua fuori tutta sola?- Sì siede affianco a me.
-Niente. Assolutamente niente.-
Rimaniamo in silenzio per non so quanto, finché non sono io a parlare. -Tu perché non sei a ballare con Mikasa?-
-Non ho più voglia di stare lì dentro. C'è troppo casino.- Fa' una piccola risata. -Tu piuttosto... perché non mi hai detto la verità su te e Levi?-
Non rispondo subito, preferendo mantenere quel poco di silenzio, accompagnato dal rumore in lontananza della musica.
-Volevo evitare di parlarne. Poi magari qualcuno avrebbe sentito e fatto girare la voce, rovinando tutto il piano.-
-Capisco.-
Di nuovo silenzio.
-Sei sicura di stare bene?- Mi chiede dopo qualche secondo.
-Sì sono solo un po stanca. Tutto qua.- Gli rivolgo un sorriso.
-Siamo amici da quando gattoniamo e siamo stati pure insieme. Lo capisco quando c'è qualcosa che non va, [T/n].-
Non rispondo e lui sospira. -E so anche che non me lo dirai tanto facilmente. Dico bene?- Fa una piccola risata.
-Hai indovinato.- Rido anche io.
-Allora, dato che ci stiamo annoiando entrambi e non sappiamo che fare, ti faccio una proposta.-
-Che proposta, Eren?-
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro