Symbiont Levi X Human Reader (👩🏻🧪)
⚠AVVERTENZE⚠: mi sono ispirata un minimo a Venom quindi la reader ha la parte di Eddie Brock una giornalista che è stata rovinata da Zeke che fa la parte di Carlton Drake, Erwin invece ha la parte della dottoressa Skert e Armin prenderà un ruolo nuovo cioè il cugino della protagonista e per Levi è palese che prende la parte di Venom.
Narratore POV
Sei stata rovinata da Zeke Jeager perché ha raccontato cosa che è giusta e volevi avvertire il mondo di cosa faceva quel pazzo alla gente povera come senza tetto o vagabondi, invece la diretta che stavi facendo viene interrotta ma hai visto che appena tu hai accusato di tutto potevi notare il panico negli occhi del signor Jeager quindi quello che dicevi era fondato, ma prima che lo potevi provare sei stata licenziata, ora vivi in un appartamento, sei scapola da sempre quindi l'appartamento più piccolo non ti creava problemi, l'unica cosa che ti faceva girare le palle era che sei stata licenziata perché stavi facendo il tuo lavoro di giornalista portando la verità al mondo, e questo si che ti fa girare a modi frullatore gli zebedei che non hai, e come darti torto.
Reader POV
schifoso, ottuso, meschino, sporco figlio di una scimmia che è quello Zeke Jeager, mi ha fatto perdere il lavoro, il mio appartamento, la mia vita intera e il bello è che tutto quello che ho detto era vero, glie li ho letti in quegli occhi senza anima, senza un minimo di umanità in pratica un MOSTRO senza cuore, si vedeva che non provava nemmeno il rimorso per quella povera gente che ha sfruttato per i suoi scopi, che schifo di persona che è Zeke Jeager non mi viene altro aggettivo per descriverlo, il suo nome richiama il vomito per quanto è marcio quell'essere immondo, gli umani fanno schifo su questo punto di vista (Cit.),
andai verso la finestra del mio appartamento che è più piccolo di quello che avevo prima perché con i soldi dei lavori part time non riesco a permettermi un appartamento costoso come quello che avevo prima, tanto ora mai Jeager mi ha rovinato la vita ma al meno ho imparato che gli stronzi sono quasi sempre quelli che hanno una certa importanza nella società, e il mio ex datore di lavoro Porco Galliard mi ha licenziata perché aveva paura che Zeke gli facesse causa e far chiudere la redazione, Tks codardo di un Galliard, l'unico che mi sosteneva era il fratello Marcel Galliard, ma sta volta non poté dire niente perché il capo era il fratello perché se fosse per lui io lavorerei ancora in quella gabbia di pecorelle smarrite che hanno paura del lupo o in questo caso scimmia.
(canzone a vostro piacimento come suoneria)
MA CHI CAZZO È ADESSO?! prendo il cellulare contro voglia sedendomi sul bordo della finestra che sbuca verso la scala anti incendio verde che porta a un vicolo, accetto la chiamata notando che non era un numero memorizzato.
Io: Pronto?!
?!: Sto parlando con la signorina (T/C)?
Io: si! ma chi lo vuole sapere?! si identifichi!
Erwin: Oh mi scusi la scortesia il Dottor Erwin Smith, ma non posso parlare ora incontriamoci in un posto isolato perché è una cosa strettamente necessaria.
Io; oook, ma come posso fidarmi di lei Dottor Smith?
Erwin: ho delle informazioni su Zeke Jeager.
mi congelai nell'immediato, gli chiesi d'incontrarci la sera stessa per parlargli di come sono messa e che cosa voglio ora che non sono più quella stupida giornalista ingenua che ero prima, non voglio più sentire cose su Jeager nemmeno se mi pagassero perché grazie a lui non ho più un cazzo ho perso tutto, l'unica cosa che mi consola che non ho una famiglia a cui badare quindi non mi faccio pippe mentali per rendere felice qualcuno come un fidanzato/marito o un figlio,
quella sera mi preparai al peggio mi portai anche dietro un tesser in caso fosse un maniaco che con la scusa di Zeke mi ha fatta avvicinare, poi arrivai al minimarket della signorina Nifa che conosco ora mai da mesi, per essere precisi da 6 mesi perché mi sono trasferita proprio in quel arco di tempo, saluto la signorina dai capelli rosso rame, e mi incammino tra i vari scaffali pieni di marche famose e sottomarche di qualche prodotto, finché un uomo attira la mia attenzione.
mi dice di mettersi di fianco a lui e ascoltarlo noto che ha un impermeabile avana quasi come quello dell'ispettore Zenigata in Lupin III ma con una sciarpa blu al collo, feci finta di interessarmi ad un prodotto per non far sospettare i clienti che potevano essere facilmente delle spie di Zeke, io riguardo l'uomo di fianco a me è molto alto, occhi del colore del cielo limpido in primavera e capelli così biondi da risultare d'oro, devo dire che è molto affascinante ma non è il tipo di bellezza che mi attrae particolarmente ma devo ammettere che ha il suo fascino.
Erwin: signorina (T/C) volevo parlarle da un po su un fatto.
Io: la fermo qui, cosa vuole da me?
Erwin: vede come lei ha intuito sono colui che l'ha chiamata al telefono per una questione abbastanza urgente, vede io lavoro per Zeke Jeager e-
Io: oh congratulazioni, bhe è stato un piacere conoscerla ci si vede. *si dirige verso la porta del minimarket*
Erwin: ASPETTI signorina.
disse nel mentre me ne stavo andando dal negozio, venendo seguita dal giovane uomo, io non mi fermai per nulla ad ascoltarlo manco mi girai, si vedeva che non volevo parlare ma quello mi afferrò per un polso, mi girai di scatto per vedere come mi guardava e potevo notare che era veramente disperato, poi mi liberai dalla presa salda del biondino, poi lo riafferrai per una manica lo tirai e lo feci sbattere contro una parete con l'inferno negli occhi, sembra un pochino spaventato ma non moltissimo perché rimase con l'aspetto sicuro, poi il dottore ricominciò a parlare.
Erwin: lei ha detto la verità su ogni cosa signorina, io pensavo che facevamo questo per curare il cancro ma sta volta è diverso, lui è pericoloso.
Io: SI CHE LO È, lo so visto che l'ho intervistato solo una volta, UNA VOLTA e ho perso il lavoro il giorno seguente, ho perso tutto per colpa di quel figlio di puttana ho perso la mia vita.
Erwin: ma ho bisogno di lei signorina per-
Io: senta io non sono più quella giornalista con false speranze e molte illusioni su questo schifo di mondo, quindi si trovi un'altra guerriera con l'armatura dorata con la sua cavalcatura che cavalca verso il tramonto perché ho chiuso ho chiuso con tutte queste stronzate.
Erwin: quale tipo di stronzate?
Io: Salvare la razza umana! ci vediamo in giro.
Erwin: aspetti un attimo tenga, in caso cambi idea mi chiami, quell'uomo è un pazzo pericoloso quindi ci pensi sul serio, dobbiamo salvare le nostre nuove generazioni per salvare l'umanità anche se non ci crede può salvare l'umanità e sto parlando proprio di lei signorina (T/C) non lo faccia, ma lo dico per il futuro non per altro, ripeto...ci pensi bene signorina (T/C).
disse dandomi un biglietto da visita con il suo nome e numero per poi andarsene, riguardai il biglietto per poi guardare la figura di schiena di Erwin allontanarsi e sparire in mezzo alla folla che stava camminando dalla parte opposta, camminai verso il ponte di Bruklin, mi misi a guardare un po ovunque con la brezza fresca tipica della fine dell'estate che mi stava accarezzando leggermente le guance che di solito c'è sul ponte, risentii il cellulare, guardai lo screen ed era Petra la mia migliore amica, accettai la chiamata.
Io; pronto Petra, dimmi tutto amio.
Petra: oi come va amio?
Io: bene bene, tu?
Petra: ti ricordi quello che mi seguiva a lavoro?
Io: dici Auruo?
Petra: esattamente!
Io: che ha combinato quel "mordi-lingua fino a uscire il sangue" sta volta?
Petra mi disse che il signorino in questione gli ha chiesto, di uscire e la mia migliore amica è innamorata pazza di sto tizio, manco so il perché lui è molto giovane il problema è che non dimostra la sua età vera, lui ha 19 anni ma sembra mio nonno di 90 anni, bho vabbè i gusti sono gusti, in pratica lui ha chiesto a Petra di uscire con lui per una cena, iniziammo a parlare di cose che sono completamente a casissimo e senza senso (soprattutto l'ultimo aggettivo),
BHE si parla di un rapporto tra migliori amiche quindi non ci si stupisce, riattaccai la chiamata salutando Petra, che per l'ennesima volta mi ha intimato di trovare qualcuno o meglio mi ha minacciata di morte se non lo facevo, ah Petra cara facile dirsi quando sei quella cute, io e Petra abbiamo un gran bel rapporto avvolte ci diamo nomignoli, avvolte ci insultiamo a vicenda ridendo come delle rincoglionite.
risentii di nuovo il telefono non appena riattaccai la chiamata con Petra, MA CHE CAZZO È OGGI? la giornata mondiale dello squillo dei telefoni? vedo nello schermo che è Armin che mi voleva parlare, lui è mio cugino che lavora in una biblioteca dove lui è il capo, accetto la chiamata, e saluto il mio caro cugino, poi non so come faccia ma capì che qualcosa non andava così mi chiese.
Armin: Oi (T/N) tutto Ok? ti sento un po giù
Io: Armin non sai cosa mi è capitato oggi!
Armin: potrei saperlo? oppure non ne vuoi parlare?
sapevo che voleva farmi cantare su quello che mi oscurava la serata, gli raccontai tutto quello che successe qualche ora fa, e gli dissi ciò che voleva farmi fare Erwin per salvare il futuro dell'umanità da Zeke, Armin era della mia stessa ideologia su Zeke poi quando mi fece licenziare lì fu il culmine per lui, poi appena gli dissi che Erwin voleva incastrare il suo capo cambiò subito tono perché quello che voleva fare Erwin è farmi entrare di nascosto dentro i laboratori e fare foto su quello che combina lo stronzo, Armin divenne serio e disse.
Armin: (T/N) non pensarci nemmeno ad entrare dentro quella struttura puoi morire.
Io: sai quel medico però ha ragione, non possiamo condannare la generazione futura per la paura.
Armin: MA CHE SEI DEFICENTE?!
Io: Armin ti prego non rendere tutto più difficile di quanto non sembra per Dio.
Armin: allora che intendi fare?!
gli dissi semplicemente che ci avrei pensato ma dovevo stare sola con i miei pensieri per pensare poi alle conseguenze, Armin riattaccò la chiamata sospirando e augurarmi la buona serata, poi pensai alle parole di Erwin che diceva di salvare le altre generazioni, se non facessi nulla ci giocheremo il futuro dei giovani e se invece lo faccio si salvo il futuro dell'intera razza umana ma ci lascerei le penne, poi ripensai a tutta la mia vita:
sono sola, senza un lavoro stabile, un appartamento che sembra il buco di culo di un babbuino, sono mezza depressa, ho solo una amica, un cugino che si mi vuole bene ma non vuole che faccia nulla, i miei genitori sono stati ammazzati in un incidente, i miei amici d'infanzia Isabel e Farlan non ci sono più nemmeno loro, forse dovrei farlo al meno per gli altri e fare la cosa giusta, scrissi un appunto su un foglio in caso sopravvivo a questa missione suicida e in caso trovano il mio indirizzo di casa e mandarmi un sicario sotto casa, presi il telefono e digitai il numero del biondino misi il telefono all'orecchio.
Erwin: salve sono il dottor Smith.
Io: Erwin ci sto mi dica cosa devo fare!
Erwin: oh signorina (T/C) sono contento che abbia accettato questo impegno un po pericoloso.
Io: sia chiaro lo faccio per salvare il futuro dei figli dei miei amici in caso riuscissi.
Erwin: capito! dove si trova che la vengo a prendere così le dirò cosa fare.
Io: sono al ponte di Bruklin nella parte che si affaccia alla Jeager fondation.
Erwin: perfetto vengo subito sono di strada.
riattaccammo la chiamata e aspettai che l'uomo arrivasse, dopo un paio di minuti vidi una BMW X3 nera accostare dove ero io, si abbassò il finestrino per mostrarmi il biondino al volante, ah però alla faccia della macchinetta stupida, Erwin mi fece salire nei posti dietro e mi disse cosa dovevo fare appena entrata nei laboratori,
dovevo andare lì dentro e fare varie foto compromettenti dove fa vedere cosa faceva Zeke all'insaputa del mondo, poi ad un certo punto il biondo mi disse di nascondermi sotto i sedili dove di solito ci si mettono i piedi, mi misi in posizione fetale per sfruttare l'ombra di quel angolo della macchina, gli chiesi se poteva funzionare, il sua risposta fu di stare in silenzio per non farmi sgamare dalla sicurezza.
Erwin salutò il guardiano notturno che è incaricato di tenere d'occhio l'entrata dell'edificio, il biondino mostrò il suo tesserino con fotografia, nome e cognome e lo fecero entrare senza problemi, poi mi fece uscire dalla macchina e mi diede una mano per rialzarmi dl mio nascondiglio un po scomodo ma molto efficacie, poi andammo verso l'ascensore per arrivare al piano dei laboratori, poi mi raccontò cosa stava succedendo in quel posto che può essere comparato all'inferno.
rimasi di sasso a cosa mi stava raccontando il biondino, non potevo credere a tanta crudeltà in una persona, anche se ho sempre pensato che Zeke fosse un mostro e ora ne sono sicura che lui non è umano anzi è un parassita, in pratica i ricercatori dove sono andati nello spazio avevano trovato 3 forme di vita in un asteroide, in poche parole alieni, in pratica Zeke vuole cercare un modo per vivere nello spazio usando gli alieni ma Erwin mi corresse chiamandoli simbionti, tutto questo era pazzesco Zeke è veramente fuori di testa, però credo sia la sua mania di grandezza che gli ha dato di volta il cervello.
poi sentii fischiettare era un'altra guardia notturna, Erwin andò nel panico per un paio di secondi così mi spinse velocemente dentro i laboratori mentre lui distrae il guardiano notturno, quando entrai dentro vidi un sacco di provette, becchi Bunsen, molte fiale piene di liquidi strani, iniziai a fare foto, poi arrivai nel posto dove c'erano le cavie vidi un povero uomo sdraiato a terra con un cuscino che sembrava morto, feci una foto con lo sguardo iniettato di paura, poi arrivai davanti a una cella dove c'è una donna bionda con un taglio di capelli che la fa sembrare un maschio, feci una foto e prima che me ne andai la ragazza si alzò e iniziò a picchiare sul vetro, la riconobbi subito appena la guardai in volto.
Io: Yelena
Yelena: (T/N), (T/N) TI PREGO AIUTAMI, TI PREGO
Io: tranquilla ti libero Yelena spetta un secondo.
dissi prendendo un idrante e spaccando il vetro, ma poi Yelena mi saltò addosso mettendomi le mani al collo come per strozzarmi, io mi dimenai per liberarmi dalla bionda ma era davvero impossibile poi qualcosa usci dalle sue mani, non capii cosa diavolo era quella roba poi appena quella roba usci da Yelena lei si accasciò di fianco a me misi 2 dita sulla vena del collo per sentire le pulsazioni e per accertarmi se era morta e infatti lo era, la chiamai ma ora mai era troppo tardi,
Io: NO YELENA, YELENA
così cominciai a correre tra i vari corridoi vidi il cartello dell'uscita ma davanti alla porta c'era una guardia che mi notò, così cominciò a corrermi incontro io volevo muovermi ma qualcosa mi teneva ferma lì come ad aspettare che il guardiano mi venisse addosso, ma quando il tizio era praticamente a 2 passi da me, lo colpii con un calcio fortissimo sul volto facendolo svenire con del sangue che gli colava dal naso e dalla bocca.
corsi verso l'uscita, c'erano molti guardiani che erano alle mie calcagna ma riuscii a scappare corsi verso casa mia, appena entrai nel mio appartamento mi accasciai sul divano con la testa che sembrava che stavano suonando i tamburi da indigeni, mi sentivo come morire, il mio cuore batteva velocemente, sentivo la testa leggera e dolorante,
mi tremavano leggermente le mani, sentivo una fame incredibile ma non mangiai visto che non avevo fatto spesa, mi diressi in bagno per la sensazione di nausea, appena mi chinai nel water vomitai, non riuscivo a capire cosa mi è capitato mentre ero lì dentro, ma che diavolo mi succede? mi rialzai dal pavimento e mi lavai i denti per non sentire più il saporaccio del contenuto del mio stomaco.
Levi POV
ah è fatta così la mia nuova umana, però se la guardo tramite quella superfice riflettente è molto bella e cavoli non riesco a fare a meno di guardare dal busto in giù, oh sta volta devo dire che mi è andata bene, così decisi di parlargli nella testa.
Io: (T/N)
non l'avessi mai fatto, lei sobbalzò cadendo all'indietro strappando qualcosa che era collegato a un palo che a sua volta è collegata al muro, e sviene ah cavolo Levi dovevi presentarti con più tatto mannaggia a me e la mia impulsività, mi trasformo in una figura ispirata a un umano, la pelle della mia forma umana e molto chiara e capelli neri,
la presi in braccio e la portai sopra qualcosa di morbido e rialzato, mi sedetti sopra un tavolino basso e iniziai a guardarla, i suoi lineamenti del viso, il suo corpo coperto da un impermeabile nero, mi ritrasformai in quella melma nera e gli slacciai il cappotto, e allungai il mio tentacolo per metterlo su un sostegno che si trovava in cucina se non ho letto male la mente di quella bonazza.
Reader POV
mi svegliai sopra il divano, ma come ci sono finita qui? ero in bagno qualche minuto fa mi guardai intorno a me non vidi nessuno ma sentivo un dolore lancinante dietro la testa precisamente la parte della nuca, mi guardai intorno di nuovo nessuno neanche una anima viva c'ero solo io, cercai di alzarmi ma con scarsi risultati perché ricascai ma sta volta sentii qualcosa afferrarmi, non vedevo nessuno girai leggermente dietro di me e vidi qualcosa di nero che mi stava sorreggendo, mi congelai sul posto,
riguardai quella roba che si stava come alzando poi vidi un ragazzo che si formò con quel liquido nero, era senza vestiti infatti girai la testa dalla parte opposta del ragazzo, ma ho visto che ha degli occhi color metallo e capelli nero carbone tagliati con taglio militare, sento il calore del ragazzo addosso, e mi posa di nuovo sopra il divano, e comincia a fissarmi attentamente, evito di guardare verso il basso per questioni naturali, però noto che è magro ma con una bella muscolatura ma mi concentro sugli occhi per non imbarazzarmi ulteriormente.
?!: Che hai da guardare?
Io: amm guarda che sei senza vestiti bello!
?!: in che senso? voi umani di solito non rimanete come sto io ora?
Io: ma nemmeno se ci pagano! ma tu cosa sei?
?!: sono un chi mocciosa, non sono un'oggetto.
Io: ok scusa...chi sei tu?
Levi: io mi chiamo Levi e ora sei mia per sopravvivere perché con questa forma umana mi indebolisce.
ecco una cosa a mio favore, posso usare questa sua debolezza, devo dire che mi sento sia spaventata che in soggezione cioè ciò un coso che da slime si trasforma in ragazzo, ad un tratto sento qualcosa sul mio fianco destro, guardai che quel ragazzo era collegato a me con qualcosa simile a dello slime nero, faccio facepalm e il ragazzo si mette a ridere con un sorriso che mi procura fastidio solo a guardarlo.
Io: Hai finito di ridere di me? allora ritorna a fare le tue cose da mezzo parassita.
Levi: PARASSITA?!
disse fiondandosi addosso a me, mi guarda incazzatissimo e mi dice quasi sibilando come un serpente che se avessi detto di nuovo che lui era un parassita mi avrebbe mangiato il fegato o il pancreas, poi si ritrasformò in quella melma nera per poi poggiarsi sul mio petto per poi sparire come se la mia pelle abbia assorbito quell'essere, mi riguardai allo specchio e mi guardai negli occhi pensando che tutto questo è solo un incubo.
Io: (T/N) sei pazza è ufficiale vedi una creatura che sicuramente ti stai immaginando che entra nel tuo corpo in modi inspiegabili.
Levi: punto 1)esisto veramente e non stai facendo un incubo e punto 2)io sono un simbionte ma tu sei pazza seriamente.
E TE PAREVA CHE MI AVREBBE PRESA PER IL CULO, mi dissi facendo un face-palm non potevo crederci, perché capitano tutte a me si può sapere? fantastico ho un parassita che mi parla e che mi prende per il culo, poi presi il telefono per chiamare Erwin che mi ha chiamata prima quando ero svenuta, ripresi il telefono per mano e lo richiamai, ma rispose la segreteria telefonica così gli lasciai un messaggio registrato dove gli raccontai che ero riuscita a fare quello che mi ha detto di fare, finché qualcuno non rompe la quiete del momento.
Levi: senti cosa mangiate che sia decente perché vedo che non c'è un bel niente qui.
Io: scusami tanto io sto cercando di chiamare qualcuno e se rispondeva facevo la figura della pazza.
Levi: ah tranquilla non corri questo rischio, visto che ci sei.
alzai il dito medio mandando a fanculo quel affare, e di risposta ricevetti un fanculo di rimando da parte del parassita dicendomelo con tutto il veleno che aveva in corpo, che dire è una bella rottura di...NO (T/N) NO, sento il simbionte andare avanti e indietro nel mio corpo andando dal basso verso l'alto, che cazzo cerca sto coso? forse è meglio non saperlo, però cogliona come sono cosa faccio ovviamente glie lo chiedo.
Io: che cosa stra cazzo stai facendo?
Levi: dovrei conoscere per intero il mio ospitante non credi?
Io: MA CHE TI SEI BEVUTO QUEL POCO DI CERVELLO CHE C'AVEVI VORREI AL MENO LA MIA PRIVACY SUL MIO CORPO ALMENO L'INTERNO.
Levi: cazzo strilli ti sento benissimo.
mi sta facendo irritare questo coso ed è solo da 12 ore che c'è l'ho nelle mie viscere, e dico che da molto fastidio perché non si ha più segreti o privacy del proprio corpo, ma che fastidio, poi mi sedetti un secondo sul divano con la testa che pulsava fortissimo, emisi un enorme sospiro tra lo scocciato e di stanchezza, sentii qualcosa sgusciare fuori dal mio corpo presentandosi davanti a me ma dentro una pozza di nero.
Levi: sai che avevi una vertebra della spina dorsale lesionata?
Io: in che senso?
Levi: allora te li cerchi gli insulti! nel senso che avevi una delle vertebre della colonna vertebrale con delle parti danneggiate idiota.
Io: guarda che sono scioccata a sapere ciò perché ho sempre sofferto il mal di schiena da non si sa da quanto e i medici dicevano che non era nulla.
Levi: sorella hai 20 anni non 90...e va bene ci penso io.
Io: no aspet-
non feci in tempo a dire altro che quel mezzo busto ritornò una pozza di colore nero per poi rientrare da dov'era uscito, poi ti dice di stendermi a pancia sotto oppure mi avrebbe mangiato il fegato, lo faccio senza discutere, poi sento che qualcosa nella mia schiena si fosse spostato per poi ritornare com'era prima dell'incidente alla schiena che ho avuto durante un mio giro con la moto.
mi fa strano che un coso alieno si sia preoccupato per me così, lo so che gli faccio da veicolo ma potrebbe sceglierne un altro o un'altra persona, però è strano avere un alieno dentro il mio corpo che può fare quello che vuole.
Levi: Sta ferma che questo fa male!
Io: Aspetta ch-? HAAAAAAAA
Levi: fatto, la lesione non esiste più
Io: MA CHE SEI COGLIONE MI HAI FATTO MALE, MA SI PUÒ SAPERE COSA HAI FATTO? MI HAI FATTO MALE
strillai al simbionte, si formò una pozza nera sulle mie gambe essendo seduta sul divano, poi comparve di nuovo quel mezzobusto con le braccia incrociate al petto facendo il labbruccio tipico dei bambini capricciosi, lo riguardo un po intenerita perché dovevo ammettere che era cute nonostante il so carattere è di merda.
Levi: che hai da guardare così?
Io: perché sembri cute invece che scontroso
Levi: come ti permetti mocciosa?
Io: oi datti una calmata eh!
Levi: Altrimenti che mi fai? ehe?
Io: oh piccolo coso non sai di cosa sono capace.
dissi con sguardo beffardo, poi sentii delle botte forti, Levi si nascose dentro il mio corpo, i colpi sulla porta continuarono finché non si sfondò, entrarono degli uomini a modi S.W.A.T poi mi presero per le braccia bloccandomi, iniziai a dimenarmi per liberarmi ma era inutile non riuscivo a liberarmi, ripetevo agli uomini di lasciarmi andare e che non ero una criminale ma non risposero anzi rimasero in silenzio mentre mi tenevano stretta per non farmi scappare,
poi lessi il distintivo di quella specie di squadra e sbiancai erano della Jeager fondation, infatti appena alzai la testa vidi che entrò colui che mi fece licenziare dalla Galliard editor, Zeke accompagnato da un ragazzo molto carino devo ammettere era con i capelli color cioccolato legati con un codino e vestito in modo molto elegante ma sportivo con una maglia bianca e una giacca blu abbinata ai pantaloni, potevo notare negli occhi del giovane che era schifato da Zeke.
Zeke: Allora cara (T/N) vuoi proprio che i guai ti trovino eh?
Io: TAPPATI QUELLA BOCCA SCHIFOSO MOSTRO.
Zeke: oh sai che peggiori la tua situazione co-
?!: FERMO Zeke non fargli niente.
Zeke: Eren fratellino caro, so che non vuoi che qualcuno soffra ma devo liberarmi di questa piccola seccatura.
disse alzandomi il volto mettendomi il dito sotto il mento, la discussione dei 2 fratelli continuò finché sentii qualcosa avvolgere il mio intero corpo come un'armatura era strano guardai in una superfice riflettente e vidi che era una specie di costume nero con degli occhi a triangolo rovesciato bianchi senza anima, le guardie stavano per chiamare Zeke ma quel coso che mi aveva coperta completamente se li mangiò tutt'interi con un solo morso, poi sentii nelle orecchie la voce di Levi.
Levi: Tranquilla ti farò uscire da questo guaio, però ora fammi fare
Io: Che hai in mente
non mi rispose ma prese il ragazzo dai capelli marroni e lo intrappolò, sembrava che lo volesse mangiare in un solo boccone, ma lo fermai strillando.
Io: FERMO LEVI LUI VOLEVA SALVARCI.
Zeke: Ferma strana creatura
mi girai e vidi che Zeke aveva catturato Erwin, che aveva una pistola puntata alla tempia mi fermai e rimasi ferma per non far rischiare la vita a colui che voleva aiutarmi a riscattarmi, Zeke mi guardò con un sorriso beffardo e sadico, vidi che il braccio destro di Erwin sanguinava appena si girò verso di me vidi che gli avevano sparato sul bicipite, rimasi allibita da cosa era capace quell'uomo per arrivare alla fonte del suo problema, feci una faccia schifata e forse Levi che mi stava proteggendo facendomi d'armatura la fece.
Levi: senti barbone di merda io lascio stare questo moccioso mentre tu lasci in pace il sopracciglione che mi ha liberato dalla prigionia che mi hai fatto patire dentro un corpo di una tua povera amante mi dispiace per lei perché l'hai illusa, mi fai venire il vomito per quanto sei sgradevole.
Zeke: tu sei il *MIO* simbionte.
chiesi a Levi di far vedere il mio volto che glie le avrei dette quattro a quel scimmione senza cervello, Levi mi chiese se ero sicura e io gli risposi di si, il simbionte un po titubante aprì il varco sulla sua testa per mostrare il mio volto.
Io: senti brutto bastardo Levi è un essere vivente non una proprietà quindi non ti permetterò di riportarlo in quelle celle dove lo hai rinchiuso senza il suo consenso, come se fosse un animale, e non permetterò che farai ancora del male a qualcuno qui o in qualche altro posto, sai che ti dico io lascio andare Eren e tu lasci andare Erwin, ma prima lascia andare Erwin perché io non mi fido della tua cazzo di parola, la tua parola vale come la merda.
Zeke fece venire Erwin verso di me e io come promesso lasciai andare Eren, misi dietro di me Erwin e Levi mi avvolse di nuovo come un'armatura per eventuali colpi dietro le spalle da parte del biondo, Erwin era davvero sorpreso non so per quale motivazione, Zeke mi guardò dritta negli occhi potevo vedere dai suoi occhi che voleva Levi a tutti i costi potevo sentire quanta determinazione aveva quel bastardo senza emozioni e senza umanità, poi si mise a ridere lo guardai storto per questo poi parlò.
Zeke: non dirmi che ti sei innamorata di una MIA proprietà?
Io: detesto ripetermi quindi te lo ripeterò solamente sta volta...Levi...non...è...UNO OGGETTO.
e scattai all'attacco contro il biondo che lanciò una radio in mezzo alla stanza, e mise un pezzo metal che fece mettere in ginocchio Levi, io lottai con quel suono e ci riuscii però potevo sentire il povero Levi dilaniato dal fastidio e dal dolore che provava, presi un martello che era nei paraggi visto che quei selvaggi della squadra del barbone erano entrati mettendo sottosopra tutto l'appartamento, impugnai il martello e distrussi quella radio facendo cessare quella musica, poi mi rialzai e mi ricordai della piccola pistola dentro la borsetta ma Zeke stesso mi sparò sulla spalla sinistra.
Zeke: ora come farai ad impugnare la pistola dolcezza ehe?
Io: bhe...mi dispiace molto ma ho una brutta notizia per te...hai sbagliato braccio stronzo.
e sparai un colpo, nel mentre Eren lo feci scappare per non coinvolgerlo in questa storia ad un tratto sentii qualcosa strisciare fuori dal mio corpo, guardai per terra potevo vedere Levi nella sua forma mezza umana, era più pallido e aveva delle occhiaie più pronunciate, mi avvicinai e lo presi per un braccio e lo portai sul divano e lo feci sedere, in quel momento non mi importava del fatto che era senza vestiti, gli scostai una ciocca di quei capelli nero carbone Levi aprì gli occhi e mi guardò negli occhi e mi chiese con voce bassa.
Levi: perché?...Perché hai cercato di proteggermi da quel bastardo?...ti ho fatto sentire una merda per tutto il tempo che ero una melma dentro il tuo corpo...sono un parassita ed è innegabile questo fatto.
Io: Levi fammi un favore...tappati quella bocca, ora però torna dentro così ti riposi al sicuro da qualsiasi pericolo sonoro.
Levi non capiva del perché io avessi detto una cosa del genere, Erwin che nel mentre era rimasto a terra con il braccio ferito, mi inginocchiai per fermare il sangue della ferita, presi uno straccio, dell'acqua ossigenata e delle garze e lo medicai in modo provvisorio per andare in ospedale per curarlo in un modo più decente che non è questa, Erwin mi guardò per tutto il tragitto dal mio appartamento all'ospedale, poi quando fu curato e messo sotto stretta osservazione per non rischiare che la ferita s'infettasse con chi sa quale infezione strana.
Erwin: signorina (T/N) perché hai difeso il simbionte che vive dentro il tuo corpo?
Io: non ne ho idea...cioè si lo so ma non so come spiegarlo.
Erwin mi guardò con un sorriso solare con occhi pieni di scintille, poi allungò il braccio sano verso di me e mise la mano sulla mia spalla e mi guardò dritta negli occhi facendo un sorriso che mi ricordava quello di mio padre che non c'è più insieme alla maggior parte della mia famiglia, poi disse con una gran calma.
Erwin: (T/N) ho una figlia e so cosa si nascondono dietro quegli occhi e so cosa significa innamorarsi di qualcuno come in questo caso ma in un modo un po più bizzarro, ora però è meglio che andate via di qui di sicuro poi dovranno farvi un interrogatorio e non voglio che siete coinvolti in queste cose così complicate, però sbrigatevi forza.
obbedii senza pensarci, però non volevo lasciarlo da solo in quel tipo di situazione ero tentata a tornare lì a metà strada per tornare da Erwin per aiutarlo per ringraziarlo per il prezioso aiuto che mi ha dato, ma Levi sentivo che stava peggio di una merda quindi andai diretta nel mio appartamento lo rimisi apposto mentre il simbionte stava riposando in qualche angolo del mio corpo, finii subito di mettere a posto mi sdraiai sul sofà e chiusi gli occhi per riposarmi un secondo poi qualcosa mi fece riaprire gli occhi, era Levi che era praticamente davanti alla mia faccia con una pozza nera sul mio addome con la sua forma semiumana che sbuca dalla pozza nero carbone.
Levi: allora hai intenzione di rispondermi?
Io: altrimenti che mi fai?
Levi: cose non molto caste per i tuoi gusti piccola ⁓
quel suo tono non mi piacque per nulla, quel fottuto tono basso e sensuale, non risposi rimasi in silenzio in mancanza di parole, Levi mi riguardò in modo strano poi mi avvolse tutto il corpo con quel liquido nero che è lui e poi mi ritrovai con solo la canotta bianca...ma il reggiseno dove diavolo è finito si può sapere? fermai Levi immediatamente sapendo che diavolo voleva fare, ma Levi sembrò un po deluso,
gli spiegai cosa non doveva fare con me e se voleva farlo doveva parlarne con me e se voleva fare quel tipo di cose doveva aspettare un po di più, con la sua piccola delusione accettò le mie condizioni, si vedeva che era triste così per non farlo rimanere così gli diedi un piccolo bacio sulla guancia il problema è che si è girato di scatto apposta per ricevere un bacio sulle labbra, devo dire però che sa baciare bene dio mio. MA CHE CAZZO DICO? PURE IO, poi il coso mezzo umano davanti a me fece fuori uscire dalla mano il liquido nero che sgorgò facendo uscire il mio reggiseno nero con il pizzo rosso scuro.
Levi: però bel intimo.
Io: STAI ZITTO IDIOTA.
dissi rossa in volto, mentre quel deficiente stava ridendo di gusto
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