capitolo 9
LEVI'S POV
stavo tornando all'elicottero , mi sentivo strano, come se qualcosa, o qualcuno , mi mancasse, ma avevo problemi più grande di cui preoccuparmi.
Decolai senza pensarne troppo.
EREN'S POV
Dopo due ore di viaggio arrivai all'aeroporto, tempo in cui non feci altro che pensare a levi ,
forse anche lui mi avrà pensato?
Che idiozia .....
Inserì una monetina nel telefono pubblico, all'interno dell'aeroporto, e chiamai Armin , il cuale , in venti minuti arrivó guidando la sua fiat bianca.
-dove sei stato? Cosa ti ha fatto? Ti ha detto qualcosa? Hai scoperto qualcosa? Sei ferito? Com-
-basta! , tranquillo non mi ha fatto nulla...di grave-
Per tutta la durata del tragitto, che duró all'incirca un'oretta, raccontai al mio migliore amico, nonché collega di lavoro, tutto quello che mi era successo , tralasciando i momenti nella vasca con il mafioso , troppo imparazzanti da raccontare.
Armin parcheggiò di fronte alla stazione di polizia, guardai l'orologio digitale, erano le 19:00 e avevo troppa voglia di andare a casa e troppa poca di subirmi un'interogatorio .
Appena misi piede all'interno della stazione venni subito assalito da abbracci, baci , pacche sulle spalle ma soprattutto domande
-ora basta-
La profonda voce di Erwin fece tacere tutti e piano piano si allontanarono da me , riprendendo i propri posti dietro le scrivanie.
-vieni-
Lo seguì guardandomi intorno , mi sentivo osservato, cosa che ero e non da pochi.
-voglio sapere tutto -
Con un veloce gesto della mano mi invitò a sedermi difronte a lui.
Non saprei per quanto tempo parlai senza interruzione ,il piccolo ufficio decorato con piante da interno era privo di orologi.
Mi sentivo la gola secca, ma Erwin voleva sapere sempre di più , voleva ogni minimo particolare ogni parola ogni espressione e dettagli del viso dell'uomo nei cui vestito stavo sudando a causa dello stress.
- questo é quanto-
-sicuro?-
Nessuno poteva sfuggire allo sguardo di Erwin, sembrava quasi leggermi dentro .
Mi stava guardando con la sua solita espressione accigliata , le sue folti sopraciglie erano spesso state al centro delle battutine fra me e Armin , ma ora mi stava mettendo a disagio.
-si-
Avevo usato il tono di voce più deciso che la situazione mi permetteva.
-va bene, puoi andare-
-grazie-
-la prossima volta non essere così avvento, ci sei mancato -
-anche voi , grazie ancora-
Uscito da quel piccolo uffico grigio corsi all'uscita , dove Armin mi stava aspettando per accompagnarmi a casa.
Guardai l'orologio , 21:48 , tutto quello che volevo era tornare a casa e togliermi il profumo di Levi di dosso .
LEVI'S POV
Che giornata di merda , come al solito!
Mi buttai sul letto e mi rannicchiai in posizione fetale , tutto quello che volevo era dormire.
Tsk , le lenzuola e i cuscini hanno il profumo del moccioso...é buono.
Lo voglio vedere.
Mi addormentai stringendo uno di cui cuscini dall'odore così buono .
Angoletto ><
Scusate se é così corto ma sono S T R A P I E N A di impegni .
Anche se breve volevo pubblicare .
Cavolate time
Ma sono l'unica che quando legge "same" (lo stesso ) pensa a "seme" (attivo) ? Vi prego ditemi che non sono l'unica
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