capitolo 24
Eren's pove
Avevo trascorso due giorni ad organizzare tutto il necessario per il piano di salvataggio di Levi.
Mi ero fatto dare il cambio , per poter lavorare durante la notte di Natale , giorno e notte in qui a sorvegliare il dipartimento erano in pochi. Dovevo semplicemente sostituire Levi con un pupazzo da nascondere sotto le coperte, questo mi avrebbe fatto guadagnare tempo.
Stavo sorseggiando il mio caffè disteso sul divano , ero immerso nel silenzio dei miei pensieri, quando il campanello suonò.
-heyyy-
Abracciai il mio miglior amico Armin, a causa di tutti gli impicci, nell'ultimo periodo non lo avevo più visto.
-come stai?-
Mi aveva chiesto nel suo solito modo cordiale
-mh , respiro -
Dopo quella frase , iniziammo a ridere e scherzare come un tempo, la sua compagnia mi era mancata, tra i miei problemi e il suo nuovo lavoro come guardardia all'interno del parlamento, non avevano più avuto tempo per le lunghe chiacchierata a cui tanto eravamo abituati.
-hai ragione ultimamente abbiamo avuto molti impicci-
Armin era visibilmente stanco, i biondi capelli erano legati in una coda di cavallo ,mentre gli occhi blù erano circondati da profonde e nere occhiaie.
( RESHPIRAH )
-hai ragione, tu mi sembri più stanco del solito-
Gli feci notare mentre prendevo un cioccolatino.
-già, con l'arrivo delle elezioni sono tutti più agitati, anche se ormai c'e una favorita -
-ma non sono argomenti privati?-
Chiesi curioso, normalmente solo coloro che occupano una poltrona sanno chi potrebbe vincere le elezioni, e tali informazioni non vengono mai fatte uscire dalle mura delle camere, soprattutto se si tratta delle elezioni presidenziali.
-noi agenti non abbiamo nient'altro da fare , quindi....origliamo-
Scoppiai a ridere , il modo in cui l'aveva detto era esilerante .
-e posso sapere chi sarà?-
Mi avvicinai a lui , come se temessi di non essere soli in quel piccolo salone
-una certa Christa -
Cosa? Christa? Quella Christa? É impossibile .
-ma non l'ho mai vista nella pubblicità della campagna elettorale -
-é sbucata all'improvviso-
-potresti descrivermela?-
A questo domanda Armin mi guardò accigliato, e dopo avermi rivolto uno sguardo interrogativo, rilassò i muscoli del viso, e mi descrisse quello che aveva visto e sentito dai colleghi. A quanto pare, la bionda ragazza, aveva catturato l'attenzione di tutti grazie alla corporatura minuta ed ai lineamenti delicati.
Si...é lei ...
Non dissi nulla, poteva essere una semplice coincidenza , anche se nel profondo sentivo il contrario.
-Di Erwin Smith hai più avute notizie?-
Chiesi ad Armin
-mh , mai più visto o sentito-
Continuammo a parlare di quello che era sucesso nell'ultimo periodo , gli raccontai delle mie disavventura con Danchou, del strano comportamento di Mikasa, ma non dissi nulla di Levi, anche se avrei tanto voluto un consiglio da lui.
-cosa facciamo a Natale? -
Mi chiese prendendo l'ultimo cioccolatino dalla scatola.
-vorrei stare a casa-
Veramente farò scappare un noto criminale da qui sono atratto...ma Dettagli.
-daii !!!come stare a casa ?!?!?!-
Provò a insistere.
Sherzammo e ridemmo fino all'ora di cena , quando Armin, malvolentieri, tornò a casa da suo nonno.
Ritornai ad essere solo, ma , a differenza di prima, il vuoto dentro di ne era parzialmente riempito dal sorriso caldo del mio migliore amico.
Dormii nel letto di camera , il profumo di Levi era ovunque, sulle lenzuola e sul cuscino. Mi agitai nel letto in cerca di un modo per adormentarmi, alla fine abracciai il cuscino e mi lasciai cullare dal buon profumo dell'uomo che avrei fatto evadere di prigione.
Timidi raggi di sole si posarono sul mio volto, obbligandomi a spostare tutto il corpo dall'altra parte, e successivamente a svegliarmi.
Mi alzai tardi rispetto all'ora in cui andavo a lavoro, ma avendo il giorno libero mi concessi un'ora in più.
Quando mi alzai, il sole era alto nel cielo da molto tempo, pigramente feci colazione. Stavo lavando i piatti, alcuni risalenti a giorni fa, quando sentii suonare il campanello.
-chi é?-
Chiesi come facevo disolito
-il corriere-
Frettolosamente aprii la porta e firmai il foglio che il corriere mi porse ,dopo un paio di minuti ero entrato in casa con un pacco alto quanto me.
Lo apii velocemente, senza badare alle cartacce con cui sporcai il pavimento.
Era un manchino dalle fatezze maschili con lunghi capelli neri.
Lo appogiai sul divano , e con un paio di piccole forbici, riprodussi il taglio del Corvino al posto di cui avrei lasciato il manchino.
Erano passare tre ore e il risultato era molto soddisfacente. Il tempo lo inpiegai nel pulire, tagliare i capelli e fare lunghe pause.
Stavo cercando di rimanere il più calmo possibile, ma , nonostante i miei sforzi, l'ansia cominciava a sentirsi.
Per calmarmi decisi che avrei fatto una cosa che avevo smesso di fare anni fa , e cioè correre nel parco.
In venti minuti ero pronto, la tuta grigia mi teneva al caldo, mentre le cuffie con la musica ad alto volume mi rilassava.
Girai il parco un paio di volte , ma le solite facce e i soliti alberi mi annoiavano tremendamente, così, con super psycho love nelle cuffie , cominciai a girare per la città.
Passai davanti al palazzo del parlamento dove una serie di macchine lussuose attirarono la mia attenzione . Mi fermai su una panchina nei paraggi del grande edificio quando vidi una donna dal vido famigliare camminare nel piccolo giardino alle mie spalle. Indossava un paio di jeans chiari che facevano da contrasto con i alti stivali neri e con il lungo capotto del medesimo colore.
Le corsi incontro.
-heyyy....mmmh...Christa vero?-
-sisi sono Christa Smith , come stai? ... emh.. john vero?-
La bionda mi sorride amichevolmente.
Smith? Come Erwin Smith?
-sisi sono io , emh solo che ho cambiato pettinatura -
Sorrrisi imbarazzato mente i suoi occhi azzurri mi guardavano sorpresa
-e vedo, srai molto bene , ma porti lenti a contatto? -
-emh no , solo che il colore varia a seconda della luce -
Riusii a rispondergli in tono sicuro
ci sedemmo su una panchina.
-per caso Erwin Smith é tuo padre?-
Gli chiesi curioso
-si esatto, lo conosci?-
-beh si , lavoro per lui-
Parlammo del più e del meno, lei mi chiese della mia presunta moglie , metre io volevo sapere il perché si trovasse sola nel parco.
Mi racontó dei piani che suo padre, nonché il mio capo, aveva in serbo per lei , voleva che diventasse qualcuno nel mondo politico mentre lei preferiva scappare da tutto , ed ecco la ragione per cui era sola , voleva stare in pace in compagnia solo dei pensieri.
-ora tuo padre dove é?-
Le feci la domanda che tutti nel dipartimento ci faceva da giorni
-ha avuto un impegno improvviso-
La sua voce fece trapelare insicurezze , mentre il tono era quello di una bugiarda.
-aha capisco-
Usai un tono amichevole per non insospettitrla.
-CHRISTA!!!!-
Una ragazza dai capelli castani le corse incontro abbracciandola
-Ymir tranquilla, sto bene-
La ragazza, dal viso ricoperto di lentiggini, mi guardò in malo modo.
-va bene. Ora andiamo ci stanno aspettando -
E , tenendola vicina, la portò via, lasciandomi solo con i miei dubbi.
Se i miei sospetti sono fondati, siamo nella merda.
Angoletto ><
HO SCRITTO L'INTERO CAPITOLO ASCOLTANDO E RIASCOLTANDO "LOTTO" UNA CANZONE DEGLI EXO .
AIUT
( hehehehehehehehe)
( idee per l'altra ff hehehehe )
Quali sono i sospetti di Eren????hehehe non c'è nessuno che lo sa Papapapapapaopaaaaaa
*rotola via*
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