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Capitolo 2

Non riuscendo a vedere nulla Eren cominciava a preoccuparsi ,non che fino all'ora non si fosse preoccupato, ansi, l'adrenalina stava piano piano lasciando spazio ad un sentimento più profondo, che lo stava divorando dall'interno, la paura. Passarono 20 interminabili minuti prima che eren si calmasse, prese dei respiri profondi, avvertendo molta umidità nell'aria , la quale sapeva di muffa e ruggine , quel tombale silenzio venne interrotto dal forte cigolio di una porta metallica accompagnata dal rumure di alcuni passi.

Levi era entrato nella stanza con il suo solito passo felino , respirava piano , quasi per non far rumore, dopo un paio di passi si trovava faccia a faccia con l'unico poliziotto che era riuscito ad avvicinarsi così tanto a lui , ne ara rimasto colpito.

Levi era un uomo di 30  anni , nella sua vita , e non solo durante la sua cariera, ne aveva viste e vissute tante, non aveva scelto lui di diventare quello che era diventato , ma era suo dovere , gli ackerman si erano praticamente estinti , a eccezione sua , e come suo padre prima di lui aveva il dovere di fare tutto quello che era in suo potere per sopravvivere e portare avanti il loro nome , anche se ciò comportava avere a che fare con soggetti poco raccomandabili, a suo malgrado lui stesso era diventato un soggetto poco raccomandabile. All'inizio della sua "carriera" quello che faceva non lo turbava molto, adorava l'adrenalina che lo possedeva nei momenti critici e lui stesso le permetteva di fluire, senza ostacolarla ,il suo poco autocontrollo lo avevano fatto diventare temibile , amava sentirsi rispettato, forse perché spesso lo avevano trattato con
sufficienza , trattamento dovuto alla sua bassa statura.

Negli ultimi anni , però, l'emozione di una volta non c'era più, non lo eccitava più tenere una pistola puntata alla tempia di un avversario , l'autocontrollo non serviva più, perché non aveva più provato quelle emozioni forti di cui ne era dipendente una volta. Ma questo fino a qualche ora fa , quando incrociò per la prima volta lo sguardo ardente del poliziotto che in quel preciso momento stava respirando pesantemente davanti a lui, la benda nera sugli occhio impedivano a Levi di rivedere quello sguardo che per la prima volta dopo tanto tempo suscitarono in lui un qualcosa, una voglia pazza di continuare a vivere . Levi non era una persona futile , non si faceva impressionare così facilmente, ma quegli occhi non erano semplicemente verdi, erano due fuochi dalle sfumature verdi e azzurro, i due colori si mischiavano fra di loro senza perdere mai la propria tonalità, non era un colore omogeneo, assomigliavano di più a due calendoscopii .

( calendoscopio)

- chi sei? -

la voce di Eren riportò Levi alla realtà, ormai il corvino si trovava davanti al poliziotto da 10 minuti, tempo nel quale non disse una parola

- dove sono ?! -

Eren stava diventando più nervoso, percepiva chiaramente la presenza di un uomo davanti a lui, era vicino, molto vicino , il forte odore di levi gli solleticava le narici, il suo profumo era molto intenso , era una combinazione fra muschio e tè, non troppo dolce, era .... piacevole, gli ricordava le lunghe passeggiate che faceva con sua sorella Mikasa , quando andavano a giocare nel bosco dietro la casa dei nonni, Eren inspirò profondamente, assaporando quel odore così buono, aveva quasi dimenticato la situazione in cui si trovava , fu un leggeto ghigno , proveniente dalle sottili labbra di levi, a riportarlo alla realtà.

- Noto con piacere che aprezzi  il mio profumo,  a g e n t e -

levi aveva pronunciato lentamente e chiaramente ogni lettera di quell'ultima parola, quasi a sottolineare la posizione di vantaggio in cui si trovava rispetto al poliziotto ancora bendato e legato davanti a lui

- ma allora ... Ackerman! -

Eren aveva gridato il suo nome, provocando un un leggero sorriso a Levi,

- era ora che te ne rendessi conto -

il corvino non aveva perso tempo nel rispondere al poliziotto, ormai la curiosità nel rivedere gli occhi del ragazzo stava diventando sempre più grande, così, con altrettanta velocità snodò la benda rivelando lo sguardo di Eren.

"Wow" , fu l'unica cosa che il mafioso riuscì a pensare, non si era sbagliato, non se gli era immaginati, erano veramente incredibili.

(Eccoliiiiiiiiii Bzuwjxiwizn poi ci sono io ..... che per mantenere un briciolo di autostina dico di avere gli occhi color nutella 😂)

-perché sono mezzo nudo? Dove hai messo la mia divisa? Dove sono? -

chiese eren riuscendo a vedere per la prima volta il viso di Levi, certo , aveva già visto qualche sua foto, ma erano tutte sfocate, macchiate e in generale poco chiare, questo perché nessuno si era mai avvicinato così tanto , tranne lui..Eren non sapeva se esserne orgoglioso o spaventato

- prima di tutto moccioso , qui sono io a fare le domande, credo che tu non ti sia reso conto in che situazione sei finito -

questa fu la "risposta " del mafioso, schetto come sempre

- questa non é una risposta, perché mi hai tolto la divisa? -

Eren , aveva cominciato a sfregare nervosamente il polso sul legno con la speranza di allentare le corde con cui era legato

-non devi preoccuparti per questo, non provo alcun interesse per ragazzini come te , prova ad indovinare la risposta alla tua domanda -

il mafioso stava cominciando a divertirsi, quegli occhi dal colore indefinito lo stavano scrutando, lo strano analizzando, lo stavano penetrando nell'anima, era abituato a vedere tutti con lo sguardo abbassato al suo cospetto, ma quegli occhi lo stavano fissando attentamente ,privi di alcun segno di cedimento

- ...a causa del localizzatore? -

Eren stava cominciando a sentirsi a disagio, quell'uomo lo stava fissando, e lui era mezzo nudo davanti ai suoi occhi grigi

- ma come siamo bravi -

Levi stava cominciando a prenderci gusto, quando la tasca cominciò a vibrargli , prese il telefono, fece una leggera smorfia leggendo il nome e rispose

- dimmi veloce, sono occupato-

disse Levi lanciando un'occhiata nella direzione del poliziotto

-come oggi? -

Eren non riusciva a sentire le parole della persona dall'altro capo del telefono, ma capì che si trattava di un uomo
-ok , arrivo , dimmi solo dove -

- a dopo allora-

Levi rimise il telefono nella tasca del pantalone nero , come tutto il completo, e si girò verso Eren ,il quale aveva assistito alla conversazione senza fiatare

- non voglio lasciarti qui , idea! -

Eren non capì cosa intendesse e non ne ebbene il tempo, dato che un sonoro pugno gli arrivo in pieno viso facendolo cadere all'indietro, insieme alla sedia, rendendolo per la seconda volta incosciente. Levi si piegò sulle ginocchia per poter slegare il prigioniero, fece per girare il plamo del ragazzo quando le corde scivolarono da sole

- non ti arrendi mai moccioso-

lo prese in braccio, rimando sorpresa da come ,nonostante la sua altezza , potesse essere così leggero, varcò la soglia e con un calcio chiuse la porta di metallo, dirigendosi vero l'ascensore situato a fine corridoio.

Angoletto *.*

Spero vi sia piaciuto ><

aggiornerò presto 🙈

Sono piùùùù che gradito consigli , pareri e correzioni

Volevo condividere con voi questa meraviglia HXISJCISNVUFGWI

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