capitolo 18
Eren's pov
Passarono due settimane da quando mi svegliai tra le calde braccia di Levi, la crisi che ebbi davanti a lui mi imbarazzava ma allo stesso tempo mi fece "bene "averla. Avevo le idee più chiare, ero più sicuro di me e delle mie scelte. Ero entrato in polizzia con l'unico scopo di sbattere in prigione tutti i criminali...primo fra tutti Jean.
Levi durante questo lasso di tempo non chiese più nulla riguardo ai mie, e la luce del corridoio, almeno in mia presenza, non venne più accessa , infatti non sapevo cosa facesse quell'uomo quando ero fuori casa, spesso mi salutava con un cenno del capo passando davanti al "mio posto di lavoro" . Eppure non gli chiesi nessuna spiegazione, cercavo di stargli lontano il più possibile, non perché lo oddiassi per aver scavato troppo affondo nel mio passato, ma perché dopo il risveglio affianco a lui ,con indosso vestito diversi, tra noi c'era sempre una strana tensione...una forte tensione sessule.
A causa di tutti questi pensieri non prestai attenzione al semaforo, che nel frattempo era diventata verde.
Guidai in tutta fretta verso casa, ero stanco ed infreddolito , natale si stava avvicinando, e si prometteva molto freddo .
-sono a casa -
Mi tolsi i stivaletti corti e neri.
-Eren bentornato -
-Mikasa?-
La corvina spuntò fuori dal corridoio con un largo sorriso
-perché sei qui? E come hai fatto ad entrare? -
Danazzione..devo toglierle quelle chiavi
-smetti di fare domande stupide e ascoltami-
Ora che era nel salone illuminato e non più nel buio corridoio potevo vedere quanto le stava bene il lungo vestito blù scuro che stava indossando .
Aveva spalle e schiena nude , mentre il corpetto a cuore, le metteva in risalto il seno.
-mikasa ma cosa?-
-Ah..forse avrei dovuto prima dirtelo e poi metterlo..HO TROVATO IL MODO PER PARTECIPARE ALLA FESTA DI DANCHOU-
aveva urlato tutto d'un fiato.
Ero rimasto immobile , quasi paralizzato, tutto questo tempo lo avevo passato a pensare e pensare ad un modo per scoprire dove si sarebbe svolta .... a il come parteciparne era troppo per me.
-come hai fatto?!-
Ma ne ero felice, sentimento che si sentì molto bene nel mio tono di voce.
-Irina-
E dal corridoio uscì anche la bellissima Irina jelavic. Una famosa ex criminale, specializzata nel l'assassinio, che , al posto dell'ergastolo , cominciò a lavorare per le organizzazioni antimafiose e non solo. Durante la sua carriera di poliziotta si dimostrò utile ed abile , e dopo una collaborazione con il nostro dipartimento di Polizia divenne molto amica di Mikasa.
-Eren come stai~?-
Mi abbracciò , stritolandomi con l'abbondante seno , sotto lo sguardo truce di mikasa .
-c-ciao Irina , da quanto tempo , sei magnifica come sempre-
Ed era vero, la scollatura non nascondeva molto, metre il lungo spacco del fine tessuto rosso lungo la gamba destra lasciava ben poco all'immaginazione. I lunghi capelli biondi le cadevano dolcemente fin sopra il sedere.
Eppure, c'era una domanda che mi stava torturando...Dov'e Levi?
Non c'era ne la macchina, di solito parcheggiata nel giardino, ne la sua giacca appesa all'ingresso.
-ho detto che siete due neo sposini , non solo nell'ambito personale, ma anche del mercato nero.-
Neo ... sposini?
-é stata un'idea di Mikasa-
Irina sorrideva divertita mentre Mikasa era visibilmente imbarazzata.
-b-bene, dove e quando? -
- A Livorno , alle 21:00 si darà inizio alla festa-
Mi rispose Irina metre si sitemava i capelli.
-devi iniziare a prepararti, sono già le 18:00 -
Merda é vero...mi ero trattenuto un pò troppo nel negozio di musica dopo il lavoro.
-mangio , mi lavo, e andiamo..aspettate...ma come arriviamo a Livorno?-
Ci avrebbe fatto comodo l'aereo di Levi...
-contatti-
Mi rispose Irina con un ghigno.
Dopo aver mangio entrai in doccia , l'acqua fredda mi aiutava a pensare, ed ogni goccia lungo il mio corpo nudo mi affinava i sensi. I miei pensieri ritornarono a Levi...
Danchou lo avrà già chiamato?
Sarà già andato? Forse é arrivato lì in anticipo per un motivo ben preciso...
I pensieri cambiarono rotta...riaffiorano quelli delle braccia di Levi intorno ai miei fianci mentre il suo petto coincideva perfetto con la mia schiena , il suo respiro regolare sul mio collo , il suo viso dai lineamenti perfetti...ed il rigonfiamento fra le mie gambe...identico a quello che stava crescendo ora , ma rispetto a quella mattina , ora non ho ne i pantaloni , ne fretta.
Chiusi gli occhi immaginando che la mano che stava massaggiando l'erezione non fosse la mia ma quella del criminale che , oltre a farmi dubitare del mio orientamento sessuale, mi faceva perdere dalla strada della vendetta , infatti mi sentivo fortemente attratto da lui.
Feci scorrere la mano lungo il membro pulsante e dolorante fra le mie gambe, una volta , una seconda, una terza con una leggera stretta e una quarta accompagnata da uno spasmo e un leggero gemito...
-Ah..levii~-
Mi inginocchiai sotto il getto d'acqua , solo immaginando i suoi occhi argentati potevo trasformare una normale sega in una più che soddisfacente.
Uscì dalla doccia con i capelli bagnati e solo un piccolo un'usciugamano sui fianchi. Guardai il letto vuoto , e , ancora bagnato, mi buttai su di esso. Inspirai affondo, il suo profumo era ovunque , sulle lenzuola, sui cuscini... mi ranicchiai , nel farlo l'asciugamano si sciolse. Proprio quando mi stavo rillasando immerso nel profuno di quell'uomo, la porta si aprì .
-mikasa , Cazzo!-
Ella si girò verso la porta
-ti stavo per portare una cosa, pensavo ti fossi già vestito...scusami-
Non potevo essere arrabbiato per una cosa del genere, con con una cara amica d'infanzia
-tranquilla-
Mi alzai mentre con fare sbrigativo mi sistemavo l'asciugamano.
-ritorno fra un'attimo..scusa ancora -
Appena finì di scusarsi , in un noto tutto fuorché dispiaciuto, uscì dalla stanza accompagnata dal rumore dei tacchi sul pavimento lucido....Levi non aproverebbe le scarpe sul pavimento con ancora con un leggero profuno di candeggina.
Era incredibile come quell'uomo fosse in tutti i miei pensieri.
Ma ora dovevo preoccuparmi di un problema più grande, non solo più alto, e cioè Danchou.
Ma prima sarebbe meglio vestirmi.
Angoletto ><
sto aggiornando ogni volta che becco un goccio di wifi .
VIVANO LE BENZINERIE
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