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capitolo 10

EREN'S POV

Mi svegliai amaramente, mi sentivo le palpebre pensati ed ero privo di quasiasi voglia di alzarmi dal comodo letto.

Con indosso sole le mutande andai verso il bagno, la cui porta aprì a fatica. Mi lavai e mi cambiai.
Finito di mangiare guardai l'orologio sulla parete di fronte a me ,le lancette indicavano le 7:33 , ero estremamente in ritardo .

Strano che la sveglia non sia suonata, per fortuna mi sono svegliato più o meno come sempre.

A passo di bradipo andai a prendermi le scarpe.

Ma...ma oggi ho il giorno libero!
Io e la mia memoria da pesce, ieri Erwin mi aveva concesso un giorno di riposo. Ma visto che ormai sono vestito meglio andare a farsi una passeggiata.

Uscì di casa con indosso un paio di jeans neri e una camicia bianca , mente, per ripararmi dal freddo , optai per una giacca in pelle del medesimo colore dei jeans, e , anche se ero perfettamente cosciente che le convers rosse non centrassero nulla, le presi ugualmente.

Anche se avevo appena fatto colazione, andai al Bar vicino casa. Lungo la strada azai il viso verso il cielo e inspirai profondamente.
Si...Dicembre era alle porte.

Nonostante fosse il Bar più vicino casa , per raggiungerlo dovetti camminare per dieci minuti.

Appena entrai nel Bar , insieme al suono nel campanellino, venni accolto da un profumo delizioso di caffé e cornetti . Avevo temuto di non poter più mangiare quei deliziosi cornetti che solo il Bar Yumikuri sapeva sfornare.

Mentre stavo mangiando il mio cornetto super zuccherato, sentì suonare il campanellino sopra la porta , segno che era appena entrato qualcuno, ma non non ci pensai troppo , il mio cornetto era più importante.

Mentre stavo mangiando, guardando un punto a caso dietro il bancone, mi sentì affermare la spalla sinistra.
Non appena mi voltai verso un pezzo di stoffa bianca dallo strano odore mi venne messa alla bocca , l'ultima cosa che vidi prima di svenire (?) furono un paio di piccoli occhi blù.

LEVI'S POV

Dopo solo 3 giorni quel mocciso mi stava mancando, e non ne capivo il perché.
Gli affari stavano procedendo a gonfie vele , a causa delle ultime guerre e agli ultimi conflitti. I compratori non mi mancavano , ma Eren si.
Ma oltre alla mancanza del poliziotto avevo un'altro problema.
Daunchou.
Quell'uomo dal viso perennemente coperto era davvero insistente.
E per rendere questa giornata ancora più di merda , mi ha "invitato" ad una cena d'affari a cui non posso dire di no. Il suo messaggio era stato alquanto misterioso.

"non puoi mancare , ho trovato il modo per farti accettare la mia proposta"

Ero curioso.

Dopo un'oretta ero pronto.
Mi guardai allo specchio posto sull'anta interiore dell'armadio, ancora aperto dopo che avevo preso il completo nero che stavo indossando, e dovevo ammettere che non mi stava male.

Guidai la mia porsche nera opaco

(La mancanza di big money 😢😢😢)

per mezz'ora fino a piazza San Marco dove Danchou mi stava aspettando ad un ristorante da cinquea stelle.

Affidai la chiavi della macchina al mocciso di turno nel parcheggio privato del ristorante, e mi incamminai verso l'entrata.

L'interno del ristorante era dominato dal rosso dal bianco e dall'oro. Sorrisi appena, allora questo posto era fatto apposta per trattative tra pezzi grossi , e come gli ultimi Hotel in cui ho alloggiato, anche questo posto era amministarato da Mike.

Venni condotto dagli uomini di Danchou al terzo piano. Era una sala deserta, oltre alle sedie ed ai tavoli non c'era anima viva. Mi guardai intorno, mentre i due uomini che mi avevano condotto uscivano lasciandomi solo.

Mi sedetti all'ultimo tavolo , con le spalle appoggiate alla comoda sedia rossa , della stessa tonalitá erano dipinte anche le pareti . La vista dalla grande e pulita finestra era davvero spettacolare. Venezia era davvero spettacolare.

Mi ero appena messo comodo quando dalla stessa grande porta da cui ero entrata poco fa , fece il suo ingresso Danchou con indosso un completo nero simile al mio , ma al contrario di me , lui indossava la cravatta. Era stranamente senza la sua solita scorta , eppure , da quello che avevo sentito e visto, lui non usciva mai senza essa.

-mi fa piacere rivederti-

Mi salutó, mentre prendeva posto di fronte a me.

-non posso dire lo stesso-

-cosa vuoi ordinare?-

Si stava comportando come se fosse una semplice cena , che fastidio.

-ho accettato il tuo invito solo perché ero curioso di come mi avresti convinto-

Attraverso le bianche bende, che gli ricoprivano l'intero viso, riuscì a intravedere un leggero sorriso .

Dell'uomo davanti a me sapevo le varie imprese durante la sua carriera, il suo soprannome , mente fisicamente, potevo dire solo che era molto più alto di me e i suoi capelli erano di un'osceno biondo.

-ma come siamo inpazzienti...-

Ora il sorriso era ben evidente.

-allora , ti faró questa domanda un'ultima volta , stai attento alla risposta-

Avava un tono di voce alquanto deciso e sicuro di se .

-ti ho giá detto di n-

Stavo per finire la frase quando dalla porta entrarono i due uomini di Danchou , uno armato , mentre l'altro teneva una corpo sulla spalla.
Persi un battito.

-Eren-

Avevo sussurrato appena

- esatto-

non potevo rischiare di mettere in pericolo il mio moccioso, e , anche se avessi tirato fuori la pistola, mi trovavo in inferioritá numerica.

-ti ascolto-

Fu tutto quello che dissi. Danchou riprese il suo posto davanti a me , ma questa volta con i due uomini alle spalle

-iniziamo-

Angoletto ><

Scusate se non aggiorno ogni giorno , ma ultimamente sono molto impegnata , ormai a casa sto poco😓 e la FF la sto scrivendo nei mezzi pubblici 😂. Ieri una vecchietta impicciona stava leggendo quello che stavo scrivendo , volevo dirle " so che i viaggi in treno non piacciono a tutti ma si faccia gli affari suoi"
Ma mi faceva pena...

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