Capitolo Uno
Dal pomeriggio stesso, nella casa regnava la frenesia.
-Eddie, Fabian! Chi mi aiuta con i bagagli?-urlava la governante dalle scale.
-Non ora Trudy! Stiamo apparecchiando la tavola!-rispondevano i ragazzi che giravano come razzi intorno al tavolo per sistemare i posti.
-Lasciate la tavola e venite ad aiutarmi! Patricia! KT! Pensate voi ad apparecchiare!-a quella richiesta non si udì nessuna risposta.
-Olio di cipresso! Olio di cipresso per tutti!-squittiva Willow zampettando per tutta la casa.
-Nina? Patricia? Ragazze?-chiamava Trudy, ma nessuno sembrava sentirla.
-Ragazzi? Che fine hanno fatto tutte?-chiese la governante mentre cercava di trascinare i bagagli della ragazza su per le scale.
-Sono in soffitta a sistemare la nuova stanza doppia.-disse Eddie mentre accorreva in suo aiuto. Portarono la valigia fin su nella soffitta, la nuova stanza di Nina e Patricia: il custode e la governante avevano deciso di ricostituire le stanze in modo tale da non generare litigi per le postazioni in tripla o doppia. Non appena Eddie e Trudy arrivarono nella stanza trovarono tutte le ragazze della casa, sedute in cerchio sul tappeto che chiacchieravano animatamente.
-Ragazze!-le rimproverò Trudy-Vi sembra il momento di mettervi a chiacchierare?- le ragazze si zittirono subito e si girarono nella direzione della governante e del ragazzo tutto accaldato per la salita delle scale con la valigia.
-Scusa Trudy...-disse Mara-Tutto bene Eddie?-chiese poi divertita.
-Divertente.-disse lui facendo un sorrisino sarcastico-Che c'è in quella valigia Nina?-
-Roba da donne.-disse lei facendo spallucce, lui sbuffò e andò via borbottando un "ragazze"; Mara inseguì Trudy per aiutarla con la cena e Willow scese a cercare Alfie.
-Siete pronte per stanotte?-disse Nina senza nascondere il suo entusiasmo.
-Io spero solo che non ci siano enigmi mortali!-disse KT, Joy la guardò terrorizzata.
-Ne ho avuto abbastanza degli enigmi mortali!-disse lei facendo ridere tutte le altre.
-Tranquilla Joy, i ragazzi sanno come proteggerci, ma dubito che per ora un portone possa ucciderci.-la tranquillizzò Nina.
-A proposito del portone...mi sono dovuta trattenere per quattro mesi senza sapere né vedere, non sto più nella pelle!-confessò Patricia. Le altre annuirono.
-Speriamo solo che il prezzo da pagare non sia alto.-disse Fabian intervenendo nella conversazione mentre entrava in camera-A tavola ragazze.-
La cena trascorse tranquilla tra chiacchiere e risate e, una volta terminata, furono stabiliti i turni per la cucina e per le pulizie: erano quasi tutti turni misti, tranne uno composto da due ragazze. Una volta finite le tabelle, il gruppo- che ormai comprendeva quasi tutti gli abitanti della casa- si organizzò silenziosamente con occhiate eloquenti e, dopo essere saliti un po' per volta al piano di sopra, si ritrovarono insieme in soffitta.
-Bene. Visto che siamo troppi per scendere tutti insieme, suggerisco di dividerci i compiti.-propose Fabian sventolando il quaderno degli enigmi.
-Sentiamo.- gli disse Eddie.
-Dunque. Io, Nina e la discendenza andiamo in cantina, poi Nina scende nei tunnel ed io sorveglio l'entrata della libreria. Nel frattempo Eddie e KT sorvegliano la casa e proteggono la cantina da voi-sapete-chi. Domande?-disse Fabian breve e sbrigativo.
-Io, una.-disse Jerome-Perché dobbiamo proteggerci da Victor?-
-Sospetto che possa scendere ancora e che stia cercando ciò che cerchiamo anche noi, perciò è meglio tenersi al sicuro.-rispose il moro- Eddie, io e te ci terremo in contatto con i walkie-talkie sulla frequenza due, io e Nina sulla tre, tutto chiaro?-
-Chiarissimo.-disse Nina parlando a nome di tutti-Sibuna!-
-Sibuna!- dissero tutti gli altri. Qualche minuto dopo Victor pronunciò la solita frase e dieci minuti dopo, nella casa calò il silenzio.
-Pronti?-chiese sussurrando Nina al suo gruppo. Tutti fecero di sì con la testa e scesero le scale diretti in cucina. Nina era felicissima di essere tornata a muoversi di soppiatto; Fabian era felice che la sua Nina fosse di nuovo lì; Alfie era sempre contento che le loro avventure fossero così piene di mistero; Jerome si sentiva confuso ma allo stesso tempo elettrizzato e Joy non la smetteva più di pensare a sé stessa come una spia in missione. Una volta che erano tutti in cucina, Nina aprì il passaggio del forno e fece passare tutti all'interno, dopodiché se lo richiuse alle spalle per poi percorrere il piccolo tunnel fino alla cantina.
-E pensare che eravamo tutti all'oscuro di tutto.-disse Jerome mentre Fabian inseriva la combinazione per la porta segreta.
-In realtà, solo tu, Mara e Willow non conoscevate tutti i segreti di casa Anubis. Io li ho aiutati due anni fa.-disse Joy al suo ragazzo; lui fece per rispondere indignato, ma Nina lo zittì facendo segno di entrare nella porta.
Mentre tutti indossavano gli amuleti per il tunnel e la porta si richiudeva alle loro spalle, Fabian e Nina si presero per mano.
-Sono contento di averti di nuovo qui.-le disse lui sorridendole.
-Anche io sono felice di essere tornata.-rispose lei perdendosi in quegli occhi verdi cristallini.
-Sta attenta là sotto.-le disse premuroso.
-Lo farò.-disse per poi lasciargli un bacio a fior di labbra.
-Heilà piccioncini? Noi vorremmo scendere!-gli urlò Jerome. Joy gli diede una gomitata sul fianco e Patricia rise.
-Andiamo, andiamo!-disse Nina fintamente esasperata, quindi a turno entrarono nel tunnel attraverso la libreria. Dopo aver camminato un po', si ritrovarono di fronte al portone con i quadrati tratteggiati.
-L'impronta che lascia, ha lasciato e lascerà il segno nella storia.-sussurrò Joy leggendo la scritta dorata in alto.
-Ok, provate a mettere le mani sui quadrati ragazzi.-disse Nina indicando i tratteggi. I quattro si avvicinarono cautamente al portone e sollevarono le mani per fare come aveva suggerito Nina. Lei nel frattempo si guardava intorno e, osservando attentamente il muro di sinistra della galleria, notò qualcosa che le fece spalancare gli occhi dall'incredulità, ma quando provò ad avvicinarsi, un urlo la distrasse.
-Aiuto! Non riesco più a staccare la mano!-urlò Joy mentre cercava di togliere la mano dal quadrato.
-Nemmeno io!-urlò Jerome acanto a lei.
-Io non ce la metto la mano là sopra.-disse Patricia allontanandosi.
-Nemmeno io!-disse Alfie spaventato.
Fabian faceva avanti e indietro per il piccolo salotto della libreria segreta ansioso di sapere cosa stesse succedendo di sotto, ma un rumore lo riportò alla realtà: Victor stava scendendo. Si precipitò allo spioncino e portò il walkie-talkie alla bocca premendo il tasto di comunicazione.
-Eddie...-sussurrò mentre il custode faceva il suo ingresso.
-Dimmi Fabian!-rispose il ragazzo dall'altro lato.
-Codice rosso, il corvo è al nido!-disse lui sussurrando impanicato.
-Cosa?-fece Eddie confuso-Non puoi essere più chiaro?- Fabian sospirò.
-Victor è in cantina! Fa qualcosa per distrarlo, ho il presentimento che stia venendo da questa parte!-gli sussurrò ancora lui arrabbiato.
-Ok, ok! Mi invento qualcosa!-gli disse il castano sbuffando-Passo e chiudo.-e il collegamento si interruppe.
-Ci serve un diversivo per portare Victor quassù.-disse Eddie a KT. Nell'attesa, i due si erano rintanati nella camera della ragazza e di Joy.
-Che si fa?-chiese lei nel panico.
-Ho avuto un'idea, seguimi!-le disse trascinandola fuori dalla stanza, in cima alle scale-Al mio via comincia a saltare e a sbattere i piedi più forte che puoi sul legno, ok?-la istruì. Lei sorrise maliziosamente divertita e annuì.
-Uno...due...tre!-
-Ragazzi, ragazzi! Calmi!-gridò Nina per fermare il caos.
-Dimmi tu come posso stare calma se ho una mano incollata al muro!- le urlò contro Joy nel panico più assoluto.
-Ok! Se Patricia e Alfie mettono la mano sui quadrati magari il portone si apre!-gridò per sovrastare le voci che si erano alzate in discussione e zittì tutti.
-Oh, finalmente!-disse alzando le mani al cielo.
-Cioè, tu vorresti farmi incollare al muro e magari non farmi staccare più?-le disse Alfie scettico.
-Senti, servono quattro mani per aprire, quindi mettete il vostro palmo la sopra e facciamola finita!-disse Nina al limite dell'esasperazione: non avevano nemmeno cominciato e già litigavano.
Il rumore più tremendo arrivò alle orecchie di Fabian che sorrise per la trovata dell'amico giusto in tempo, prima che Victor cominciasse ad inserire il codice.
-Cos'è questo baccano!-urlò prima di correre alla scaletta dell'entrata della cantina.
Eddie e KT stavano saltellando in cima alla scalinata e quando sentirono i passi veloci del custode si rintanarono nella camera della riccia.
-Io vi avverto! Se sento un altro rumore per voi saranno guai!-disse prima di salire in fretta e furia le scale per rintanarsi nel suo ufficio.
-Ce l'abbiamo fatta!-disse Eddie a KT abbracciandola, poi prese il walkie-talkie.
-Qui Osiriano e discendente, la missione tu-sai-chi è riuscita alla perfezione.-disse a Fabian.
-Qui Viceleader due, fantastico, spero solo che Nina abbia finito là sotto. Passo e chiudo.-disse per poi interrompere la comunicazione, sospirando di sollievo.
Patricia e Alfie si avvicinarono ai tratteggi e posarono riluttanti le loro mani sui quadrati. Si sentì qualche meccanismo scattare e dopo pochi attimi di silenzio, qualcosa pizzicò le mani dei quattro ragazzi: all'inizio non sapevano spiegarsi cosa poteva essere stato, ma quando quattro rivoli di sangue bagnarono il muro fino ad arrivare al terreno, si accorsero che le loro mani erano state graffiate con una lama. La forza che li teneva bloccati sul muro scomparve e loro si staccarono, guardando increduli e doloranti i loro palmi.
-Non succede nulla? E poi perché questo?-chiese Joy mentre portava la mano alla bocca per limitare i danni sanguinosi di quel meccanismo macabro.
-Il sangue del discendente...-sussurrò Nina-Direi che per oggi può bastare, torniamo su.-
Fabian sospirò sollevato quando vide Nina riemergere dalla porta segreta.
-Lo avete aperto?-chiese ansioso.
-Macchè.-disse amareggiata e delusa Patricia-Abbiamo rimediato solamente uno stupido taglio sulle mani, accidenti a Frobisher!- Fabian fece per parlare, ma Nina gli lanciò un'occhiata che gli intimava di fare silenzio.
Tornarono in cucina giusto in tempo mentre Victor scendeva ancora in cantina.
-Troverà tutto fermo se scende nei sotterranei.- disse Jerome con nonchalance.
-Ragazzi, Sarah mi ha detto che devo trovare il premio finale del livello, non possiamo permettere a Victor di ficcanasare ancora nei sotterranei.-disse Nina avvertendoli.
-Faremo in modo che si penta per sempre di scendere là sotto.-disse Fabian sorridendo malizioso.
-Ragazzi! Cosa ci fate qui!-disse Eddie entrando in cucina insieme a KT.
-Discutevamo su come togliere di mezzo il corvo.-disse Jerome, interessato al piano di Fabian.
-Ne riparleremo domani, ora torniamo in stanza.-disse KT trascinando con se Joy. Eddie accompagnò Patricia alle scale e Jerome ed Alfie filarono in camera loro.
-Vieni con me.-disse Nina tirandosi Fabian in camera.
Sulla scala tra la porta del corridoio e quella della stanza, Fabian fermò Nina.
-Il sangue dei discendenti eh?-chiese.
-Non ci abbiamo pensato prima.-disse Nina sorridendo-Comunque credo che serva il medaglione per aprire il portone, ma non ho voluto aprirlo subito. Ho individuato il punto con cui fargli fare contatto, ma ho visto anche una cosa che non ti piacerà affatto sapere.-
-Perché state parlando di Sibuna senza di me?-disse Patricia spuntando dalla cima della scala.
-Non stiamo parlando di Sibuna!-balbettò Nina in difficoltà e presa alla sprovvista.
-Sì, e a me sta simpatico Victor! Fatemi il piacere e ditemi subito ciò che avete scoperto!-li intimò la rossa con fare minaccioso.
-Williamson! Rutter! Martin! Cosa ci fate ancora in piedi!-li rimproverò il custode spalancando la porta.
-I-io me ne stavo andando!-disse Fabian per poi correre in camera sua.
-E anche noi stavamo andando a letto!-disse Nina sorridendo e trascinandosi Patricia nella stanza. La soffitta era stata rimodellata con carta da parati color panna e ricami lilla, scrivanie nuove ed un tappeto in stile moquette viola al centro della stanza. Era stato montato un lucernario sul tetto e, proprio guardando attraverso quel lucernario, mentre osservava le stelle, Nina scivolò nel sonno.
...
ANGOLO DI QUELLA CHE E' IN RITARDO
Ciao a tutti e ben tornati. Vi trovate nella mia ultima opera sottoforma di fanfiction, ammetto e premetto che ho già cinque capitoli scritti e che vanno pesantemente revisionati, ma mi impegnerò a portare a termine qualcosa di concreto, visto che lascio sempre tutto per aria.
Ringrazio chiunque stia ancora leggendo queste cose e non mi abbia lasciata al mio destino (?), tornerò presto con il capitolo n° 2, tanti colpi di scena in questa storia ;)
A presto,
Lince (ih, mi mancava firmarmi così)
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