Capitolo Quattro
Lo stato di trance terminò poco dopo lasciando nelle menti dei ragazzi l'eco di una risata sadica e malvagia. Non appena furono in grado di riprendere il controllo dei loro movimenti si staccarono velocemente, ma Eddie cadde a terra dolorante tenendosi con la mano il bicipite. Nina fece per aiutarlo ma lui negò e le ordinò di andare da Fabian, lei annuì e seguì l'ordine ma poco dopo il ragazzo perse i sensi. Alfie e KT corsero in suo soccorso e mentre lo trasportavano sul divano si lanciavano occhiate eloquenti.
-Qualcuno mi spiega cosa sta succedendo?!- inveì Patricia mentre schiaffeggiava il suo ragazzo per farlo riprendere.
Nina inseguì Fabian che si era rifugiato in camera sua ed entrò piano.
-Io non ti capisco.- esordì lui a testa bassa. Stava rigirando tra le dita la fedina di fidanzamento-Sai che io ti amo, lo sai bene. Perché allora ti comporti come se Eddie fosse la tua ragione per vivere?- alzò lo sguardo su di lei ed i suoi occhi erano spenti e tristi-E vi reggete il gioco a vicenda; non vi siete mai veramente parlati, non avete mai avuto nessun tipo di contatto, l'unica cosa che lui ha fatto per te-
-È stato salvarmi la vita. Ma questo non conta per te?- lo interruppe lei.
-Nina, vi siete baciati!- disse lui alzando il tono di voce.
-Fabian- Nina cercò velocemente la scusa per il bacio tra lei e Eddie- il livello l'ha ordinato. Ci ha comandato la casa, non bastava il sangue di discendente.- il viso di Fabian cambiò immediatamente espressione, Nina gli andò vicino e prese dalle mani di Fabian la fedina.
-Fidati di me, io ti amo, anche tu lo sai bene, sai che l'amore viene sempre messo alla prova e adesso è il nostro turno di sopravvivere a casa Anubis.- dopodiché prese la fedina e la mise nuovamente al dito del ragazzo, facendolo sorridere.
-Forse Eddie non sarà un fratello di sangue, ma è come se lo fossimo: c'è un legame tra di noi e come Sibuna non puoi negarlo, non dovete sentirvi minacciati, tu e Patricia, della nostra unione, fidatevi di noi, è questo ciò che conta.- disse, e Fabian l'abbracciò. Sciolto l'abbraccio lei si diresse alla porta.
-Uhm, Nina?-la richiamò lui, bloccandola sull'uscio della porta-Bacio meglio io o lui?- chiese titubante, ma un po' divertito. Lei gli sorrise e gli fece l'occhiolino, uscendo.
Eddie aprì gli occhi di scatto gridando, Patricia, Alfie e KT lo tenevano bloccato al divano mentre si dimenava. Respirava affannosamente e si toccava il corpo dal petto alla pancia ripetutamente e nervosamente. Poi si fermò all'improvviso e tutti gli sguardi erano puntati su di lui; i ragazzi che lo tenevano fermo si allontanarono lentamente, poi seguirono atti di silenzio e di occhiate tra di loro, la casa era ammutolita.
-Sono vivo?- chiese il ragazzo spaventato e confuso.
-Santo cielo Eddie, certo che sei vivo!- sbraitò Patricia nervosa e spaventata. Eddie la afferrò e la tirò a sé abbracciandola.-Credevo che non ti avrei più rivista.- le sussurrò stringendola a sé, lei ricambiava spaventata da quelle parole, ma anche intristita.
-Cosa ti è successo?- chiese lei ancora sussurrando.
Eddie, di' a Patricia che la casa ci ha comandato e che era necessario per aprire il livello, gli disse Nina mentalmente, a pochi passi da lì, dopo aver visto tutta la scena.
- È colpa del livello, la casa ci ha comandato per aprirlo.- sussurrò lui lasciandola andare.
Qualche ora dopo si diedero appuntamento in soffitta per discutere e Nina era una dei pochi che ancora mancava all'appello.
-Ottima capacità di svicolare Martin.- una voce profonda e distorta parlò alle sue spalle. Lei si girò di scatto e trovò Rufus appoggiato al muro, senza aura nera. Sembrava quasi un umano.
-Bel trucchetto vero?-disse staccandosi dal muro e andandole incontro-Ma mai quanto il tuo.-
-Cosa vuoi ancora? Sparisci. Hai ottenuto la nostra attenzione, te ne do atto, ma a meno che tu non mi dica cosa vuoi di preciso che troviamo per te non possiamo esserti di nessun aiuto. Sai bene che non siamo così veloci a risolvere gli enigmi ed io so che la pazienza non è tra le tue qualità. Ammesso che tu ne abbia qualcuna.-
-Anche io ti stimo molto Martin.- disse lui sorridendo divertito-Ti trovo molto più interessante quando sei schiacciata dagli eventi che sono a tuo sfavore, ti fai più determinata e la cosa mi intriga.- disse passando l'indice sotto il suo mento per avvicinare il viso davanti ai suoi occhi ghiacciati. Sorrideva, mentre lei rimaneva immobile con lo sguardo fisso in quei pozzi di malvagità.
-Percepisco la tua rabbia, forse hai bisogno di rilassarti un po'.- disse mostrandole il suo palmo con il marchio illuminato. Qualche secondo dopo un forte dolore alla spalla la costrinse ad accasciarsi contro il muro, vittima del dolore. Rufus si avvicinò lentamente.
-Non puoi niente contro un dio degli inferi piccola prescelta.- disse guardandola mentre aumentava la potenza sul suo marchio-Ti starò col fiato sul collo- e posò due mani sui suoi fianchi marchiandola, poi sulla pancia- e ti sentirai costantemente osservata-la prese per le spalle e la abbracciò marchiandola sulla schiena, poi scese sulla parte più bassa e la marchiò anche lì-perché io sarò costantemente su di te.-le prese la gamba destra, la sollevò e la marchiò su coscia e polpaccio, poi dietro il collo, poi dopo che scivolò a terra su polpaccio e caviglia sinistra.
-Le tue urla sono la cosa più dolce del mondo Nina.-disse fissandola dritta negli occhi con il suo solito sorriso-Trovate le pietre del tempo, il livello è la loro cassaforte, risolvete gli enigmi e portatele a me.- concluse trattenendola per i bicipiti, mentre si dimenava, sul pavimento. La marchiò ancora e poi sparì.
Nina si trovava a terra nel corridoio delle stanze dei ragazzi, era sorpresa di come nessuno che fosse in casa avesse sentito il suono del suo dolore e fosse accorso per salvarla da quel pazzo. Sentiva le parole di Rufus rimbombarle nella testa e sentiva ancora le sue mani che si posavano ovunque per farle sempre più del male.
-Nina?- sentì una voce familiare chiamarla-Nina sei qui?- Eddie comparve in fondo alle scale e gli ci volle mezzo secondo prima di girare la testa verso destra e vedere la sua amica a terra agonizzante. Corse subito da lei e le si inginocchiò accanto.
-Nina...cosa ti è successo...-mormorò alzandole la maglietta e guardando quegli orribili segni neri che ricoprivano la sua pelle candida.- È stato lui, non è così?- chiese furioso, ma lei posò un dito sulle sue labbra e si rialzò.
-Adesso so cosa si nasconde nel livello, il resto non importa.-
-Sai che Fabian non può vederti così, vero?- le disse mentre la accompagnava in soffitta dove gli altri la aspettavano. Si buttò sul suo letto e si coprì subito con una felpa pesante, almeno aveva la fortuna che fosse inverno.
-"All'interno il premio del tempo passato presente e futuro; equivale alla chiave il suo numero; contenute nel livello; materiale minerale; con il sigillo lo puoi aprire; ognuno ne rivela uno; cerca il sigillo in te "- recitò Nina e tutti la guardarono confusi senza emettere un fiato- Nel livello sono nascoste le pietre del tempo che rappresentano il passato il presente ed il futuro, come quella che ho io.- disse Nina.
-Materiale minerale si riferisce al fatto che siano pietre ed "equivale alla chiave" vuol dire che sono quattro come la chiave di apertura, cioè la discendenza.- continuò Jerome per lei. Tutti lo guardarono confusi, ma aveva centrato in pieno.
-Probabilmente ognuno di voi ha il sigillo per sbloccare il loro nascondiglio.- disse Nina rivolta al ragazzo dopo aver annuito. Rivolse uno sguardo spento all'Osiriano.
Ora anche lui aveva capito cosa cercava Rufus.
ANGOLO DI CHI PERDE LA COGNIZIONE DEL TEMPO
Tadaa, eccomi qua! Allora, si fanno più interessanti le cose? Chiedo scusa per l'assenza, ma questo caldo e i vuoti di memoria di cui soffro non aiutano :C
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto quanto è piaciuto a me scriverlo hehehe, buon proseguimento per le vostre vacanze, fate tanto mare anche per la sottoscritta che sta chiusa in casa a soffrire il caldo romano -.-''
A presto!
Lince
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro