Capitolo Due
La mattina seguente Nina si svegliò con un terribile mal di testa, si diresse quindi al bagno massaggiandosi i capelli e con le palpebre pesanti. Tentò di aprire la porta, ma non ci riuscì.
-Willow? Ci sei tu in bagno?-chiese prendendosi la testa fra le mani. Ma cos'è successo stanotte? Pensò, ed era certa di non avere bevuto alcolici la sera prima.
-Sì, non preoccuparti dieci minuti ed esco!-rispose la ragazza.
-Io non mi fiderei.-le disse Joy da dietro-Ci mette ore a prepararsi.-finì ridacchiando mentre scendeva in salotto. La bionda imprecò e decise di andare nel bagno dei ragazzi tanto, siamo tutti amici, che problema c'è? Si disse.
Entrò nel bagno e cominciò a sistemarsi i capelli allo specchio finché non intravide, metà fuori e metà sotto la maglietta, sulla clavicola qualcosa che sperava vivamente non fosse ciò che pensava. Abbassò leggermente la maglietta e urlò. Eddie, che era appena dietro la porta la spalancò irrompendo nel bagno.
-Che succede Nina!-gridò entrando, poi il suo sguardo si posò sul disegno sulla clavicola della ragazza e sbiancò.
-Oh cavolo...-disse indicandolo.
-Eddie...-disse mentre il panico montava dentro di lei.
-Nina, ti sei svegliata con il mal di testa stamattina?-le chiese mentre il respiro accelerava.
-Perché?-chiese lei allarmata.
-Guarda.-le disse sollevando la manica del pigiama a maniche corte. Nina impallidì: Eddie ce l'aveva nello stesso punto di Fabian due anni prima.
-Ho l'impressione che qualcuno sia tornato stanotte, ma io non ricordo nulla!- disse prendendosi la testa tra le mani mentre cercava di ricordare.
-Nina? Sei lì dentro? Ho sentito urlare!-disse Fabian da dietro la porta.
-Sì, sono qui Fabian! Non entrare!-disse lei sistemandosi i capelli.
-Ok, fino a che non capiamo cosa è successo, acqua in bocca con gli altri. Potrebbero finire coinvolti.-disse lei, Eddie annuì e così uscirono dal bagno. Eddie si sistemò la maglietta e lo stesso fece Nina. Fabian li vide e fece una faccia interrogativa.
-Voi due...eravate...-disse gesticolando con il dito.
-Che ci facevate in bagno insieme?-chiese Patricia con il suo tono inquisitore.
- È-è un segreto!-disse Nina tirandosi dietro Eddie.-Cosa ci inventiamo adesso?-chiese agitata.
-Aspetta...tra una settimana c'è il compleanno di Fabian, sì!-
-Una festa a sorpresa! Sei un genio Eddie!-disse abbracciandolo. Lui la abbracciò a sua volta sorridendo. Nina però, si sentiva malissimo all'idea di quel marchio incollato ala sua pelle ancora una volta; in cuor suo, sapeva che stavolta non poteva farcela.
-Ce la faremo Nina. Ce la faremo.-disse lui dopo che si erano staccati, tenendola per le braccia.
-Allora. Volete spiegarmi cosa succede?-chiese Patricia entrando nel salotto. I due si girarono verso di lei e, dopo averla avvicinata, le sussurrarono qualcosa all'orecchio. La rossa sorrise e annuì. Per un pelo. Pensò Eddie mentre sospirava sollevato.
Dopo che si furono preparati fecero la strada insieme verso scuola e, appena arrivarono, il preside Sweet li accolse annunciando di dover parlare a tutti gli studenti del quinto anno.
-Come sapete, oggi inizia l'ultimo anno in questa scuola per voi.-iniziò quando tutti gli studenti si erano radunati nella sala comune-Ci saranno gli esami, le iscrizioni al college, la consegna del diploma e anche...-si fermò per guardare gli studenti, specialmente quelli che alloggiavano in casa Anubis, negli occhi-regole più severe riguardo le assenze e i ritardi!- Tutti i Sibuna si guardarono negli occhi allarmati, stupiti ed anche un po' confusi.
-Quindi vi invito a prestare attenzione a non superare il limite concessovi e vi auguro un felice ultimo anno!-concluse per poi lasciare il palco.
-Edison, spero che tutti voi inquilini di casa Anubis abbiate afferrato l'ammonizione.-disse poi all'orecchio del figlio.
-Papà...È EDDIE!-disse l'Osiriano quasi urlandolo. Il padre gli rivolse un'occhiataccia stizzita e si diresse verso il suo ufficio. Quando la sala si fu liberata, il gruppo si sedette alle poltroncine e cominciarono a confabulare tra di loro.
-Scendiamo all'ora di pranzo?-disse Nina sorridendo.
-Mi sembra ovvio.-disse Jerome sorridendo a sua volta.
-Non avete sentito cosa ha detto Sweet? Scendiamo stanotte!-disse Fabian preoccupato.
-Sei sempre il solito! Io direi che a pranzo va benissimo!-disse Joy mentre dava a Fabian una pacca sul braccio facendo ridere tutti. Restarono a chiacchierare ancora per qualche minuto, fino a quando la campanella non suonò richiamandoli alla lezione. Quell'anno, era cominciato malissimo pensò Nina. Perché? Oh beh, la maledizione di Anubi incombeva ancora su di loro, molto probabilmente lasceranno la casa e tutti i suoi misteri in eredità ai loro figli, cosa poteva peggiorare le cose? Ah già, il simbolo "end" della coppa Ankh inciso sul muro accanto al simbolo dell'occhio di Horus!
Nina, non stressarti troppo, si risolverà tutto le scrisse Eddie su un bigliettino. Si erano seduti vicini per sostenersi a vicenda e per evitare di far vedere il marchio agli altri.
Eddie mi viene l'angoscia solo a pensare a questa situazione disastrosa! Non abbiamo neanche aperto il livello! Rispose lei con le lacrime agli occhi. Quella situazione la stava uccidendo. Scappò via dalla classe mentre cercava di trattenere le lacrime ed Eddie le corse dietro facendo segno all'insegnante di proseguire. Fabian e Patricia, che nel frattempo si erano alzati in piedi rimasero di sasso vedendo la reazione del biondo così impulsiva e così veloce nei confronti della bionda.
Non posso essere geloso di lui, vero? Non mi farebbe mai un torto simile! Pensò Fabian mentre l'insicurezza cresceva in lui.
Nina sta con Fabian! Lei e Eddie non possono farci questo! Pensò Patricia arrabbiata e smarrita, per la prima volta.
-Nina! Nina fermati!-cercò di richiamarla Eddie mentre la inseguiva nella sala comune.
-Quando arriverà la prima scossa Eddie? Tu lo sai? Beh perché io non lo so!-urlò lei tirandogli i pugni sul petto.
-Nina, ne usciremo insieme, siamo l'Osiriano e la Prescelta, no? Dovrà pur significare qualcosa!-le disse cercando di tranquillizzarla ripensando a ciò che probabilmente aveva passato mentre lui era ignaro di tutto.
-Io non voglio tutto questo! Non voglio uscirne perché non avrei nemmeno voluto entrarci!-gridò ancora-Non posso sopportare questa cosa di nuovo...-disse prima di lasciarsi andare mentre Eddie la abbracciava teneramente.
-Io ti aiuterò. Ti ho salvato la prima volta. E ti salverò anche adesso.-le disse poggiando la testa su quella di lei che si strinse ancora di più al suo petto.
-Dobbiamo proteggerci a vicenda Eddie. Non posso permetterti di rischiare la vita per me.-disse Nina attraverso il maglioncino della divisa di lui.
-Dobbiamo solo ricordare. Magari la casa ci aiuterà. E comunque per me è lo stesso. Non rischierai la vita per salvare me. Sei parte della mia anima, sento che c'è un legame profondo che ci unisce, starei malissimo se qualcuno ti sfiorasse anche solo con un dito.-disse lui lasciandosi andare a sua volta.
-La stessa cosa vale per me, ma se dovesse costringerci a fare qualcosa...-cercò di ipotizzare Nina, ma Eddie la fermò.
-Hey, hey!-le disse prima di staccarla dal suo petto senza però lasciarla andare-Finché non scopriamo cos'è o chi è, non credo succederà nulla.-le sorrise prima di asciugarle le lacrime che avevano rigato il suo viso.
-Grazie. Ti voglio bene Eddie.-disse Nina timidamente.
-Anche io te ne voglio.-rispose lui sorridendo mentre la campanella suonava. Fabian e Patricia non ci misero molto a fiondarsi nella sala per trovarli mentre Eddie asciugava le lacrime dal volto della bionda mentre sorrideva.
-Qualcuno vuole spiegarmi cosa succede?-chiese Patricia minacciosa e arrabbiata. Fabian non si pronunciò, ma il suo sguardo faceva trasparire le sue emozioni.
-Tranquilla Yacker. Stavamo chiacchierando a lezione e Nina ha avuto un crollo emotivo. All'improvviso si è bloccata ed ha spalancato gli occhi, poi ha cominciato a piangere ed è corsa via.- il viso di entrambi si addolcì leggermente.
-Oh...Io...scusa Nina. Come ti senti?-chiese Patricia mentre Fabian si malediva per aver dubitato ancora una volta di Eddie e soprattutto della sua ragazza.
-Fortunatamente, ho un Osiriano fantastico.-disse facendogli l'occhiolino mentre si dirigeva agli armadietti lasciando Eddie sorridente e soddisfatto, Fabian confuso e Patricia interdetta.
-Pff, e l'anno scorso si è inventata che non potevamo stare vicini.-disse Eddie sorridendo mentre la raggiungeva.
All'ora di pranzo, i ragazzi si riunirono di nuovo e formarono le squadre, ovviamene non prima di aver chiesto a Nina se si sentiva bene.
I due leader scelsero i gruppi che erano composti da: Alfie, Fabian e Joy alla libreria segreta per proteggere l'entrata; Patricia e Jerome in cima alle scale per controllare i movimenti ed infine Eddie, Nina e KT nei sotterranei per aprire il portone.
-L'intera discendenza non serve più, posso ipotizzare che ora possiamo dividerci.-aveva detto Nina per giustificare i gruppi divisi. Ogni capitano della squadra aveva con sé il walkie-talkie e, dopo aver stabilito codici e frequenze, si separarono per la missione.
-Hai con te il medaglione?-chiese Eddie a Nina in tono apprensivo.
-Dovresti sapere che non me ne separo mai.-disse lei con tono ovvio facendo quello sguardo semi malizioso che Eddie trovava fantastico.
-Ok. Andiamo.-disse Nina una volta dentro la libreria segreta. Eddie annuì, quindi si diressero all'entrata del tunnel insieme a KT.
Una volta dentro, Nina andò dritta al muro a sinistra per vedere se la sua idea era giusta e quando il medaglione fece contatto con il simbolo dell'occhio, ci fu un attimo di silenzio, poi i meccanismi cominciarono a scattare ed il portone si aprì scricchiolando mentre esultavano. Non appena il passaggio si aprì, i tre lo sorpassarono e si ritrovarono davanti ad un percorso fatto di mattonelle dove sopra c'erano disegnati dei geroglifici.
-Ok, questa è roba da Fabian.-asserì Eddie prendendo il cellulare dalla tasca.
-Che fai?-chiese Nina curiosa.
-Scatto delle foto. Così il nostro cervellone potrà darsi da fare.-rispose lui ridacchiando. Nina lo spintonò scherzosamente mentre KT ridacchiava.
Tornarono su e raccontarono tutto agli altri prima di correre a scuola per terminare la giornata scolastica. E quando finalmente suonò la campanella dell'ultima ora i Sibuna tornarono insieme a casa Anubis chiacchierando animatamente. Si rintanarono, quindi, tutti in camera di Joy e KT per parlare delle mattonelle, fino a quando Nina non trascinò Eddie in soffitta.
-Questo è il luogo che mi ha parlato di più, perciò vediamo se funziona.-disse Nina a Eddie lui annuì e cominciò a toccare alcune cose, ma ad un certo punto, una scossa nel punto del marchio lo fece irrigidire e cadere a terra svenuto.
-Eddie!-aveva gridato Nina prima di subire la stessa sorte.
Il luogo era scuro, filtrava poca luce e mentre camminava sempre più veloce aveva la sensazione di non essere solo là sotto. Si guardò indietro, ma si scontrò con qualcuno.
-Nina!-disse felice di vederla in quel tunnel così scuro. Ad un tratto però, una specie di fumo nero divampò dal terreno fino a far mostrare una figura maschile dagli occhi pericolosamente azzurri ed il fisico slanciato.
-No, non può essere!-gridò Nina quando lo vide-Rufus!- L'uomo in questione rise malvagiamente.
-Non essere troppo sorpresa di vedermi, prescelta.-disse con una voce a metà tra quella maschile e quella femminile.
-Ma...quella è Senkhara! La voce con cui parli è anche la sua!-esclamò Nina più spaventata che mai.
-Già...posso solo dire che abbiamo avuto entrambi ciò che desideravamo, ma in un altro posto.-disse lui con quella voce inquietante.
-Adesso governate gli inferi...-disse Eddie pensieroso.
-È sveglio il ragazzo, mi piace.-disse sorridendo. Nina tentò di indietreggiare, ma Rufus con un balzo la afferrò per la spalla.
-Dove credi di andare ragazzina?-disse prima di attivare uno dei poteri di Senkhara per lasciare un marchio sulla clavicola della bionda facendola svenire.
-NINA!-gridò Eddie e Rufus prese anche lui per un braccio e, prima di lasciare il marchio anche su di lui, gli disse minaccioso:
-Trovatele per me, e non vi succederà nulla. Ribellatevi e ne pagherete le conseguenze. Anche con la vostra vita!- Lo marchiò e sparì lasciando dietro di sé l'eco di una risata malvagia.
Il ragazzo si svegliò di colpo.
-Nina...-sussurrò Eddie ancora scosso-Nina?-chiese mentre si alzava a sedere, ma lei era stesa per terra accanto al letto.
-Nina!-gridò lui scuotendola più che poteva.
Ma lei non si svegliava.
Era lì.
Immobile.
ANGOLO DELLA STUDENTESSA CHE A MAGGIO DEVE FARSI CORAGGIO
Come promesso, ecco il capitolo settimanale, più o meno puntuale. Fortuna che lo avevo già pronto, altrimenti sarei sparita di nuovo ^-^''
Evidentemente i professori non hanno la concezione del tempo, visto che si riducono sempre all'ultimo, miseriaccia.
Comunque! non siamo qui per parlare dei miei problemi, che ne pensate del capitolo, voi pochi superstiti? Personalmente non credo che sia uno dei miei migliori, a volte ho l'impressione che stia buttando questa storia troppo in caciara...ma così è e così rimane, colpi di scena in arrivo prossimamente!
A presto, mi auguro
Lince
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