Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo Dodici

-Tu eri il fantasma di "riaccendete la luce"?! - Esclamò indignata Mara, inveendo contro Patricia - Mi hai spaventata a morte e per un momento ci ho creduto veramente ai fantasmi! -

-Mara, te lo stiamo spiegando da mezz'ora. Senkhara, il suo fantasma, è reale quanto questo tavolo. Possiamo procedere? C'è ancora molto da dire. - Sospirò Fabian cercando di fermare sul nascere la lite tra le due ragazze, per poter concludere l'agonia di quel racconto estenuante che riportava alla luce vecchie ferite mai del tutto rimarginate.

-Ma non ha senso! - Protestò lei, vicina alla crisi isterica.

-Mara, andiamo, non deve avere senso. Sono fantasmi. Esistono. - La ragazza rimase esterrefatta dal commento di Amber e si ritrovò senza parole per far fronte a cose che andavano ben oltre la scienza razionale.

-Se ti ricordi, l'avevamo anche fotografata. Non ci sono prove più schiaccianti di quella. - Lei finalmente mollò l'osso e si rassegnò a tutte le assurdità che erano saltate fuori nelle due ore appena trascorse. Finalmente si spiegavano tante cose: dall'ossessione di Patricia per la scomparsa di Joy, i terremoti che colpivano solo casa loro, gli inseguimenti gatto e topo con Victor, le costanti sparizioni di quasi tutti durante la notte e molto altro. Le sorprese non erano finite, visto il racconto dell'anno appena passato in cui i compagni le spiegarono il motivo del vuoto di memoria dell'intero collegio, a seguito del quale tutti si erano risvegliati nel caos totale che aveva spinto Sweet a rispedirli tutti a casa per cinque giorni.

-Frobisher. Morto, resuscitato, invecchiato. Dopo quasi un secolo. Sento arrivare un aneurisma. - Niente, niente, poteva competere con quelle rivelazioni paranormali e sovrannaturali.

-Siete diretti discendenti degli Dei? - Domandò Willow, rimasta in silenzio fino a quel momento.

-Investiti di potere dagli dei, siamo discendenti degli alti sacerdoti. - Le rispose Nina abbozzando un sorriso; non poté fare a meno di pensare che tutto il male che aveva passato l'avrebbe risparmiata se solo fosse nata alle sette di sera.

-E KT è discendente di Frobisher stesso. -

-Che cosa?! - Sbottò di nuovo Mara, ormai in balia dell'assurdo.

-Sono la sua bisnipote. - Rispose la ragazza in questione, leggermente imbarazzata. Gli altri si susseguirono a turno nel raccontare ogni minimo dettaglio degli anni passati, che poteva essere sfuggito al narratore principale, Fabian, assistito da Nina e Amber, gli originali.

-Quindi il gruppo che avete formato sarebbe "Sibuna"? - Domandò ancora la ragazza, massaggiando le tempie, l'espressione del volto contratta e sofferente.

-Anubis al contrario, non c'è di che. -

-C'ero arrivata, grazie Amber. - Le conversazioni proseguirono, fino al presente e a quel punto le cose si fecero complicate. Eddie e Nina dovettero destreggiarsi tra l'occultamento delle verità su Rufus e le reali informazioni utili per fornire il quadro generale alle ultime arrivate. La Prescelta non si sentiva così entusiasta all'idea che anche loro fossero a conoscenza del segreto di quell'anno, le metteva inutilmente in pericolo, ma purtroppo non c'era stata scelta. Alfie, Joy e KT invece si scambiarono occhiate eloquenti, realizzando il fatto che fosse giunto il momento di tirare le somme e richiamare all'ordine tutti gli altri. Mancava ormai una pietra al completamento della missione e nessuno poteva immaginare cosa avesse in mente l'Osiriano bandito negli inferi.

-Ho una domanda riguardo queste pietre. - Willow prese parola, dopo che ognuno di loro aveva terminato il racconto delle vicissitudini fino al presente. -Se ne avevate già una, questo significa che il percorso si concluderà con la prossima? E perché le pietre sono quattro e non tre? -

-Il livello nasconde le tre pietre fondamentali, Passato, Presente e Futuro. La quarta, donatami da Sarah, è la pietra del Futuro Possibile. Mostra linee temporali che non sono consolidate, ma che potrebbero avverarsi a seconda della scelta che si prende. La pietra del Futuro invece mostra ciò che accadrà senza ombra di dubbio o possibilità di cambiamento. - Le rispose Nina, fornendole la stessa spiegazione che le aveva dato il nonno di KT durante il suo addestramento. La domanda sulla fine del percorso, però, le ricordò la realtà assieme alla preoccupazione che cresceva a dismisura provocandole una sensazione di disagio - specialmente se pensava all'impazienza di Rufus, certamente in aumento.

Quando la sera scese, Mara e Willow si ritirarono nella propria stanza subito dopo cena, conversando tra di loro sull'assurdità delle cose apprese durante la giornata, per poi abbandonarsi al sonno - ignare che sarebbero state immediatamente richiamate all'attività cerebrale.

-Benvenute. - Annunciò Alfie, accogliendo loro due, Amber, Patricia, Jerome e Fabian in uno strano spazio vuoto e infinito. Joy e KT sedevano alle sue spalle sulle uniche cose presenti in quello strano sogno. - Siete coscienti, questa è la nostra stanza sognante e vi abbiamo richiamato perché è arrivato il momento di parlare seriamente di quello che sta succedendo. - I volti confusi di tutti circondarono i tre, che li invitarono ad accomodarsi su quello che era ormai un salotto allargato per ospitare i membri al completo.

-Che significa tutto questo? - Domandò Patricia, guardandosi intorno senza poter carpire alcun particolare dell'assoluto nulla che la circondava - E quello è un distributore di biscotti? -

-Perché la prima cosa che commentano è proprio quella? - Si chiese Alfie, alzando gli occhi al cielo - Questo significa che è il momento che voi tutti sappiate del nostro vero nemico. Sovrana? Vuole raggiungerci in stanza? - Appena Senkhara fece il suo ingresso teatrale tra i presenti, Mara cacciò un urlo e si aggrappò ai primi due che trovò disponibili; Jerome e Fabian trattennero un sorriso e la invitarono a tranquillizzarsi, anche se il secondo era piuttosto confuso e stupito.

-Che ci fa lei qui? Non era stata...-

-Bandita negli inferi con Rufus? Sì. Fate due calcoli e arrivateci.- Il nuovo leader della "resistenza" lo interruppe e lanciò l'amo a tutti gli altri, attendendo con pazienza che l'informazione fosse processata dai partecipanti alla riunione.

-No...- Mormorò Amber, impallidendo davanti alla terribile rivelazione.

-Sono abbastanza nuova a tutto, ma questo significa che Rufus è tornato? Di nuovo? Con i poteri del fantasma?! - Mara pensò tra sé che l'infarto fosse più vicino che mai.

-Bada alle tue parole, sciocca mortale! - Protestò la donna, ma fu largamente ignorata.

-Merda! - Esclamò Patricia, prima che i tre cominciassero a svelare ogni segreto dei Prescelti, intrappolati da una schiavitù sovrannaturale. Ogni cosa fu mostrata in dettagli atroci: i numerosi marchi di Nina, i sogni di Eddie, le testimonianze della Sovrana, che sparì da lì a poco per timore che l'uomo potesse interferire.

-Questa è lei? - Chiese Fabian, prendendo in mano la foto del corpo della sua ragazza, costellato di segni neri, scosso da tremori e tristezza infinita. - Avrei dovuto accorgermi che c'era qualcosa di strano, avrei dovuto capirlo. - Si passò le mani tra i capelli e si disperò senza trattenere le lacrime.

-Ci siamo. - Affermò Joy, sistemandosi sulla poltrona, mentre le lacrime del ragazzo scorrevano anche sul suo viso.

-Che succede? -

-L'ultima cosa che manca da dirvi. Il livello mi ha dato dei poteri, sono empatica e percepisco come mie tutte le emozioni che provate. -

-Oddio. - Dopo una prima realizzazione Patricia fece una pausa - Oddio! - Esclamò poi, dopo aver compreso appieno cosa quello significasse.

-Già. - Commentò la ragazza, asciugandosi le guance.

-Devo svegliarmi, scusate ragazzi. - Amber sparì così velocemente come aveva pronunciato le parole e aprì gli occhi di scatto, nella stanza in cui alloggiava assieme a Patricia e Nina. Si avvicinò a quest'ultima, scostando le coperte e poi la manica del pigiama. Non avrebbe voluto crederci e invece i marchi della maledizione erano tutti lì e le ricoprivano la pelle di terribile inchiostro nero. La ragazza scoppiò in un pianto disperato e si accasciò accanto al letto, poggiando la testa sulla mano dell'amica addormentata e ignara. Il terrore più grande che avevano provato insieme era tornato, peggiore della prima volta e più minaccioso. Senkhara non li aveva mai torturati in questo modo, non aveva mai attivamente attentato alla vita di uno di loro; li aveva spaventati a morte, certo, ma azioni così avventate non le erano mai passate per la mente. Ora invece si giocava in territorio nemico: completamente diverso, ostile, arido e tremendamente pericoloso.

-Amber? - La voce confusa e assonnata della ragazza la risvegliò da suoi pensieri, poco prima di accorgersi di avere il braccio scoperto e sospirare spaventata. - Cos'hai visto?! - Quasi gridò, mentre abbassava di scatto la manica e si alzava a sedere; l'altra la guardò con espressione affranta e distrutta.

-Hai diverse cose da spiegarmi. - Mormorò, asciugandosi le lacrime nello stesso momento in cui scoppiarono quelle di Nina.

-No. No, no, no! Non dovevi scoprirlo, lui ti ucciderà. - Il pianto disperato trascinò di nuovo Amber, che però si fece forza e la abbracciò.

-Ti aiuterò. Prenderemo le pietre e sarai libera. -

-Più siamo, meglio è! - Esclamò Rufus, facendo il suo ingresso in stanza.

-No, Amber scappa! - Nina cercò di allontanarla e mandarla via, ma la bionda rimase piantata sul posto e, anzi, allungò le braccia verso l'uomo in attesa del suo destino.

-Che nobile gesto. - Commentò avvicinandosi alla ragazza, ignorando le suppliche disperate della Prescelta, che avrebbero svegliato anche Patricia se lei non fosse stata ancora impegnata nella stanza sognante - Ora che sai, ti è proibito fiatare con il gruppetto di giustizieri, altrimenti ti farò vivere in un incubo perenne. Ti è proibito mostrare i tuoi marchi a coloro che non ne possiedono, pena la vita. - Le disse mentre afferrava entrambi gli avambracci, per poi marchiarla dolorosamente. Amber era cosciente del fatto che non le sarebbe stato più concesso entrare nella stanza sognante, per evitare di mettere in pericolo tutti, ma l'avrebbe rifatto altre cento volte pur di non far sentire ancora Nina sola. Non si spiegava come mai nessuno degli altri avesse tentato di smascherare la farsa, pur sapendo quanto isolati dovevano sentirsi i due prescelti; non capiva la crudeltà di volerli aiutare, lasciandoli comunque al loro destino di tortura e minacce, guardando e studiando ogni cosa da una distanza di sicurezza. Non era mai stato così, avevano sempre affrontato tutto insieme in qualsiasi circostanza, bella o brutta che fosse. Lei non avrebbe mai voltato le spalle a Eddie e Nina in questo modo, non finché le restava fiato in corpo e sangue nelle vene.

-Sei un'incosciente. - Sussurrò Nina, riaccogliendo la ragazza tra le sue braccia una volta che l'uomo se ne fu andato.

-Sono io o fa più male dell'ultima volta? - Domandò l'altra, trovandosi in difficoltà a ricambiare l'abbraccio per via del bruciore infernale sulla sua pelle.

- Fa terribilmente male. - Rispose la Prescelta, invitando Amber a scendere in cucina per mettere un po' di ghiaccio sulle ferite fresche. A quel punto, le raccontò ogni cosa che anche il gruppo aveva scoperto, rivelando nuovi, piccoli, macabri dettagli della loro situazione con Rufus; Nina si fece coraggio e riuscì anche a confessare di aver fatto in modo che Alfie affrontasse la sua prova pur non volendolo, per salvare la sanità mentale e i sogni di Eddie.

-Non devi sentirti in colpa. Siete stretti tra incudine e martello, hai dovuto prendere scelte difficili. - La confortò l'amica, mentre lei posava una busta di verdure congelate sui volti dello sciacallo.

-Non avrei mai voluto che si arrivasse a questo, credimi. -

-Ehi. L'abbiamo vissuto insieme la prima volta, ti credo eccome. Non sarai più sola, è una promessa. - Nina la ringraziò profondamente, poi entrambe rientrarono in stanza e si coricarono a letto per poter riposare in quelle ultime ore di notte che restavano. Quando Amber tornò a dormire, riuscì chiaramente a sentire il richiamo della stanza sognante, ma schermò la sua mente dall'invito e rimase fuori da tutte le altre conversazioni e pianificazioni inutili che si stavano tenendo nel luogo sicuro e lontano dai problemi reali delle due vittime del demonio incarnato che era diventato Rufus Zeno. Inviò un'ondata di sdegno in risposta, incerta se Joy sarebbe stata in grado di percepirla, poi scivolò nei sogni che per quella notte restarono pacifici.

La mattina seguente le due furono le ultime a svegliarsi, lanciandosi un'occhiata complice da un letto all'altro; si fecero forza a vicenda e scesero in bagno a prepararsi per la giornata, stratificando il più possibile gli indumenti.

-Ti prego, fai molta attenzione a quello che si scopre, non vogliamo coinvolgere nessun altro. - Si raccomandò la Prescelta, prima di correre a intercettare Eddie per informarlo dei nuovi risvolti della situazione. Amber giurò di aver sentito un "che cosa?!" provenire a gran voce dal piano di sotto e infatti, appena stava per varcare la soglia del salotto, l'uragano Eddie la travolse e la trascinò fuori di casa, seguito da un'ormai sconsolata Nina. Il ragazzo sollevò velocemente le maniche dell'amica, scoprendo i due segni lasciati dal suo carnefice; cadde in ginocchio a terra e sospirò sconfitto, rimettendo l'indumento al suo posto per evitare altri incidenti.

-Sei dei nostri, dunque. -

-Niente che io non abbia già affrontato, tranquillo. - Cercò di sembrare spavalda, ma nel profondo era piuttosto spaventata, anche perché poteva ancora sentire un lieve bruciore e formicolio sottopelle.

-Siete un amabile gruppetto, ma ormai siamo alla fine della corsa. Portatemi la quarta pietra entro la fine della settimana e non sarò costretto ad adottare misure spiacevoli. - Affermò Rufus, materializzandosi davanti ai tre; dapprima sembrò rivolgersi solo ai Prescelti, ma al termine della frase spostò lo sguardo verso Amber in modo piuttosto eloquente, che fece capire a tutti che marchiare qualcun altro era sempre stato parte del piano. Lui stava solo aspettando l'occasione giusta.












***

Beatevi della mia procrastinazione e forse questa storia la finiamo per davvero. A presto.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro