-pronto- rispose una voce sonnacchiosa.
-sono Tony.
-Tony chi?
Pensò avesse dimenticato chi fosse.
Gli accenò una strofa di "where did you sleep last night".
-oh Tony, come ho fatto a non riconoscerti.
-ci ho pensato a quella storia di suonare e...
-questa sera alle nove al "Calcutta", porta la chitarra.
-sarò lì.
Quella sera iniziò a prepararsi un'ora prima.
Ma ogni volta che si specchiava, trovava un particolare che non andava.
Un quarto d'ora prima dell'appuntamento, si ritrovò a sfrecciare con la bici per le vie del centro.
Alle nove e un quarto, stava legando la
Bici al palo.
Entrò nel locale con ancora l'affanno.
L'agente non era lì.
Disperato dall'idea di aver mancato l'appuntamento si appoggiò al bancone.
-tony.
-cesare- stava per partire con le scuse quando venne interrotto.
-scusami, mi sono attardato, parlavo con un agente discografico. Robe serie- gli strizzò l'occhio destro.
-nessun problema- il suo cuore smise di battere all'impazzata.
-accomodiamoci.