Day 2 (continuo)
"Cal, mettiti il cappotto." Sussurrò Ashton, svegliando Calum da un'altra dormita.
"Mi stai prendendo in giro." Si lamentò Calum facendogli capire, ma senza aprire ancora gli occhi.
"Stiamo per fare un'avventura delle due di notte, amico mio, e fa un po' freddino. Metti il cappotto o congela."
Calum si sedette spazzando dagli occhi il sonno che gli era stato privato, e si alzò dal letto. Scrutò la stanza di Ashton, vedendo la luna brillare attraverso le tende bianche. Vagò senza meta per un momento, cercando il suo cappotto, prima che gli venisse lanciato addosso.
"Sei indifeso di mattina." Ashton rise.
"Sei notturno o cosa?"
"Zitto e mettiti il giacchetto."
Calum si infilò il cappotto e prese il suo telefono dal comodino, facendo un appunto mentale di chiamare sua madre, dal momento che sono due giorni che non ci parla.
Ashton allacciò le sue dita con la mano di Calum e trascinò il giovane intontito giù per le scale, ma in modo da non fare rumore. Sua madre non dormiva abbastanza, e svegliarla non l'avrebbe esattamente resa felice.
"Perché lo stai facendo?" Piagnucolò Calum una volta usciti dalla porta principale.
"Perché oggi non abbiamo fatto niente."
"Era questo il tuo piano, perché non so se approvo."
"No, stavo andando a dormire e mi è venuta in mente un'idea. Perché non portarti in un posto diverso dove dormire?" Ashton si strinse nelle spalle entrando in macchina. Calum riunì le loro mani, guardando Ashton inserire le chiavi nell'accensione. La macchina rombò e presto si stavano muovendo dalla stradina nella strada vuota.
"Non hai mai risposto alla mia domanda." Disse Calum.
Ashton guardò Calum per rispondere. "Quale era?" Si rifocalizzò sulla strada.
"Sei notturno?"
Ashton ridacchiò. "Non dormo molto, davvero. Non tanto quanto facevo quando ero piccolo."
"Perché?" Calum sfregò il pollice sulla mano di Ashton.
"Non sono sicuro ci sia una ragione. Forse ho paura di perdermi qualcosa." Scherzò lui.
Calum si strinse nelle spalle e guardò fuori dal finestrino. Buio, buio, buio e oh guarda- altro buio.
"Fuori è buio."
"No merda, Sherlock."
"Ci siamo giààààà?" Chiese Calum, tralasciando quanto fosse stanco.
"Abbiamo già parcheggiato?"
"No."
"E no."
"Rompi scatole." Borbottò Calum grattandosi la testa.
"Ci siamo." Disse Ashton dopo qualche minuto. Scesero dalla macchina e si incamminarono verso il bosco. Calum si guardò intorno - forse per distinguere qualcosa e dire qualcosa. Ma era tutto verde, poteva vederlo dalla luce della luna. Cespugli, alberelli, e perfino dei fiori arancioni spuntavano fuori dal verde. "Allora..." disse Calum, aspettando una spiegazione da Ashton.
"Oh, beh, ho immaginato che saremmo potuti stare qua." Si strinse nelle spalle, tenendo, nell'altro braccio, delle coperte piegate.
"Qui?"
"Non necessariamente qui, più tipo trenta piedi su una cosa altra duecento."
"Ti aspetti che io dorma sul bordo di una collina?" Disse Calum scioccato.
"Noi non dobbiamo dormire..." si affievolì Ashton con un ghigno diabolico.
"E Michael ha detto che la farina era eccentrica." Rise Calum.
"Il sesso su una collina è il migliore." Urlò Ashton in faccia a Calum. Calum corse tra i cespugli e si fermò bruscamente appena raggiunse il bordo.
"Wow." Calum respirò, guardando oltre la collina. Lui poteva vedere per miglia le montagne rosse, che sono alte e basse, e la sensazione esilarante che provò essendo così in alto era irremovibile.
"La vera vista è qui, Calum, ora se puoi per favore togli gli occhi dalla natura e fottermi potrebbe essere fantastico, grazie." Sbuffò Ashton.
Calum si girò, fissando stupito ciò che lo circondava. Ai suoi occhi marroni presto incontrarono quelli nocciola e i due ragazzi si guardarono con dei grosso sorrisi.
Tornò da Ashton, abbassandosi per un bacio poi si mosse più a sud piantando le sue labbra sul suo collo.
"C-Cal..."
"Hmmm."
"Calum," provò ancora.
"Basta combatterlo." Sussurrò Calum, succhiando dolcemente la pelle soffice del collo di Ashton. Il ragazzo più grande gemette profondamente, quasi non sentito da nessuno se non da sé stesso, sentendo le mani di Calum posizionarsi sulla sua vita e avvicinandolo tirandolo dalla maglietta.
Prima che potessero passare cinque minuti, entrambi i ragazzi erano senza maglietta e ansimanti. Calum spinse Ashton su una coperta vicino ad un albero, il chiarore di luna illuminava perfettamente i due ragazzi che erano ignari di quanto erano belli senza maglia sotto la pallida luna. Loro continuarono a baciarsi sul terreno, ignorando totalmente quanto ridicolo gli sarebbe sembrato il mondo in qualche anno.
"Ash?"
"Tu-... Io-..."
Ashton provava a dire qualcosa, ma falliva ogni volta che Calum trovava un nuovo posto dove attaccare le sue labbra meravigliose. Lui baciava, leccava e succhiava parti dell'addome angelicamente scolpito di Ashton, eccitandosi probabilmente tanto quanto il corpo tremante sotto di lui. Il vero divertimento cominciò quando raggiunse il bordo dei jeans di Ashton.
"Che vuoi, Ashton?"
La voce profonda di Calum spostò gli interruttori su 'on' in tutto Ashton, dentro e fuori.
"Voglio fottutamente che ti rivesti e mi porti via da questa collina." Gemette Ashton, il sarcasmo nelle sue parole si capì dai gemiti e il balbettii frustrati.
"Cavolo, Ash, un 'succhiami' sarebbe andato bene." Il più piccolo sorrise, facendo scorrere le dita sulla cucitura dei jeans di Ashton, ridacchiando a come lui si contorceva sotto alle sue dita.
"Per favore, Calum, ho bisogno di... te ne-"
"In cosa, Ashton? Nelle tue braccia?" Calum si mosse sulle cosce di Ashton, la sua erezione che si scontrava con il ragazzo dai capelli color caramello. "Già qui, tesoro."
Ashton ringhiò, stringendo i denti appena le dita di Calum si infilarono sotto il bottone e la zip, sfregando il rigonfiamento, "Dio Calum... per favore!"
Il modo in cui la voce di Ashton era debole, bisognosa e vulnerabile mise il suo cuore sulle sue mani. Il fatto di essere quello che faceva pregare Ashton per dargli sollievo era la miglior cosa che Calum avrebbe potuto immaginare.
Cal cedette finalmente, non volendosi più torturare.
Tolse i pantaloni ad Ashton, sentendo un chiaro sospiro di sollievo dai jeans stretti. I jeans del ragazzo moro presto incontrarono i suoi, e cominciò a scontrare la sua parte bassa contro quella di Ashton, lo scontrarsi delle loro intimità li spinse entrambi vicino all'estasi.
"C-Cal... Sbrigati..."
Calum si sfilò i suoi boxer neri prima di sfilare lentamente i Calvin Klein del suo amante e guardando l'ingannevolmente piccolo rigonfiamento che si rivelò piuttosto in un grande membro. Si morse il labbro eccitato, prendendo il controllo e avvolgendo le sue dita attorno ad Ashton.
"C-azzo!" Sibilò Ashton.
"C- così hot, Ash..."
Calum lentamente mosse il diciannovenne, cercando di prepararlo per il possibile dolore che avrebbe provato. Lui lubrificò il suo membro con il sottile liquido che già fuoriusciva dalla sua punta.
"Pronto, Ash, piccolo?"
Ashton annuì furiosamente, la mascella serrata da quanto piacere stava già provando. Lui scivolò dentro lentamente, facendo del suo meglio per non gemere al nuovo calore attorno alla sua lunghezza pulsante.
"P-più v-ve-veloce..." sussurrò Ashton.
Calum velocemente cambiò i suoi movimenti in spinte più pesanti, adorando come Ashton, il suo amante, si sentiva attorno a lui. "Dio, Ash..."
"Cal, c-azzo. Calum Cazzo cazzocazzoCAzzo." Piagnucolò Ashton per come faceva male ma al tempo stesso lo faceva sentire bene.
"A-sh..."
Altre due spinte, altri due gemiti, ed entrambi vennero. Calum uscì e collassò su Ashton, scivolando un po' a causa del liquido che ricopre il suo petto. Non poteva esserne infastidito. Per lui, aveva appena fatto l'amore con la persona più importante con cui aveva parlato in tutta la sua vita.
"Abbiamo appena fatto sesso su una collina?" Ashton ruppe il silenzio, ancora senza fiato.
Calum appoggiò la testa nell'arco del collo del ragazzo più grande e annuì. "Sì. Mi è piaciuto, a te?"
"Ehhhhhh." Disse Ashton, infastidendo il più piccolo.
"Non fare il coglione, Irwin, non voglio aver dato la mia verginità ad un coglione."
"Ed io non voglio essere quel coglione che ha preso la tua verginità su quella collina quella volta." Ashton ridacchiò, dando dei colpetti sulla schiena di Calum.
"Non credo che lo sarai." Decise Calum, il suo respiro si regolarizzò e si addormentò.
___
Aggiornamenti più frequenti! Con i Cashton che sporcellano hahaha
Tanti auguri a @radjohead!!!!
-Francesca
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro