Ingoiai i sedimenti in fondo alla tazza di caffè. Posai il bicchiere e gemetti non appena lessi '7:10' sulla mia sveglia.

Non ho dormito la scorsa notte. Mi sono riempito di caffeina, dal momento che sono rimasto sveglio tutta la notte a pianificare cosa dirò oggi a Calum. Cosa dirò quando finalmente vedrò la sua bellissima faccia per la prima volta dopo giorni. Quando sentirò il suo profumo, terrò la sua mano e bacerò la sua guancia. Dovrà essere speciale.

Mi alzai in piedi e andai verso l'armadio, prendendo un paio di skinny jeans neri e la mia maglietta con Jimi Hendrix. Mi infilai i vestiti e andai in bagno. Mi sistemai i capelli (cioè ci passai le dita in mezzo) e mi lavai i denti.

Lasciai la mia stanza ed entrai in cucina dove stava mia madre, leggendo il giornale e bevendo del caffè. I suoi occhi si alzarono dal giornale, mentre poggiava la sua tazza sul tavolo.

"'Giorno, Ashy." Salutò lei lasciandomi un baio in testa. Sorrisi e aprii il frigorifero, cercando qualcosa da mangiare.

"La colazione è sul tavolo." Disse lei riprendendo il giornale.

"Grazie, mamma." Mi sedetti a tavola e guardai alla tazza di latte e cereali.

"Posso prendere la macchina oggi?" dissi masticando.

"Certo. Per cosa?"

"Mi vedo con Calum oggi." Spiegai.

Annuì approvando. "Ah, finalmente il mio primogenito si è fatto di crescere il paio di palle di cui aveva bisogno. Buona fortuna e buona giornata!" Alzai gli occhi al cielo e lei rise prima di mettere la sua tazza nel lavandino, i piedi che facevano rumore contro il parquet, probabilmente stava andando a farsi una doccia.

Mi alzai, lasciando la ciotola ancora piena e presi le chiavi della macchina dall'isola. Corsi fuori dal portone, urlando che stavo uscendo e aprii la macchina. Il sole mi batteva addosso, facendomi già iniziare a sudare.

Entrai in macchina, i sedili in pelle mi fecero saltare per il caldo e la accesi. Il motore scoppiettò prima di spegnersi per bene. Tolsi la chiave per reinserirla subito dopo. Il motore girò prima di fermarsi nuovamente.

"No no no no, no, non sta succedendo, non oggi, non adesso." Sbattei la mano contro il volante.

Provai ancora una volta senza successo. "FOTTUTO INFERNO STUPIDO FOTTUTA MACCHINA, CAZZO, CAZZO!"

Appoggiai la testa sul volante, lasciandola contro il materiale bollente.

Iniziai a pensare. Non abbiamo una macchina al momento. L'hotel di Calum è dall'altra parte della città. Come minimo suderei da far schifo se facessi la strada a piedi.

Ci dovevano essere almeno 37 gradi là fuori.

Iniziai a guardare il lato positivo quando sentii un aereo in volo sopra di me.

Sollevando un sopracciglio, presi il telefono dalla tasca per vedere dove fosse l'aereoporto più vicino. Uscì fuori che distava solo dieci minuti a piedi da casa mia.

Cominciai a concepire un piano mentre cercavo il numero di un fioraio.