"Allora, caro Calum, questo è il giorno 1 dei 13 giorni della nostra super vacanza! Non ho programmato assolutamente nulla! Qualche idea?" Cinguettò Ashton, camminando all'indietro per guardare in faccia il ragazzo dai capelli corvini.

Cal si guardò attorno - il marciapiede sotto di lui, il verde spelndente del parco di fianco a lui, il ragazzo attraente di fronte a lui. Non gli venne in mente niente. "Uh, non sono molto sicuro, potremmo fare un pic-nic o qualcosa?"

"No-ia!" Disse Ashton quasi inciampando sui suoi piedi.

"Sai? Dovresti proprio smetterla di camminare all'indietro... potresti morire o giù di lì." Lo avvisò Calum.

"Potresti morire o giù di lì." Lo imitò Ashton, facendo la cosa della mano chiacchierona.

Calum roteò gli occhi. "Sai? Eri molto più dolce nelle tue lettere"

"Sai? E tu eri molto più simpatico nelle tue lettere. Beh Calum, se fossi stato così scontroso nelle lettere, avresti continuato a parlarmi?" Chiese Ashton, aggiustandosi la bandana sulla testa.

"Probabilmente no."

"Ahh, vedi, ora sei emotivamente attaccato a me e non puoi abbandonarmi."

"Sei una merdina arrogante, no?" Concluse Calum, incrociando le braccia sulla canottiera che gli metteva in mostra i muscoli.

"A chi hai dato della merdina?" Chiese Ashton, rendendo volontariamente la voce più profonda, stendendo le braccia.

Calum fece il distaccato, anche se voleva dargli un pugno in faccia.

"Vedi qualcun'altro in giro che potrei chiamare merdina?" Era vero, non c'era nessun altro in zona. Sembrava una città fantasma.

"Te stesso, forse" disse Ashton alzando le spalle.

"Seriamente pensi che mi insulterei da solo?" Chiese Calum, svoltando all'angolo.

Calum si girò per guardare oltre la sua spalla, quando venne spinto contro il muro di mattoni rossi. La parete di un forno, per essere precisi. Guardò per capire chi fosse il colpevole, quando vide Ashton sogghignare, non appena lo aveva attaccato al muro.

"Chi è la merdina ora?"

"Ancora tu. Sei tipo, 5 cm più basso" Rise soffocatamente Calum.

"5 cm di furiosa potenza" Ashton corrugò le sopracciglia.

"Questo non ha assolutamente senso." Calum rise, ma venne fermato da Ashton quando pressò le labbra contro quelle di Calum. Le loro bocche funzionavano insieme, e le mani di Calum trovarono la loro strada nei capelli di Ashton anche se era ancora contro il muro. Lui si trascinò fino alle radici dei suoi capelli marroni morbidi e liberò le loro labbra.

Calum sorrise, facendo il solletico ad Ashton sotto le ascelle. Ashton si lasciò sfuggire un urletto di risata e diede a Calum l'occasione di ribaltare le loro posizioni contro il muro.

"Aw, il bad bot soffre il solletico." Lo derise Calum.

"Scommetto che anche tu soffri il solletico." Mise il broncio Ashton.

Calum roteò gli occhi. "Non vorresti saperlo."
L'umore di Ashton cambiò e portò le sue labbra vicino all'orecchio di Calum. "Potrei scoprirlo facilmente." La sua voce era rauca e diede a Calum brividi completi.

"Non puoi." Disse Calum usando un tono alto, provando a deridere le comuni adolescenti.

"Questo mi fa pensare ad un indovinello. Perché le ragazze bianche viaggiano sempre in numeri dispari?" Chiese Ashton, appoggiandosi al muro. Calum alzò un sopracciglio.

"Perché?"

"Perché loro non possono pari." Ashton rise.

Calum ammirò la risata di Ashton - era così... vibrante. Probabilmente poteva curare le malattie.

"Sei carino quando ridi."

"Sembri mia madre." Si lamentò Ashton.

"Tua madre ti dice che hai una risata dolce?"

"La tua no?"

"Veramente no."

"Oh, mi dispiace che tua madre non si è accorta che hai una risata adorabile." Si scusò Ashton.

"Lei non vede molte cose." Si lamentò Calum.

"Beh, probabilmente non vuole vedere cose certe."

"Che genere di cose?"

"Oh, non lo so. Forse così," Ashton riconnesse le loro labbra, prendendo il dietro della testa di Calum con la mano. Lui lasciò dozzine di baci al lato della mano che non era e il fiato di Calum gli si bloccò in gola.

"No, probabilmente non vorrebbe vederlo questo," concordò Calum.

Ashton fece un cenno col capo, succhiando un lembo di pelle dietro l'orecchio di Calum.

Calum si lasciò sfuggire un gemito. "Non credi che siamo in un'avventura, A-Ashton?"

"E questo non è un'avventura? Sai, stiamo esplorando uno il corpo dell'altro." I suoi denti sfiorarono il lobo dell'orecchio di Calum.

"Questo era di cattivo gusto." Criticò Calum, le sue dita trovarono un posto nei capelli di Ashton, tirando i ricci.

"Ma hai ragione. Stavo pensando a questo piccolo posto che voglio farti vedere - ha il miglior cibo."

-

"Lo sai che hai delle dita anormalmente lunghe?" Ammise Calum, toccando le dita di Ashton sopra il tavolo.

"Le ho da 19 anni, Cal, credo di saperlo." Rise Ashton.

"Ho solo pensato di doverlo condividere."

"Si, si, si. Vuoi nient'altro? Vado a pagare." Disse Ashton, tirando fuori il portafogli per pagare il cibo.

"Bene, ho intenzione di pagare per il mio pasto." Obiettò Calum.

"Calum, tu sei un ospite qui, nella mia cara, dolce Australia, e pagherò anche il cibo che hai ingerito nella mia cara, dolce Australia." Ashton sollevò un sopracciglio, camminando verso la cassa.

Calum sospirò. È veramente una bella parte di stipendio.

--

#N/T
Che porcellini i Cashton

Comunque che ne pensate?

Vista la nuova copertina? La amo Tutto merito di @HopeInLive

Grazie mille anche a @Unitamacornitostcorn che mi aiuta spesso con le traduzioni :-*