Calum si strofinò gli occhi per cacciare il sonno, sentendo il battere furioso sulla porta della stanza d'hotel. Sua madre stava nella hall, questo significava che non poteva andare ad aprire lei, perciò lui dovette uscire dal letto di sabato mattina per aprire una porta.

Girò la maniglia e si incontrò con gli occhi nocciola che gli fecero diventare le gambe gelatina. "Ciao!" Ashton esultò, entrando, non disturbato dal fatto che Calum era in boxer.

"Ciao. Come hai fatto a... a trovarmi?" Calum si grattò dietro la testa.

Ashton, ignaro del tono involontariamente maleducato, borbottò. "Oh beh, sai come ci siamo incontrati in quello Starbucks? Ho immaginato fosse vicino, so che sei abbastanza pigro e quindi non saresti andato molto lontano per un semplice caffè, così ho cercato l'hotel più vicino e ho scelto questo. L'uomo al piano di sotto," Ashton respirò ma non sembrava aver intenzione di smettere. Calum si era appena seduto, "Ha chiesto chi stessi cercando e ho detto Calum, e mi ha chiesto chi eri, quindi gli ho detto un possibile ragazzo asiatico, ma definitivamente non asiatico e gli ho raccontato che sono il tuo migliore amico che ti sto cercando e sono qui sul tuo letto nel tuo hotel."

Calum stava sorridendo ampiamente, quasi ridacchiando che Ashton ha passato così tanti guai per lui. Era carino. "Stai ridendo." Ashton aggrottò le sopracciglia.

"No," La mano di Calum trovò quella di Ashton e incrociò le loro dita insieme. "È carino."

Le guance di Ashton si macchiarono di un rosso profondo, e divennero ancor più rosse dopo che accidentalmente emise una risatina femminile. Velocemente mise una mano sulla bocca che una risata scoppiò dalle labbra di Calum.

"Quello... era... adorabile." Disse Calum, asciugandosi le lacrime dagli occhi.

"Zitto." Ashton baciò il braccio di Calum.

"Rude. Comunque , non per essere scortese, ma tipo, perché sei qui alle nove di mattina?" Chiese Calum, rifocalizzando la sua attenzione.

"Beh, tu starai qui altri tredici giorni, giusto?" Chiese Ashton grattandosi la barbetta sul mento.

"Si, signore."

"Bene, riempiremo queste due settimane di perenne divertimento e cominciamo oggi a farlo accadere!" Esultò Ashton.

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