Ad un certo punto, credo di averlo sentinto il mio cuore che si spezzava.
Mi hai chiamato, eri al college. Io pure. Ma in due città diverse, distanti.
Hai detto che non potevi andare avanti cosi, non ci vedevamo da 4 mesi.
Avevi ragione, stavamo soffrendo entrambi troppo.
Eri una di quelle ragazze che chiedono sempre il permesso prima di fare qualcosa.
“Dobbiamo lasciarci” suonava più come una domanda.
Sapevo che era una cosa che volevi.
Ho affermato che doveva andare cosi, ci siamo salutati.
Ho represso le lacrime. Talmente tanto che ne avevo il cuore gonfio.
Quando Dylan è entrato in camera, mi ha visto distrutto, eravamo nello stesso college. Avevi questa capacità di rendermi la persona più felice del mondo, e di distruggermi.
“Perché non hai provato a trattenerla a te? La ami così tanto” aveva detto.
Ho sorriso amaramente. L'ho guardato con occhi stanchi, rossi e lucidi.
“Proprio per quello. La amo cosi tanto da lasciarla andare.”
Non bisogna trattenere le persone, se non è lì che vogliono stare. Spero di aver fatto la cosa giusta. Spero tu sia felice.
Ora, mentre sto scrivendo questa lettera, è quasi mezzanotte.
È l'ultimo dell'anno.
Spero tu abbia avuto qualcuno da abbracciare a mezza notte.
Da ricordare. Nel mio piccolo spero di essere io quel qualcuno, proprio come sto ricordando te in questo momento.
Spero che tu possa diventare ciò che hai sempre desiderato.
Spero di rivederti quest'anno.
Sarai sicuramente cresciuta, sarai più matura e più donna di quando ci siamo lasciati.
Troverò una scusa per vederti ancora.
Spero di essere stato una delle cose belle che ti sono capitate nella vita, perché tu sei la più bella delle mie.