Cara Claude del futuro,
ti fai chiamare ancora così?
Spero di sì. È un nome molto originale, e ogni tanto è bello pensare alle circostanze in cui questo nomignolo è nato. È bello pensare a tutti i sogni che aveva quella biondina di tredici anni.
La sua ingenuità era il suo potere, e lei non lo sapeva. La sua immaginazione era la sua arma, e lei non ne aveva idea.

Cara Claude del futuro,
come sono andate le cose?
Spero che tu abbia fatto tutto quello che volevi.
Spero che tu abbia ancora più rimpianti che rimorsi, e che comunque si possano contare sulle dita di una mano. Spero che tu ti prenda ancora qualche giorno all'anno per guardare il mare e tornare lì dove il mare hai imparato ad amarlo, smettendo di vedere solo acqua e onde ma tutto un mondo da scoprire.

Spero che tu non sia mai tornata da lui, però. Lui non ha niente a che vedere con il mare. Rendersene conto ora fa male, ma tra dieci anni spero che tu ti sia dimenticata persino i tratti dei suo viso o il colore dei suoi occhi, che io ancora mi sogno ogni notte.

Cara Claude del futuro,
spero tu abbia qualcuno da amare, e qualcuno che ti ami.
È importante avere qualcuno che ti voglia bene, soprattutto per certi aspetti di te con cui io oggi sto facendo a pugni. Se hai ancora accanto qualcuno da amare e qualcuno che ti ami, allora sto agendo nel modo giusto.
Non parlo di un amore necessariamente romantico: quello faccio ancora fatica a credere di meritarlo. Parlo di quel tipo di amore che non ti fa mai sentire sola, qualsiasi cosa accada. Quel tipo di amore che puoi trovare sia guardandoti indietro che guardandoti avanti, quel tipo di amore che ti fa venir voglia che arrivi Natale o una scusa per far finta che lo sia, pur di poter ritrovare tutti davanti ad un tavolo con del cibo e del buon vino.
Spero tu abbia ancora quel tipo di amore tutto attorno a te, perché è questo la sola cosa in cui credo, ora, ed è la sola cosa che riesco a vedere nitidamente se cerco di guardare verso di te.

Cara Claude del futuro,
oggi sono sola in una casa che mi sta stretta e mi fa mancare il respiro, e il fatto che sia vuota mi permette di guardarla per la prima volta dopo un po' di tempo. La sola cosa che vedo è che spero che tu sia lontana da qui, da un bel po'.

Cara Claude del futuro,
ci sono moltissime cose che vorrei chiederti e che per te saranno cose scontate. Oggi mi sento piccola e indifesa, ma ci sono giorni in cui mi sento invincibile. Ti auguro di sentirti piccola e indifesa solo nei momenti in cui puoi posare la testa su una qualche spalla e cacciare certi pensieri. Ti auguro invece di essere la presenza positiva e gradevole che a me sembra di essere in alcuni momenti.

Cara Claude del futuro,
come stanno tutti? Riuscite ancora a ridere tutti insieme da qualche parte fino ad avere mal di pancia, o le vite hanno preso strade troppo diverse?

Cara Claude del futuro,
lo guardi ancora il cielo?
Io lo guardo spesso e penso a te. Penso a come sarai. Tu pensa a me, ogni tanto, ma mai con nostalgia. Tutte le cose che pensi che potrei fare io oggi, alla soglia dei vent'anni, puoi farle anche tu. Forse quel ginocchio fa ancora crac ma sono sicura che quel cuore sa ancora fare il suo lavoro. È la sola cosa che sia io che te abbiamo sempre saputo.