Lettere
Lettera 1
Sei il senso di ogni cosa che c'è.
Solo il silenzio può dedicarti questa canzone.
Ricordati di me , le mie mani nelle tue, il nostro primo bacio al parco e il nostro letto.
Ora che non c'è più niente, che non rimane più niente tutto questo dolore lacera la pelle.
Non ti posso riavere Bri forse non ci rivedremo neanche all'inferno.
E i nostri visi, le nostre impotenze...
É la nostra canzone la ricordi? Quella che hai cantato al pub mentre mi guardavi "e parla di te e parla di te..."
Bri se ci sei sfiorami gli occhi e baciami con le tue labbra che mai dimenticherò.
Lettera 2
Dicevi sempre che la colazione ti faceva iniziare bene la giornata.
Così, dopo aver fatto l'amore, ci divertivamo a mangiare brioches e a lanciarci i bocconi.
Mi dovevi sempre che mio mio sorriso era supremo e che piangere non era un problema asciugandomi le mie lacrime.
Mi manchi Bri, mi manca il tuo corpo che mi stringeva forte, mi mancano le tue mani che delicatamente sfioravano il mio viso.
Ma é tutta un'illusione, non esiste concentro più vigliacco della verità.
Ti ho amato Bri, ma ora sei lontano e del tuo amore non me ne faccio più niente.
Lettera 3
Non ho mai creduto alle situazioni della vita. Sempre solo al sangue e all'alcol... e invece queste sono queste le situazioni della vita quelle che fanno male e che poi ti pugnalano.
Penso a te Bri, penso a te sarebbe potuto essere diverso, sei sempre starai un tipo strano.
«Baciamo la luna» mi dicevi e poi scoppiavamo a ridere.
Poi ci abbracciavamo e tu posavi una mano sulla mia guancia.
«Non piangere, Crezia.... Non piangere per là situazioni della vita, credi e non crollerai mai.
E invece sono crollata nel più profondo degli abissi.
Stringo al petto cuscino e percepisco il tuo odore e mi ricordo tutte quelle volte in cui ci siamo amati.
I miei occhi sono impregnati di sangue e penso a te Pasin che mi hai lasciata così disarmata.
Cosa ci faccio a Durazzo, cosa ci faccio in questo Paese.
Mi manca Shine ,Fede, la piccola Wendy, mi manca persino quel bastardo di mio padre.
Qua dentro il cuore un po' palpita e o un si ferma .
Guardò per l'ennesima volta l'ecografia e la strappo.
Lettera 4
Ho paura del mio riflesso sullo specchio, non vedo nulla solo una stupidata immagine opaca.
Ho paura di un futuro vuoto. Eppure... Bri con te tutto questo era un mondo a colori.
Non ti chiederò perdono, Bri per avermi lasciato annegare nel tuo cuore.
Ricordi quando sorridevamo spesso e tu mi dicevi che sembravo molto più grande?
Ma alla mia età é normale fingere allegria.
Con te era un continuo fingere nonostante l'amore viscerale che ci univa.
Per te, Bri piangerei lacrime sante.
Mi giro dall'altra parte del letto.
Pasin ti ho perso come si perdono le foglie d'autunno. Eri la mia prima spiaggia, come mai mi hai abbandonata a me stessa?
Al mio inaudito dolore. Non mi hai mai cullata, non mi hai mai fatto cadere le stelle.
Tu hai cantato per me, tu mi hai benedetta, mi hai accarezza ma é tremendamente triste quando sfioro le tue braccia e non sento più niente. Ma al contempo ti amo come dovrei amare un amico.
Sei stato il mio unico sentiero sbagliato. Vedo solo sabbia.
Pasin, rincorrimi quando quando finiamo davanti alle stelle.
Questa é una sera di quelle che é stararono la mia peggiore sconfitta.
Bri, se solo il destino fosse stato meno crudele, se solo il destino non avrebbe bruciato il tuo corpo.... Se solo avesse ustionato il mio....
Vorrei trovare una strada e sparare a vuoto. Non ho più il coraggio , non ho più la forza . Cosa sarebbe successo se non ti avessi mai incontrato? Probabilmente sarei stata qui a Durazzo e amerei Pasin.
Mi alzo dal letto, mi avvicino alla finestra e ti vedo Pasin. Osservi il mare ma io vedo soltanto sabbia.
Mi vesto così come posso e ti raggiungo. I passi sulla sabbia sono soffici.
«Pasin ...» ti sussurro con voce roca.
Tu ti volti di scatto, mi prendi il viso tra le mani e urlando mi dici:
«Si può sapere cosa vuoi da me? Cosa pretendi che accetti questo fottuto istante? No, Crezia non funziona così. io non posso sempre sopportare.»
Pasin tu mi hai salvata, ti Bri mi hai annullata.
«Se non ti amasssi...» sussurro.
<<Se mi amassi per davvero accetteresti la morte, accetteresti tutti i baci che ho dato si tuoi tagli!»
«Io apprezzo... » dico.
«Non mi hai mai apprezzato, Crezia!»
Mi stringi il bacino con le braccia e scoppio a piangere.
«Non serve nulla piangere.»
Cerco di sfiorarti ma ti ho perso Pasin. Ho perso l'amore è così mi osservo le braccia.
Questa è la mia unica storia che ho da raccontare.
Lettera 5
Ti ricordi, Bri di quando passeggiavamo ma tu non smettevi mai di sudare e cantare per le strade?
Saranno state le troppe birre ma io non riuscivo a smettere di ridere perché eri bello da mozzare il fiato.
Questi sono i ricordi che ho di te, quelli più banali e più semplici. Ma sono bruciati e il fumo mi hai intossicata.
Dovevamo avere un bambino ma tutte due eravamo degli sbandati .
Ora come ora me ne sono pentita, avrei avuto qualcuno di tuo da amare e da crescere. Non mi rimane più niente solo un eterno e costante dolore.
Vedo te, Pasin urlare il mio nome con tutto il fiato che ho in corpo, ma tu non ti volti, così inizio a correre sulla sabbia bagnata. Ti raggiungo e ti afferro le spalle. Tu non ti volti.
<<Non basta questo Crezia, non basta per rinnegare tutto l'amore mancato. Io ti avevo promesso amore, te lo avrei donato comunque, ma tu hai preferito lui, hai preferito sempre lui, hai preferito la droga, le sue birre.
Io ti avrei amato perché il mio cuore, per te mi sono sempre sputtanato e non mi importava nulla dei tagli, delle tue cicatrici. Io ti avrei amato comunque ma tu mi hai reso parte del tuo passato.
Il passato é passato, Crezia ma tu ormai vivi in una dimensione tutte tua.»
Ti volti verso di me e il tuo sguardo è vitreo.
«...Te lo vuoi mettere in testa che siamo solo tu e io?» dici tamburellando un dito sulla a fronte.
Le lacrime scendono a fiotti e io non so poi che dire.
Siamo rimasti solo tu e io Pasin. Il destino ha voluto così.
Ma come si fa a dimenticare?
«È troppo difficile...» dico io con voce sommessa.
Sospiri e poi mi prendi una mano.
Siamo salvi a Durazzo, siamo salvi dall' Italia, siamo salvi nel mondo.» Non ho il coraggio di guardati nel gli occhi, non ho il coraggio di stringerti la mano.
Poi le lacrime annebbiano la vista e ti guardo, bello come il sole. Hai gli stessi occhi di Ermal Meta, quel cantautore che ti piace tanto.
E ricordo la nostra prima notte in albergo a Tirana.
La ricordo ma poi subito la dimentico.
«Pasin dei troppi per me, sei troppo in tutto e io non sono niente. Non. Saremo mai stati niente.»
Lettera 6
Corro in bagno e prendo un lametta. Anni senza toccarne una . La giro e rigiro tra le dita.
Fallo, fallo solo una volta e poi tutti sarà finito poi sarai libera.
Mi guardo allo specchio e una lacrima mi carezza il viso.
Alzo una manica e le vedo tutte le cicatrici , una per una, lisce e solide.
É tutto pronto.
Pasin ti lascio in un mondo migliore.
Ho riempito la vasca da bagno e mi ci immergo completamene vestita. Osservo i miei polsi, le vene sono violacee. Devo essere pronta, questa volta devo andare e nessuno mi fermerà.
"Solo una volta" la voce che dopo tanto tempo si impossessa della mia mente prepotente e ammaliante.
Mi asciugo l'acqua dalla faccia e osservo la lametta, la mia migliore amica quella che mai mi ha lasciata.
Socchiudo gli occhi. Stringo tra le mani e un fiotto di sangue colora l'acqua della vasca di un colore rossastro.
Poi senza pensarci la avvicino all'arteria, voglio morire, voglio lasciare questo mondo che mi lascia in sospeso per sempre.
Un taglio netto, senza dolore. Sento solo la vista annebbiarsi, il corso vedere.
Bri se mai ci incontreremo sarà all'inferno.
L'inferno più infimo, quello dei dannati che hanno avvelenato la vita.
Percepisco delle mani sfiorarmi i capelli.
Qualcuno mi tira fuori dalla vasca. Mi stringi forte.
Apro leggermene gli occhi ma riconoscerti il tuo profumo tra mille altri profumi.
Bri.
Vorrei poterti abbracciarti, stringerti forte ma poi mi sono resa conto di quello che è successo.
Vedo l'acqua tinta di rosso, il mio braccio sinistro reciso e penso che qualcosa è e essere pur successo. Non sono con Pasin ma sono con te Bri.
Faccio per sussurrarti qualcosa ma tu ti avvicini le tue labbra alle mie per zittirmi.
Poi mi abbracci forte e mi dici:
«Più forti del tempo.»
Io sorrido e prendendoti una mano urlo:
«Più forti del tempo, poi forti della forza stessa.»
Bri, mi tiri fuori dalla vasca e poi mi prendi per mano.
«Dove siamo Bri?»
Tu mi guardi accigliato e sorridi.
Io chiudo gli occhi e sospiro, alzo le braccia al cielo.
Bri i tuoi ricordi sono fiamme che bruciano sull' pelle.
«Devo abituarmi allora a questa felicità.»
Tu mi prendi il volto tra le mani e mi baci.
«Crezia, è per noi, é la nostra ora d'aria concessa.»
Mi aggrappo a te e ti stringo forte. Ti sussurro: «tu mi manchi lo sai ogni giorno se mai»
«Maledizione all'amore che ci ha condotto nel buio più profondo.»
Cosa faremo qui in questo posto vuoto?
«Non basta il sole, ma bastiamo noi.»
Stringo forte la tua mano con la paura di perderla ancora.
«Voglio immaginare assieme a te una vita intera.»
La tua pelle é ruvida, la ma mia liscia, ci completiamo.
Bri non voglio più stare senza di te, senza le tue braccia che tante volte mi hanno stretto. Senza di te non c'è nulla che possiamo reggere.
Mi carezzi il viso e mi sussurri:
«Se questa è vita, Crezia sarà la nostra vita.»
Ti stringi forte a me e percepisco il tuo odore di alcol e di sudore.
Lettera 7
«Sei come ti ho visto l'ultima volta, Crezia.»
«Dove andremo, Bri?»
«Andremo dove il sole sarà lucente.»
Camminiamo per un po' e poi si presenta da davanti a noi un'oasi.
Tu fai segno di sedermi accanto a te. Mi passi una mano fra i capelli.
«Quanto mi é mancato il tuo turchese.»
Sorridi con lo sguardo rivolto verso l'orizzonte.
«Quanta mi é mancata l'aria che respiri.»
Tu sorridi e mi passi una mano su un fianco .
Mi spingi verso di te e comincio a baciarmi con avidità . Io mi metto le mani tra i capelli poi ci guardiamo e senza dire nulla ci spogliamo.
Mi manca stare con te,mi manca l'amore con te.
«Dimmi che non sarà l'ultima volta...» sussurro.
Tu appoggi la testa sul mio grembo mi osservi e dal tuo sguardo capisco.
«É la fine vero?»
«Non c'è mai fine per cioè che è stato.»
«Ma c'è una fine per ciò che farai.»
Mi stringi una mano e la baci.
«Ma non desiderato altro che questo. Non ho mia desiderato che i tuoi occhi i tuoi bellissimi , i tuoi strambi capelli. Non ho fatto altro che desiderare le tue cicatrici imperfette.»
Io sorrido e comprendo che c'è una fine che tutto questo é una fine, la fine di noi.
«Bri ...» scoppio a piangere.
«Non piangere piccola, doveva andare così ora shhh svegliati.»
Lettera 8
1,2,100.
Soffoco, l'acqua mi va in gola, mi aggrappo alla vasca.
Il sangue cola.
Sono ancora qui in questo inferno dal quale non potrò mai liberarmi.
Delle mani aggrappano il mio viso ed vedo i tuoi ricci, vedo i tuoi occhi e mi sussurri:
«Perché...»
Sospiro.
«Pasin era l'unico modo per lasciarmi, per abbandonarmi, per abbandonare il presente.»
«Stai rinnegando tutti, Crezia.» Mi posi una mano sul viso e io, socchiudendo gli occhi, te lo confermo.
«Pasin mi dispiace che il tuo aiuto sia stato vano.»
Tu mi guardi come quando mi hai tirati fuori dalla vasca.
«Ti porto in una clinica, é in Toscana ed é molto rinomata.»
«No!»
«Devo farlo, Crezia lo faccio perché tu mi manchi. Ma tutte le mie parole sono state catturate dal vento.»
Mi porgi un asciugamano.
Mi trascini fuori dal bagno, mi fai vestire e mi fai salire in macchina.
«Pasin. ...» sussurro.
«No, Crezia, no.»
E tutto finisce.
Lettera 9
Sono stessa su un letto d'ospedale .
Tu, Pasin guardi fuori dalla finestra e fissi un punto imprecisato .
Non no mal trovato il coraggio di andarmene ma lo faccio ugualmente con timore, con vergogna.
«Torniamo in Italia, Pasin...»
Tu ti volti verso di me, ti siedi accanto a me e mi prendi una mano.
«Solo se mi prometti una cosa....»
«Cosa?»
«Ti farai ricoverare, Crezia.»
Un conato di vomito mi percorsa lo stomaco. Da cosa dovrei farmi curare? Dalla sfortuna? Dalla vita che mi sta togliendo tutto? Sono rassegnata e se é questo il patto lo accetto, tanto è tutto così palesemente inutile.
«Va bene...» sussurro.
Quando atterriamo a Milano prendiamo il treno per Firenze.
Quando arriviamo tu, Pasin fai una panoramica con lo sguardo.
Ti ho amato Pasin ti ho amato perché mi hai insegnato ad essere semplice. E poi ti ho amato perché i nostri cuori si sono sempre incrociati.
Siamo sempre stati illusi e l'illusione ci ha completamente invecchiati.
«Guarda questo posto è immerso nella natura. Sembra fantastico!»
Alzo appena gli occhi dallo schermo del mio notebook ma mi viene la nausea.
Rimango in silenzio.
Cosa volete che mi importi del verde.
«Crezia...»
«Non so cosa dire io...»
Pasin mi posi una tua mano nella tua.
»Io voglio vivere. Crezia allontanarmi dalla dannazione, tu mi stai soffocando, mi stai lacerando, mi hai rovesciato l'anima.»
Piangi Pasin e il tuo ciuffo ribelle si adagia suoi tuoi occhi .
Comincio a tormentarmi le mani.
La mia anima è allagata.
«Forse dovrei scusarmi, Pasin.»
«Oh per l'amor del cielo, incominci!»
«Ma cerca di capirmi cosa mi é rimasto nella vita?»
«Cosa ti é rimasto nella vita. Me per esempio ma non sono mai stato Bri. Sono Pasin un qualunque ragazzo albanese, quello che si é innamorato della ragazza sbagliata. Ecco io sono Pasin e sono così. Se. Non mi ami vattene e lasciami respirare.»
«Non é così semplice. Pasin.»
«In amore tutto diventa più semplice di é in due. O odi o ami e io inizio a pensare che tu mi odi.»
Mi altero, sento un brivido lungo tutto il corpo.
«Odiarti? Odiarti, Pasin?! Io ti ho amato con tutto l'amore che avevo in corpo!»
«Ma non dire cazzate! Bri era Bri il dio di questo fottuto Universo»
«Tu mi hai svuotata, Pasin. mi hai fatto credere. Nella redazione! Mi stai portando verso una clinica dove perderei tutto!»
«Vedrai che ti il verde circostante ti rinvigorirà.»
«Mi verrai a trovare, Pasin?»
Sorridi avidamente.
«Certo che verrò , io verrò sempre ed te.»
Lettera 10
Sono sdraiata sul letto, alcuni medici stanno spostando i miei vestiti di per l'elettrocardiogramma.
Mi parlano ma non lo ascolto. Non ascolto nessuno.
Tu Pasin fingi di darmi la mano.
«Falso...» Ti sussurro.
«Se solo tu sapessi cosa sia la falsità...»
Tutti se ne vanno.
«Devi farlo, Crezia!»
«Rimarrò in stato catatonico finché non mi porterai via da qui.»
«Certo il silenzio é la migliore arma per ferire qualcuno.»
Mi avvolgo tra le coperte e penso che se fosse andato tutto per il meglio a quest'ora sarei con Bri, nel nostro deserto.
Io ascolto ma non rispondo.
Sospiro.
Ti prendo la mano e ti mostro le labbra serrate. Questa é una canzone nel silenzio.
Provo a dormire ma l'EN non fa effetto.
Pasin vorrei dirti tante cose ma é meglio così, é meglio il silenzio.
Pasin stai guidando troppo veloce e dopo gli ultimi avvenimenti non voglio vederti carbonizzato.
Afferri il porta cellulare é componi un numero .
«Pronto?»
«Shine, ho bisogno di te.»
É così che mentite tutti quanti contro di me nel modo più infimo possibile.
Nemmeno tu Shine tenti di salvarmi da questo tormento. Tutti volerete il mio bene ma sapete che il mio bene se ne é andato per sempre .
Shine rimani in silenzio poi ti sentiamo sospirare.
«Cosa dovrei fare Pasin? non è poi lei da un anno ormai, io posso fare ben poco. Pasin ha fatto di tutto per farle ricordare bei momenti ma evidentemente non sono serviti.»
Pasin tu sospiri come se sapessi di avere perso l'ultima fissazione.
Shine e tu rifletti ma poi con rassegnazione dici:
«Verremmo da voi poi sarà l'ultima volta, il. Nostro passato é troppo duro, ricordarlo fa male.»
Ma prima di andartene fai qualcosa che non mi aspettavo che facessi, così, proprio a me.
Mi molli un sonoro schiaffo.
Pasin tu sorridi con la speranza che possa essere l'ultima buona occasione.
Lettera 11
Chiudo gli occhi per momenti che mi paiono interminabili, quando li riapro lo stupore,e le ferite del cuore si fanno più intense.
I tuoi occhi Shine mi osservano e non capisco se tu abbia pietà di me, se sei arrabbiata o semplicemente arresa.
Io non parlo neanche quando mi sfiori una spalla.
«Crezia...»
Io mi scrollo da suo tocco, mi raggomitolo sotto le coperte.
Shine guardi Pasin e scrolli la testa in senso di negazione.
«Andiamo Crezia...» dici Pasin e poi te ne vai. vedo te Shine alzarti dalla sedia accanto al letto.
Rincorri Pasin. Pasin deglutisci poi succede una cosa che non mi sarei mai aspettata da te, o meglio, da Pasin: chi sei diventato ora?
Chiudi gli occhi e raccogli il sapore del motore e il cuore del vento.
Scendi dall'auto, ti accasci al muro e scoppi in un pianto devastante.
«L'ho amata così tanto , le ho regalato ogni mia speranza e lei mi ripaga con arroganza, spregiudicatezza. Shine aiutami.»
Shine ti siedi accanto. Sei ancora la ragazza di una volta con i ruoli lunghi capelli arruffati e gli occhialoni. Ti prende la mano,Pasin dici guardando il muro di fronte.
«Si riprenderà.»
«Ma quando Shine? È un fottuto anno che il suo ricordo ci tormenta.» Shine sospiri e prende le tue mani, Pasin.
<<Crezia é qui, il suo corpo é qui ma la sua mente é ancora ferma. Proviamoci ancora, un'ultima volta.
Intanto i miei occhi si chiudono, mi lascio andare, il mio corpo si rilassa. E lo vedo il pub Bri . Tu sei seduto sul marciapiede e sorseggi una birra. Quando mi vedi arrivare ti alzi di scatto, mi stringi tra le tue braccia .
«Bri ti prego...»
«No, Crezia, non posso, noi insieme non possiamo.»
Ti osservo e sorrido, stringendoti insistentemente la mano.
Tu mi osservi e all'improvviso ti fai serio.
«Crezia....»
«No. É un abbandono.»
Il mio cuore palpita e comincio ad rritarmi.
Non dico niente di me mano mi conosci troppo bene.
«Devi capirlo Crezia, capire che tutto questo è semplicemente fantastico.»
«Ma come faccio Bri ad abituarmi a questo?»
«Lui ti ama, Crezia e so che in cuor tuo lo ami anche tu.»
«Ma é questo il punto!»
Bri ti alzi dal marciapiede e cominci
A camminare avanti e indietro.
«Non sarà questo ma ce ne sarà un altro e poi un altro ancora.»
Ti stringo le mani.
«Non doveva essere questo il nostro destino, Bri»
«No, ma siamo sempre stati due sbandati e i vizi si pagano.»
«Siamo delle brave persone, Bri.»
«Questo non conta, abbiamo commesso troppi errori.»
«Mi vuoi abbandonare?»
Dico con lo sguardo fisso nel vuoto.
«Non ho detto questo, Crezia.»
Comincio a singhiozzare, questa luce é solo finta il buio é fuori.
«Bri ti prego rimani, rimani per me , per il nostro bambino per tutto ciò che ci ha legati.»
Ti prego una mano.
«... io e te e e nessun altro.»
«É questo il punto non. C'è più nessuno» io ti lascio la tua mano.
«Sei brusco Bri...»
Tu ti avvicini a me e sfiori le mie labbra.
«È l'ultima volta Crezia. Ora. Per sempre.»
E poi tutto scompare, mi sveglio di soprassalto. Mi libero dalle coperte e mi alzo in piedi.
Dopo svariati secondi mi metto ad urlare. I medici mi prendono tra le braccia mi iniettano qualcosa e torno a dormire, senza fare strani sogni.
Tu, Shine, Tu Pasin accorrete nel mio letto.
mi guardate dormire per la prima volta dopo tanto tempo.
Tu Shine sorridi e tu Pasin sembri meno teso.
«La frattura c'è stata e sarà per sempre.»
Lettera 12
Rimango in stato catatonico per settimane. Tu, Shine mi tieni la mano.
«Ti ricordi il giorno della laurea? E poi, ah sì, quando sono andata a prendere Fede alla stazione di polizia, quante gliene hai date...»
Sospiri disperata.
«Ti ricordi di noi, Crezia? Del primo video di Fede, dei pianti e di tutti i tuoi abbracci? Tutto questo è successo. Crezia e non puoi negarlo, anni d'amore e di amicizia.
Io ti stringo forte la mano e sussurro:
«Non c'è più vita, non c'è più speranza per me. voi fatevi le vostre belle vite. io rimango qui ferma immobile.»
Deglutisco e il tuo tono di fa sempre più duro.
«Pasin sta sacrificando la vita per te, ha annullato tutto pur di starti accanto e lo ripaghi con l'indifferenza.»
Mai avrei pensato che avresti avuto la forza di schioccarmi un ulteriore sonoro schiaffo ma questo schiaffo é diverso, questo schiaffo da di vita.
<<Che ti serva da lezione perché il mondo non sei tu, il mondo non é Bri. Il mondo é fatto di tante altre persone che soffrono, non sei l'unica e non sarai neanche la prima. Ora me ne vado, Crezia, ma ricorda che rimarrai sola con te stessa.
Sono già sola con me stessa e odio tutti.
Comincio a correre.
Corro lungo i corridori, mischiandomi nella massa.
Trovo la via d'uscita e corro , corro lungo i prati circostanti della clinica.
Non so cosa penso, per la prima volta non so cosa pensare .
Solo vuoto.
Un incolmabile vuoto.
E non esiste melodia che possa accostarsi ad una canzone.
Crezia non c'è più.
Sento dei passi, cerco di velocizzare la corsa.
Sono troppo debole e stanca per continuare la mia corsa.
Così quando mi afferri per le spalle sento il tuo profumo, Pasin.
E cadiamo assieme e tu mi guardi dentro quando é buio fuori.
Restiamo in silenzio, è un vuoto da riempire.
«Ti amo, Crezia ti amo nonostante tutto, nonostante i tormenti, le botte e le lacrime. Paura mia. non avere più paura.»
Sorrido piangendo, sorrido fino a scoppiare una risata isterica.
«Pasin...» mi asciugo gli occhi bagnati dalle lacrime.
«... Amarmi è una condanna, amarmi é la tua condanna.»
«Sono disposto a rimpiangere ogni volta il mio amore. siamo qui, Crezia , tu ed io e il resto del mondo, siamo soli nel mondo.
«Io non voglio essere sola.»
«Hai me, hai sempre avuto me ma non mi hai mai notato.»
«Ti ho notato Pasin, sono fragile e sono diversa e il mio amore per te é sempre stato custoditi in un angolo del mio cuore. Forse ti ho amato troppo Pasin, forse ti ho desiderato troppo. ma Bri mi proteggeva, capisci? Tu mi hai sempre lasciato allo sbando.»
«É un mio errore, lo riconosco, ero confuso ma poi ho incontrato te e ho capito qualche fosse la mia strada.»
Tu mi prendi il viso tra le mani , ci guardiamo per pochi secondi e poi tutto di trasforma in amore.
Ci alziamo e rimaniamo abbracciati è iniziato a dondolare fino a ballare sulle note di schegge di Ermal Meta.
Siamo schegge dipinte sul cielo e questo mi basta.
Questo finalmente mi basta.
Il mare travolge la battigia e io sono qui ad osservarlo. Nuvole bianche colorano il cielo. Penso a te Bri che sei caduto dritto negli inferi e del bambino non ho avuto per colpa dei nostri vizi delle nostri continui errori.
Non meritavi questa fine, non meritavi di bruciare carbonizzato e io sono stata lì a guardare inerme senza poter far niente.
Questa e la mia ultima lettera, Bri la lettera 365 come i giorni che passano inesorabili, come il cuore che batte poi smette di ticchettare. Bri, non sono riuscita a salvarti, Bri Ma sei riuscito a salvarti. I ricordi non svaniscono, i ricordi non possono scemare, ma la malinconia può sparire con dolore, Con umiliazione, con il costante sentimento di vuoto. Io non sono più stessa Bri, sono un deserto vivente, vago senza meta e questa meta non la troverò mai, mai senza di te.
Ma ora sono qui e devo sapermela cavare senza di te.
Addio Brie mio unico e grande amore.
Caro Bri incostante amore.
che l'acqua pura guarisca le tue ferite. Non posso più Bri, non posso più stare con te con te che mi hai regalato il mondo e che ho perso in pochi secondi, così senza alcun senso punto e le nuvole bianche che scandiscono il cielo mi tramortiscono il cuore.
Sola, sola devo restare. E tu mi hai salvato il mio cuore.
È giusto voglio rimanere all'oscuro, tormentarmi, ma non basta più, non basta più, non ho più neanche un amore, non ho più lo speranza della salvezza. Lasciami dormire, non sento più le emozioni. Il tempo passa, tu sapevi quello che volevo, ma ti sento ancora qui.
Comincio a giocare con i piedi sull'acqua, giro e rigiro sperando che questo sia solo un incubo.
Lasciatemi sola, lasciatemi sola.
Poi mi sdraio sulla sabbia appena appena calda. Chiudo gli occhi e sogno il suo primo bacio nato per scommessa, vedo cose che non potremmo mai più riavere.
Una lacrima scende sulla mia guancia. Ti sento ancora qui, ma è tutto svanito. Come posso dimenticare un amore che mi ha consumato la carne le ossa e l'anima?
Adesso sono a Durazzo.. Non non posso permettere Bri che Pasin anche lui se ne vada.
Ti sento ancora qui nella camera ma il mio cuore è diviso in due..
Addio, non parlare, il tempo passa ma non passano gli anni.
Ciao Bri ovunque tu sia grazie per avermi amato e protetta, per non avermi mai abbandonata quando io ho abbandonato te. Ciao per un amore che fermerà il tempo.
Caro a Pasin ,
ti ho pensato fragile solo con la tua chitarra in spalla e le canzoni di Ermal Meta. Quando ti ho visto la tua voce si è irritata. Mi meritavo tutto di te, poi quando ti ho mostrato le mie debolezze, mi sono riempita d'amore.
Ti ho amato Pasin come si può amare sulla terra ti ho amato come le stelle nel mare.
Mi sono sempre immaginata io e te nello spazio siderale. Volando, fluttuando e ridendo. Ma chi siamo noi per decidere di vivere? Chi siamo noi per accettare la morte? Tu mi hai salvato Pasin, mi hai salvato da una morte sicura, dai tagli dell'autolesionismo eppure non riesco a essere legata abbastanza. È forte egoismo, è forte il mio temperamento. E tu Pasin che mi hai sempre amata, tu che ti sei sempre sacrificato per me e io che dolorante ti ho trascurato per un amore tossico.
Tu che mi avresti domani il tuo spirito e io lo avrei gettato nel cestino come immondizia.
Non ti ho mai mentito Pasin non ho mai ceduto la tua essenza e la tua anima.
Tu mi hai salvato la vita, io non posso essere indifferente. Devo amarti anche un po' tu che sei stato il mio il mio primo amore disperato. Ed è strano come le cose cambino, si modifichino fino a capovolgere gli estremi.
Ma ora che sono con te Pasin, ora penso di essere davvero fortunata e ti amo Pasin e il tuo sorriso è così ingenuo.
Era davvero impensabile vederti ferito e accucciato in quel rovo. Avrei perso qualcun altro, avrei perso l'ennesimo amore.
Invece adesso sei sdraiato con me sul divano ci scambiamo sguardi languidi e poi tu posi una mano sul mio viso, ti avvicini e mi baci e io ricordo quanto ti disturbavano le fotografie scattate a casa.
Rispondo al tuo bacio, le nostre lingue si intrecciano. Tu cautamente mi spogli io del maglione dei jeans e così in poco tempo facciamo l'amore. Ed é così che capisco quanto ti amo, ti amo in modo puro. Niente più alcol tatuaggi senza senso, niente più spregiudicatezza.
È questo quello che mi merito e che mi sono sempre meritata. Io sono Crezia, non rivelerò mai il mio vero nome .
Pasin ti amo come nessuno mai ti ha amato. Ti amo perché è semplice amarti, perché tu sei semplice, sei solo una persona e questo mi fa sentire finalmente leggera grazie, per avermi amata come una lacrima appena scivolata dal viso.
Pasin questo è per te, questo mio amore immenso è per te.
Creezia ePasin: migliori amici per sempre
cit. FM
cit.FM
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