I missed you, Brother.
In questa one shot e la seguente i due protagonisti si scambiano dei baci, pur essendo fratelli. Non si tratta di incesto, ma a chi non aggradano certe scene farebbe meglio a non leggere. Io stessa shippo Thorki, ma a non a livello di coppia gay. Mi piace solo essere ambigua.
Era da molto tempo che Loki non vedeva Asgard.
Potè constatare, comunque, che non era cambiata molto da come la ricordava.
C'erano ancora i boschi verdeggianti e lussuriosi, i panorami mozzafiato, le case e i loro abitanti, ma soprattutto il castello, che si innalzava maestosamemte nel cielo, con i suoi colori brillanti e i riflessi dorati.
Sorrise a quella vista; non avrebbe mai pensato che il luogo che più aveva odiato e desiderato più di ogni altra cosa lo avrebbe accolto in questa maniera così benevola, non avrebbe mai pensato che ci sarebbe tornato senza rancori né rabbia.
Si voltò a guardare Thor.
"Bentornato a casa, fratellino."
I giorni lì trascorrevano lentamente, ed erano molto piacevoli.
Thor riempiva suo fratello di attenzioni, probabilmente per far fronte ai sensi di colpa che lo attanagliavano.
"Avanti, mangia. Sei così magro che potresti scomparire!" gli aveva detto con il solito, sottile umorismo che lasciava intravedere la sua preoccupazione.
Loki, dal canto suo, si lasciava viziare. Sapeva di non meritarsi tutte quelle attenzioni, perché lo aveva profondamente deluso, ma la sua voglia di coccole e affetto erano di gran lunga superiori al rimorso.
Tuttavia aveva una dignità, e non poteva negare che ogni tanto le eccessive attenzioni di Thor lo mettevano a disagio, proprio come in quel momento.
"Hai sonno?" "No, sono solo un po' pensieroso.." mormorò il figlio di Laufey, cercando di mascherare la stanchezza.
Thor aveva già fatto abbastanza per quel giorno.
Poteva cavarsela da solo.
"Sì, hai sonno.." ridacchiò il dio biondo osservando il suo lungo sbadiglio.
Loki cercò di protestare, senza riuscirci, quando Thor lo prese in braccio di peso.
"Mollami..so benissimo camminare da solo..Hey! Lasciami!" Ma neanche divincolarsi era servito a molto.
"Dai fratellino, lo so che vuoi il mio affetto!" Questa volta non poté ribattere, probabilmente perché Thor aveva ragione.
Lasciò che lo portasse in camera e lo poggiasse sul letto, per poi stendersi accanto a lui.
Loki gli si rannacchiò vicino.
"Thor?"
"Sì?"
"Ti voglio bene."
Thor sorrise. "Anche io, Loki."
Il Jotun si avvicinò ancora di più e si lasciò stringere tra le braccia del figlio di Odino. Appoggiò la testa sul suo petto e chiuse gli occhi, sereno.
Thor lo guardò, intenerito, e gli posò un leggero bacio sulla fronte.
"Buona notte, fratellino."
Passarono così settimane felici e tranquille, le migliori che i due avessero mai ricordato.
Ma anche le cose più belle sono destinate a finire; era da un po' infatti che Loki aveva dei terribili incubi;
Thrym, il re dei Giganti di Ghiaccio, che cercava di conquistare Asgard.
Thor che dava la colpa a lui, perché Thrym era riuscito ad ingannarlo.
Thor che finiva per ucciderlo, senza sapere della sua effettiva innocenza.
Quello che Loki non sapeva era che quelli erano ben più che sogni: erano premonizioni.
Infatti, settimane dopo, Thrym venne a prenderlo.
Tutto cominciò quando un plotone di Jotun invase Asgard.
"Signore, ci sono dei giganti di ghiaccio che seminano il panico tra la gente in città!" aveva urlato una guardia appena giunta a palazzo.
Thor aveva guardato Loki con aria interrogativa, come per sapere se lui c'entrasse qualcosa.
Loki era impallidito. "Non è colpa mia..io non c'entro nulla.. te lo giuro.."
Ed era scoppiato in lacrime, gli occhi impauriti, i singhiozzi che lo facevano tremare.
"Hey..ti credo. Non piangere." La voce di Thor sembrava sincera. E il sorriso bonario che gli rivolgeva era molto rassicurante.
Il piano di Thrym era così fallito, ma il perfido essere non si sarebbe dato per vinto.
Comparve dinanzi ai due dei con un'espressione malvagia sul viso, deciso a distruggerli completamente.
"Thrym!" urlò Thor, furioso. "Che cosa vuoi?"
"Semplice..o te, o quell'inetto di tuo fratello. Sempre che lo possa chiamare così. In questo modo cesseranno le ostilità..ti conviene darmi ascolto, sovrano di Asgard. Non sai di cosa posso essere capace."
"Vado io." La voce di Loki era ferma e autoritaria, a differenza di pochi minuti prima.
"Ma Loki..perchè devi sempre sacrificarti per me? Lascia che vada io!" Aveva replicato un Thor molto combattuto.
"Devo riscattarmi, fratello."
"Ma non c'è un modo per non farti soffrire? Non.."
"Non preoccuparti. Andrà tutto bene.
So cosa ha intenzione di farmi, sono abituato alla violenza fisica ormai. Andrà tutto bene." ripeté Loki, con un sorriso malinconico. Poi spari con Thrym in una nuvola di vapore gelido.
Più passavano i giorni, più Thor si sentiva in colpa.
Aveva salvato il suo regno, ma a che costo?
"Ho promesso a Loki che lo avrei protetto, ma non l'ho fatto."
Così decise che sarebbe andato personalmente a Jotunheim.
Non poteva abbandonare Loki così.
A Jotunheim faceva freddo, molto più freddo di quanto lui stesso ricordasse. Si strinse nelle spalle e impugnando Mjolnir con forza si diresse verso la fortezza degli Jotun.
Appena entrato localizzò la figura statuaria di Thrym.
"Dimmi dov'è." sibilò, la voce piena di odio.
"Il figlio di Odino..che bella sorpresa.."
"Dimmi dov'è!" urlò, questa volta più forte "o ti riduco a brandelli, Thrym!"
"Loki? Quell'insignificante essere.. Dovresti essere orgoglioso di lui. Ha vigorosamente resistito a molte torture. Ha urlato, certo. Ma è stato molto ammirevole, considerando il suo corpo debole."
Thor sentì che lacrime pungergli gli occhi.
"Cosa gli hai fatto..?"
"Oh, non ha molta importanza parlarne ora, visto che è morto." concluse Thrym con un sorrisetto odioso.
"Non è vero!" sbottò allora Thor.
"Invece sì! Sono riuscito a toglierti ciò che avevi di più caro!"
"Portami da lui.." ordinò con un filo di voce l'ormai stravolto figlio di Odino.
La cella di Loki era una delle ultime.
Era piccola e fredda.
Il suo corpo giaceva lì, inerme.
Pallido, freddo, morto.
C'erano cicatrici molto vistose lungo tutto l'addome, ferite profonde piuttosto fresche, segni di bruciature, tagli e lividi.
Thor cadde in ginocchio, sopraffatto dal dolore. Prese il viso del fratello tra le mani, e cominciò ad accarezzarlo, tra le lacrime. "Loki..smettila, ti prego.. questo scherzo non mi piace.."
Thrym guardava la scena soddisfatto.
"Sei patetico."
Il re di Asgard si alzò di scatto e brandendo Mjolnir gli si avventò contro. "Come hai potuto fargli questo!"
In quel momento, ecco un mormorio alle sue spalle, dove Loki giaceva.
"..non è stato poi così difficile inscenare la mia morte.."
Thor si voltò nuovamente.
"Loki..? Sei..vivo..?"
"Ho riconosciuto il suono della tua voce."
Il figlio di Odino sorrise tra le lacrime e corse a prenderlo in braccio.
"Hey..posso fare una cosa per cui probabilmente mi eviterai per il resto della tua esistenza?"
"Dipende..se è una cosa brutta, no!"
rispose Thor ridendo.
Loki a quel punto lo baciò dolcemente sulle labbra, fu un bacio soffice, veloce e molto casto.
"Mi sei mancato, fratellone."
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