Chantal non appena vide Simon mi fece l'occhiolino. Sapevo cosa volesse intendere, per questo roteai gli occhi.
Io e Simon eravamo dentro la sua macchina e stavamo raggiungendo il "Red Pub", ovvero il locale dove era organizzata questa famosa festa universitaria. -"Eccoci qua."- Annunciò Simon parcheggiando.
Dopo aver parcheggiato, scese dalla sua lussuosa macchina e venne ad aprirmi lo sportello. -"Oh, grazie.."- Dissi arrossendo. Simon chiuse la macchina e mi prese sotto braccio per poi fare la fila per entrare.

 La musica si sentiva già e sicuramente era uno di quei DJ che non si stancavano mai di far divertire i ragazzi con la loro musica remixata.
Un po' più avanti a noi vidi Chantal con un ragazzo, sarà sicuramente il famoso Seth con cui ha accettato di andare alla festa. Lei mi notò e mi salutò mandandomi un bacio, sorrisi a quel gesto e la salutai con la mano.

 -"E' lei la tua amica?"- Mi chiese. -"Sì, lei è così simpatica!"-
-"Beh, sappi che ha fatto un buon lavoro con te, stasera!"- Arrossì abbassando lo sguardo. -"Grazie.."- Sussurrai, talmente piano che non sapevo se mi avesse sentito.
Effettivamente se non fosse stato per questo vestito blu, che mi modellava il corpo, e questi tacchi 15cm che mi aveva prestato Chantal avrei indossato una semplice gonna con un top e delle ballerine. Inoltre Chantal mi fece anche da parrucchiera e truccatrice. Mi fece dei perfetti boccoli che poi mise di lato con dei fermagli ed un trucco spettacolare. Non ero molto d'accordo a tutto questo, ma lei è così impossibile da convincere che mi arresi e mi accontentai.

 Finalmente il buttafuori diede l'ordine di entrare, ma prima quelli in lista.
-"Schifosi raccomandati!"- Si lamentò Simon sbuffando e facendomi ridere.
-"Come si fa ad iscriversi in lista?"- Gli chiesi. -"Dipende le feste.. Ad esempio in questa devi pagare, anche tanto, per avere la precedenza e il privè.. Ma figurati, ci sono persone che ormai conoscono così tanto bene i buttafuori o chi organizza, che basta una sola chiamata e senza pagare hanno comunque queste precedenze."-
-"Oh, wow.. Ma devi frequentare questi luoghi molto spesso."- Simon annuì.

 Mi guardai intorno e notai Justin mano nella mano con una rossa, che camminavano verso l'entrata. Dietro loro c'erano Ryan e una bionda. Nel passare Justin mi notò. Io lo fissai per un po' e lui fece lo stesso, ma pochi secondi dopo distolse lo sguardo.
Justin e Ryan salutarono i buttafuori ed entrarono come se fossero di casa. -"Visto lui? Beh, Justin è uno di quelli che entra senza pagare!"- Disse con rabbia Simon. -"Ho visto.."-
Dopo circa mezz'ora di fila, finalmente riuscimmo ad entrare.

 Simon mi portò in pista da ballo ed iniziò a ballare. -"Dai, balla con me!"- Mi incitò prendendomi le mani e facendomi roteare su me stessa. Iniziai a ridere. -"Ti piace?"- Mi chiese ridendo anche lui per poi avvicinarsi al mio corpo ed iniziarsi a strusciare. Iniziammo a ballare ed a divertirci. -"Ehi Simon!"- Lo chiamò una voce maschile. Simon si girò. Era un ragazzo moro, alto e ben muscoloso come Simon. -"Ehi Mark! Come va, fratello?"-
-"Tutto bene, amico! A te vedo a meraviglia!"-
-"Oh, lei è Selena Gomez.."- Rispose Simon. -"Quella Selena?"- Gli chiese stupito e Simon annuì ridacchiando. -"Complimenti, amico.. E' davvero bella come dicevi!"- Simon diventò rosso per l'imbarazzo e a me spuntò un sorriso sulle labbra. Simon tossì fintamente per sciogliere l'imbarazzo che si creò e poi disse: -"Sel, lui è un mio carissimo amico!"-
-"Piacere di averti conosciuto, Mark"- Gli dissi.
 -"Il piacere è tutto mio, Selena!"- Ci sorridemmo. Mark decise di raggiungere la sua ragazza che era con una sua amica, alla festa.

 Erano passate due ore ed io mi sentivo davvero stanca, sentivo soprattutto un bruciore ai piedi. -"Simon, andiamo a riposarci un po'?"- Gli chiesi. -"Certo, tu va ai divanetti, io vado a prendere qualcosa da bere.. A te va qualcosa?"- Mi chiese. -"No, grazie. Ti aspetto ai divanetti!"- Simon annuì.

 Mi diressi verso i divanetti rossi. Quasi tutti erano liberi, ma io cercai quello più nascosto, non amavo essere notata.
Presi il mio cellulare dalla borsetta per controllare se ci fossero messaggi o chiamate, ma nulla..
-"Ti diverti, eh?"- Mi chiese Justin. Riconobbi la sua voce. Alzai lo sguardo.
 -"Sì, molto.. Tu?"- Gli chiesi. -"Normale. Sono solo felice di non averti invitato alla festa!"-
-"Hai avuto di meglio.."- Dissi riferendomi alla rossa. -"Certo che sì! Lei almeno non mi ricorda cosa mi ha insegnato mia madre! No, aspetta.. Lei non mi ricorda che mia madre non può nemmeno rivolgermi la parola!!"-Mi urlò contro. -"Ma sei impazzito o ubriaco?"- Gli chiesi. -"No, cazzo.. Non sono nulla di tutto questo!"- Mi urlò ancora. -"Ehi, ehi, Justin!"- Finalmente Ryan arrivò in mio aiuto. -"Calma.."- Gli disse. -"No, calma il cazzo, Ryan!"- Justin se ne andò infuriato.
Era così strano il suo atteggiamento. Non capivo cosa gli fosse preso. Guardai Ryan con gli occhi lucidi. -"Mi dispiace.."- Disse lui. -"Che ci fai tu con lei?"- Chiese Simon appena arrivato. -"Ehi, amico, sta calmo!!"- Rispose Ryan. -"Buon divertimento, Sel.."- Disse andandosene.

-"Tu conosci quello stronzo?"- Mi chiese Simon. -"Lunga storia.."- Risposi io. Simon notò i miei occhi lucidi. -"Che ti prende, Sel? Ti ha fatto qualcosa quello stronzo?"- Si preoccupò. -"No.. Tranquillo!"- Gli dissi per poi sedermi nuovamente nel divanetto.

Erano le 3:30am ed io e Simon stavamo ancora parlando seduti sul divanetto. Mentre parlavo con Simon mi chiedevo perché Justin si fosse comportato in quel modo. -"Scusa, Simon.. Io, ecco.. Ho una questione da risolvere con una persona."-
-"Ti aspetto qui?"- Mi chiese. -"No, sta tranquillo, tornerò con la mia amica.. Grazie per la bella serata!"-
-"Accetteresti un'altra serata da trascorrere con me?"- Mi chiese. -"Sì, mi farebbe piacere.."-
-"Perfetto, allora.. Ciao!"- Mi salutò dandomi un bacio sulla guancia. -"Ciao.."- Ricambiai il saluto. Simon mi prese il viso e mi diede un bacio a stampo. Sgranai gli occhi per quel gesto. Aveva frainteso tutto. -"Scusa io.."-
-"No, Simon.. Io penso che tutto questo sia ancora troppo affrettato.."- Gli spiegai io. -"Lo credo anche io, per questo ti chiedo scusa!"-
-"Va.. Va bene.."- Gli dissi. -"A presto.."- Lo salutai.

 Cercai Justin per tutto il locale, ma nessuno lo aveva più visto. Uscì fuori dal locale e c'erano dei ragazzi che fumavano, altri ubriachi che vomitavano. -"Ehi, bellezza.. Divertiti con noi!"- Dissero due ragazzi avvicinandosi a me. -"Non mi va"- Dissi io continuando a camminare.-"E dai, piccola!"- Mi fermò uno dei due. -"No, lasciami!"- Gli ordinai impaurita. -"Non fare la timida!"- Disse l'altro ragazzo mentre cercavano di trascinarmi. -"Non avete sentito cosa vi ha detto?"- Intervenne una voce maschile che conoscevo. -"E' roba tua?"- Gli chiese uno dei due ragazzi. -"No, peggio!"- I due ragazzi capirono cosa Ryan volesse intendere cos', ancora più impauriti, mi lasciarono. -"Scusaci Butler!"- Dissero entrambi. -"Se una ragazza non vuole, non rompetele le palle!"- Gli disse Ryan. -"Adesso andate!!"- Li minacciò.

-"Tutto bene?"- Mi chiese Ryan. -"Sì, grazie.."- Gli dissi io con la voce tremante. -"Mi trovavo nei paraggi, sei stata fortunata!"-
-"Scusa.. Cosa significa quello che hai detto ai ragazzi?"-
-"Quello sulla roba?"- Mi chiese ed io annuì. -"Oh, lascia stare.. Li volevo intimorire.."- Mentì. Capì che mentì! -"Che ci fai sola?"- Mi chiese. -"Cerco Justin."- Risposi in modo secco e diretto. -"Capisco.."-
-"So che sai dov'è.. Dimmelo, per favore!"-
-"Non posso.."- Si giustificò lui. -"Ryan!"- Lo minacciai con lo sguardo. Ryan mise le mani dentro le tasche dei suoi pantaloni per poi alzare lo sguardo al cielo sbuffando.
-"Ok, ma... Non dire che te l'ho detto io!"- Mi disse ed io annuì velocemente. -"E' in spiaggia, qui sotto.."- Mi indicò la spiaggia e le scale per scendere da lui. -"Oh, grazie!"- Gli dissi felice.

 Mi tolsi le scarpe, le presi in mano e corsi verso le scale. Scesi le scale velocemente e cercai Justin in spiaggia. Quando lo trovai, poggiato in un muretto con una sigaretta tra le labbra, corsi verso di lui. -"Justin!"- Lo chiamai io mentre mi avvicinavo. Lui mi guardò, ma mi ignorò subito. -"Justin.."- Ripetei. -"Vattene, Selena!"-
-"No, adesso tu.. Aspetta, tu fumi?"-
-"Beh, sì! Ti importa?"-
-"Saranno affari tuoi, ma non sono affari miei i tuoi strani atteggiamenti! Spiegami perché mi hai trattata in quel modo, prima alla festa!"-
-"Va dal tuo fidanzatino, è meglio!"- Esclamò arrabbiato per poi mettersi la sigaretta tra le labbra ed aspirare più fumo possibile. -"Cosa? Justin, Simon è un amico che ho conosciuto da poco!"- Gli risposi a tono. -"Non credo che tu baci gli amici, con me non l'hai mai fatto!"- Disse continuando a fumare. -"Noi siamo amici?"- Gli chiesi stranita. -"No, sì.. Cioè non lo so nemmeno io cosa siamo! Credo che lo stavamo per diventare, o forse no.. So solo che non ti voglio più vedere, Selena!"-

Ci rimasi male, molto male. I miei occhi si inumidirono e lui se ne accorse, ma se ne fregò. -"Spiegami perché mi hai trattata in quel modo e poi andrò via.."-
-"Ah, ma fai sul serio? Pensavo che lo sapessi!"- Mi urlò contro per poi gettare a terra la sigaretta ormai finita.
-"Sapere cosa?"- Gli chiesi ormai esasperata. -"Sapere che mi hai mandato un cazzo di messaggio con scritto se mia madre mi avesse insegnato di farmi i cazzi miei! Sapere che fa male, tanto male perché era la persona più importante della tua vita e ricordarla in quel modo ti ferisce! E' come se io ti ricordassi tuo fratello in un contesto che in quel momento non c'entrava nulla.. Fa male, eh?"- Mi chiese arrabbiato.
 Mi voleva ferire? C'è riuscito! Come ci sono riuscita anche io. -"Non nominarlo.."- Dissi iniziando a piangere. -"Scusami, io.. Non ho fatto caso a quel messaggio!"- Mi scusai piangendo. -"E' ormai troppo tardi, mi hai fatto pensare così tanto oggi che sono distrutto!"-
-"No, non sei distrutto.. Tu sei Justin Bieber! Il ragazzo che tutti credono che sia uno stronzo, ma che in realtà è un ragazzo dolce, premuroso e disponibile.. Un ragazzo così forte fuori, ma debole dentro per ciò che gli è successo! Un ragazzo solare, divertente e.. Sì, stronzo quando vuole!"-
-"E tutte queste cazzate chi le crede?"- Mi chiese Justin addolcendo la voce.
-"Io."- Gli risposi guardando il mare un po' mosso a causa del leggero vento che soffiava.

 Justin mi fissò e mi prese la mano. -"Pensi davvero questo di me?"- Mi chiese facendomi girare verso di lui. -"Penso questo perché è quello che ho capito di te, Justin. Tu ti dimostri stronzo, ma non lo sei.. Tu vai con tutte per colmare tutto il dolore che hai dentro, ma so che un giorno tu amerai solo una ragazza.."- Gli dissi guardandolo negli occhi e lui ricambiò lo sguardo.

-"E chi sarà, questa ragazza?"- Mi chiese fissandomi  ancora negli occhi. Che occhi stupendi..
 -"La ragazza non so chi sarà, so solo che anche lei ti amerà follemente, sarà la ragazza che ti farà sentire il miglior ragazzo di sempre e lei sarà la tua piccola principessa, lei sarà colei che vorrai sempre proteggere, tenere con te e colei che vorrai che sarà tua, per sempre."- 
Era vero, lo pensavo davvero. Justin, in fondo, è un ragazzo meraviglioso, pieno di vita ed energia. Lui se si affeziona a qualcuno lo tratta bene, come con Ryan. E sono sicura che la ragazza che amerà sarà la più fortunata, per il semplice fatto che lui saprà amare sinceramente.
-"Così mi fa sentire mia sorella.."- Justin buttò lì per interrompere l'imbarazzo che si era creato tra di noi.
-"Ovviamente oltre tua sorella.. Perché tua sorella è la principessina che tu proteggerai, che terrai sempre con te e che accontenterai sempre!"- Dissi guardando nuovamente il mare.
 -"Cosa siamo noi?"- Mi chiese di punto in bianco.
-"Conoscenti."- Gli risposi e lui annuì.
Semplicemente annuì. 
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Spazio dell'autrice:

Ragazziii ringrazio a chi ha commentato e letto tutti i capitoli! Vi prego di continuare a farlo, per me è troppo importante! Per chi vuole fatta pubblicità alla sua storia, mi contatti in privato:D
In ogni caso, potreste consigliare questa storia a qualcuno?? Vi ringrazio in anticipo se lo fate!! ♥
Al prossimo capitolo! ;D♥