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28. Face the sun

"So silently just walk with me,like any other day. No sad goodbyes, no tears, no lies, just go our separate ways "

GRACE'S P.O.V

Bournemouth.

Ho sentito parlare di questa cittadina così tante volte, che riesco a riconoscere alla perfezione ogni dettaglio descritto da Eloise; i negozi della via principale, la zona dei college e persino il profumo di salsedine nell'aria.

È una giornata particolarmente ventosa, ma il clima mitigato della costa rende piacevole la passeggiata che io El e la signora Sulkin stiamo facendo. Siamo arrivati soltanto da ventiquattro ore e già mi sento a casa.

William e Felicity Sulkin sono due persone meravigliose. Resterei ore ad ascoltare le esperienze lavorative di William. Ama il suo lavoro, riesco a scorgere la passione in ogni descrizione dettagliata che fa. Ama la ricerca e l'evoluzione, il voler scoprire qualcosa di nuovo e utile per quei pazienti che inesorabilmente chiedono il suo aiuto. 

Felicity è la sua metà. Credo di non aver mai visto una coppia così ben assortita. Nonostante i numerosi anni di matrimonio insieme, il legame che li lega è forte, intatto, giovane, come se si fossero appena fidanzati e non avessero costruito insieme una famiglia così forte e unita.

Vorrei anch'io avere una famiglia così, riuscire a trovare quella persona che mi guarda come William guarda Felicity e so per certo che se alzassi lo sguardo in direzione di Gregg lo troverei, ma io non posso essere la sua Felicity.

Stiamo passeggiando per le vie del centro da stamattina ormai, Eloise e sua madre non hanno smesso un secondo di parlare e raccontarsi tutto quello che in questi mesi non hanno avuto modo. Le ascolto silenziosa, cercando di non perdermi troppo nell'osservare quello che mi circonda, mi distrarrei a tal punto da estraniarmi completamente.

"Grace non abbiamo ancora parlato del tuo lavoro", esclama Felicity rivolgendomi un grande sorriso.

Alzo le spalle sorridendo d'istinto. È impossibile non ricambiare, è impossibile non farsi travolgere dal loro entusiasmo che sto iniziando ad adorare. 

"Lavoro per l'HR Wallingford a Londra da qualche mese ormai e mi trovo benissimo. Sono stata fortunata dopo la laurea e sono riuscita ad avere un colloquio con il signor Foster e non potrei essere più soddisfatta di così. Mi piace. Sia il mio lavoro che l'ambiente, e spero che possa continuare in questa direzione ancora per molto tempo."

È la verità, amo il mio lavoro. La mia massima aspirazione sin da piccola era quella di trovare un lavoro che mi gratificasse e questo di certo lo è.

"Sono felice per te cara. Non hai mai pensato di tornare in America?" 

Scuoto la testa sorridendo appena. "Londra ormai è la mia casa. L'ho sempre amata e ora che ho l'occasione di viverci veramente e lavorarci, sono sempre più convinta della mia scelta. Ho tanti motivazioni che mi tengono legata all'Inghilterra ma soprattutto persone", ammetto facendo un occhiolino a Eloise.

La mia amica sorride genuinamente prendendomi sotto braccio. È un'abitudine che ha appreso da quando ci siamo conosciute e che con il passare del tempo ha iniziato a non dispiacermi più. 

"È bello vedervi così unite ragazze e siete state fortunate a vicenda ad incontravi", decreta Felicity.

Sono fortunata davvero, così fortunata da non rendermi conto che la possibilità che Eloise si allontani da me è vicina. Lo vedo nei suoi occhi quando io e Gregg siamo in circolazione, dalla preoccupazione che leggo quando parlo di Harry con lei.

Vorrei che la situazione fosse differente, che niente si interponesse fra il nostro legame, ma non posso ignorare i fatti. Gregg è suo fratello e Eloise mi conosce ormai troppo bene.

Lei è il mio specchio e non posso scappare dalla mia immagine riflessa, ma soprattutto non voglio farlo.

"Ragazze io mi fermo da Madison, vi raggiungo a casa", afferma Felicity.

Annuiamo entrambe continuando a camminare fianco a fianco. "Quindi oggi è il grande giorno..."

So benissimo a cosa si riferisce, oggi è l'otto dicembre e io non posso continuare a ignorare il calendario per tutto il giorno. 

Ho trascorso questa seconda settimana in totale spensieratezza, ma la curiosità nel conoscere il contenuto di quell'esibizione è sempre stato presente. Non so più cosa aspettarmi da Harry e dai suoi colpi di testa, sta rispettando il mio bisogno di spazio in un modo perfetto. I suoi messaggi sono perfetti, arrivano al punto giusto e forse è l'unico motivo per cui adoro i fotografi; mi permettono di avere un mezzo di comunicazione diretto con lui.

"Lo definiresti grande, El?" domando osservando i suoi occhi sinceri.

"Senza dubbio farà la differenza e lo sai anche tu. Sono solo preoccupata per voi", ammette percorrendo la passerella che conduce alla spiaggia.

Sospiro cercando con lo sguardo il mare. Mi sarebbe piaciuto davvero creare un noi . Sarebbe stato semplice, lineare, logico, ma totalmente sbagliato. "Non essere preoccupata per me, io starò bene", affermo stringendomi fra le braccia.

"Tu potrai contare su un abbraccio tatuato forse, ma non sarà facile abituarsi alla sua assenza, Grace. Non saresti stata combattuta per tutto questo tempo, solo non spezzargli il cuore, cerca di farlo ragionare perché io non sono in grado di salvarlo ancora..."

Le sue parole sono un colpo al cuore. Immaginare la mia vita senza Gregg è davvero difficile. Ero così abituata alla sua invasione giornaliera da farla diventare parte integrante del mio mondo. Ha messo le radici nella mia vita, dando alla luce sensazioni alle quali mi sono aggrappata per restare in piedi. È stato il mio sostegno, in molte occasioni la mia forza, ma è giunto il momento di liberarlo dalle foglie secche e farlo tornare a respirare.

"Come fai a non essere arrabbiata con me?" domando fermandomi ad osservarla.

Eloise mi guarda attentamente prima di sorridere. "Non ho mai giudicato le tue scelte e non ho intenzione di farlo perché è così che funziona fra di noi. Ti ho detto più volte il mio parere, quello che penso sia giusto e nonostante vorrei tanto che mio fratello sia sempre felice, capisco che tu non lo saresti davvero al suo fianco. Non siete anime gemelle Grace, non so nemmeno se esistono le anime gemelle, se Harry sia effettivamente la tua, ma tu e Gregg siete troppo simili per riuscire a funzionare. Mi arrabbierò con te quando lo vedrò stare male, non posso evitarlo, ma riesco ad essere abbastanza razionale da capire qual è la cosa giusta. E poi sarebbe un po' come arrabbiarmi con me stessa, no?"

Dovrei avere mille cose da dirle ma tutto ciò che riesco a fare è abbracciarla. La stringo forte perché riesce ad essere lucida anche in una situazione del genere, anche se non le avevo detto esplicitamente nulla delle mie intenzioni, anche se so che sarà un colpo al cuore anche per me. 

La abbraccio perché è speciale.

***

Incapace.

Sono davvero incapace e probabilmente codarda perché da stamattina cerco di trovare un secondo per parlare con Gregg ma non ci riesco. Ho provato prima di pranzo in camera sua, dopo pranzo in salotto, ma non ce l'ho fatta e mi sento davvero una stupida.

Ho preso la mia decisione, ne sono convinta quindi perché deve essere così difficile? 

Ci tengo a lui, ci tengo così tanto da non riuscire a fare a meno della sua presenza al mio fianco e non sono mai stata così egoista prima. Ho condiviso tanto con lui, ho condiviso emozioni e punti di vista comuni, ma soprattutto sono riuscita a ricostruire quella normalità che con Harry avevo perso.

Lo guardo giocare a biliardo con suo padre ed Eloise e non posso fare a meno di pensare quanto sia bello e perfetto. Manca meno di un'ora alla messa in onda della serata al Royal Variety e io vorrei solo sparire. Mi ero imposta di dirgli tutto prima, di evitare spiacevoli incomprensioni, ma come faccio se non riesco nemmeno ad avvicinarmi a lui?

Eloise continua a rivolgermi sguardi eloquenti, ma non sono sufficientemente forti da riuscire a darmi il coraggio necessario per ammettere quello che sta succedendo.

"Ragazzi la cena è pronta", ci richiama Felicity dal piano superiore.

Gregg mi raggiunge offrendomi la mano. La guardo indecisa prima di afferrarla. Mi sono rifiutata di giocare con loro a biliardo perché senza dubbio mi avrebbero smascherato, Gregg per lo meno l'avrebbe fatto. Sono sempre stata abile in questo gioco e stasera non ero abbastanza concentrata per tenere in mano la stecca, quindi avrei dovuto dare spiegazioni a lui che non sono psicologicamente pronta a dare.

Dannazione!

La sua mano è calda nella mia e il suo pollice disegna cerchi immaginari che mi calmano nell'immediato. Eloise e William ci precedono e so che ormai è tardi per rimediare all'inevitabile. Posso fare un'ultima cosa, quella che ho bisogno di fare per stare meglio e per comunicargli tutto quello che significa per me.

Mi fermo trattenendolo per un braccio e lo stringo a me. Siamo sulle scale che conducono allo scantinato, al buio, vicini ma lontani, e non ho il coraggio di lasciarlo andare. 

"Tutto bene principessa?" mi domanda ricambiando l'abbraccio.

Annuisco trattenendo le lacrime. Il suo profumo invade i miei sensi e cerco di memorizzarlo il più possibile, per l'ultima volta. "Grazie di tutto Gregg..."

Lui sorride lasciandomi un bacio sui capelli. Oggi è la giornata degli abbracci, quella degli addi e degli arrivederci. Non dimenticherò l'otto dicembre molto facilmente, questo è certo.

"Andiamo?" mi domanda prendendomi per mano.

Annuisco seguendolo in cucina dove il resto della famiglia ha già preso posto. Disquisiamo per tutta la durata della cena, e cerco inutilmente di non controllare ogni secondo l'orologio alla parete. 

Manca poco, manca davvero poco e sono in fibrillazione.

"La cena è stata ottima mamma, ma io e Grace dobbiamo andare un attimo di sopra", spiega Eloise.

Gregg mi guarda con attenzione in cerca di spiegazioni, ma con tutta l'abilità che posso, sfoggio un sorriso rassicurante.

"Che cosa dovete fare di sopra che non puoi fare qui, Is? Domani tornerete a Londra, abbiamo ancora poco tempo per stare insieme..."

Apprezzo davvero i buoni propositi di Felicy, ma non possiamo stare qui, in nessun modo possiamo farlo e spero che El capisca. "Mamma è urgente e ci serve la televisione, scenderemo non appena sarà finito." 

Lo sguardo di Gregg continua ad essere su di me, ma il bicchiere in vetro decorato è davvero molto più interessante al momento.

"Possiamo guardarlo tutti insieme in salotto, no?" domanda William aiutando la moglie a sparecchiare.

No, no. No che non possiamo, assolutamente no. Preferisco perdermi la serata e guardarla domani, non posso affrontare tutto nello stesso momento.

"Ok", afferma Eloise con uno sguardo di scuse.

Sono bloccata sulla sedia incapace di reagire. Diavolo, dovevo saperlo che sarebbe andata così, Gregg mi odierà, io mi odio per non riuscire a gestire una situazione così stupida.

Aiuto Eloise con la cucina cercando di svolgere meccanicamente quello che devo fare, mancano pochi minuti e William e Gregg sono già in salotto. El mi ha già chiesto scusa trecento volte ma questo non serve a placare il nervosismo.

Finiamo in un batter d'occhio e ci dirigiamo in salotto. Prendo posto sulla poltrona più isolata cercando di controllare il mio battito cardiaco. Gregg non smette un secondo di analizzarmi e vorrei tanto che la smettesse perché sono troppo agitata per gestire anche lui.

"Il Royal Variety! Me ne stavo quasi dimenticando! Non mi perdo mai l'appuntamento dell'anno, avresti potuto dirlo prima, Is!" esclama Felicity emozionata.

Basta questo per farmi sprofondare, basta questo per ricordami che non ho scampo. Dannazione manca poco e non riesco a stare ferma. Non trovo più sollievo nemmeno nei sorrisi di Eloise e questo spiega molte cose.

Felicity commenta ogni esibizione e questo mi aiuta a concentrarmi su qualcosa che non sia l'imminente sorpresa. Le ho sempre amate e odiate allo stesso tempo e sono certa che questa non sarà l'eccezione.

Controllo Gregg soltanto per un istante, ma è sufficiente per capire che sa già tutto. È troppo tardi per rimediare, troppo tardi per parlargli perché il presentatore annuncia il loro turno e il mio sguardo ritorna ad essere incollato al televisore.

Going out tonight changes into something red
Her mother doesn't like that kind of dress
Everything she never had she's showing off
Driving too fast moon is breaking through her hair
She's heading for something that she won't forget
Having no regrets is all that she really wants  

Il vestito rosso. È iniziato tutto da lì e non può averlo scritto davvero in una canzone che ora in tutto il mondo sentiranno. Dovrei essere imbarazzata a questo punto. Sto assistendo alla loro performance con tutta la famiglia Sulkin e avrei mille motivi per scappare, uscire dalla stanza e rifugiarmi da qualche parte per evitare di esternare quello che sento in questo momento. 

We're only getting older baby and I been thinking about it lately
Does it ever drive you crazy just how fast the night changes
Everything that you've ever dreamed of
Disappearing when you wake up
But there's nothing to be afraid of even when the night changes
It will never change me and you  

Ho bisogno di sedermi, di ritornare a respirare nel modo corretto, di reprimere le lacrime e il sorriso che stanno combattendo l'un l'altro per vincere a farmi avere una reazione che non voglio avere davanti a loro. 

Sento gli occhi di Gregg addosso, non mi ha lasciato nemmeno un secondo e ho bisogno di spazio, adesso più che mai, perché Harry è qui, è sempre stato qui.

Chasing it tonight doubts are running round her head
He's waiting hides behind a cigarette
Heart is beating loud and she doesn't want it to stop
Moving too fast moon is lighting up her skin
She's falling doesn't even know it yet
Having no regrets is all that she really wants

We're only getting older baby and I been thinking about it lately
Does it ever drive you crazy just how fast the night changes
Everything that you've ever dreamed of
Disappearing when you wake up
But there's nothing to be afraid of even when the night changes
It will never change me and you

Sto ormai piangendo. Il sorriso ha perso nonostante queste non siano lacrime di tristezza, sono solo lacrime. Lacrime represse, lacrime che mi sono mancate e che stanno dando libero sfogo alla loro corsa proprio adesso. 

È bellissimo su quel palco, è incredibile come riescano ed essermi famigliari tutti i suoi gesti. È incredibile quanto lui mi manchi.

Going out tonight changes into something red
Her mother doesn't like that kind of dress
Reminds her of the missing piece of innocence she lost

We're only getting older baby and I been thinking about it lately
Does it ever drive you crazy just how fast the night changes
Everything that you've ever dreamed of
Disappearing when you wake up
But there's nothing to be afraid of even when the night changes
It will never change baby
It will never change baby
It will never change me and you

La notte non può cambiarci, eppure l'ha fatto. È bastata la notte del mio compleanno a lui, per ricominciare da capo, per sparire dalla mia vita e costruirsene una nuova di zecca; nuovo Harry, nuove ragazze, nuove abitudini.

Eppure adesso è qui a cantare cose che mi stanno mettendo a dura prova. Non mi aveva mai dedicato una canzone, non aveva nemmeno mai cantato qualcosa soltanto a me e ora questo? 

I miei pensieri vengono interrotti da un fazzolettino bianco che entra nel mio campo visivo. Felicity me lo sta offrendo con un sorriso comprensivo in volto che mi riscalda il cuore. È fuori", afferma dolcemente.

Mi guardo intorno cercando il soggetto della sua affermazione e immediatamente capisco, non trovando Gregg fra i presenti. Sono un disastro, un vero disastro e non doveva succede qui, non davanti a loro e non davanti a lui.

Mi affretto a raggiungere l'uscita e mi guardo intorno cercandolo nel giardino. Lo trovo a  pochi metri più avanti oltre la staccionata che da direttamente sulla spiaggia. Fa freddo, è praticamente buio e il vento è fortissimo.  È pazzo ad avvicinarsi così tanto al mare ma lo sono stata anche io, lasciandomi trascinare dagli eventi che stanno rovinando ogni cosa.

Mi stringo nel maglione raggiungendolo. Le lacrime si sono fermate ma ormai è tardi, lo capisco dalla tensione sulle sue spalle, dalle mani strette in un pugno lungo i fianchi, dal suo sguardo di ghiaccio che mi fulmina non appena lo raggiungo.

"Vattene Grace", afferma nervoso.

Non ho nessuna intenzione di andarmene, non farò come lei che l'ha semplicemente lasciato andare. "Dobbiamo parlare Gregg, non me ne andrò come ha fatto lei, tu ti meriti più di questo e sicuramente non lo avrai da me..."

Gregg si volta completamente nella mia direzione. "Non parlare di lei, Grace. So che posso avere di più, deve esserci qualcosa di più per me dannazione! Ci credevo davvero stavolta, diavolo tu eri diversa da ogni persona che ho incontrato, ma non è così e l'ho capito soltanto due minuti fa. Sai cosa vuol dire Grace? Che ho sbagliato tutto e che probabilmente sbaglierò sempre!" esclama.

Il suo tono di voce è più alto, ma non mi spaventa. Posso capire il suo stato d'animo e non voglio che possa arrivare a convincersi delle cose sbagliate che sta dicendo.

"Sediamoci", affermo semplicemente.

Prendo posto sulla sabbia fresca senza perdere di vista il suo sguardo. Rimane qualche secondo a fissare il mare silenzioso prima di sedersi al mio fianco con la testa fra le mani.

"Quando l'hai capito?" mi domanda evitando il mio sguardo.

"Non so se l'ho capito Gregg, so che non posso ignorare quello che sta succedendo. Pensavo di essere più forte di così, di andare avanti e cercare di capire senza interferenze che cosa volevo, ma avrei potuto evitarlo perché tu non ti meriti questo."

Si merita soltanto cose belle, è l'unica convinzione che è rimasta intatta da quando lo conosco e non cambierà mai. È difficile incontrare persone come lui, quasi impossibile, e io sto gettando questa fortuna, sperando che qualcuno sia più pronto di me per coglierla.

"Grace, hai avuto i tuoi spazi, hai avuto due settimane di libertà totale, da me e anche da lui e ti è bastata una dannata canzone per crollare. Sei innamorata di lui come il primo giorno, non è cambiato nulla nonostante ti abbia spezzato il cuore più e più volte e non c'è spazio per me. Forse non c'è mai stato, forse ci sarà in un'altra vita, quella in cui lui non esisterà!"

Non riesco nemmeno ad immaginare una vita in cui Harry non ci sia. È assurdo, fuori dal comune, ma è la verità. "Hai avuto un ruolo fondamentale nella mia vita Gregg. Questi mesi sarebbero stati un inferno se tu non ci fossi stato e chiamami egoista, ma lo rifarei altre mille volte. Forse non arriverei fino a questo punto, mi sarei fermata prima, avrei depistato ogni tuo tentativo di avvicinamento, ma se ti ho lasciato fare è perché lo volevo anche io."

Gregg si stringe i capelli fra le mani e vorrei davvero fare qualcosa, qualsiasi cosa per fargli capire che mi dispiace. "Lo hai fatto per dimenticare lui Grace, mi hai usato come distrazione e solo ora me ne rendo conto!"

Sta alzando la voce come non gli ho mai visto fare e questo induce me a fare lo stesso. "Non è così Gregg! Avrei messo in gioco l'amicizia con tua sorella se così fosse? Avrei rischiato così tante cose solo per usarti? Non sono in grado Gregg, ci ho provato così tanto a essere un persona opportunista negli anni, ma non ne sono capace. Puoi solo accusarmi di egoismo, perché non sono stata abbastanza coraggiosa da allontanarti da me quando tu mi facevi stare bene. Non sei mai stato solo un amico e posso dirti con certezza che se Harry non ci fosse stato nella mia vita, probabilmente sarebbe tutto diverso. Io avrei potuto darti quello di cui hai bisogno, so che posso farlo e so anche che con il passare del tempo saremmo stati i nuovi William e Felicity ma non possiamo perché lui c'è. Lui è sempre qui, in ogni dannato istante anche se è lontano mille miglia e nonostante io sia consapevole che non potrà mai essere il mio William, non posso fingere che il mio cuore non gli appartenga comunque."

Il vento soffia gelido portando con sé le mie lacrime che hanno ricominciato a scendere. 

"Non so cosa pensare Grace. Mi è crollato il mondo addosso all'improvviso e nonostante pensassi di essere pronto, non lo ero affatto. Stavo troppo bene al tuo fianco per cercare di tutelarmi, mi ero imposto di lasciarmi andare, di riuscire a conquistarti,  ma non ce l'ho fatta quindi ... cosa devo fare?" domanda guardandomi con tristezza.

Vorrei potergli assicurare che ci sarò per lui, sempre, ma non posso dargli altre speranze finché non avrà capito il vero significato delle mie parole.

"Essere come sei Gregg. Con me ha funzionato nonostante tu continui a pensare che non sia così. Sei importante Gregg, non sei soltanto un amico e non lo sarai mai, ma non posso continuare a fingere l'evidenza", spiego asciugandomi le lacrime.

La verità mi sta colpendo tutta ad un tratto. Non so quando l'ho capito, forse non ho mai smesso di credere che Harry fosse così importante per me, ma dirlo ad alta voce fa uno strano effetto anche a me. Avevo deciso di non dipendere più da nessuno, di evitare che qualcuno avesse un posto così importante nella mia vita in modo da uscirne intatta, ma sta accadendo di nuovo e accadrà ancora finché lui non mi lascerà per sempre.

"Hai fatto la tua scelta quindi... Hai scelto lui..."

Scuoto la testa sorridendo amaramente. "Non c'è mai stata una scelta fra voi. Non è possibile innamorarsi di due persone contemporaneamente e solo le persone deboli e insicure lo fanno. Io ho scelto me. Ho scelto di darmi una possibilità, una nuova possibilità per essere felice, perché lo ero davvero. Probabilmente lo sarei anche con te, ma sarebbe quella felicità talmente perfetta e impeccabile che solo ora riconosco non appartenermi. Apparterrebbe a mia madre forse, ma non a me. Vivo di emozioni Gregg e lui non ha mai smesso di lasciarmi qualcosa, che sia rabbia, rancore, tristezza, ma anche felicità, tanta felicità per questi semplici come uno sguardo. Non posso ignorare il mio cuore che batte così forte ogni volta, non posso dimenticare quello che è stato perché farei un torto a me stessa. Non ho intenzione di ributtarmi fra le sue braccia, per essere felice devo riuscire a tutelarmi, ma non posso fingere che lui non sia sempre con me, sia sempre qui nonostante io cerchi di allontanarlo."

Lo sguardo che Gregg mi sta rivolgendo vale più di mille parole. L'ho deluso, tanto, profondamente, e se non fossi pienamente consapevole delle mie colpe, non riuscirei a gestire quei occhi di ghiaccio che sono rivolti soltanto a me.

"Credevo che sarebbe finita diversamente, che avresti aperto gli occhi e capito quanto sia sbagliato quello che ti ha fatto, ma sembra che le cose sbagliate vincano sempre", afferma Gregg alzandosi.

Mi affretto a fare lo stesso cercando ancora una volta il suo sguardo. "Dove vai?" domando con le lacrime agli occhi mentre si allontana da me.

"Non lo so Grace, ma il più lontano possibile da te. Non posso permettermi di consolarti in questo momento anche se l'istinto di farlo è alto." 

Se i miei occhi non fossero così annebbiati dalle lacrime, giurerei che anche lui sta piangendo. Ho rovinato tutto, gli ho spezzato il cuore e sto perdendo un altro punto di riferimento.

Per quanto ancora continuerò a farlo? 

"But in time, all the flowers , turn to face the sun"

SPAZIO AUTRICE

{Auguro a tutte voi di trovare una Eloise sulla vostra strada, anche di sfuggita, anche solo per un minuto e di riuscire a condividere quello che lei e Grace hanno creato in così poco tempo}

Grazie a JustMeandLouisT per la bellissima immagine del capitolo :D

Un bacio!

Greta <3








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