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24. City of angels

HARRY'S P.O.V:

Vivere a Los Angeles è estremamente confortante. Posso passeggiare senza problemi, raggiungere il mare quando voglio, e perdermi nelle mille attrazioni che una città come questa possiede.

Ho sempre percepito ogni particolare della città come qualcosa che potesse arricchirmi, non so spiegarlo ma quando ho messo piede per la prima volta qui, ho capito che non ci sarebbe stato altro luogo che mi potesse catturare così tanto.

È per questo motivo che sono fortemente intenzionato a trasferirmi stabilmente, una volta terminata la mia carriera; non so nemmeno se avrà un termine, in che modo la parola fine verrà scritta, ma so che sarò qui.

Los Angeles è stata la mia salvezza in questo periodo e forse è proprio questo il motivo per cui, ogni volta che i ragazzi tornavano a casa, io ritornavo nella città degli angeli.

Sto passeggiando tranquillamente, posso servirmi di un paio di occhiali da sole e di un cappello per immedesimarmi; non ho bisogno di una scorta e nemmeno di aggirarmi nelle vie secondarie in modo da non essere notato. Ci sono troppe persone per riuscire a spiccare e forse è proprio questo il motivo per cui passerei ore nel centro della città.

Non sono mai riuscito ad essere invisibile, nemmeno prima di diventare parte integrante di questo sistema che ancora oggi faccio fatica a comprendere, ma qui posso esserlo. Posso fermarmi vicino ad ogni attrazione principale e passeggiare sulla spiaggia senza che nessuno riesca a riconoscermi.

È quello che sto facendo ora senza il permesso di Greg o Steve, ma mi occuperò delle loro raccomandazioni più tardi. Lo studio di registrazione è vicino, e il destino del sogno più grande che io abbia mai avuto, anche.

Abbiamo appuntamento con Zayn e Paul tra mezz'ora e non so come sentirmi a riguardo. Grace sostiene che andrà bene, ma come può esserlo se lei non è qui e uno dei miei migliori amici sta lasciando l'unica cosa in cui ho sempre creduto con tutto me stesso?

Grace è l'unica distrazione in questa confusione assordante. Riesce ad essere una fonte di tranquillità anche a distanza, anche se sta smontando qualsiasi mio tentativo di riavvicinamento, ma la amo anche per questo. Non sarebbe stato giusto e logico che si ributtasse fra le mie braccia, non sarebbe stata Grace.

Amo la sua personalità, amo tutto quello che è, da ogni pregio e ogni difetto e sarei disposto a tutto pur di dimostrarle che le mie parole sono vere. Non mi arrenderò stavolta, non mi lascerò spaventare dal sentimento che sento di provare, perché la sua assenza renderebbe buie tutte quelle giornate che meriterebbero di essere vissute con un sorriso.

Lo studio di registrazione è a pochi passi da me, le fan sono accalcate all'entrata e mi trovo costretto ad accedere dall'entrata sul retro, sperando che non siano riuscite ad individuare anche quella. Svolto a destra nel vicolo e respiro a pieni polmoni l'aria di Novembre.
Le temperature sono pressoché costanti durante l'anno e questo è l'ennesimo motivo per cui mi piace vivere qui.

Raggiungo l'entrata salutando le ragazze elettrizzate all'ingresso. Riesco ad evitare un vero e proprio agguato con qualche foto ed un sorriso e finalmente entro nell'edificio.

Dovrei smetterla di sottovalutare le nostre fan, dovrei smetterla di sottovalutare le persone.

La risata di Niall mi raggiunge nell'immediato e al suo fianco Mad gesticola in modo compulsivo. Non sono pronto ad avere un confronto con lei, l'ultima volta sono finito ubriaco fradicio in un locale e non ho nessuna intenzione di replicare.

"Buongiorno", saluto dando una pacca sulla spalla a Niall.

Mad non dice nulla, si limita a fulminarmi con lo sguardo come al solito, ma oggi non è lei il mio problema.

Entro nella sala di registrazione e trovo Louis e Liam seduti sul divanetto. Sembrano assorti nei loro pensieri o meglio nei loro telefoni. "Ciao," saluto togliendomi gli occhiali da sole e prendendo posto vicino a Louis.

Il moro alza appena lo sguardo dal telefono facendomi un cenno con il capo. Liam sforza in sorriso ma capisco che la tensione sia troppa da sopportare per tutti.
"Paul?"domando.

"Sta parlando con Zayn nell'altra sala", spiega Niall sentendosi alla mia destra. Mad raggiunge Liam e senza dire nulla si accomoda al suo fianco. Cosa c'entra lei in tutto questo?

Mi infastidisce la sua presenza, forse perché il suo legame diretto con Grace non si distruggerà mai, o forse perché vorrei avere Grace al mio fianco.

Sospiro appoggiandomi allo schienale del divano. Il mio telefono segnala l'arrivo di un messaggio e non ho bisogno di controllare il mittente.

Funziona sempre così, un'equazione matematica che si ripete ogni volta che sto per partire per Londra; io e Kendall, un bicchiere fra le mani, un locale e tanto divertimento. Fino a poco tempo fa apprezzavo questo iter, ma adesso non credo abbia senso, soprattutto dal momento che forse questa è l'unica equazione che Grace non saprebbe risolvere.

Mad continua a guardarmi con attenzione, il silenzio nella stanza si sta facendo davvero pesante, ma non so come interromperlo. Potrei dirle di smetterla ma cosa otterrei? Altro nervosismo ad incrementare quello che già sento.

Non ho sotto controllo la situazione e non riesco a trovare negli occhi dei miei amici quelle conferme di cui adesso avrei davvero bisogno. Le parole di Grace iniziano ad avere un significato; quando si tratta di cose importanti, non si può vivere senza certezze e anche il ragazzo più impulsivo del mondo a questo punto ne avrebbe bisogno. Quel ragazzo sono io. "Cosa succederà?"

Gli occhi dei presenti nella stanza sono su di me. 

"Non finirà". La risposta di Louis arriva per prima e ne sono felice. Lui è il nostro punto di riferimento, lo è stato da sempre; il collante che ci tiene uniti, la persona che ci crede forse più di tutti e so che se lui è determinato nel continuare possiamo esserlo tutti.

A questo punto non importa più quello che dirà Zayn quando entrerà in questa stanza, se sarà un abbandono ci soffrirò, probabilmente sarò davvero incazzato, ma questo sogno non può finire adesso, non così, non perché qualcuno ha deciso di arrendersi.

"Ci siamo", afferma Niall.

Ci voltiamo tutti in direzione della porta, tutti tranne Mad che prontamente si alza. Saluta Liam con un sorriso e noi con un cenno del capo. Per la prima volta non vedo ostilità nei suoi occhi, solo determinazione e sono felice che stia cercando di trasmetterla immutata anche a me.

La porta si apre e Paul e Zayn sono davanti a noi. Cerco immediatamente lo sguardo del mio amico mentre Mad lascia la stanza senza degnarlo di uno sguardo. Non mi sta guardando, sta osservando qualcosa nella stanza, ma non me e questo non è un buon segno.

"Vi lascio soli", afferma Paul prima di lasciare la stanza.

La tensione è alta, il nervosismo ancora di più e ora più che mai vorrei che Grace fosse al mio fianco. Non so che reazione avrò, ma con lei qui sarebbe comunque quella giusta. Riesce a mancarmi anche adesso, dannazione!

Zayn prende posto sulla poltrona rimasta libera e finalmente alza lo sguardo su di noi. "Mi dispiace...."

Il pavimento della stanza deve essersi improvvisamente abbassato perché un senso di vertigini mi ha appena fatto vacillare. Non può essere vero.

"Cosa è successo?" domanda Liam. 

Niall al mio fianco non riesce a stare fermo, continua a battere il piede a terra e questo non fa altro che innervosirmi ancora di più.

"Mi sono perso", risponde Zayn passandosi una mano nei capelli.

È stanco, lo vedo perfettamente, ma lo siamo tutti. L'unica differenza fra noi è il bisogno di continuare nonostante tutto, perché lui non riesce ad averlo?

"Comprensibile, ma non avresti dovuto farlo da solo", afferma Louis portandosi una sigaretta alle labbra.

Solo questo? Perché sono l'unico ad essere profondamente deluso e incazzato qui dentro?. "Ci stai mollando quindi?" domando d'istinto.

L'attenzione di Zayn è finalmente su di me. Vorrei che quell'espressione non mi sia così famigliare, vorrei che la delusione che sento non fosse reale. 

"No, ma ero venuto qui per farlo", ammette Zayn. "C'è qualcosa che non va, probabilmente in me e sono arrivato al limite di tutto. Sono stanco di qualsiasi cosa, talmente stanco da non riuscire a tollerare più nemmeno una notizia sul nostro conto. Sono stanco e stressato, ho bisogno di una pausa, di uno spazio per me che non coinvolga Zayn Malik degli One Direction ma solo Zayn. Non sono più in grado di gestire la mia relazione, di gestire me stesso e i miei spazi perché mi sento soffocare. Ci ho pensato tantissimo cercando di mettermi alla prova in mille modi, ma ero giunto alla conclusione di mollare perché sono ancora convinto che quella sia la soluzione migliore, per me e per voi."

"Cazzate!". Louis ha perso la pazienza, la sua sigaretta è a terra e l'espressione che ha sul viso non ha nulla di confortante.

"Hai detto che non ci stai mollando però", interviene Niall prima che succeda l'inevitabile.

Zayn annuisce spostando lo sguardo su di lui. "Ho parlato con Paul e mi ha fatto ragionare. Lasciare la band non significa fare un torto ai suoi componenti e a sua detta a me stesso, ma significherebbe deludere i miei migliori amici e non sono pronto a farlo. Siamo arrivati fin qui insieme, sappiamo tutti che siamo destinati a finire prima o poi, ma ci tengo a voi, ci tengo alla vostra amicizia e non voglio essere istintivo nel prendere una decisione così importante."

Sono senza parole. Non so se sentirmi grato, felice o comunque deluso per il lieto fine che noi non avremo. L'ha detto lui ora e in cuor mio so che ha ragione, ma davvero questo non è il momento. Non sono pronto per dire addio a loro, per abbandonare per sempre la mia seconda famiglia e nemmeno di mettere un punto al lavoro che stiamo facendo.

Siamo una bella squadra e sono anche consapevole che se riuscissimo ad essere più uniti di così, potremmo puntare al per sempre. Poche sono le band nella storia, che sono sempre arrivate alla fine insieme, che non si sono fatte traviare dagli eventi, ma noi abbiamo già dimostrato più volte di fare la differenza, con un po' di impegno possiamo farcela.

"La tua poca determinazione fa schifo, Zayn", esclama nuovamente Louis.

Fa schifo anche a me? Non lo so, credo che le parole di Zayn mi abbiano confortato, ma non riesco comunque ad essere tranquillo.

"Louis sai quanto ci tengo, sai quanto tutto questo sia importante, ma sono arrivato al punto massimo di tolleranza. Voglio provarci, voglio cercare di ritornare nella vostra direzione, ma non sarà facile."

"Non devi farlo per noi Zayn, devi farlo per te stesso", afferma Liam.

"È complicato. So che mi sono comportato da stronzo e sono consapevole che non riuscite a mettervi nella mia ottica, ma un giorno succederà anche a voi e allora capirete a cosa mi riferisco. Non sono libero di essere me stesso da troppo tempo e questo mi porta a fare un sacco di stronzate come quella di arrivare a pensare di lasciare Perrie sul serio. Diavolo le ho chiesto di sposarmi e adesso non sono certo nemmeno di amarla. Mi sono perso e lo sono tutt'ora, come posso continuare se non riesco nemmeno a capire quello che voglio?".

Ha senso. Fa male, è deludente ma ha dannatamente senso e riesco a comprenderlo perché anche io ci sono andato vicino. Ho fatto tantissime cavolate in questi mesi, cercando di fingere, di nascondermi dietro alla verità, all'inevitabile, lasciando Grace nella speranza che qualcosa potesse cambiare, che tutto potesse tornare alla normalità, ma stavo solo fingendo di essere quello che ormai non sono più.

Le persone cambiano, noi stiamo cambiando e se non riusciamo a gestire la situazione, possiamo solamente cercare di renderla meno complicata del previsto. Io l'ho fatto e Zayn lo sta facendo adesso, peccato che i nostri siano due metodi diversi.

"Ti aiuteremo. Capita a tutti di perdersi, ma possiamo farcela come abbiamo fatto finora. Sappiamo tutti quanto sia difficile Zayn, ma siamo amici, puoi contare su di noi e non è non presentandosi alle prove o tenendoci all'oscuro fino a questo punto che la situazione cambierà."

Niall e la sua positività, Niall e la sua determinazione. Niall.

"Mi dispiace, mi dispiace per ogni cosa e non voglio che pensiate che sto ipotizzando di lasciare per un capriccio o per altri motivi. Credo in noi, l'ho sempre fatto e crederei in voi senza di me. Siete le persone migliori che abbia incontrato ed è per questo che sono ancora qui. Voglio metterci tutto me stesso, voglio provarci sul serio e spero che mi possiate perdonare. Sono stato un cretino per tutto questo tempo, ma ora sono qui, e ho intenzione di recuperare il tempo perso. Lasciare è l'ultima spiaggia e spero di non doverla raggiungere."

Sembra un dannato contratto a tempo indeterminato e continua a fare paura. Se Zayn non fosse determinato, se non vedessi nei suoi occhi la voglia di farcela, sarei senza dubbio uscito dalla stanza. Ma non posso farlo, voglio esserci come c'è lui, possiamo farlo insieme come al solito e spero solo che Louis non sia troppo arrabbiato da far prevalere il rancore.

"Avrei voglia di picchiarti Zayn, con il tuo disinteresse del cavolo hai fatto stare di merda anche noi e questo non dovevi farlo. Hai pensato solamente a te stesso, ma non posso permetterti di rovinare tutto. I One Direction sono il mio sogno, quello che sarà sempre qui a ricordarmi che ce l'ho fatta e ti prenderò a calci in culo se me lo spezzerai."

Sorrido istintivamente alle parole di Louis. 

"Farò di tutto per non spezzarlo Lou, è una promessa e sarò pronto ai calci se dovesse andare per il verso sbagliato."

Louis annuisce recuperando un'altra sigaretta dal pacchetto. "Quindi torni con noi a Londra domani?" domanda.

"Torno con voi", risponde Zayn e io mi sento improvvisamente più leggero.

(...)

Recupero le chiavi dell'appartamento dalla tasca e apro la porta. È ormai notte fonda ma non sono stanco. Passare del tempo con i ragazzi come ai vecchi tempi è stato fantastico. Sono riuscito a dimenticare ogni preoccupazione e tutto l'accaduto sembra ormai un ricordo.

Probabilmente domani tornerà a farmi visita, ma ora non riesco a pensare negativo. Andrà bene, Grace aveva ragione e la cosa che renderebbe perfetta questa giornata sarebbe trovarla qui ad aspettarmi. La abbraccerei e non la lascerei più, non farei mai più uno sbaglio simile e dopo questa serata particolare la mia determinazione è salita alle stelle. Andrà bene anche per noi due, non può essere diversamente.

Il salotto scarsamente illuminato mi accoglie come ogni sera. Non riesco a percepirlo confortante e mio, ed è uno dei motivi per cui sono intenzionato a cambiare casa. Ho bisogno di ricominciare da zero e potrei portare Grace qui, per aiutarmi nella scelta.

Dannazione, dovrei fermare la mia mente, ma come posso se sono così entusiasta di ogni cosa? Ho voglia di chiamarla, di sentire la sua voce, di dirle ancora una volta quanto mi manca e quanto avrei bisogno che fosse qui, ma il campanello mi impedisce di fantasticare oltre.

Chi diavolo può essere a quest'ora? Probabilmente Niall.

Mi dirigo alla porta aprendola senza indugi, il portiere non farebbe entrare mai degli estranei. Guardo confuso il mio visitatore o meglio la mia visitatrice. Non dovrebbe essere qui.

"Dovresti rispondere al cellulare Haz, le persone si preoccupano per te."

Kendall entra a grandi passi nel mio appartamento senza essere stata invitata. Indossa dei semplici pantaloncini e una maglietta, simbolo del fatto che non era nelle vicinanze ma probabilmente è venuta da casa, con il preciso intento di vedermi.

Chiudo la porta alle mie spalle seguendola in salotto.

Sta battendo nervosamente il piede a terra mentre guarda fuori dalle grande finestre. "Cosa ci fai qui?" domando affiancandomi.

Il suo sguardo è di fuoco quando incontra il mio e istintivamente faccio un passo indietro. "Ero preoccupata per te, pensavo fosse successo qualcosa. Non sei mai stato maleducato, ma è evidente che tornare a frequentare Grace, ti ha fatto perdere qualsiasi tipo di senso morale. Sei uno stronzo lo sai?".

 È arrabbiata, forse come non l'ho mai vista, ma lo diventerò anche io se parlerà ancora una volta di Grace in questo modo. "Ero alle prove con i ragazzi Ken, sai come stanno le cose fra noi e non ho mai avuto bisogno di darti una spiegazione sulle mie decisioni."

Si passa una mano fra i capelli spettinandoli appena. Non l'ho mai vista così agitata e la cosa mi destabilizza.  "Non hai mai dovuto è vero, ma non posso accettare di essere il tuo gioco. Le cose sono sempre state chiare, sapevo tutto, ma hai sempre avuto rispetto per me e per quello che provo per te. Sai benissimo quali sono i miei sentimenti e non importa se non sono ricambiata, sapevo quale sarebbero state le conseguenze, ma non accetto di essere usata come un oggetto. Non sono una delle tante cretine che entrano nel tuo letto e che si aspettano qualcosa da te, sono per prima cosa una tua amica e merito di essere avvertita quando le cose cambiano. Non puoi semplicemente sparire senza una motivazione!"

Sta soffrendo, è evidente e non avrei mai voluto arrivare a questo punto. Ero talmente preso da Grace e da me stesso, da non capire quello che stava succedendo a Ken, ma non ho potuto controllare nulla, non ho potuto farlo prima e a maggior ragione non posso farlo adesso.

"Hai ragione. Pensavo di non doverti dare nessuna spiegazione, ma forse mi sbagliavo quindi ecco la verità: amo Grace e ho tutte le intenzioni di recuperare la sua fiducia. Non sei mai stata un oggetto per me, sapevamo entrambi cosa stavamo facendo, ma non voglio più essere un codardo Ken. Ho bisogno di lei, di lei e di nessun altra."

Dirlo ad alta voce è strano, dirlo a Ken ancora di più. Sono sempre stato etichettato come la causa di molti cuori spezzati, ma non è così. Stavolta però ho la sensazione che qualcosa sia andato storto, perché le lacrime di Kendall hanno solo un significato.

Faccio un passo nella sua direzione, ma prima che io possa fare o dire qualcosa, lei indietreggia. "Non voglio la tua pietà Harry. Sono stata stupida ed è brutto rendersene conto solo adesso. Pensavo che non ce l'avrebbe fatta, che non ce l'avreste fatta, ma siete più forti del previsto, lei è più forte del previsto e vorrei avere un briciolo della sua determinazione in questo momento. Non riesco nemmeno ad odiarla perché ha semplicemente fatto il suo gioco, non si è arresa quando le avevo esplicitamente detto di lasciar perdere con te, e non ha nemmeno fatto la stronza venendo a raccontarti ogni cosa. Non ha mai provato a metterti contro di me, mentre io ho cercato di farlo più volte, ma dovevo aspettarmelo."

Mentre parla gesticola e piange ed è tutto quello che non vorrei. Mi dispiace per lei, mi dispiace per tutto in realtà e nonostante stia ammettendo cose che non avrebbero dovuto nemmeno provare a fare, non riesco a non essere compiaciuto per la forza che la ragazza che amo, ha sempre dimostrato e continua a dimostrare.

"Mi dispiace per tutto".

Kendall scuote la testa dirigendosi verso la porta. "Se fai scappare anche lei sei davvero un cretino, Styles. Hai la fortuna di vivere qualcosa di raro, non mandare tutto al diavolo come al solito, perché stavolta non ci sarò a consolarti."

Annuisco, forse dovrei ribattere a tono, ma non riesco a fare altro mentre lei esce dal mio appartamento sbattendo la porta. Non avrei voluto che andasse così, ma non posso fare più nulla per rimediare. C'è sempre stata Grace, in ogni gesto, in ogni parola, e sono stato semplicemente troppo stupido per non accorgermene prima. 

Mi avvicino al divano sedendomi pesantemente. Los Angeles vive luminosa fuori dalla finestra e mai come ora mi sento in sintonia con lei. Manca solo una cosa e ho intenzione di rimediare subito.

Estraggo il telefono cercando il suo nome in rubrica. Un messaggio non mi basta, in una telefonata non riuscirei a dire tutto quello che voglio, quindi la scelta ricade sul messaggio vocale.

"Ciao piccola. È da troppo che non ti chiamo così e mi è mancato dannatamente farlo. Ecco perché un messaggio vocale, senza dubbio mi avresti già interrotto e io non sarei riuscito a dirti tutto quello che voglio. Mi sei mancata tanto oggi, tutto continua a riportarmi a te ed è assurdo il modo in cui anche Los Angeles parli di te. Saresti perfetta qui, nella città degli angeli e ho tutta l'intenzione di tornare con te, la prossima volta. Sto esagerando ma non importa, non oggi. Abbiamo parlato con Zayn e non se ne andrà, non per ora almeno, e mi sono tolto un peso incredibile. Lotterò fino alla fine per il mio sogno e dal momento che anche tu sei compresa sappi che non intenzione di arrendermi, non lo farò mai Grace, e l'ennesima dimostrazione l'ho avuta stasera. Ho visto Kendall e le ho spiegato come stanno le cose, mi ha raccontato quello che è successo fra voi e penso di amarti ancora di più adesso che so la verità. Siamo sempre stati forti Grace e nemmeno lo sapevamo, ma adesso che ne ho la certezza, so che non posso fare a meno di niente che ti riguarda. Sei diventata parte integrante del mio sogno e del mio futuro, e tutto quello che mi sento di fare alle due di notte, è dirti grazie. Grazie per tutto quello che hai fatto per me e per quello che sono certo riuscirai a fare in futuro. Buona giornata piccola."

Guardo Los Angels e mi sento bene, penso a Grace e mi sento completo.


SPAZIO AUTRICE

#NobodyCanDragMeDown

(Adoro particolarmente il video di questa canzone e la canzone in se, quindi vi consiglio di guardarlo)

Grazie a tutti per i commenti e per i voti che lasciate a questa storia. Sono consapevole che qualcosa non vada, devo ancora capire cosa e probabilmente lo scoprirò quando raggiungeremo l'ultimo capitolo, quindi vi ringrazio per esserci comunque.

Al prossimo capitolo!

Un bacio! Greta




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