18. Escape (Seconda parte)
GRACE'S P.O.V
Correre.
Non mi è mai piaciuto, non sono stata mai abile e soprattutto odio dover essere obbligata a farlo. Jane ed Eloise non lo sono, per questo motivo quando si sono opposte all'ennesimo spostamento di piano, non mi sono arrabbiata con loro.
No, loro non centrano, loro sono meravigliose, io no, lui no, Jamie in alcun modo lo è.
Mi guardo le spalle per l'ennesima volta; niente occhi verdi in vista, niente capelli lunghi, niente Harry. Mi appoggio al muro respirando a pieni polmoni. Voglio andarmene di qui e me ne andrò ora, non un minuto di più non un minuto di meno, solo il tempo di trovare quel biondo metallico del cavolo e obbligarlo a portami a casa.
Percorro a grandi falcate il locale cercandolo ovunque, ma ovviamente non lo trovo. Quando serve non c'è mai, quando non serve c'è sempre. Ok non è vero, a volte la sua utilità è evidente, ma la parte nervosa di me sta prevalendo su quella ragionevole, mi sento Mad e questo è grave.
Raggiungo l'ingresso trovando un volto famigliare: Greg.
Sorrido istintivamente guardandolo avvolto nella sua immancabile giacca di pelle nera, dopotutto mi è mancata la sua presenza, mi ha tenuto al sicuro per tanto tempo e gli sarò sempre grata per quello che ha fatto per me. Lo raggiungo intimidita, probabilmente mi odia ancora e non vuole avere più a che fare con me, magari non mi riconosce nemmeno.
"Buonasera, Grace". Come non detto, Greg si ricorda di me, io mi ricordo di lui, non ci ricordiamo di noi.
"Ciao Greg, tutto bene?" domando guardandomi intorno.
Spero davvero che Harry abbia deciso di fermarsi da qualche parte, magari con una bionda qualunque e interrompere il suo inseguimento. Ok, magari senza bionda qualunque, forse sarebbe meglio se si fosse fermato per un motivo qualunque.
"Bene grazie, cercavi qualcuno?" mi domanda osservandomi con circospezione.
"Sì, Jamie, per caso lo hai visto da qualche parte?"
Greg annuisce alzando le spalle "È uscito qualche minuto fa"
"Grazie infinite, sei sempre un tesoro, cioè volevo dire un amico, non un amico, un Greg perfetto!"
Sto farneticando, cosa che succede sempre quando sono con Greg. Riesce a trovarsi nella mia traiettoria quando sono agitata, frustrata, o innervosita e in questo caso sono tutte e tre le cose insieme, quindi povero Greg e povera me!
Mi dileguo con un gesto della mano, dire qualcosa sarebbe inopportuno dal momento che senza dubbio, riuscire a elaborare qualche altra cavolata, quindi meglio preservare le corde vocali per insultare quel traditore del mio amico.
Esco dal locale guardandomi intorno, molte persone sono riunite sotto la tettoia a fumare, ma di Jamie non c'è traccia. Dannazione, lo odio, lo odio così tanto che nemmeno si immagina, non è il momento di sparire questo, sono sull'orlo di una crisi di nervi e ho bisogno di interporre quanti più chilometri possibili, fra me e questo dannatissimo locale affollato.
I fari di un auto parcheggiata attirano la mia attenzione. Lampeggiano in continuazione e potrei benissimo correre sotto la pioggia e insultare chiunque ci sia alla guida. Il lampeggio si interrompe dandomi la possibilità di osservare attentamente la macchina, riconoscendola come quella del mio amico.
Bene, non ha la minima idea di quello che gli si aspetta.
Senza pensarci troppo, incurante della pioggia torrenziale che è tornata a cadere e del fatto che non indosso più il mio cappotto, mi dirigo in quella direzione.
Sto correndo, ancora una volta e per ragioni diverse, ma stavolta va bene. Raggiungo la macchina e senza indugiare oltre apro la portiera del passeggero e prendo posto.
"Gracy", mi saluta Jamie con il suo solito sorriso.
"Gracy un corno! Hai perso il diritto di chiamarmi così esattamente quando abbiamo parcheggiato in questo parcheggio, anzi no, molto molto prima, quando mi hai pugnalato alle spalle portandomi qui con l'inganno. Ti odio Bower, giuro che ti odio e non capisco che diavolo ho fatto per meritarmi questo da te e no, non provare nemmeno a dirmi che non sapevi che lui sarebbe stato qui, perché non ci crede nessuno, nemmeno la tua dannatissima chitarra in miniatura appesa allo specchietto retrovisore. Cosa ti dice il cervello dannazione? Sicuramente che ti odio, perché credimi Jamie, ti sto odiando davvero!"
Jamie mi guarda divertito, io sto ancora cercando di riprendere fiato dopo la sfuriata che ho appena fatto e lui ride. Forse non ha capito che lo odio, mi sembrava di essere stata abbastanza chiara, ma è evidente che non è così, forse dovrei...
"Ciao Grace!"
Merda! No, no, assolutamente no. La persona che sorride seduta sui sedili posteriori non è Niall, è solo un dannato miraggio che Jamie ha creato per prendersi gioco di me.
No, quel sorriso non è il suo, quello sguardo divertito nemmeno. Dannazione! "Niall?" domando.
Lui si limita a annuire e io vorrei solo scomparire, essere assorbita per osmosi dal sedile di Jamie e sparire dalla faccia della terra.
Mi giro sconsolata accasciandomi sul sedile in pelle. Può andare peggio di così? Credo di no, infondo cos'altro di catastrofico potrebbe accadere, in questa serata dannatamente catastrofica?
"Tieni", afferma Niall passando fra i sedili il suo giubbotto di pelle.
Solo il questo momento mi accorgo di essere bagnata fradicia. Ho freddo e sto tremando, un po' per il nervosismo, un po' per il freddo, un po' per tutto.
Indosso il giubbotto tornando a guardare dritto davanti a me. Non l'ho nemmeno ringraziato, ma non ho le forse di farlo, voglio solo sparire, ancora e ancora.
"Bene Gracy, ti sei calmata ora?" mi domanda Jamie, poggiandomi una mano sulla gamba.
Lo fulmino con lo sguardo e questo è sufficiente come risposta. "No, non si è calmata", afferma sorridendo ancora.
Si è messo comodo sul sedile a osservarmi e se crede che quel sorrisino sghembo del cavolo, riuscirà a farmi calmare, si sbaglia di grosso.
"So che è una domanda stupida, ma va tutto bene?" chiede Niall comparendo dal sedile posteriore.
Chiudo gli occhi respirando a pieni polmoni. Non vedono che non c'è una singola cosa che vada bene? Nemmeno i miei capelli lo sono più e vorrei solo essere fra la braccia di Gregg e piangere. "Potrebbe andare meglio", rispondo freddamente.
"Grace, giuro che vengo in pace..."
Mi volto nella direzione di Niall cercando qualcosa che non sia pietà nei suoi occhi. Ha appena assistito alla perdita di pazienza che il suo caro amico ha creato per l'ennesima volta, e non posso davvero pensare che lui venga in pace, perché sarà sempre sinonimo di Harry. "Non puoi..."
Mi guarda in cerca di spiegazioni e finalmente Jamie decide di fare qualcosa che non sia prendersi beffa di me, e fumare in questo dannato posto chiuso. Se morirò a causa del fumo passivo sarà colpa sua.
"Ok, ora dovresti calmarti. Niall non è Harry, non sarà mai Harry, e non credo nemmeno che abbia intenzione di essere Harry, quindi dovresti calmarti, Gracy", suggerisce.
Lo fulmino nuovamente con lo sguardo, non solo perché ha nominato per tre volte Harry, ma perché mi sta dicendo di calmarmi quando è lui il dannatissimo complice di questa stupida serata.
"Grace se è questo che ti preoccupa sappi che non riferirò nulla, sai che mi stai simpatica e abbiamo una conversazione fra amici in sospeso, quindi puoi stare tranquilla, Harry non saprà nulla", spiega Niall.
Cerco nuovamente il suo sguardo in cerca di sincerità e immediatamente la trovo. È unita alla pena che probabilmente sta provando nei miei confronti, ma non ho tempo di pensare anche a questo, voglio solo calmarmi e capire perché Jamie mi ha voltato le spalle in questo modo.
"Ti odio Jamie", ribadisco guardando il mio amico.
"L'hai già detto, ma so che non è vero."
Chiudo gli occhi inspirando profondamente. "Perchè l'hai fatto allora?"
Niall ascolta silenzioso, è evidentemente a disagio, ma non so nemmeno io se mi da fastidio la sua presenza qui, oppure no.
"Perchè non ha senso continuare a scappare e sono settimane che lo stai facendo",afferma Jamie accendendosi l'ennesima sigaretta.
"Ok, credo che forse dovrei lasciarvi tranquilli a parlare", esclama Niall.
"Resta!" dico senza pensarci. Non voglio stare da sola con Jamie, non voglio arrabbiarmi con lui e rovinare tutto, se Niall starà qui mi controllerò e ne ho bisogno.
Il biondo torna a sedersi comodamente sui sedili posteriori passandosi una mano nei capelli. Senza dubbio vorrebbe essere ovunque piuttosto che in questa macchina che puzza di fumo, ma anche io non vorrei starci, invece eccomi qui. "Non sto scappando Jamie. Ho solo preso una decisione e vorrei che voi tutti la rispettaste."
Jamie tamburella la mano sul volante ed è l'unico rumore udibile oltre gocce di pioggia che insistenti scendono dal cielo. "Stai scappando Gracy ,e non posso proprio lasciartelo fare. Mad mi ha chiesto di proteggerti e io lo sto semplicemente facendo..."
"Perchè devi sempre mettere in mezzo Mad?" sbotto gesticolando. Sono veramente nervosa e lui non fa altro che peggiorare le cose.
"Non metto in mezzo Mad e non è questo il punto. Hai già sofferto abbastanza Gracy, adesso basta, prima affronterai la situazione meglio sarà per tutti."
Affrontare? Non c'è proprio nulla da affrontare. "Pensi che io non stia soffrendo adesso? Sono chiusa in questa macchina a discutere con te, ho cercato per settimane di evitare di incontrarlo, di pensarlo di fare qualsiasi cosa che mi riportasse a lui e tu mi trascini qui? Jamie devi rispettare le mie decisioni, dovete farlo tutti. Lui vuole essere felice senza di me e io lo stesso. Quindi non ha senso incontrarci, salutarci, far finta che tutto vada bene perché non ne siamo capaci, io non sono capace e lui nemmeno. Sono felice, con Gregg, con Eloise, con le mie amiche quindi per quale assurdo motivo vuoi rovinare tutto?"
Sto urlando ma non mi importa. Niall segue nervoso la discussione senza dire nulla, sta ascoltando tutta la verità e al momento non mi importa se dovesse raccontare tutto ad Harry, voglio solo andare via di qui.
"Non sei felice", afferma semplicemente Jamie.
Lo guardo sbalordita. Questa conversazione non ci porterà da nessuna parte, mi sto arrabbiando soltanto di più e non mi fa bene, non mi fa bene per niente. "Ci sto provando, ok? Ma così non mi aiuti, peggiori solo le cose perché vederlo, stare a contatto con lui non fa bene a me e nemmeno a Gregg. Si fida di me e io voglio riuscire a fidarmi di lui..."
Jamie scuote la testa seguendo con lo sguardo una goccia di pioggia scendere lungo il cruscotto. "Ho visto Mad scappare per troppo tempo, l'ho vista chiudersi in se stessa, diventare intrattabile e rovinarsi con le sue mani perché non voleva affrontare quello che le stava capitando, ha perso così tanto tempo mentre rincorreva le sue stupide convinzioni, che ora non potrà mai più recuperarlo. Si è fatta tanto male Grace, per lo più con le sue mani e non voglio che tu faccia lo stesso. Non sei Mad, e non voglio in alcun modo che tu sia come lei. Dovete parlarvi e soprattutto devi ammettere i tuoi sentimenti. Scappare non serve, lo sai bene e fingere che non avendo contatti con lui prima o poi passerà, nemmeno, quindi parlaci, guardalo negli occhi e se necessario insultalo, ma non scappare perché rimpiangerai sempre quello che non hai fatto e in un futuro non potrai più fare. Gregg è un bravo ragazzo, sono sicuro che riuscirebbe a renderti felice, ma non è Harry."
Il mio cuore perde un battito a quelle parole. Se riuscissi a piangere sono certa che sarei in lacrime senza riuscire a smettere, ma non ce la faccio. Guardo Jamie con gli occhi lucidi nella consapevolezza che tutto ciò che ha detto è vero. Ho trascorso intere settimane ad auto convincermi che Gregg avrebbe colmato con il tempo, tutti i vuoti che lui aveva lasciato, ma nessuno può farlo se non io.
Sono io che devo affrontare la situazione, io che senza più timori devo prendere in mano la mia vita e non permettere a nessuno di rovinarla perché è preziosa ed è mia. Mia come le lacrime che non riesco a piangere, mio come il cuore che non riesce a smettere di avere dei sussulti quando il suo nome viene nominato. Mio, come l'amore che ancora provo, per quel ragazzo che mi ha cambiato troppe volte la vita.
"Lo odio", affermo scuotendo la testa.
Jamie sorride spostandomi i capelli dal viso. Non è solito avere atteggiamenti così carini nei miei confronti, ma in questo momento lo apprezzo moltissimo.
"So che forse non ho voce in capitolo in tutto questo, ma Jamie ha ragione. Avete cercato di evitarvi per così tanto tempo, nascondendovi dietro ad un'amicizia irreale e irrealizzabile facendovi soltanto del male. Harry è un cretino, non solo perché si è lasciato scappare una ragazza come te, ma per tanti altri motivi che non posso e non sarebbe giusto raccontarti. Solo siete destinati a incontravi ancora, Grace. Lo sapete entrambi quindi perché non la smettete di fingere? Parlatene, discutetene apertamente e se dev'essere un addio la soluzione, allora lo sarà, ma portare avanti tutta questa confusione non ha senso per nessuno, nemmeno per le persone che sono al vostro fianco."
Guardo Niall assorbendo ogni parola, mentre la mano di Jamie è dolcemente appoggiata sulla mia gamba. Credo che questa sia una delle situazioni più irreali e strane in cui io mi sia mai imbattuta, ma ci sono e secondo loro dovrei affrontarla.
Dovrei uscire la fuori, percorrere il parcheggio sotto la pioggia e tornare la dentro, dirigermi da lui e urlargli quanto mi ha fatto male, ma senza dubbio non ci riuscirei perché direbbe qualcosa di tanto insensato e alle mie orecchie bello, che mi destabilizzerebbe ancora.
Tutto questo non accadrebbe se quegli occhi non mi facessero più tanto effetto, tutto andrebbe bene e sarebbe logico se io riuscissi a rimanere lucida davanti a lui. Tutto sarebbe più facile, se non lo amassi ancora come il primo giorno.
Scuoto ancora la testa cercando di cancellare la consapevolezza che si sta facendo spazio dentro di me. Non dovrei esserlo, non ha senso esserlo, ma purtroppo lo sono e nessun atteggiamento di Gregg sarà in grado di cancellare la certezza più grande e forte che ho.
"La settimana prossima ci sarà una festa al Palace Hotel. Ed ha organizzato tutto nei minimi dettagli e in anteprima ascolteremo il suo nuovo album, sarà una festa di Natale e so quanto ti piacciono, quindi sei ufficialmente invitata. So che voleva invitarti Eleanor, ma visto che mi trovo qui ne approfitto. Porta pure chi vuoi, forse può essere l'occasione giusta per tutti per rilassarsi un po'..."
Una festa di Natale in piena regola, tutto quello che ho sempre desiderato e sognato. Non so se è una buona idea, in questo momento non so nulla, se non che vorrei dormire e spegnere il cervello definitivamente. "Ci penserò, grazie Niall", affermo sforzando un sorriso.
"Ora vado, cerca di fare la cosa giusta Grace, te lo dice uno che ha fatto fin troppe cazzate nella sua vita e ora ne sta subendo le conseguenze. Buona serata, grazie per la chiacchierata Jamie."
Niall esce dalla macchina lasciandomi avvolta nell'assoluta calma che regna ora sovrana. La pioggia continua a scendere e io sono stremata. Forse è la stanchezza della settimana, forse sono i miei pensieri che per troppo tempo non mi danno pace.
"Ti riporto a casa?" mi domanda il biondo.
Scuoto la testa sedendomi comoda sul sedile. Non voglio andare a casa, non sono in condizione di affrontare Gregg. "Possiamo stare da te stanotte? El non era al pieno delle sue condizioni e Gregg non la prenderà bene..."
Jamie mi sorride consapevole. Sa che il vero motivo non è Eloise e apprezzo il fatto che per una volta si stia trattenendo. "Certo che potete Gracy", risponde mettendo in modo.
Guardo le gocce infrangersi mentre Jamie scende dalla macchina. Credo stia andando a recuperare il mio cappotto e le mie amiche mentre io mi lascio cullare dal riscaldamento dell'auto.
Il giubbotto di Niall mi tiene al caldo, mi avvolgo completamente all'interno tenendomi stretta. Chiudo gli occhi immaginando due braccia tatuate intorno a me, mentre il sonno ha la meglio e io mi sento al sicuro.
SPAZIO AUTRICE
#auguripapà
Propongo un applauso alle seguenti categorie di persone:
-chi è arrivato fin qui senza aver odiato Grace
-chi ha letto questo capitolo senza insultare la protagonista
-chi ha letto questo capitolo senza insultare me
-chi si sente di insultarmi ma mi sta dando una possibilità di cambiare le dinamiche di questa storia
-chi ha capito cosa passa per la testa di Grace, perché io onestamente non ci sono ancora riuscita.
Un applauso anche a chi non rientra in nessuna delle categorie di cui sopra, ma che semplicemente si trova qui, per caso, di passaggio, volontariamente o non.
♡
Al prossimo capitolo!
Un bacio
Greta ♡
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