17. La verità a volte è meglio non saperla
Devo essermi addormentata, quando riapro gli occhi mi ritrovo una coperta sulle spalle, con Han addormentato al mio fianco.
Il braccio di Han è ancora sulla mia spalla, mi trattiene a sé esattamente come ha fatto da sveglio, pensare a ciò che è successo ma soprattutto ritrovarmi tra le sue braccia mi fa arrossire.
Han Solo è una contraddizione vivente, Luke se fosse qui direbbe che anche io lo sono e che ci siamo trovati.
Oh la mia sorellina, innamorata.
Sussulto sentendo quel pensiero, mi alzo di scatto stando attenta nel non svegliare Han.
-Luke, non fare lo Stalker- sibilo tra i denti.
Guarda che è colpa tua, le tue emozioni ti tradiscono è come un enorme freccia al neon sulla tua testa.
-Come va su Vardos?- domando, anche se la non risposta di Luke, mi lascia perplessa, c'è qualcosa che non va lo sento.
Potrebbe andare meglio , gli Imperiali rimasti sul pianeta non si arrendono anche se sono alle strette, i Ribelli sono troppo arroganti sono convinti che vinceranno, gli Imperiali non hanno più nulla da perdere solo per questo sono pericolosi.
-Stai attento, Luke- sussurro.
Il fatto che i Ribelli siano così presuntuosi, non mi stupisce, sotto questo punto di vista non sono poi così diversi dall'impero, quando erano i Ribelli a non avere nulla da perdere e l'impero ha sottovalutato il fatto che non avevano nulla da perdere.
Lo sono sempre, sorellina.
Il contatto con Luke si interrompe,
osservo il fuoco che scoppietta, le lingue di fuoco pronte a distruggere tutto ciò che incontrano sul loro cammino.
Stringo la presa sul diario, mi sembra quasi di sentire che urla "non distruggermi", forse ha ragione Han quando dice che non è normale che un diario sia vivo.
Mi rendo conto che non posso distruggere il diario, non prima di averlo fatto vedere a papà.
Scruto il diario, lasciandomi andare ad un sospiro, infilando il diario all'interno della giacca, sento Obi Wan che mi scruta dalla soglia della casa, volto il capo verso di lui.
-Spero che questa scelta non ti si ritorca contro, Leia- mi ammonisce.
Do le spalle al fuoco, ed inizio ad avvicinarmi alla casa, Obi Wan ha un espressione contrariata, dal suo punto di vista mi sto comportando esattamente come farebbe papà.
-Voglio solo farlo vedere a papà- mi limito a dire, senza però riuscire a convincere l'ex Maestro Jedi.
-Sappiamo entrambi che è una bugia, Anakin ha deciso di lasciare proprio qui il diario, e lui odia Tatooine-
So che Obi Wan ha sicuramente ragione, tra tutti i posti possibili, papà ha lasciato su Tatooine il diario, deve esserci qualcosa sotto.
-Anakin ha tanti difetti, ma non è uno sprovveduto, soprattutto ci tiene a te e Luke- mi fa notare Obi Wan.
Supero Obi Wan, entrando in casa noto Han e Mara che si guardano storto, mi scappa un sospiro.
-Che succede?- domando, entrambi si voltano verso di me, Mara sembra sul punto di staccare la testa a qualcuno.
-Hai bruciato il diario?- domanda Han, ignorando di fatto la mia domanda.
-Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda- gli faccio notare.
-Tu però non hai risposto- mi fa notare Han, noto anche la sua espressione, come se il fatto che abbia evitato la domanda sia una conferma.
Mara alla fine mi risponde, dicendo che Han ha provato ad estorcerle un informazione, essendo sicuro che sapesse dove si trova Chewbecca.
-Chewbecca è andato su Kashyyk- tutti e due si voltano verso di me, Han soprattutto ha un espressione stranita.
-Perché l'ha detto a te, e non a me?- domanda Han.
-Guarda che c'eri anche tu, quando l'ha detto- gli faccio notare, incrociando le braccia.
Vedo Han che aggrotta la fronte, cercando di ricordare quando glielo abbia detto, finché per un solo attimo vedo la comprensione nel suo sguardo.
Alla fine ci dividiamo, Mara torna su Chandrilla da AJ che ha lasciato con gli zii di Luke, i quali non li invidio quel bambino è scalmanato, Han invece mi sorprende.
Pensavo sarebbe partito per Kashyyk, invece mi chiede di accompagnarlo da Greedo, promettendomi che dopo di questo sarei potuta partire alla volta di Takodana per parlare con mio padre.
Obi Wan ci saluta con un "Che la Forza sia con voi", rivolto soprattutto in mia direzione come se ne avessi bisogno, tanto che persino Han si è voltato a guardarmi.
Trovammo Greedo a Mos Eisley, anche se fu fin troppo facile, un energumeno lo stava cacciando da un Bar, vedendo le sue rimostranze questo assestò a Greedo un pugno sul naso.
Han ebbe la pessima idea di attirare l'attenzione di Greedo, il quale appena ci nota puntando la canna del Blaster contro la fronte di Han.
-Oh andiamo sul serio?- borbotta Han.
-Tu mi devi dei soldi, Solo!- urla Greedo, arrabbiato.
Greedo, è già pronto a sparare ad Han, anche se mi domando perché Han mi abbia mentito.
Succede tutto al rallentatore, Greedo mette il dito sul grilletto ed un fascio laser parte dal Blaster, agisco per istinto afferro il Blaster che Han tiene nella fondina, Han non ha nemmeno il tempo di dire nulla che sparo un colpo in testa a Greedo.
Greedo crolla sul terreno, Han osserva prima Greedo e poi me, poi di nuovo Greedo ed infine me, ed alla fine mi prende il Blaster dalla mano.
-Han Solo spara sempre per prim...- Han si interrompe quando nota il mio sguardo, ed alla fine alza gli occhi al cielo -va bene, Leia Skywalker, spara sempre per prima-
Anche se osservando il corpo senza vita di Greedo, mi rendo conto che non ho provato assolutamente nulla, aggrotto la fronte.
Avrei dovuto provare qualcosa, anche se solo un minimo, giusto?
Soltanto guardando meglio Greedo, vedo qualcosa spuntare dall'interno della sua giacca, in apparenza sembra un normale foglio di carta.
Appena lo prendo tra le dita, succede come per il diario prendo la scossa ed appare una parola scritta proprio nel centro del foglio.
Exegol.
Il nome non mi è nuovo, eppure al tempo stesso sono sicura di non averlo mai sentito prima, Han richiama la mia attenzione.
Ed a quel punto mi allontano dal corpo seguendo Han, è arrivato il momento di chiedere spiegazioni dettagliate a papà.
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